Thursday, February 26, 2009

L'Isola dei Morti



Ero a spasso all'Ipercoop.. Michele guardava tutti gli accessori per rendere ancora più tamarra la Swift (copri pedali in metallo e addirittura la manopolina per girare il voltante, tipo muletto!!!).. e io guardavo i libri..
Avevo preso da pochi giorni i 4 alla feltrinelli.. ma non ho resistito a questo.
Il fatto che parlasse di Venezia.. mi ha conquistata.

La storia è veramente molto semplice e parte da un fatto reale: gli scafi di due navi medievali vengono ritrovati nella laguna veneta, presso l'isola, oggi sommersa, di San Marco in Boccalama, usata come luogo di sepoltura, se non discarica, dei morti della pesta del 1348.
Da qui la realtà diventa fantasia. Un inglese appassionato di navi antiche è il finanziatore del progetto di recupero.
Una sorta di paratia viene costruita attorno allo scafo, l'acqua viene eliminata e i reperti portati all'aria: consolidati, studiati, fotografati, e di nuovo ricoperti d'acqua.
Lucio Masera è uno degli archeologi addetto allo scavo. Rocco Barrese, suo amico, è un linguista poliglotta di sterminata dottrina e grande studioso di Dante Alighieri.
Lucio va a trovare Rocco per raccontargli di questo scavo e dei numerosi resti umani che stanno riaffiorando da quell'isola-cimitero medioevale.
Mentre Lucio sta per tornare a casa, lo chiama il suo collega, Marras, che gli dice di dovergli parlare.
Una volta insieme, Marras gli dice di aver sentito un loro collega, l'inglese Liddle-Scott, parlare in modo sommesso col finanziatore del progetto, Sir Foster.
Marras ha inteso che i due avrebbero sottratto una pergamena dallo scavo e che questa sarebbe stata tradotta.
Intanto i sopralluoghi allo scafo portano alla luce un'incisione che sembra essere una specie di mappa.
Insieme ad altri due colleghi archeologi, Luigi e Marras si mettono alle costole dei due inglesi e riescono a piazzargli addosso una cimice.
Agostino, il più "tecnologico" dei 4.. gli sta addosso e registra la loro conversazione. Viene aggredito, malmenato e buttato in acqua da due bodyguard, ma riesce a lanciare via la cassetta prima che questi gli tolgano il registratore.
Mentre Agostino è in rianimazione (si riprenderà), gli altri te recuperano la cassetta da una fogna e riescono a ripulirla.
Hanno registrato l'inglese che legge il contenuto della pergamena in veneziano trecentesco. Sarà (ovviamente) Barrese a tradurgli il tutto..
Quello che i 4 amici scoprono ragionando su i pochi frammenti salvati sul nastro è che, pare, la copia originale della Divina Commedia fosse stata sottratta a Dante e nascosta nella pancia di un morto di peste portato sull'isola, affondata la nave che aveva compiuto la missione e avvelenato il capitano di quest'ultima.
Una copia è quella che riappare circa 6 mesi dopo e che viene restituita al figlio del poeta.
L'originale potrebbe essere quindi ancora in laguna.
Partono i 3 archeologi alla volta del sito, portandosi dietro il linguista che, a questo punto, non vuole perdersi lo spettacolo.
Dal sito pero' se ne sono appena andati i due inglesi.
I nostri si mettono cmq a scavare e trovano un lembo di pergamena..
"appena saremo in grado di leggere queste lettere, tu potrai dire se abbiamo in mano un lembo di paradiso o un pezzo d'inferno."

-Frasette-
Lucio e i suoi amici si prepararono al grande evento: da una distanza di sette secoli un messaggio mezzo cancellato dalla lunga immersione nell'acqua, recuperato da una macchina avveniristica, inciso su un altro supporto, caduto anch'esso nell'acqua, precisamente nell'acqua di fogna, decifrato da una mente umana superiore, veniva finalmente comunicato, svelava finalmente il suo contenuto, o almeno così tutti speravano.


Titolo: L'isola dei morti
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Marsilio
Periodo: 2004
Pagine: 94 (in realtà il racconto si conclude a pag. 79, il resto è pubblicità)
Prezzo: € 8.00 (pagato € 3.90 all'Ipercoop)

Wednesday, February 18, 2009

il Suggeritore



Preso con l'acquisto alla feltrinelli del carrrefourttssss.. sconto del 20% e di € 30 x 4 libri.. oh.. lo sconto del 20% sui libri nuovi io non me lo perdo!! .. e poi avevo voglia di leggermi un bel Krimi..

sono a pagina 208.. sto cominciando a sentirmi come con "il codice da vinci"..
mi pare che si stia incasinando troppo.. troppe persone che sembrano chi non sono, troppi personaggi che appaiono e scompaiono.. troppe casualità senza le quali non ci si sarebbe sbloccati (il registratore con la confessione di 28 anni prima.. bah.. )
per ora vado avanti.. ma mi sto un po' sentendo presa per il culo..

Pag. 245: sentimenti contrastanti... belle tutte le descrizioni delle tecniche di interrogatorio, dei modus operandi, delle dinamiche di un gruppo investigativo..
mi lasciano troppo troppo troppo perplessa tutti i colpi di culo, le pensate intelligenti, le intuizioni geniali senza le quali il libro non andrebbe avanti.
Per carità.. lo so che è un romanzo.. ma certe cose mi paiono veramente fuori dai coppi..

