Saturday, April 24, 2010

Corsa Verso il Baratro


Domenica ho fatto un salto dalla mia mamma che le ho portato tutti i miei Carofiglio, la Vargas e i Carlotto.. che si scolli un po' da questi americani..
Di tutta risposta, la Kira mi ha ammollato questa dicendomi "mi piace tanto".. e se pice alla Kira....
tra l'altro.. io avevo preso a CdC tipo 2 settimane prima, il primo libro di questa autrice "e liberaci dal padre".. per scoprire, in seguito a questo slancio della mamy, che ce l'avevo a casa in edizione rilegata e non economica -.-
Non avevo in previsione di inizare da questo.. ma siccome non avevo nulla da leggere.... si sa come vanno le cose..
per ora mi piace.. ma è leeeeeeeeeeeeeeeeeento.. ma leeeeeeeeeeeeeeeento..


Una ragazza va a correre nel parco e l'ammazzano prima colpendola al viso e poi strangolandola con il cordino del cappuccio delle felpa.
La ragazza, Elena, è la figlia, ventenne e sorda, di un professore di un prestigioso college di Cambridge.
Lynley con l'aiuto di Barbara inizia ad indagare e a farci sospettare di tutti:
- del ragazzo sordo che l'amava, non ricambiato, e col quele lei ebbe una notte di sesso ma che poi liquidò in fretta.
- del tutor della ragazza, lo svedese finto comunista e piacione, esperto in shakspeare, che si vanta di avere una "nerchia tanta"
- dell'aiutante del padre, al quale il professore aveva chiesto di tentare di "sedurre" la figlia per far si che si desse una calmata
- l'attuale 2° moglie perfetta dalla quale non voleva avere figli; moglie che pensava della ragazza che fosse una sguardina e che si comportasse come tale anche col padre
- il padre stesso, legato in modo quasi morboso alla figlia
- un professore, sposato con tre figli, che Elena seduce per fare dispetto al padre ma al quale di queste ripicche importa poco
- la pittrice che aveva trovato il corpo della ragazza e che era stata maestra di pittura del padre.
In mezzo a tutto s'ambaradan di personaggi ci buttiamo anche:
-Barbara e sua madre, affetta da alzheimer, che Barbara lascia nelle mani di un'anziana vicina perchè è troppo grande il senso di colpa di lasciarla in un ospizio.
-Lynley e Lady Helen che "io vorrei, non vorrei, ma se vuoi"
-Pat (sorella di Lady Helen), il di lei marito schiavista e i di loro tre figli.
-Il professore e le sue due mogli (la ex e quella in carica) con tutti i loro carichi di frustrazioni, ripicche e rivalse.
- tutti i vari pretendenti di Elena..
chi?? l'assassino?? ah, già.. è la pittrice che ha trovato il corpo.
Era stata l'amante del professore (quando lui era andato da lei per prendere lezioni di pittura) . La pittrice aveva fatto un ritratto ad Elena e quando la moglie in carica aveva scoperto la tresca, era andata col marito a casa della pittrice e l'aveva costretto a chiudere la relazione, facendogli anche sfregiare il ritratto della ragazza.
La pittrice era impazzita dal dolore per quel gesto ed aveva "distrutto" a sua volta un' "opera" del prof.
Fuori di se dal dolore, il prof va dalla pittrice x ucciderla; Lynley arriva in tempo per impedirgli di suicidarsi ma questi ha già esploso un colpo e ferito la donna al braccio destro, rendendola per sempre incapace di dipingere.


Lady Helen va a vivere con Lynley
Pat mette in riga il marito
Barbara porta la madre all'ospizio.

-Frasette-
"Dio dà a ciascuno il suo fardello, non è così? Ma non è mai superiore alle nostre forze."

"Ma in questo momento, ispettore, non stiamo facendo quel che si definisce un salto quantico? Cioè, non stiamo saltando direttamente dalla A alla Z, quando ancora non sappiamo niente delle ventiquattro lettere in mezzo?"

"Sciocchezze. Nella maggioranza dei casi, le donne sanno in anticipo se andranno a letto con un uomo. Anzi, in genere lo sanno nel preciso momento in cui fanno la sua conoscenza."

