Wednesday, October 28, 2009

Più Bianco del Bianco


Preso poco tempo fa al solito Cdc.. mi sa lo stesso giorno che ho preso anche quello di Carofiglio.
E' che quando ho letto di questi 4 amici in gita in campagna che trovano un cadavere ed un fustino di detersivo pieno di cocaina.. non ho saputo resistere.
E non mi son pentita! ^^
E quello che in genere chiamo "libro delizioso". Non a caso, nell'ultima di copertina, viene definito "una commedia noir tra Hitchcook e Almodovar"..
ora.. Hitchcook magari è un po' troppo pretenzioso.. ma il libro si legge bene. C'è un gran girotondo di personaggi, ma i paragrafi brevi permettono di tenerli tutti sotto controllo.

Tre tipi e un fustino del detersivo pieno di coca cercando di sfuggire a piedi ad un posto di blocco si addentrano nel bosco. Gli uomini litigano e uno viene strozzato. Il suo cadavere nascosto assieme al fustino tra le sterpaglie, in attesa di tempi migliori per essere recuperati.

Gianni è un ambizioso scrittore milanese ed una sera a cena da solo riconosce in un gruppetto di uomini appena entrati il suo vecchio compagno di liceo e rampollo di una nota famiglia di editori, Enrico Montanari.
I due si sbronzano assieme come ai vecchi tempi e Gianni, che ha un libro che vorrebbe vedere pubblicato, invita l'amico a trascorrere con le relative compagne il ponte di sant'Ambrogio in un rustico fuori milano.
Nel mentre, vari personaggi che avevano a che fare con quel fustino di droga (chi l'ha spedita, chi la trasportava, chi la doveva ricevere) cominciano a fremere.
Comincia la vacanza in questo rustico, Gianni ed Enrico ritrovano il vecchio sprint mentre le due donne educatamente si detestano.
Gianni e Cristina sono fuori a passeggiare quando scoprono il cadavere prima e il fustino poi. Resisi conto di cosa contiene il fustino, decidono di tenerlo e se lo portano a casa con il progetto di tornare la notte a spostare il cadavere.
Solo che quando tornano, non lo trovano più.
Intanto, chi doveva ricevere il fustino comincia a cercarlo mentre la coppia che l'aveva fatto partire si da alla fuga. Ci va di mezzo anche una coppia di tossici che si trova per sbaglio nella casa sbagliata al momento sbagliato.

L’Ometto e l’Armadio, quelli che hanno strangolato il Deciso, sospettano che il fustino sia nel rustico e tentano una mossa per vedere se gli occupanti sono nervosi: vanno infatti con una tazza di caffè a chiedere del detersivo in prestito.
Gianni e Cristina che si erano convinti di aver a che fare con una manica di dilettanti visto il casino combinato da questi (cadavere e fustino abbandonati e tutto il resto) ora hanno paura e cominciano ad essere nervosi.
Enrico, che è ricco ma non è scemo, nota questo nervosismo e ne chiede spiegazione. E i due gliela danno.
L’indomani, al campanello suona la polizia. Entrano 2 sbirri in divisa, due in borghese e i due trafficanti in manette. Il commissario dice che è li per perquisire la casa, perché i due delinquenti affermano che li ci sia nascosta della droga.
Il fustino viene trovato, ma contiene (con sorpresa di Gianni e di Cristina) solo sapone.

Gli sbirri mesti se ne vanno.. a Caracas la coppia che aveva spedito il fustino e che pensava di essersi messa al sicuro, salta per aria dentro una macchina..
La drogra la fatta sparire Sandra, passandola al suo amante..
Peccato che Enrico abbia così tanti soldi e tanto potere da capire chi è l'amante della moglie e "comprarlo"..
Così Sandra si ritrova senza marito milionario e senza fustino di coca.. mentre Gianni e Cristina se ne tornano a casa, più innamorati ch mai.