28/02/09
l'ho finito ieri mattina..
che dire.. è indubbiamente una bella storia, il ritmo è serrato, non si perde troppo e quindi non annoia o non stufa con descrizioni troppo lunghe o tecniche. Come ho letto (e concordo) qualcuno su IBS diceva che alla fine tutte le domane trovano risposta, ed è vero. Ed anche li sta il bello di questo libro, che si può dire curato e completo.
Ripetendomi, rimango cmq un po' perplessa riguardo a quei colpi di genio (il registratore che funziona dopo 28 anni in una bara, l'intuizione che "le cose da cercare" siano nell'etere -e ci sono-) e a quelle "americanate" tipo la medium che viaggia nella mente del ricco in coma e trova la capanna dove ci sono le foto delle bambine.. e il criminologo che non sa di aver ucciso la sua famiglia e vive come se tutti fossero ancora in vita..

Mila è una poliziotta che "trova i bambini scomparsi" (vivi o morti). Incapace di provare empatia o dolore, ha deciso di combatterlo.
Due ragazzini sono a spasso nel bosco con loro labrador quando questi comincia a fiutare qualcosa... Braccia sepolte.
Sono le braccia sinistre delle 5 bambine scomparse nell'ultima settimana. C'è un pero'. Le braccia sono 6 ma nessuno ha denunciato la scomparsa di una sesta bambina.
Viene incaricata delle indagini la squadra di Roche composta da:
Boris esperto in interrogatori, Rose esperta in tecnologie, Stern investigatore vecchia maniera di lunga esperienza e Goran, criminologo dalla mente brillante e dalla vita privata triste (abbandonato dalla moglie, vive col figlio piccolo).
La squadra chiederà l'aiuto di Mila, in quanto esperta di casi di rapimento di bambini.