"Non è un crimine, signora Weaver. E lei non è la prima persona che vede realizzarsi il suo più bieco desiderio oltre ogni più rosea aspettativa."
(la morte della figliastra)

"La sua colazione?"
"Toast e nicotina."

"Cosa presume che abbia fatto, caro il mio sergente? Che l'abbia violentata? Che le abbia strappato le mutandine? Che l'abbia riempita di droga per farmela?"
"Magari" fece la Havers. "Però direi che sedurre con classe è molto più nel suo stile."

"Lo so. Lei intendeva alludere al fatto che Rowena ha generato i miei figli, ha lavato la mia biancheria, mi ha cucinato i pasti e ha pulito la mia casa. Alludeva a quei diciannove anni di fedeltà e di devozione. Al mio impegno nei suoi confronti e non parliamo poi delle mie responsabilità nei confronti dell'università, dei miei studenti e dei miei colleghi. Alludeva alla mia etica, alle mie concezioni morali, ai miei valori e alla mia coscienza. E' questo a cui alludeva, vero?"

(riguardo alla madre con l'alzheimer da mettere in un istituto)
"E allora perchè assomiglia tanto ad una punizione? O, peggio ancora, perchè mi sento io una specie di criminale che riesce a squagliarsela senza pagare lo scotto delle proprie malefatte mentre è lei a venire condannata?"
"Perché è quello che vuole fare, nel segreto del suo cuore, suppongo. Del resto esiste fonte di colpevolezza peggiore di quella che nasce dal tentativo di decidere una volta per tutte cosa si vuole fare, anche se sembra che al momento un atto di egoismo eppure è proprio la cosa giusta, quella che va fatta? Come facciamo a dirci se ci comportiamo in modo veramente onesto oppure se stiamo semplicemente cercando di persuaderci ad affrontare e risolvere la situazione in modo che si adatti, come meglio è possibile, alle nostre aspirazioni?"
"Ecco la questione, io non avrò mai la risposta. Tutta questa situazione è troppo difficile perchè sia capace di risolverla con le mie sole forze."
"No, niente affatto. Comincia e finisce con lei. E' solo lei che può farlo. E' lei che può prendere la decisione."
"Non sopporto l'idea di darle un dolore, farle del male. Perché lei non può capire."
"E mi vuol dire che cosa ci capisce nella situazione in cui è adesso, sergente?"





Titolo: Corsa verso il baratro
Autore: Elizabeth George
Editore: Longanesi (collana La Gaia Scienza)
Periodo: 1992 (prima edizione italiana nel 1993 - questa edizione è del 2008)
Pagine: 484
Prezzo: € 18.50 (regalo di mamma)