-Frasettine-
Non c'è nulla di più deprimente dei penosi incontri con gente precocemente invecchiata o tristemente sposata con cui non si hanno più argomenti in comune.

Chiuse gli occhi per un attimo, sufficiente a dimostrargli che non doveva più chiuderli, se non voleva perdere la cognizione del "sopra" e del "sotto" e conocere l'umiliazione di vomitare sulla moquette del Ramses.


"E' morto?" chiese lei.
Gianni inarcò le sopracciglia. "Se sta fingendo è veramente un grande attore".


Per un fuggevole istante si domandò se il cappotto non fosse della sua taglia.


... l'insegna al neon diceva "Supermarchet".


"E cosa fa di bello da queste parti?" chiese al commissario.
Per l'abituale scala di valori di Sorrentino una domanda del genere, formulata per di più con quel tono, si configurava come reato i oltraggio.



Titolo: Più bianco del bianco
Autore: Sandro Ossola
Editore: Undeground Noir (Tonic Network Benessere)
Periodo: prima edizione 1989 (questa è un'edizione del 2008)
Pagine: 289
Prezzo: non riesco a trovare il prezzo di questa edizione. Dice che fa parte di una collana e che non è cedibile separatamente da "TonicMag".. credo fosse in omaggio in qualche centro estetico..
cmq l'ho pagata 2.50€ a CdC