La prima bambina viene trovata nel bagagliaio di un "uomo tranquillo" che si scoprirà essere un pedofilo. (lo fermano per un semplice controllo dei documenti e per caso un poliziotto odora che nel bagagliaio ci sia qualcosa). Questi si ucciderà nella cella in cui era stato fermato.
Indagando su di lui si arriva alla sua "tana", una specie di deposito dove si trova un pc e una poltrona immacolata. Verrà anche trovato un gps che porta alla seconda bambina.
La seconda è all'interno di un vecchio orfanotrofio dismesso, il volto sorridente, immersa in qualche centimetro di lacrime artificiali. I nostri vanno a parlare con un uomo, uno che fu uno degli ultimi ragazzi ad abbandonare l'istituto religioso. Questi gli racconta di un ragazzino che sorrideva sempre (sorrisi nelle lacrime) e gli dice che è morto di meningite. Dopo la riesumazione invece si scopre che il bambino è stato buttato giù da una torre.. e siccome ai nostri viene pure voglia di ascoltare il suo registratore )ritrovato nella bara assieme ai pattini), ci trovano le voci di 28 anni prima: durante la confessione il prete chiede ad un ragazzino se è stato lui a spingere Billy, e questo gli risponde "lui mi ha detto di farlo".
Mila torna di notte in questo edificio e viene ricevuta dal pretino che ha in custodia il tutto.. questi le offre un the (drogato) e prova a buttarla giù dalla torre, ma il volo alla fine lo fa lui. Era il ragazzino che aveva ucciso Billy tanti anni prima, cresciuto dal vecchio parroco e fatto diventare prete per tenere la sua rabbia omicida sotto controllo e lontano da altre possibili vittime.
Ancora una chiamata, la terza bambina trovata sul divano di una ricca famiglia che è appena rientrata da 3 settimane di vacanze.
Boris interroga il capofamiglia, ma questi non c'entra nulla. La casa viene sventrata in cerca di indizi: muri, pavimento e giardino vengono divelti.
Poi il colpo di genio: l'allarme della Maserati che parte continuamente non è a causa delle vibrazioni delle ruspe, ma di un segnale di s.o.s. nell'etere che viene dalla casa di fronte. (qui mi son domandata, ma perchè funziona solo ora e non da parecchi giorni, visto che è attivo da almeno 3 mesi?)
Nella casa di fronte vive una donna con i due figli. Da tre mesi nessuno ha più notizie, anche le utenze dei consumi sono praticamente ferme. Prima di entrare i nostri studiano la situazione: guardando i filmati della sorveglianza, vedono che un operaio impiegato nella costruzione della villa in cui verrà trovata la 3 bambina (la villa era stata terminata appunto 3 mesi prima) ogni sera si reca nella casa della donna. Un parassita, uno che si insinua in una famiglia non sua per vivere una vita che non gli appartiene.
In questa casa non si trovano corpi ma si intuisce che il parassita deve averli sciolti nell'acido e fatti sparire nello scarico del water.. si trova pero' una piccola macchia di sangue che fa capire che quella è la scena del delitto, solo che le pareti sono state ridipinte. Si sistemano tutte le attrezzature per la vaporizzazione del luminol.. tutto pronto, si scopre sui muri la mattanza che è stata fatta in quel luogo: un alone privo di sangue sul muro fa capire che c'era qualcuno che guardava mentre quest'uomo ammazzava tre persone.
(il segnale di s.o.s. era stato lanciato dal ragazzino; per un compito a scuola aveva costruito un piccolo trasmettitore che qui aveva riadattato).
Le telecamere rivelano che il parassita è Feldher, l'uomo che gli aveva raccontato di Billy.. vanno a casa sua, dove si è asserragliato con un sacco di armi, e provano a convincerlo alla resa. Ovviamente i tiratori scelti lo centrano bene bene..
Intanto Mila inizia ad interessarsi a Goran, ricambiata.
Dopo aver parlato con i genitori della terza bambina, sta tornando a casa in macchina quando si accorge di essere seguita. Lei fugge a fari spenti e l'inseguitore lascia perdere. Riguardando la foto della piccola mentre tira un sospiro di sollievo si accorge che il colore degli occhi nella foto è diverso da quello del cadavere trovato nella villa. Ne parla a Goran e i due vanno da Roche.. li trovano il resto della squadra che gli spiega tutto.
In realtà, quella sul divano era la 4° bambina, la terza era stata ritrovata nella casa di un ricchissimo personaggio, quello che aveva offerto la ricompensa a chi avesse fatto ritrovare viva la 6° bambina.
Il personaggio è così noto e potente che non si voleva far trapelare l'informazione. L'uomo pero' è anche in coma. Un cancro allo stomaco che s'è già portato via il nonno e il padre prima di lui. La sorella, mezzo volto sfigurato e gamba ramata (si dice a causa di un incidente ma poi scopriremo che è stato il fratello a ridurla così perchè non voleva che lei se ne andasse lasciandolo solo con la madre pazza isterica) li accoglie e li tratta con freddezza.
Il giardino della villa è pieno di resti umani. Più di 10 ragazzi che l'uomo adescava, violentava e uccideva, forse per nascondere il senso di colpa della sua omosessualità (cioè.. ti uccido e così non siamo mai andati a letto.. )
Nel frattempo, capiamo che quelli che credevamo essere i pensieri della sesta bambina, in realtà erano quelli di Mila. Anche lei era stata rapita da un pedofilo e tenuta per un mese in uno scantinato. Qui si trovava già un'altra ragazzina, completamente plagiata dall'uomo, tale Steve, che le raccontava di averle prese per proteggerle, proteggerle da Franky. Sarà una suora sensitiva a permettere di ritrovarle.
La stessa suora che ora, su richiesta di Mila, viaggia nella testa dell'uomo in coma. Scopo di questo "viaggio" è "vedere" il volto di Albert, il Serialkiller che stanno inseguendo. Anche in questo caso, l'uomo muore.
I nostri arrivano alla capanna che la medium ha visto e dove il ricco commise il suo primo omicidio; un giorno che, trentenne, era "scappato" di casa, aveva accettato il passaggio di un uomo col quale aveva stretto amicizia: parlando di varie cose, l'uomo gli aveva detto che erano i suoi soldi ad avere il potere e non lui e gli fa trovare un ragazzo legato al letto. Il ricco lo uccide e ci prova -ovviamente- gusto e un gran senso di potere.
(anche qua.. a parte che arrivare alla capanna non gli serve a nulla.. ma la medium.. la poteva risparmiare.. )
Viene trovata anche la 5° bambina, è nello Studio, il locale dove i nostri si riuniscono per ragionare sui casi.
Da qua in poi è tutto un colpo di scena: fingendo di farsi ipnotizzare da Boris, Mila ricorda che la prima volta che si sentì seguita (mentre indagavano sul primo pedofilo) al suo inseguitore cadde una moneta sul ghiaino del motel: se la troviamo, magari c'è un'impronta.
Ed ecco che Rose si scopre andando a cercare quella moneta; ma è solo un bluf. Una delle bambine era stata rapita sulla giostra sotto gli occhi dei genitori.. e mentre tutti pensavano ad un uomo, Mila aveva intuito che avrebbe potuto destare meno sospetti una donna. Infatti è stata Rose, ricattata dal SK che ha rapito sua figlia, la 6° bambina. Ed è sempre Rose che porta il cadavere della 5° bambina nello Studio. Era lei che seguiva Mila per paura che arrivasse al SK mettendo in pericolo la vita di sua figlia.
Mila aveva anche cominciato a fare alcune associazioni: Albert fa sempre ritrovare una bambina in un posto che riconduce ad un altro crimine, come a voler indicare il male perchè venga fermato.
Si domanda quindi che nesso ci sia con lo Studio. L'ultimo caso che si era seguito li dentro, riguardava un serialkiller di prostitute, un camionista che aveva chiuso la sua ultima vittima in un pozzo; Boris trovò la ragazza appena due ore dopo che questa si era tagliata i polsi con l'apriscatole che il camionista le aveva lasciato assieme a delle provviste.
Solo che ora le mutandine della ragazza vengono trovate a casa di Boris e l'autopsia dice che forse la morte non risale a due ore prima, che forse Boris l'ha trovata in vita e ha voluto provare ad inscenare il "crimine perfetto", uccudendola.
Sconsolati da tutto, Mila e Goran cercano un hotel e vanno a letto assieme.
Lei gli racconta di quando fu rapita e poi si mettono a guardare il tg: durante un normale controllo ad un pregiudicato uscito due mesi prima di galera, il tipo spara ai due poliziotti uccidendone uno; intervengono le unità speciali che lo uccidono e trovano la 6° bambina viva in casa sua.
Il pregiudicato era tale Vincent Clarisso.
parentesi: un uomo era stato trovato che vagava nudo per i campi: arrestato per atti osceni e per resistenza (non ha mai fornito le sue generalità) in carcere si comporta come un detenuto modello: l'unica cosa è che lascia tutto pulito ciò che tocca, come a non voler lasciare tracce biologiche. Cosa che insospettisce il direttore del carcere.
Il direttore aveva già contattato Goran prima dell'inizio di questa serie di crimini per chiedere un parere sul comportamento dell'uomo, del quale pensava avesse qualcosa da nascondere, cose che voleva scoprire prima della sua liberazione per decorrenza dei termini. chiusa parentesi
Tutti pensano che Vincent sia Albert.. ma a Mila alcune cose non tornano.
Va nella casa del pregiudicato dove un sacco di gente sta facendo foto e rilievi; Kreep (l'esperto della scientifica) le fa da spalla e la fa passare. Lei trova tutti gli "studi" di Vincent: foto delle bambine e dei loro genitori, mappe e quant'altro.. e anche le foto della casa di Goran.
Spaventata, lo chiama per avvisarlo. I due si precipitano a casa temendo per il piccolo Tommy. Mila arriva per prima con due poliziotti che buttano giù la porta. Il lettino di Tommy è vuoto. Arriva anche Goran che trova il figlio nascosto sotto la scrivania... solo che questo è tutto un suo viaggio.. il bambino è immaginario.. Mila fa uscire i due poliziotti e spara alla serratura della stanza chiusa.. Li trova i corpi della moglie e del figlio di Goran. Li aveva uccisi lui un giorno che la madre era venuta a prendersi il piccolo, li aveva chiusi li dentro ed aveva continuato a credere che la realtà fosse la solita: lei che li aveva abbandonati e lui che viveva col piccolo.
La 5° bambina lasciata nello Studio era un altro messaggio di Albert che indicava il crimine commesso da Goran.
Riportato alla realtà dalla sua pazzia.. Goran si butta dalla finestra.
Stordita dall'accaduto, Mila comincia a girare per lo studio del criminologo e trova (quante cose trova sta ragazza, è incredibile) le lettere e le audiocassette che il direttore del carcere aveva mandato a Goran. Conosce la storia del detenuto RK-357/9 e del suo compagno di cella, Vincent Clarisso.
Mila capisce che il detenuto è il suggeritore, che ha plagiato Vincent e l'ha convinto a fare tutto questo per lui. Gli ha raccontato le storie che conosceva, gli ha fatto rapire le bambine e gli ha detto di farle ritrovare in determinati posti.
Va a trovarlo in carcere, lui le dice "è femmina", lei gli stringe la mano per vedere di fregarlo e prendergli un'impronta digitale.. ma non ottiene nulla..
Qualche mese dopo, al compleanno di Sandra (la 6° bambina), con Stern in pensione, Boris riabilitato (era stato Goran che aveva provato ad incastrarlo per deviare i sospetti da lui stesso) Rose in permesso premio da una condanna a 7 anni e Mila incinta, Mila parlando con la ragazzina si sente dire da questa che Vincent aspettavo qualcuno che doveva raggiungerli.. e che Vincent, questo qualcuno, lo chiamava Frankie.
Mila realizza in quel momento che tutto è stato fatto per lei: il braccio sinistro delle ragazzine (lei si era rotta lo stesso braccio quando era stata rapita), solo bambine figlie uniche (come lei), Sandra era sorella di sangue di Debby, la prima bambina uccisa (anche Mila aveva un'amica di sangue).
Il detenuto Rkqualcheccosa era stato rilasciato qualche mese prima, si era comportato sempre in modo esemplare.. e poi era sparito..