Tuesday, April 20, 2010

Serpenti e Piercing


Preso all'ipercoop di via lame.. era curiosa di leggerlo e trovarlo a 4.90€ è stato un buon motivo per comperarlo.
Si legge in una sera (due se hai sonno e poco tempo per leggere).
E' un libro strano, nel senso che forse io (che ho passato da un pezzo i 20 anni e son tatuata e sforacchiata da altrettanto tempo) l'ho trovato un po' insipido.. o meglio, non son stata così "colpita" dal fatto che una ragazza di 19anni si voglia fare lo split tongue o si faccia tatuare la schiena..
Mi è piciuto molto com'è stato scritto.. e se si considera che è una traduzione dal giapponese, merita ancora di più.
Non è un libro che regalerei nè che consiglierei di leggere; detto questo, rimane il fatto che cmq, nel complesso (storia e narrazione) mi è piaciuto molto.
Luì è una fighetta giapponese che una sera incontra Ama, un tipo tutto tatuaggi e piercing che le mostra la lingua biforcuta e le spiega come farla.
Praticamente da subito lei va a vivere da lui.
Ama la porta dal suo amico Shiba che le mette un piercing alla lingua con la pistola (???) e praticamente Luì e Shiba iniziano subito a flirtare perchè si riconoscono come sadico e masochista.
Lei vuole un tatuaggio e lui glielo fa.. e ad ogni seduta i due trombano.
Ogni volta Shiba minaccia di ucciderla per il puro piacere di farlo, ogni volta lei non si tira indietro. Anche Ama sembra un po' instabile da questo punto di vista, visto che pure lui le dice ogni tanto che se dovesse sbroccare la ucciderebbe.
Una sera Ama, per uno sgarro fatto a Luì, massacra un tipo di legnate e gli strappa perfino due denti che poi regala a lei (ma il tipo se ne va sulle sue gambe).
Qualche tempo dopo la polizia dice di cercare l'assassino di un uomo: un punk dai capelli rossi, alto e pieno di piercing.
Luì legge l'articolo e senza dire nulla ad Ama e senza nemmeno avere la certezza che si tratti dell'uomo massacrato da lui, lo costringe a tingersi di biondo e a portare maglie a maniche lunghe per coprire i tatuaggi.
Ma un giorno Ama viene ritrovato morto. Il corpo torturato con bruciature di sigaretta e un bastoncino d'incenso infilato nell'uretra.
Luì pensa che siano stati gli amici dell'altro uomo ucciso a farlo fuori.
Si lascia andare e beve solamente, non mangia praticamente più.. E' Shiba che si prende cura di lei..
Shiba fuma sigarette al mentolo (come quelle che avevano bruciato Ama) e ha in negozio quei rari bastoncini d'incenso..
Forse è stato davvero Shiba ad uccidere l'amico per avere Luì... ma questo pare non importarle più..
-Frasette-
"Tu che ne pensi dello split tongue?"
"Non è come un piercing o un tatuaggio, si tratta di mutare una forma. L'idea in sé mi piace, però io non me lo farei. Modificare la forma di un uomo credo sia un diritto che spetti solo a un dio."
"Lo sai? Solo a guardarti il viso la parte sadica di me va in ebollizione", disse lentamente, continuando ad evitare il mio sguardo.
"E' perchè sono masochista. Mi si legge dall'aura, chissà."
"Più sul savage che sul sado, direi."
Non vedevo l'ora che arrivasse il giorno in cui avrebbe abitato il mio corpo.
(il tatuaggio del dragone e del kirin)
"E' per questo che non riesco a capire quelli che spendono montagne di soldi per una pietra tombale. Non m'interessa un corpo in cui non dovesse più abitare la mia coscienza. Che se lo sbranino i cani, per quanto me ne può fregare."
Gli unici momenti in cui riesco a percepire che sono viva è quando provo dolore fisico.
Vivevo e basta.
Titolo: Serpenti e piercing
Autore: Kanehara Hitomi
Editore: Fazi (collana Le Strade)
Periodo: 2004 (in Italia nel 2005)
Pagine: 121
Prezzo: € 12.00 (pagato 4.90€ alla coop)

Wednesday, April 14, 2010

L'Orribile Karma della Formica


Preso assieme a quello letto prima di questo..
L'avevo regalato all'Antonella per Natale (in verità, era stato Paco a regalarglielo) ma m'aveva troppo incuriosita.
il ragazzo alla cassa mi ha detto che l'aveva messo in scansia solo poche ore prima ^^

Il libro è carino.. ma mi ha lasciato, appunto, con un "ma...."


Titolo: L'orribile karma della formica
Autore: David Safield
Editore: Sperling & Kupfer (collana Narrativa)
Periodo: 2009
Pagine: 267
Prezzo: € 17.90 (pagato 6€ a CdC)

Uomini Addosso


Il giorno prima, a CdC, avevo comprato una centrifuga per farmi il succo di carota.. solo che, arrivata a casa, non funzionava.
Così l'indomani l'ho riportata e ho fatto quello che ero riuscita ad evitare il giorno prima.. comperare altri libri!!!

Uno era questo, che ho letto in una sera..

Definirlo LIBRO INUTILE è un complimento.

Non parla davvero di NIENTE.
Lei che nasce in sto paesino della Francia, lavora come operaia in una fabbrica ma sogna il mondo dello spettacolo, arriva a Parigi e il suo uomo la convince a fare spettacolini di lapdance.. da li ai porno che accetta di fare solo per soldi.
fine.

Giuro che se c'era qualcosa da capire.. io non l'ho capita..

Titolo: Uomini addosso
Autore: Paolo Bianchi
Editore: ES (collana Ars Amandi)
Periodo: 1999
Pagine: 120
Prezzo: Lire 12.000 (pagato 1€ a CdC... e di grazia!!!!!)

Delitti Privati



L'ho preso a CdC il giorno che ho speso i famosi 30€ in libri.. vabbè.. questo da solo ne costava 10€.. e non me ne sono accorta solo alla cassa! .. oh, si parlava del Maso.. potevo lasciarlo la?? eh?? potevo??