Il Passato è una Terra Straniera



Solito giro a CdC recitando il mantra "non comprerò altri libri non comprerò altri libri non comprerò altri libri".. e pensare che questo stavo anche per non vederlo.
Ma un Carofiglio la non ce lo potevo lasciare.. anche se in questo non c'è il caro Guerrieri a farmi compagnia....
(bella l'alternanza: capitoli raccontati in prima persona quelli che riguardano Giorgio, in terza quelli del tenente).
Cosa simpatica: due giorni dopo aver finito il libro, su sky hanno passato il fiml.
un po' troppo stravolto, per i miei gusti.. inutile dire che ho preferito il libro. ^^
1989 Bari bene.
Giorgio è un giovane poco più che 20enne che sta per laurearsi in giurisprudenza.
Ad una festa a casa di amici dove si fuma, si chiacchiera e si gioca a carte, conosce si trova a difendere Francesco dall'attacco di 3 che lo vogliono menare.
E' l'inizio della loro amicizia e della discesa agli inferi per Giorgio.
Giorgio inizia ad uscire con il nuovo amico ed una sera finiscono ad un tavolo da gioco dove il primo vince con un poker e si porta a casa qualche milione.
Francesco gli domanda se gli sia piaciuto vincere e poi da le carte.. un poker a testa.
Giorgio capisce così che Francesco è un baro.. ma vincere gli piace e i due iniziano a frequentare bische, bar e case private: uno vince e l'altro perde, dividendo poi il tutto.
Una sera i due giocano con un avvocato che perde una cifra considerevole e li paga con un assegno che risulterà essere scoperto.
Giorgio vorrebbe dividere la perdita e lasci cadere li la cosa, ma Francesco non è dal parere.
Assieme ad un "amico", raggiungono l'avvocato e lo riempiono di mazzate.. anche Giorgio, un tempo timido studente e ragazzo educato, tira uno schiaffo all'uomo che potrebbe essere suo padre e lo minaccia pesantemente.
Giorgio è ormai annoiato dai coetanei, lascia la fidanzatina, comincia a saltare gli esami e ad essere aggressivo con i genitori, ha storie con donne più grandi lui che conosce nelle bische e si compera perfino una BMW usata che tiene di nascosto dai genitori.
Parallelamente alla vita dei due giovani, avanzano le indagini dei carabinieri che danno la caccia ad uno stupratore seriale. Il tenente Chiti è colui che si occupa del mostro ma le indagini sembrano non portare a nulla.. Nessun nesso tra le vittime, nessun testimone, nessuna traccia.
Un giorno Francesco propone a Giorgio di fare una vacanza a Barcellona.
I due partono e la conoscono una ragazza con la quale passeranno insieme degli "allegri momenti". Con lei andranno anche a qualche chilometro dalla città ed improvviseranno il gioco delle tre carte per fregare i turisti. Sarà Giorgio a farlo, che intanto è diventato abile con le carte.. ma mai abile quanto Francesco.
Quando stanno per tornare, Francesco rivela all'amico il vero scopo del viaggio: sono li per comperare della cocaina.
Giorgio sbrocca e s'incazza per essere stato raggiarato.. ma Francesco riesce come solito a manipolarlo e a portarlo a rischiare: "Basta spedire la coca per posta ad una casella di Bari, una volta in Italia, c'è un compratore che la vuole tutta. Niente spaccio e nessun pericolo".
... solo che quando sono davanti all'ufficio postale, Francesco dice a Giorgio "vai a spedirla, io aspetto qua".
Comunque va tutto bene. Giorgio manda, i due tornano a casa, ritirano e piazzano la coca, dividono l'incasso (90 milioni di lire) e poi Francesco sparisce.
Malgrado Giorgio lo cerchi per parecchi giorni, anche a casa della madre, il ragazzo sembra sparito.
Intanto una ragazza aggredita riesce a vedere il faccia lo stupratore e a farne un identikit che viene riconosciuto da un poliziotto che si era infiltrato ad una bisca per tenere controllato un giro di droga. Gli sbirri vanno dal biscaziere ed ottengono il nome di Francesco e il suo indirizzo di casa.
Lui intanto si è rifatto vivo con Giorgio; i due vecchi amici escono a cena e Francesco gli racconta di essersi trasferito in un altro appartamento dopo la morte della madre e dopo aver bevuto un po', propone una pippata di coca a Giorgio (che non si tira indietro) e gli propone anche di stuprare una ragazza.. "perchè farsi una che ci sta, non è così divertente".
I due partono e si mettono a seguire una ragazza.. ma quando Francesco l'aggredisce e la prende a pugni sul viso per stordirla, Giorgio ha un modo di umanità e si scaglia contro l'amico per fermarlo. I due se le stanno dando quando gli sbirri li saltano addosso.
In questura Giorgio viene picchiato brutalmente.. e poi arriva il tenente Chiti a fermare il pestaggio: la ragazza ha dichiarato che lui l'ha difesa.
Giorgio dice di conoscere Francesco solo in modo superficiale, di averlo conosciuto ad una bisca, di non avere niente a che fare con lui, di non essersi difeso perchè spaventato. Franscesco non dirà nulla, ne' delle bische, ne' della droga.. "liberando" in un certo senso l'amico.
GIORNI NOSTRI: Giorgio si è laureato ed ha iniziato subito ad esercitare la professione di avvocato.. dopo 15 anni ora è lui che giudica e manda in carcere quelli che commettono reati come estorsioni, gioco d'azzardo, truffe, traffico di droga..
A volte si vergogna di quello che ha fatto.. a volte pensa che dal passato tornerà qualcuno a fargli pagare il conto.
E ogni tanto sogna di quei giorni in Spagna, con una struggente sensazione di un momento perfetto, di giovinezza tremenda ed invincibile.


-frasette-

"..Ma era un atto moralmente legittimo, così come è moralmente legittimo derubare i ladri. Ed è moralmente legittimo, anzi doveroso verso se stessi, non farsi prendere."

".. Scusa l'enfasi. Ma insomma, io non baro con i poveraggio, non baro con quelli che si siedono a giocare tanto per passare un paio d'ore, non baro con gli amici."

In quel momento seppi che avevo una doppia vita. E pensai che mi piaceva.

"Manipolare le carte, manipolare gli oggetti, sono cose che vanno molto al di là del semplice gesto di destrezza. La vera abilità del prestigiatore consiste nella capacità di influenzare le menti. E fare un gioco di prestigio riuscito significa creare una realtà. Una realtà alternativa in cui sei tu a stabilire le regole."