-Frasettine-
"Per molti, umanizzare Hitler significa "spiegarlo" in qualche modo. Ma la società pretende che il male estremo non possa essere spiegato, e non possa essere capito. Provare a farlo vuol dire cercargli anche una qualche giustificazione."

"Fatemi sapere almeno se è morto" dicevano. Alcuni arrivavano ad augurarselo, perchè volevano solo piangere. L'unico loro desiderio non era rassegnarsi, ma poter smettere di sperare. Perchè la speranza uccide più lentamente.

pg. 63

Gli stadi del killer:
-la fantasia: prima di cercarlo nella realtà, l'oggetto deldesiderio viene a lungo fantasticato.
-l'organizzazione o pianificazione: quando la fantasia matura, si ha inizio alla scelta della vittima.
-l'inganno: come sono state adescate le vittime?
-l'uccisione: c'è un rituale nell'impartire la morte che il seria killer ripete ogni volta.
-sistemazione dei resti:

...l'occhio umano produce tre tipi di lacrime.
Le basali, che umidificano e nutrono continuamente il bulbo oculare.
Le riflesse, che vengono prodotte quando un elemento estraneo penetra nell'occhio.
E le lacrime emotive, che si associano al dolore.
Queste ultime hanno una composizione chimica diversa: contengono percentuali molto elevate di manganese e di un ormone, la prolattina.
Nel mondo dei fenomeni naturali ogni singola cosa può essere ridotta ad una formula, ma spiegare perchè le lacrime di dolore siano fisiologicamente diferse dalle altre è praticamente impossibile.

pag. 243-244-245-246 tecniche di interrogatorio di Boris

Il suo male era a fin di bene.

"Io potrei avere tutto ciò che desidero. Ma, proprio per questo, non so cosa sia il desiderio".

"Una volta ho sentito qualcuno dire che il male può essere sempre dimostrato. Il bene mai. Perchè il male lascia tracce di sé al suo passaggio. Mentre il bene lo puoi solo testimoniare.


Titolo: Il Suggeritore
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi (collana La Gaja Scienza)
Periodo: 2009
Pagine: 468
Prezzo: € 18.60 (vedi sotto)


valore senza sconto: € 59.50
il suggeritore € 18.60 -20% = € 14.88
la figlia del silenzio € 8.90 -20% = 7.12
le incredibili disavventure € 13.00 -20% = 10.40
gang bang € 16.00 -20% = 12.80
totale: 45.20
- € 30.00 bonus feltrinelli 100punti
€ 15.20 : 4 volumi
€ 3.80 a libro!!!!

Sunday, February 15, 2009

Le Incredibili Disavventure di un Autentico Cacasotto


passavo dalla feltrinelli.. e c'era lo sconto del 20% su tutti i libri.. per cui...
l'ho iniziato oggi, di ritorno dal lavoro, e lo finirò questa sera..

