Thursday, September 25, 2008

Il Volo di Gemma



Preso sempre a CdC..
L'ultima di copertina era molto accattivante:
"due ragazze partirono per un viaggio in cerca di avventura, in cerca della -vita vera-..
Solo una tornò indietro"

L'ho iniziato subito dopo "Ceneri".. e ho fulminato subito 50 pagine (non di più perché avevo sonno).

Allora.. partenza molto bella.. da pagina 100 in poi mi ha annoiata parecchio..
ho riflettuto che praticamente tutto il libro è basato sugli spostamenti che Esther fa sul treno e sugli autobus e sui suoi pensieri e i suoi sensi di colpa.

Il libro è narrato quasi tutto in prima persona, è Esther che racconta la sua storia, la sua amicizia con Gemma, la loro adolescenza e il loro viaggio in India; viene poi inframmezzato da brevi tratti narrati in terza persona.

Le due amiche, Esther bella, vincente e sicura di se, e Gemma rotondetta, un po' sottomessa, intelligente ma non si applica.. partono per il grande viaggio sognato da Esther: l'India.

Arrivano a Dehli e si sistemano in un ostello; è Esther quella più entusiasta, quella che non vuole avere programmi, mentre Gemma si studia la guida e si vorrebbe organizzare le visite ai posti interessanti.
Esther lancia la guida per aria e decide che andranno dove questa si aprirà.
Il posto è in culo da qualche parte, dove c'è un tempio dedicato ad un tipo che si diede fuoco.
Le due amiche sistemano soldi, passaporti e biglietti aerei in una cassetta della stazione e prendono un treno per Calcutta. Appena mettono piede sul treno però, si accorgono di aver smarrito il marsupio contenente il resto dei soldi e le chiavi della cassetta di sicurezza.
Impanicate fanno per scendere dal treno, quando vedono una ragazza farglisi in contro, con il loro tesoro tra le mani.
Le tre fanno amicizia: la ragazza si chiama Coral, è australiana e vive in India da diversi anni. Gemma ne è subito affascinata e ci si confronta da pari, Esther vive male l'interesse dell'amica per la nuova arrivata ed è infastidita da questa presenza.
Arrivate a Calcutta, perdono di vista Coral per qualche minuto, ma la rivedono su un taxi che fa loro cenno di salire: dice di avere le chiavi di un appartamento che gli son state data da un amico.
Le ragazze si fermano li qualche notte e già cominciano gli attriti tra le due amiche. Esther che sembra essere gelosa dell'amicizia che sta nascendo tra le due, e Gemma, sempre più insofferente verso gli atteggiamenti da grande viaggiatrice dell'amica.
Coral fa cmq discorsi un po' al limite dell'allucinante, soprattutto quando esalta la pratica che prevede che le donne rimaste vedove "raggiungano" il marito dandosi fuoco e si scontra verbalmente con Esther.
Esther s'incazza ed esce dall'appartamento, se ne va in stazione e fa due biglietti per il treno che parte la mattina dopo.
L'indomani partono e, una volta raggiunto il posto, vengono nuovamente raggiunte da Coral (sembra su invito personale di Gemma che svela all'australiana dove sono dirette).
Esther ha sbalzi d'umore.. è gelosa di Gemma e si sente stupida per questo.
Le tre raggiungono a piedi il templo di questo martire (fumate come cammelli.. per cui hanno anche qualche allucinazione).
Tornate al bungalow, Gemma sta male, ha febbre e dissenteria.
Esther si allontana per procurarle acqua e medicine; conosce un vecchio indiano che parla inglese e rivede il ragazzo biondo che avevano già visto all'aeroporto e poi con Coral.
Quando torna, l'amica sta meglio, Coral sembra fuori di se', vestita come una sposa e circondata di incensi. Gemma e Esther cominciano a litigare e la prima butta addosso all'amica tutta la sua rabbia: sa che Esther le ha rubato il fidanzato, sa del loro tradimento e non vuole più vederla.
Esther piglia l'autobus e poi il treno ed arriva a Delhi, ma quando apre la cassetta di sicurezza la trova vuota. Subito sospetta di Coral, per cui risalta sul un treno e di nuovo su un autobus e torna al paesucolo a cercare l'amica.