Reagii come tutti i mediocri quando vengono colti in fallo. Reagii come chi ha torto e non ha il coraggio di ammetterlo. Aggredendo.

Un odore sentito sulla faccia di un nonno, o di uno zio, o di qualcun altro, già molto grande quando io ero molto piccolo. Qualcosa che veniva dal passato.

Le autostrade sono intasate da eroi distrutti
alla guida della loro ultima possibilità
Sono tutti in fuga stanotte
ma non è rimasto nessunposto dove nascondersi.



Titolo: Il passato è una terra straniera
Autore: Gianrico Carofiglio
Editore: Bur (collana Scrittori Contemporanei)
Periodo: 2006
Pagine: 260
Prezzo: € 8.20 (pagato € 3,00 a CdC)

Saturday, October 24, 2009

La Mia Lunga Strada dall'Inferno


loprendononloprendoloprendononloprendoloprendononloprendo....
lo prendo.

Sapevo che mi sarebbe piaciuto.. non immaginavo così tanto..
scrive bene.. non dice cazzate.. è una persona indubbiamente intelligente.

Titolo: La mia lunga strada dall'inferno
Autore: Marilyn Manson, Neil Strauss
Editore: Sperling & Kupfer (collana Nuoviritmi)
Periodo: 1999
Pagine: 249
Prezzo:Lire 24.500 - € 12.65 (pagato 5€ a CdC.. era li da 5 giorni... ho avuto un gran culo...)

Thursday, October 15, 2009

Il Tempo della Vendetta


Preso all'Emmaus in un giorno di mercatino..
Ho riflettuto che è meglio se compero libri rilegati che non copie econimiche.. con quello della Tani mi sto cavando gli occhi!!
Il libro parte bene, con un prologo di 20 anni prima, con un rapitore seriale che fa sparire le donne.. poi (secondo me) degenera in esplosioni contemporanee e apparecchiature elettroniche in mano ai 2 maniaci che manco i marines..
Anche tutto il segone mentale delle identità, che nessuno è ciò che sembra..
m'è sembrato di leggere la trama della solita americanata di pellicola..
peccato..

La storia inizia nel 1984 con 3 ragazzine che vanno nel bosco a fumare e bere birra; improvvisamente sentono delle grida e si nascondono. Una di loro gurda fuori e vede un uomo che sta strangolando una donna.
Le ragazzine scappano ma una di loro lascia la lo zaino.
L'uomo le ritroverà, ucciderà la più sfattona delle tre, cercherà di uccidere Darby (ma questa si difenderà fratturandogli un braccio) e scomparirà portandosi via la terza del gruppo, la timida Melanie.
Si passa al 2007 con Darby adulta e diventata uno sbirro della scentifica e con un'altra ragazza scomparsa da casa sua, i
l moroso di lei ucciso con 3 colpi di pistola.
La casa è piena di tracce ematiche e sotto la sua veranda si è nascosta una donna. E' nuda, debilitata ed in evidente stato di choc.
Questa scambia Darby per un'altra persone e le parla come se si conoscessero.
La donna viene ricoverata in ospedale e mentre Darby ispeziona la casa dov'è stata rapita la ragazza, scopre delle ricetrasmittenti.
Dall'altra parte delle trasmittenti però non c'è un pazzo criminale, ce ne sono due, il classico "braccio e la mente". La mente è un sadico che organizza con l'altro dei rapimenti. I due tengono varie donne x lungo tempo segretate in una cantina dove le torturano o le fanno scappare lungo cunicoli chiusi, per terrorizzarle meglio, tenendo tutto monitorato con telecamere.
Questi due, sentendosi una certa pressione per colpa della fuga della donna, fanno saltare contemporaneamente:
1) stazione di polizia con pacco bomba mimetizzato
2) parte dell'ospedale, grazie al caos che si scatena, fanno fuori la donna fuggita.
3) furgone civetta sul quale gli sbirri pensavano si nascondesse l'assassino che aveva attivato le ricetrasmittenti.
In mezzo a tutto sto casino, Darby va avanti con le sue supposizioni e intanto viene affiancata da uno sbirro, Evans, lo stesso che l'aveva coccolata la sera che, da bambina, aveva rischiato di essere uccisa dal "mostro".