Ovviamente l'ho preso per l'accattivante titolo.. e per il mix di noir e demenzialità che mi pareva (ora posso dire "a ragione") potesse contenere.

Ha una partenza al fulmicotone.. con la descrizione dei personaggi che fa schiantare..
poi un po' si perde a raccontare di storie di amici e di parenti che non c'entrano una mazza. Esilarante, si.. ma... ma quelle pagine dove la gallina scappa e il tipo si gratta le emorroidi su ogni spigolo che incontra, le ho trovate troppo lunghe e mi han fatto un po' perdere il ritmo della storia.

Genialità di questo libro sono le 6000 parentesi, virgolette, note a margine e subordite che, unite ad un "forbito linguaggio urbano", me l'han fatto leggere come fosse un salmo, bruciando 180 pagine in una giornata.


A Gabriel, un cieco cinquantacinquenne grande come un armadio 4 stationi, un bel giorno la testa fa clic -sotto forma di una piuma della coda del pappagallino della madre che gli si pianta in gola mentre (lui) sta mangiando-. Stanco delle vessazioni da parte della (santa) madre, la fa a pezzi, la fa bollire (Leondarda docet) e prova a darla da mangiare a Tamagotchi -il chiuaua- che dal dolore e dallo schifo, tira i garretti all'istante.

Tanto che c'è, Gabrile da fuoco anche alla casa, uccidendo così la vicina e il di lei anziano amante. (non scordiamo il chiuaua e il pappagallino)
C'è Emma (figlia di Santiago, "quello che fa le cocochas di baccalà al pil pil" e a cui Gabriel, fingendo di non essere cieco, devasterà il locale), che incontra Manuel che è appena stato buttato fuori da un locale dove aveva versato cocktailsss addosso a tutti.
Il labbro rotto di lui la farà innamorare, si fa per dire, visto che lei "è appena uscita da una storia di tre anni con un tipo e non si vuol sentire legata"... anche se la cosa non gli impedisce di trascorrere parecchie ore di spensierato sesso con Manuel .
Emma è uno spirito ribelle che ama il teatro, Manuel invcece ha avuto ambizioni da giornalista ma è finito a comporre cruciverba per un quotidiano..forse a causa della sua soglia del coraggio che è molto ma molto bassa.. visto che la cosa più coraggiosa che aveva fatto nella sua vita era un uovo al tegamino.
C'è Boris Beria Fuensanta, viceispettore prossimo alla pensione.. stronzo.. ma stronzo.. ma tanto stronzo.. ma stronzo per scelta e non per vocazione.
Suo tirapiedi è l'allampanato Nicodemo, essere abberrante che, in cambio di qualche ora con la Pepa (pagata da Boris una volta al mese) batte per lui i bassifondi in cerca di informazioni e quant'altro possa essere utile alle indagini.
Inizialmente si ritiene che Gabriel possa essere la terza vittima (poi ci si accorge che la vittima è invece l'anziano amante della vicina) e, credendolo in fuga perchè spaventato, non viene segnalato come un possibile pericolo.
Gabriel sfrutta ancora un po' questa situazione per elaborare il suo piano: procurarsi soldi e insulina sufficienti per sparire. Decide così di "fingersi vedente" e rapinare la farmacia dove si rifornisce solitamente di insulina.. ma anche li, la testa gli fa clic e fa secca la farmacista.
Manuel intanto, innamoratissimo di Emma, decide di trasferirsi da lei (senza dirglielo); disdice così il contratto del suo appartamento con effetto immediato e va da Emma la quale però, gli dice che non intende stare con un immaturo come lui, uno che non si prende responsabilità e che a 30 anni vive come fosse Peter Pan.
Così sale su un taxi (Emma) e se ne va, con Manuel che le corre dietro e il tassista che accelera mentre lo guarda sornione nello specchietto retrovisore.
Manuel e Gabriel si ritroveranno a loro insaputa (visto che comq non si conoscono) a convivere sotto lo stesso tetto ma in due stanze diverse, dal momento che entrambi hanno trovato rifugio alla pensione di donna Corazòn, ex prostituta, amica della Pepa e quindi di Nicodemo e così su fino a Boris.
Gabriel scopre quanto sia impossibile per lui iniettarsi l'insulina non vedendo..



Titolo: Le incredibili disavventure di un autentico cacasotto
Autore: Manzano Manuel
Editore: Kowalski
Periodo: gennaio 2009
Pagine: 188
Prezzo: € 13.00 (vedi sotto)

valore senza sconto: € 59.50
il suggeritore € 18.60 -20% = € 14.88
la figlia del silenzio € 8.90 -20% = 7.12
le incredibili disavventure € 13.00 -20% = 10.40
gang bang € 16.00 -20% = 12.80
totale: 45.20
- € 30.00 bonus feltrinelli 100punti
€ 15.20 : 4 volutmi
€ 3.80 a libro!!!!

Tuesday, February 10, 2009

Senza Parabrezza



(anche qui, non la trovo più grande..)


E' un libro che ho preso un sacco di tempo fa a Cose di Casa.. e mo l'ho messo sotto.
Per ora mi ricorda un po' troppo "Jack Frusciante è uscito dal gruppo".. sarà che è ambientato a bologna, sarà che i protagonisti sono due ventenni che girano in vespa, che vanno per osterie, che si amano ma si soffocano..
sono a pagina 40.. vediamo come procede..


14.02.09
Finito dalla disperazione.. un libro inutile.
Il classico universitario che crede di vivere chissà quali avventure e ci mette 240 pagine per raccontare una sequela insignificante di eventi banali.
Lo studio in biblioteca, l'esame sbagliato, la tipa che lo corteggia e che poi va a letto col migliore amico di lui, l'altro amico gay...
Insulso e prevedibile..
e troppo lungo

-frasette-
mi ha talmente annoiata che anche le due cose che ho sottolineato non ho voglia di riportarle e lo caccio subito in scansia.