Arriva e fa in tempo a vedere il ragazzo biondo che carica Coral su una jeep e che partono. Arriva al bungalow ma Gemma non c'è, allora piglia e va su al tempio.
E' stanca e febbricitante.. ha un po' di allucinazioni.. sbaglia strada e comincia a perdersi nella foresta quando inciampa e cade su qualcosa.. un cadavere carbonizzato che indossa l'anello che Steve aveva regalato a Gemma.
Esther sviene e viene raccolta dal signore indiano che la trova nella foresta.
6 anni dopo Ester ci racconta che fu ricoverata e rimpatriata. Il cadavere di Gemma, riconoscibile solo per quell'anello, riportato in patria. La madre di Gemma in depressione, le autorità indiane che non credono al complotto di una coppia tedesco-australiana, la storia tra Esther e Steve che va avanti nell'apatia di lei.
Steve ed Esther vanno a vivere insieme. Lei è praticamente anoressica, non mangia mai, vive di lavoretti salutari che non riesce a mantenere per più di un anno.
Lui la convince a prendersi una vacanza. Thailandia la loro meta.
Ma mentre sorvolano l'India (poteva essere altrimenti), un'avaria li costringe ad un atterraggio d'emergenza... a Delhi. Il guasto non è riparabile e i viaggiatori devono essere riprotetti in un hotel.. Ma, fuori dall'aeroporto, Esther riconosce la ragazza che aveva visto distribuire i volantini di un centro religioso 6 anni prima, quando lei e Gemma erano arrivate in India. Allora la ragazza stava col biondo, amico di Coral.
Esther l'avvicina e le chiede "lei dov'è?" e questa le da il volantino del tempio e le risponde "ti sta aspettando"..
E ancora treno, e autobus.. non dopo aver litigato per l'ultima volta con Steve e averlo mollato all'aeroporto da solo.
Una volta raggiunto il monastero su un monte circondato di neve, ad aprirle la porta è il biondo (che intanto si è rasato la testa) che le indica il giardino: qui si trova.. Gemma (ovviamente).
Il cadavere nella foresta era quello di Coral che, ormai fuori di testa e pronta a sposarsi col biondo, aveva ricevuto l'anello di matrimonio in dono da Gemma.
Si era poi recata al tempio nella foresta ed aveva iniziato a ballare, quando era stata colpita alla testa da un sasso lanciato da alcuni fondamentalisti e, nella sua danza, le vesti avevano preso fuoco (non ho capito se casualmente o meno, a favore di quel famoso rito di elevazione)e quella che saliva sulla jeep col biondo era Gemma che Esther non aveva riconosciuto.
Gemma si era innamorata del biondo, col quale aveva parlato le poche volte che lei ed Esther non erano state assieme. Lui le aveva detto che Coral era una fuori di testa e che voleva lei per il suo tempio. E lei aveva colto l'occasione ed ora erano assieme ed erano uno dei piu' grandi monasteri del territorio.
Esther è furiosa per il tempo che l'amica le ha fatto trascorrere nella convinzione che fosse morta.. ma poi si abbracciano e si salutano.

-Frasette-
Mi piaceva credermi una viaggiatrice, allora, avida di esperienze e avventure, ma, per ironia della sorte, detestavo volare.

Conoscevo il genere: viaggiatori noiosi che riuscivano a tediare il prossimo per ore con racconti di avventure spericolate e si davano un gran daffare nell'illusione di rendersi "interessanti".

Ero troppo orgogliosa, troppo decisa a provare le mie credenziali di Viaggiatrice e a prendere la strada più economica e più autentica verso qualsiasi cosa e qualsiasi meta.

La quotidiana via crucis in ufficio non faceva per me.


"Chiediamolo agli dei. (...) Come prima tappa, andiamo dove si apre la guida. Qualunque posto sia".

La guardai: aveva ancora un'aria dubbiosa. Quell'idea di lasciar decidere al fato era una parte così importante della mia fantasia di viaggio che non avevo nemmeno preso in consididerazione il fatto che Gemma potesse desiderare qualcosa di diverso."