Le traccie ematiche in casa della ragazza scomparsa portano ad un uomo..
solo che, come arriveremo a capire, questo non c'entra nulla; sono i due maniaci a prendere le identità di altri uomini e a lasciare le loro traccie biologiche sui luoghi dei delitti, per depistare le indagini. (e avevano fatto lo stesso con l'uomo che si credeva avesse aggredito Darby e le sue amiche e che poi si era "suicidato")
Darby arriva a capirlo e a scoprire la casa dov'è rinchiusa Carol. Il "Braccio" viene fatto fuori, ma è chiaro che c'è un complice.
Non mi ricordo come, Darby arriva fino alla cantina e si trova davanti lo Evans che la vuole uccidere. Trova Carol e scappa con lei.. riesce ad attirare Evans in una trappola e ad ucciderlo piantandogli nella gola il femore di una donna morta e lasciata a scheletrire li sotto.
Mentre sta per spirare, Darby gli chiede dove sia il corpo di Melanie e questo risponde "chiedi a tua madre".
La madre di Darby sta morendo in ospedale a causa di un cancro.. La ragazza le parla e la donna finalmente si libera del fardello che si porta dentro da anni: appena sparita Melanie, aveva ricevuto una lettera dai due che le diceva di recarsi nel posto in cui era stata seppellita la ragazza. Poi era stata fotografata e aveva ricevuto le foto di lei china sulla tomba della ragazza.. se avesse parlato, avrebbero ucciso Darby e sputtanato lei.. così la donna tacque.. e tacque ogni volta che i due sadici le facevano arrivare i vestiti delle donne rapite. Ora è veramente finita.

-Frasette-
"Che cosa cerchiamo esattamente?" chiese Coop
"Non lo so."
"Bene. Questo dovrebbe aiutarci a restingere il campo."

"All'interno della copertina, c'era una citazione scritta con un pennarello nero: "Dietro ogni donna di successo c'è lei stessa."

"Parlando seriamente, ti senti mai in colpa per essere così superficiale?"
"Si, mi addormento piangiendo ogni sera."


Titolo: Il tempo della vendetta
Autore: Chris Mooney

Editore: Nord (collana Narrativa Nord)
Perido: 2007
Pagine: 348
Prezzo: € 18.60 (preso assieme a "il santuario delle ragazze morte", pagati insieme € 3.50 anche se all'Emmaus questo era a € 3.00 e l'altro a 2.00)

Friday, October 9, 2009

Il Mercante di Corpi



Preso un giorno qualsiasi a CdC.
Ho ancora L.A. Killer da leggere.. ma avevo questo sotto mano e ho iniziato da qui.

Faccio una premessa.. in un paio di punti mi sono persa..
pero' la storia mi è piacitua molto; ho apprezzato il passaggio da una situazione quasi frivola (nota attrice che vuole scoprire chi è la madre naturale) ad una più tragica, come il traffico di clandestini.

Una famosa attrice di sitcom, Jodi Taylor, va da Cole col il proprio manager e gli dice che lei è stata adottata e che vuole solo conoscere i suoi veri genitori, senza però incontrarli.
Sa dov'è nata ma non sa altro e dice a Cole che arrivato in Louisiana potrà chiedere il supporto della sua avvocatessa, Lucy.
Lui va, s'incontra con Lucy che gli da altre info relative ai moduli di adozione.
Comincia ad indagare e intanto flirta con Lucy.
Cole arriva a scoprire che la madre di Jodi è Edith, la moglie dello sceriffo, e scopre anche che 37 anni prima era stato ucciso un giovane di colore, il sedicenne Leon.
I pezzi vanno al loro posto parlando con la famiglia di Leon (la sorella e la madre). Guardando i pochi ricordi del ragazzo, qualche foto e qualche quaderno, Cole nota le iniziali di Edith e capisce che il ragazzo è statu ucciso dal padre di lei che non voleva un genero negro.