Titolo: Senza Parabrezza
Autore: David Miliozzi
Editore: Pendragon
Periodo: 2003
Pagine: 240
Prezzo: € 13.00 (è prezzato € 2.50 di CdC.. non so se era a metà o se l'ho pagato questa cifra.. l'ho preso parecchi mesi fa.. )

Saturday, February 7, 2009

Sesso col Coltello


-10 racconti horror-

E' sabato mattina e ho il giorno libero.. ma mi sono svegliata alle 6 e non son piu' riuscita a dormire.. presa da sfinimento mi sono messa a leggere. Ho finito il libro di Erri de Luca e ho cominciato questo (che ho praticamente finito, mi manca un racconto e mezzo).
Della Teodorani avevo letto quel racconto scritto a 4 mani con Ammaniti in "gioventù cannibale".. ma di lei mai nulla..
Se la prefazione che ha scritto di suo pugno mi ha fatto presagire un libro-delusione, i racconti invece mi hanno piacevolmente sorpresa.
Sono racconti "giovanili" che ha scelto di pubblicare ora che è "una scrittrice di medio successo".
Contrariamente al sottotilolo, non li ho trovati racconti horror, se per horror voleva intendere paranormale e squartamenti.. oddio, gli squartamenti ci sono.. credo che - a parte in Francesca - ci scappi sempre uno o piu' morti..

Mi è piaciuto il fatto che siano tutti racconti di donne, narrati a volte in prima a volte in terza persona, con un linguaggio "urbano", scorrevole e intrigante.

Riassumo i racconti.. se no' so già che me li scorderò.

Alda
"quasi" autobiografico. La protagonista è una scrittrice che uccide. E' una bambina che non vuole crescere, e forse è il sesso la cosa che la fa grande. Per cui uccide: Giulio, lo zingaro, il tossico.. e poi altri di cui non sappiamo..

Anna
La storia più "paranormale" del libro.
Anna e Giulio vivono assieme al loro gatto Tigre. Giulio, tornando in auto dal lavoro, ha un diverbio con un camionista: questi lo stringerà contro il guardrail, uccidendolo.
Dal giorno del funerale, Tigre non si allontanerà più dalla tomba di Giulio. Anna ucciderà il camionista e Tigre riaccompagnerà Giulio a casa
(non ho capito benissimo la metafora.. se con l'assassino del camionista Anna "libera" l'anima di Giulio, oppure se, dopo la vendetta, lei stessa si uccide.. )

Elena
E' un avvocato difensore ed una donna inquieta.
Un giorno, al parco, incrocia un giovane che la colpisce per il viso gentile e i modi garbati. Lo rivedrà qualche tempo dopo in tribunale.
Informandosi su di lui, scopre che ha parecchie accuse per abusi sessuali e che sta per essere giudicato per un caso di stupro e omicidio.
Lo avvicina e gli promette che lo farà assolvere se lui farà sesso con lei.
Lui accetta e va a casa di lei. L'eccitazione di lui è scarsa ed Elena gli chiede di legarla (se è uno stupratore, forse questo lo aiuterà). Scopano. Lui se ne va.
Lei andrà a testimoniare di averlo visto buttare un "oggetto voluminoso" da un ponte, condannandolo così all'ergastolo.. come già fece con quell'altro uomo che voleva lasciarla, accusandolo di averla stuprata.

Eva
Racconto gotico-romantico (per certi versi)
Eva a 12 anni ha ucciso la madre, ne ha leccato il sangue e mangiato le carni.
Ora ne ha 30 ed è appena uscita dal manicomio dove i dottori l'hanno ritenuta guarita. In treno trova uno scompartimento libero, occupato solo da un giovane tedesco con cui parla in francese.
Nota il look "dark" di lui ed i fumetti horror che anche lei leggeva.
Cominciano a parlare e lui le dice di essere molto attratto dalla violenza, di averla a volte esercitata sulle sue compagne, ma di non averla mai subita, forse per l'inesperienza e la giovane età di queste.
Eva si mette a leggere. Lui estrae un coltello a serramanico e comincia a tagliare del pane. Quando si ferisce, ad Eva scoppia la testa.
Comincia a leccargli il sangue e iniziano a fare l'amore. Lei prende il coltello e lo ferisce: lui la lascia fare. Il sangue di lui mescolato a quello della verginità persa di lei li avvolgono e li spingono "oltre".. lei infilerà la lama nel petto di lui, lui la guarderà riconoscente dicendole "grazie, amore"...

Francesca
Questo è veramente insulso. C'è una che ha una canzone che le gira per la testa e la indirizzano da un professore di musica in grado di aiutarla a trovare la canzone. Arriva dal professore e questo è praticamente un sinuoso ventenne. Lui le dice "te la troverò, dammi qualche giorno".. solo che lei è presa da sto ragazzo e lo pensa giorno e notte. Una giorno va a trovarlo ma lui le chiede altro tempo e la fa uscire di casa. Lei va nella sua casa in montagna (o al lago, non mi ricordo) e per non pensare a lui si mette a riordinare la soffitta dove trova (guarda caso) delle vecchie riviste che parlano (ma dai??) del padre del giovane. L'uomo era un eccentrico studioso che stava cercando l'anello di congiunzione tra l'uomo e il serpente (o una roba del genere) e scopre che la moglie, all'epoca delle riviste, era sterile.
Alla fine Francesca va a letto con il ragazzo e le pare che lui sia un serpente.
Veramente insulso.