Era esattamente quello che volevo: lo squallore hippy e romantico del tetto di un albergo di infimo ordine sotto il cielo indiano.

Appoggiando con delicatezza il libro come se temesse di fare male ai personaggi del romanzo con cui aveva trascorso due ore tanto intense...

Le spiagge sono piene di gente come voi.

Tipico, da parte di Gemma, pensai. Invece di dirmi quello che pensava veramente, faceva finta di essere d'accordo e poi mi mandava delle frecciatine per lasciar intendere che l'avevo costretta. Non era mai capace di affrontare le cose in modo diretto.

"Non opporti alle cose" sussurrò tra se'. "Lasciati trasportare dalla corrente".

"E' per questo che viaggiamo, giusto? per cambiare."

Era strano: stavamo camminando nella foresta in cerca di un tempio, eppure continuavo a dimenticare dove mi trovavo.

... il gestore del bar dove a volte lavorava, che il giorno in cui le aveva detto che fare l'amore con lei era come dormire con sua nonna e l'aveva pure licenziata.

Avevo sempre desiderato aprirmi a nuove esperienze e nuovi incontri, ma non in quel modo. Non ero in grado di affrontare la situazione, mi resi conto, gli occhi pieni di lacrime, ero troppo giovane e ingenua. (...) più di ogni altra cosa, volevo mia mamma.

Stai in pace. Lascia che ti aiuti.

"Ma si che capisci. Sei tu quella con la laurea in antropologia, o no? E' una faccenda che riguarda i rapporti umani. Quando una ragazza ruba il fidanzato all'amica, tradizione vuole che la prima si senta in colpa e la seconda la mandi 'affanculo. Ti aspettavi qualcosa di diverso?"

Gemma aveva detto la verità, anche se ammetterlo mi faceva stare male da morire. Mentre la rassicuravo sul suo destino, io non avevo mai smesso di sentirmi intimamente soddisfatta di essere diversa. E forse, pensai con un impeto d'odio per me stessa, ero addirittura contante che le cose stessero in quel modo. Era più facile: io ero quella felice, lei la fallita piena di problemi.

No, il problema era che Gemma non sopportava di mettersi in gioco e misurarsi con gli altri. Per questo si era fatta bocciare deliberatamente, e per questo aveva sempre scelto uomini improbabili. Ero davvero io quella che doveva sentirsi in colpa? I conti tornavano, secondo me. Grazie ad un'astuta miscela di passività ed aggressività nascosta, gemma riusciva sempre a mettermi dalla parte del torto.

L'unica cosa chiara era che la ragazza non si sarebbe dovuta trovare li.
I giovani che viaggiano per il mondo come se fosse un parco giochi planetario in cerca di avventure ed esperienze nuove corrono il rischio di finire male.

Benchè avesse soltanto trent'anni, aveva già raggiunto quell'imbarazzante momento, nella vita di ogni maschio, in cui il solo esercizio di alzarsi dal letto non basta più a mantenere il tono muscolare.

"Senti" (..) "Ti ascolto".

Non sarebbe mai cambiato niente perchè io non avevo la forza di affrontare un cambiamento.

Mi appoggiò lo scialle sulle ginocchia in modo che non potessi più rifiutarlo. "Se non lo accetta mi offendo. (..) Lei è un'ospite, nel mio paese".

Avevamo all'incirca la stessa età, eppure lei sembrava inserita in un mondo per me inimmaginabile, una specie di organizzata certezza di se' e dei propri scopi nella vita. Forse appartenere a una cultura dove il matrimonio e i figli sono una prospettiva più o meno scontata doveva essere più facile, pensai. (...)
Forse io avevo avuto troppe possibilità di scelta. E ne avevo fatto un pessimo uso.


Titolo: Il volo di Gemma
Autore: Gardner Katy
Editore: Mondadori
Anno: 2003
Pagine: 293
Prezzo: l'angolino del prezzo è tagliato, in rete ho visto che dovrebbe costare 15€.. io l'ho pagato 5€ (tantissimi per il mio standard d'acquisto al mercatino.. ma m'accattivava... )


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