Scopre anche che un uomo dai capelli rossi aveva indagato sulla stessa persona 2 mesi prima ed è lo stesso uomo che lo sta seguendo in auto, tenendosi a distanza.
(qua è uno dei punti in cui mi son persa.. in pratica credo che Jodi e il suo manager avessero chiesto a questo di indagare, poi questo, scoperto che il padre di lei era un ragazzo di colore, aveva iniziato a ricattarla, e lei aveva richiesto a Cole di rindagare per aver la certezza che fosse vero.. ma non son certa).

Cole viene "accerchato" da dei tipi (compreso il rosso) che gli dicono di farsi i fatti suoi.. solo che poi il rosso viene trovato cadavere a casa sua.
Cole pero' era già passato a casa di questi e vi aveva trovato le copie originali dei moduli di adozione.
Conincia a tener d'occhio i tipacci e li becca una sera che fanno scendere dei clandestini da una nave.. assiste anche ad una scena agghiacciante.. un vecchio che s'incazza tenendo in braccio il corpo di una bambina morta, e questi uccidono pure lui.
Lucy mette in contatto Cole con una tipa che gestisce un giornale indipendente, la quale lo mette a sua volta in contatto con un personaggio sudamericano che cerca di combattere il traffico dei clandestini, sfruttati e abbandonati a loro stessi una volta giunti negli states.
Questo gli spiega la situazione: il più grande trafficante è tale Escobar ma un tale Prima, prima suo "collega", sta cercando di rubargli la piazza.
Lo sceriffo e la moglie sono ricattati da quest'ultimo che ha scoperto che fu il padre di Edith ad uccidere il ragazzo tanti anni prima e quindi col suo tacito accordo fa un po' come gli pare.
Ecco.. qui mi perdo di nuovo, con tutti i personaggi che una volta li chiama per nome e la volta dopo per cognome.. cmq..
Cole riesce a convincere i due (Edith e lo sceriffo) a spezzare questo muro di omertà e ad attirare i due trafficanti in un tranello. Si presenta prima ad uno e poi all'altro dicendo che l'altro lo vuole fregare.
Scontro a fuoco dove si scopre anche uno sbirro doppiogiochista. Vincono i buoni. Fine.


-Frasette-
Composi il numero di Joe Pike e trovai la segreteria. Scattò al primo squillo e la voce di Joe disse: "Parlate." Pike è un uomo di poche parole.

"Dimmi la verità, Dottie. Qui non siamo a Ville Platte. Siamo tutti morti e questo è il paradiso."

Renè non era altissimo, ma possente; sembrava costruito con un materiale capace di bloccare i raggi solari.

Ma il sonno, come l'amore, non sempre è a portata di mano.

"La tua missione questa sera, Jodi, è prenderti cura di questa bottiglia. Puoi riempire il bicchiere ogni volta che lo desideri, senza chiedermi il permesso o aspettare che sia io a farlo. Chiaro?"

"Hai un'aria familiare. Ti ho già arrestato?"

Non era il modo di camminare di chi è semplicemente stanco, ma quello di chi non ha più passione, quando la routine ha ormai cancellato la speranza lasciando solo la prospettiva di un domani identico all'oggi.

"Dicono che siamo tra le 10 città più pericolose del paese". Pareva esserne orgoglioso.



Titolo: Il mercante di corpi
Autore: Robert Crais
Aditore: Piemme
Periodo: 1995 - edito in italia nel 2003
Pagine: 333
Prezzo: € 17.90 (pagato 3.00€ al CdC)