Giulia
Storia di una quindicenne che ha le prime esperienze sessuali con un giovane di qualche anno più grande. Lei fa quello che lui le dice senza ribellarsi, lui è il classico egoista che si prende ciò che può senza dare nulla in cambio.
Quando lui le dice che sta per sposarsi perchè ha la donna incinta, lei si suicida.

Lara
Racconto breve e assurdo per la protagonista che porta il mio nome.
C'è sta tizia stesa sul letto che si pianta un coltello nella passera e muore dissanguata.
(bello, eh??)

Lilith
Dopo "Francesca" è quello che mi è piaciuto di meno.
Troppo "Miriam si sveglia a mezzanotte", con sta stragnocca di vampira in Ferrari e movenze sinuose che miete giovani vittime perchè "è nella sua natura".
Storia relativamente ben scritta, ma sentita troppe volte.

Milena
Milena ha subito uno stupro da ragazzina ed ora vive nella paura. L'unico uomo che non le fa paura è il prete. Prete che lei seduce.
Lei gli da appuntamento in una casa in campagna: lui ci va.. il tutto inizia dolcemente, poi lui l'accusa di essere il demonio e mentre (ovviamente) la tromba, la saccagna di botte.
Lei si ripiglia e dopo qualche giorno lo ri-invita in campagna.. ma a sto giro gli pianta una coltellata tra le coste. (evvai).

Stefania
Due colleghi di lavoro flirtano. Vanno da lui, fanno l'amore, lei lo castra con un coltello elettrico mentre lui la guarda sorridendo compiere questo gesto.

-Frasette-
Lui chiede soltanto, non le da niente di più di quello che già possiede.

...ora che non è più vergine se ne accorgeranno tutti.

Il coltello. Ne parla sempre, quando scrive, perché è così adatto ai suoi racconti. Perché è così silenzioso, e penetra in quella maniera dolce, quasi fallica. Così violente e decisivo. E così nero da affascinare.
Il coltello vive in un mondo utilità o di morte. Niente mezzi termini.

.. a quell'età sanno ancora dire di no, ma le loro carni sono così dolci.


Titolo: Sesso col coltello - 10 racconti horror
Autore: Alda Teodorani
Editore: Nuovi Equilibri (collana Peccati)
Periodo: 2001
Pagine: 144
Prezzo: € 6.20 (pagato € 1.50 a CdC)



Tuesday, February 3, 2009

Il Giorno Prima della Felicità


Me l'ha regalato Diana per il mio compleanno.
Non avevo mai letto nulla di De Luca.. lo sto trovando bellissimo.

Bello.. un autore che non conoscevo e che ho trovato molto toccante.
Alterna frasi di pura poesia a discorsi in dialetto napoletano.

è mezz'ora che sto provando a riassumerlo.. ma mi sembra di "impoverirlo"..
copiaincollo la recensione di IBS..
Don Gaetano è uomo tuttofare in un grande caseggiato della Napoli popolosa e selvaggia degli anni cinquanta: elettricista, muratore, portiere dei quotidiani inferni del vivere. Da lui impara il giovane chiamato "Smilzo", un orfano formicolante di passioni silenziose. Don Gaetano sa leggere nel pensiero della gente e lo Smilzo lo sa, sa che nel buio o nel fuoco dei suoi sentimenti ci sono idee ed emozioni che arrivano nette alla mente del suo maestro e compagno. Scimmia dalle zampe magre, ha imparato a sfidare i compagni, le altezze dei muri, le grondaie, le finestre - a una finestra in particolare ha continuato a guardare, quella in cui, donna-bambina, è apparso un giorno il fantasma femminile. Un fantasma che torna più tardi a sfidare la memoria dei sensi, a postulare un amore impossibile. Lo Smilzo cresce attraverso i racconti di don Gaetano, cresce nella memoria di una Napoli (offesa dalla guerra e dall'occupazione) che si ribella - con una straordinaria capacità di riscatto - alla sua stessa indolenza morale. Lo Smilzo impara che l'esistenza è rito, carne, sfida, sangue. È così che l'uomo maturo e l'uomo giovane si dividono in silenzio il desiderio sessuale di una vedova, è così che l'uomo passa al giovane la lama che lo dovrà difendere un giorno dall'onore offeso, è così che la prova del sangue apre la strada a una nuova migranza che durerà il tempo necessario a essere uomo.