Anche questo, come il precedente, è una bella rinfrescata di delitti, ma questi sono made in Italy e hanno come caratteristica quella di essere dei delitti "in famiglia"..
figli che uccidono i genitori, genitori che eliminano i figli.
L'autrice è una giornalista di cronaca nera (non una profiler né una psicologa). I fatti di cronaca sono intervallati da fredde statistiche e asettiche riflessioni...

.. come ho già avuto modo di dire.. i 52 minuti impegnati dal Maso per far fuori i suoi genitori.. o le oltre 90 coltellate che Erika e Omar hanno distribuito tra madre e bambino, continuano a darmi da riflettere..
Fa una strana impressione anche leggere la storia di Ciccio e Tore. Quando il libro è uscito, i due bambini ancora non erano stati trovati e i sospetti gravavano tutti sul padre.
La cronista però è stata davvero corretta e superpartes ed è riuscita a scrivere senza che si pensasse "è lui che li ha fatti sparire".


Titolo: Delitti Privati - Trent'anni di omicidi in famiglia da Maso a Erika e Omar, dai Carretta a Tullio Brigida, dal piccolo Tommy alla strage di Erba
Autore: Rita di Giovacchino
Editoe: Fazi (collana Le Terre)
Periodo: 2007
Pagine: 420
Prezzo: € 18.00 (10€ a CdC)



Monday, April 5, 2010

Uomini e Ossa


Preso a CdC.. il giorno che riuscii a spendere 30€ in libri da loro..
E' scritto fittofitto.. ma si legge in due giorni.

Bass Bill è l'antropologo che nell'81 ha ideato e creato "la fabbrica dei corpi" per studiare i meccanismi della decomposizione umana e poter meglio capire le cause e il giorno della morte di una persona, e poter aiutare così gli investigatori ad inchiodare gli assassini (quando possibile.. )
Adoro l'ironia di questi adorabili beccamorti.. quella di Bass è deliziosa..

Non c'è molto da riassumere di questo libro.
Sono tanti "casi" che l'autore ha affrontato durante la sua vita (mi sa che è nato negli anni '30 pure lui come Spadanuda).
Ogni caso ci racconta una tecnica (la ricostruzione facciale o la misurazione di femori e crani), un progresso medico (il dna) o tecnologico (l'avvento di computer, scanner e microscopi elettronici) , gli studi e le persone che hanno dato il loro contibuto a questa nuova scienza, detta forense.


Titolo: Uomini e Ossa
Autore: Bass Bill e Jeffersons Jon
Editore: Nord (collana Fuori Collana)
Periodo: 2008
Pagine: 340
Prezzo: € 18.60 (pagato 6€ a CdC)









Saturday, April 3, 2010

Il Gallo è Morto

(che palle con sta storia che non trovo copertine come quelle del libro che sto leggendo..)

Mercoledì scorso, dopo 4 giorni chiusa in casa con la faringite, sono uscita a comperare qualche libro perchè non ne potevo più.. uno era questo.
de.li.zio.so ^^