Don Gaetano indovina i pensieri della gente, senza volerlo. Evidentemente le persone hanno la testa troppo piena e qualche pensiero inevitabilmente sfugge, ma lui di solito non reagisce, sorride e tira avanti. La sua dote l’ha scoperta da ragazzo quando, uscito dall’orfanotrofio, si è imbarcato per l’Argentina e ha vagato per mesi nel deserto. Ma adesso che è vecchio e passa la giornata nella guardiola del palazzo in cui fa il portiere, la magia del fuoco, la passione e il furore della sua giovinezza sono solo ricordi. Don Gaetano insegue i pensieri, le perle di una saggezza antica e popolare che la sera, dopo aver mangiato un piatto di pasta e patate insieme a un bambino smilzo, vogliono uscire. Orfano anche lui, cresciuto in guardiola, lo Smilzo lo guarda con due occhi affamati di vita. Vuole sentire le storie della guerra, così come la mattina a scuola vuole imparare ogni singola parola che esce dalla bocca del maestro, vuole insomma prendere a piene mani la saggezza che Napoli, i suoi vicoli, il porto e i palazzi hanno da offrirgli.
Don Gaetano continua a ripetergli “t’aggia’mpara’ e t’aggia perdere”, devo insegnarti tutto e poi devo perderti, ed in fondo è questo il fulcro del romanzo: è la storia di un ragazzo che si nutre della saggezza della sua terra fino a diventare finalmente grande.
In queste pagine c’è tutta la poesia di una città “monarchica e anarchica” come Napoli, una città che vuole obbedire a un signore ma non vuole essere governata. C’è la guerra, l’amore, la morte. Il 1943 e le navi americane ormeggiate nel porto; la gente che si rivolta contro i tedeschi, lanciando vasi di fiori dalle finestre sui cingolati, costruendo bombe fatte in casa e rubando gli arsenali del nemico. C’è l’abbondanza del contrabbando, dopo la guerra, e la merce che passa attraverso le fognature per arrivare fino alle case più povere della città vecchia. Mentre Don Gaetano racconta, lo Smilzo impara a sentirsi parte di una moltitudine di persone. Vede gli uomini con una stella gialla staccata dalla giacca nascosti nei rifugi scavati nel tufo, conosce i loro libri e la loro dignità. Vede l’amore riflesso nei vetri chiusi delle finestre, lo vede crescere, perdersi e poi tornare più adulto e più folle. Scopre gli abbracci di Anna, una donna durissima e fragile, come tutte le donne di Erri De Luca.
Lo Smilzo deve imparare e poi deve andare via, lontano, oltreoceano. Deve conoscere il segreto del fuoco, quello che gli fa indovinare la mano di carte del suo avversario, quello che fa alzare il cappello alla gente del vicolo quando lo incrociano per strada. Prima di andare via deve assaporare il gusto che si prova il giorno prima della felicità, quel giorno in cui tutto, improvvisamente, cambia.
Un libro ricchissimo, capace di rapirci, capace di parlare di identità e sentimenti utilizzando le immagini e le parole degli uomini semplici. Un romanzo che è un tributo alla generosità civile di una città come Napoli e del suo popolo.


-Frasette-
Stupido a guardare se lei guardava. Bisogna crederci senza controllare, come si fa con gli angeli custodi.

A scuola c'erano i poveri e gli altri. (..) Un'altra differenza era che quelli della povertà in primavera avevano la testa rasata per i pidocchi, gli altri conservavano i capelli.

Non fu neanche un pensiero scartato. Non venne.

"Don Raimondo, non mi posso sdebitare con voi, che mi fate leggere senza pagare."
"E' cosa di niente, tu me li riporti spolverati. Quando sarai uomo verrai a comperarli da me."

"Intanto non la chiamare gente. Sono persone, una per una. Se la chiami gente non fai caso alle persone."

pag. 25 (bellissima)
Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte. Le persone si perdonano i vizi.
La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l'assoluzione.
Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perchè così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti.
E' una tasca rivoltata, la notte nella città.
Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno.
Di notte la città è un paese civile.

Fuori c'era il settembre del '43 e la sotto c'era un mese del calendario ebraico del 5704.

Gli uomini hanno bisogno di momenti speciali per mostrare il loro valore. Le donne sono più valorose nella normalità, se quella del '43 si poteva chiamare normalità.

Ancora non era arrivato per me il giorno prima della felicità. Non volevo che all'improvviso capitava e non me ne accorgevo il giorno prima.

"Presidente io? Non so dire due parole in fila."
"Tu, perchè no? Tu sai stare a sentire. Questa è la prima qualità di chi deve parlare."

Aspettare mi ha fatto scordare quello che aspettavo.

Nell'età delle commozioni il cuore non basta a reggere la spinta del sangue. Il mondo intorno è poco rispetto alla grandezza che si allarga in petto. E' l'età in cui una donna deve ridursi alla piccola taglia del mondo. Un urto dentro di lei le fa credere di non farcela, troppa violenza ci vuole per ridursi.

.. mi incuriosiva invece la resistenza del Sud, sistemata col nome di brigantaggio. I vincitori hanno bisogno di denigrare i vinti.
Il Sud era rimasto affezionato ai suoi sconfitti.

Non potevo immaginare tanta forza senza nessuno sforzo. Sono così le donne nella felicità? Possono stritolare nell'abbraccio?

"Hai paura?"
"Si."
"Di me?"
"Si e nessun coraggio sarà bello come questa paura."

"I nasi scassati si aggiustano, ma il sangue non torna indietro. Quello che esce è perso."
"Che me ne faccio del mio? Che lo conservo a fare? Se me lo chiede, è suo."

(gli americani) Sono l'ultimo popolo inventato dal mondo, l'ultimo arrivato. Sanno fare la guerra e le automobili. E' un popolo di bambini ingranditi.
Se gli chiedi dove si trovano, rispondono: lontano da casa.

(mio padre).. Più di tutto era buffo l'aggettivo: mio. Niente era mio al mondo, tanto meno un padre.

Conseguenza ridicola di avere una padre era essere figlio.

"Uno che è cresciuto da solo dentro uno stanzino e si comporta bene per istinto, ha una vita speciale."

I suoi racconti diventavano ricordi miei. riconoscevo da dove venivo, non ero figlio di un palazzo ma di una città. Non ero un orfano di genitori, ma la persona di un popolo. (...)
Mi aveva trasmesso l'appartenenza. Ero uno di Napoli, per compassione, collera e pure vergogna di chi arriva tardi a nascere.

Posai il coltello a terra, non doveva servire a nient'altro.


Titolo: il giorno prima della felicità
Autore: Erri de Luca
Editore: Feltrielli (collana I Narratori)
Periodo: gennaio 2009
Pagine: 133
Prezzo: € 13,00 (me l'ha regalato Diana x il mio compleanno)