Rosi Hirte è una grigia zitella tedesca di 53 anni. Dopo essere stata fidanzata da ragazza con un uomo che non ha mai amato, si ritrova a vivere in un piccolo paese dove svolge la professione di segretaria in una compagnia di assicurazioni e dove praticamente ha una sola amica, la pimpante Beate.
Un giorno partecipa ad un reading e rimane letteralmente folgorata dal relatore, il brizzolato e fascinoso Raiener Witold.
Scopre che l'uomo abita nel paese vicino e, con la scusa di portare a spasso il cane che un'amica ricoverata gli aveva lasciato in consegna, comincia a passare giornalmente avanti e indietro davanti alla di lui casa.
Intanto prende discretamente informazion su di lui in giro: viene a scoprire che ha due figli grandi ed una moglie che non si sa dove sia.
Ed eccola, la moglie. Una sera Hirte è come solito fuori dalla finesca che lo spia, li vede litigare e vede lui sparare alla moglie dopo che questa gli aveva detto l'ennesima cattiveria. Subito preso dal panico, Witold non sa cosa fare e Hirte gli piomba in casa dicendogli che sistemerà tutto lei, consigliando all'uomo di bere e di ubriacarsi per poi dire di non sapere cosa fosse successo. La donna pero' è ancora viva e Hirte la finisce con un colpo che doveva essere al cuore ma la prende alla testa.. e poi spara anche ad una gamba dell'uomo per simulare la rapina. Fugge portandosi via la pistola e poi chiama la polizia da una cabina dicendo di aver assistito ad una rapina e di aver sentito degli spari.
E infatti la polizia pare credere a questa inziale versione.
Hirte ha così modo di frequentare Witold. I due si accordano per fingere conoscersi casualmente ad una festa dove andranno ognuno con un rispettivo amico.
Così Witold conosce Beate e ci va pure molto d'accordo. Hirte vede la macchina dell'amato sempre più spesso davanti alla casa dell'amica e decide di far fuori anche questa. La inviterà ad un picnic su una torre dalla quale poi la scaraventerà giù per scoprire, solo dopo, che Witold frequentava la figlia 20enne di Beate!
La morte di Beate viene catalogata come suicidio anche se la polizia è poco convinta.
Con un po' di senso di colpa (ma non troppo) Hirte continua a corteggiare Witold senza pero' riuscire a suscitare troppo interesse in lui e senza conquistarlo minimamente.
L'uomo la tratta come una cara amica di cui non puo' (suo malgrado) liberararsi.
Viene organizzata una camminata in territorio francese.. da tante persone che dovevano andare, alla fine si riducono ad essere Hirte con Witold e una collega di lui, Kitty, e la coppia di amici Ernst e Thyra.
Inizialmente Hirte è gelosa della giovane Kitty, ma poi s'accorge che la ragazza è innamorata di Witold ma non è ricambiata.. per cui comincia anche a prenderla in simpatia. Molto più pericolosa invece si rivela essere l'arrogante e presuntuosa moglie di Ernst.
Hirte becca Thyra e Witold nel parco dell'hotel di notte e capisce che tra i due c'è qualcosa. Li vede poi allontanarsi in auto verso chissà quale direzione.
Quando alle tre di notte Hirte becca Thyra nella vasca e iniziano a battibeccare, è un attimo per la nostra far volare l'arricciacapelli nella vasca e far fuori pure questa donna.
Adesso sono tre le donne morte in poco tempo che conoscevano Witold, il quale viene -ovviamente- sospettato. L'investigatore pero' sospetta anche di Hirte, l'amica della donna suicidatasi misteriosamente.
L'ispettore va a casa di lei e chiede di vedere la cristalleria (Beate era stata trovata con i frantumi di un calice da spumante in mano, calice del servizio di Hirte).
Notando l'ordine maniacale nella casa della donna e notando un servizio spaiato di calici l'ispettore comincia a cercare in giro per la casa (cerca l'arriciacapelli di Thyra che nn si trova) e finisce per fare lo sbaglio di chinarsi ed offrire così la nuca al colpo di pistola di Hirte.
Ora è Witold che le viene in aiuto. Caricano il corpo dell'uomo nella macchina della polizia e lo portano in una discarica. Cospargono la macchina di benzina e la lanciano giù dalla scarpata, solo che Witold non riesce ad uscire in tempo e precipita anche lui.
Rimarrà cerebroleso, unico accusato di tutti gli omicidi, con Hirte che gli fa da infermiera una volta a settimana.

-Frasette-
Quando ero giovane, prima dell'epoca della pillola, avevo sempre vissuto nel terrore di un'eventuale gravidanza, oggi invece, che non posso più avere figli, me ne rammarico. Quasi mi dispiace non aver almeno sperimentato, come tante donne, un'interruzione volontaria di gravidanza o un aborto spontaneo, perchè se sono esperienze negative, se non altro mi avrebbero permesso di vivere qualche settimana di maternità.

.. mirai al cuore, sparai - e la copii alla testa.

Chi ama non ha potere

Se solo avessi avuto anch'io una voce così arrocchita dal fumo e sensuale da paccatrice come quella donna fulva ed esotica, se solo avessi saputo fare una cosa qualsiasi così bene da indurre gli altri ad applaudirmi!



Titolo: Il gallo è morto
Autore: Ingrid Noll
Editore: Mondadori
Periodo: 1° ed 1996 - in Italia nel 1999
Pagine: 202
Prezzo: Lire 26.000 (pagato € 2.50 a CdC)