Tuesday, December 22, 2009

Io Sono un Fedayn

è un libro talmente vecchio che non troverò mai la foto della copertina..
per cui omaggio questo grande popolo con un'immagine simbolo del loro
coraggio

Solita camminata a CdC qualche mese fa.
Vedo sto libercolo a 50cent e lo prendo. Sono onesta nel dire che non credevo che l'avrei mai letto.
Poi arriva il viaggio in Siria e Giordania.. e allora ci butto un occhio.. e non ce lo levo più.

E' la biografia di questo combattente che ha appena 5 anni quando deve lasciare la sua casa in mano agli israeliani e diviene un profugo.
Anni di povertà e di spostamenti.. e poi la decisione, quasi un destino, di diventare un combattente.
Dopo varie "battaglie" in mezzo a quei 4 sassi che sono il Medioriente, gli viene affidato un compito: dirottare un aereo.
L'operazione non è però un reale dirottamento. Salim e Moussa arrivano ad Atene con un visto turistico, entrano in un aereo israeliano (vuoto), sparano un paio di colpi in aria e spaventano l'equipaggio.. poi si fanno arrestare.
Fanno questo per essere processati ed avere la possibilità di raccontare cosa succede in palestina.
Stanno quasi due anni in prigione. Il governo egiziano si interessa a loro e li fa uscire.
Ma per Salim la lotta continua con i mille combattimenti, con gli addestramenti dei Leoncini, con l'informazione da fare che tenga lontano i nuovi combattenti dagli estremismi di Settembre Nero e da gruppi di cani sciolti la cui rabbia incontrollata non è di nessuna utilità alla causa.

E' bello questo libro. E' scritto bene... e lascia tanto amaro in bocca e un gran senso d'impotenza.



Titolo: Io sono un fedayn
Autore: Mahmoud Issa alisa Selim
Editore: Ciarrapico Editore (collana I tascabili della controinformazione)
Periodo: 1977
Pagine: 157
Prezzo: Lire 2.000 (preso a CdC a 50cent invece di 1€)

Wednesday, December 16, 2009

I Baroni di Aleppo



Sto per partire con Avventure nel Mondo per la Siria e la Giordania..
consigliavano questo libro come lettura per imparare a conoscere un po' la Siria..
capisco benissimo il perchè.. è un bellissimo libro.



Titolo: I baroni di Aleppo
Autore: Flavia Amabile e Marco Tosatti
Editore: La Lepre (collana Visioni)
Periodo: gennaio 2009 (prima edizione 2001)
Pagine: 105
Prezzo: 16€ (ho provato a cercarlo in varie Feltrinelli e altre librerie.. ma m'è toccato pagarlo a prezzo pieno da MelBook..)




Sunday, December 13, 2009

Io Speriamo che me la Cavo


Ho girato un po' per vedere se trovato "I baroni di Aleppo" e ho scoperto un nuovo discount della MelBooks.. infilatami dentro.. mi sono rimasti incollati alle mani i soliti 3 libri.. uno era questo.. che ho riletto in un pomeriggio con i lacrimoni agli occhi.


Titolo: Io speriamo che me la cavo
Autore: Marcello d'Orta
Editore: Arnoldo Mondandori
Periodo: 1990
Pagine: 138
Prezzo: il prezzo in lire è stato tagliato. Ora costa € 8.40, l'ho pagato 2€ a MelOutlet

Monday, December 7, 2009

Non è Mia Figlia

Un mesetto fa mia madre mi ha mandato su un tot di libri che le danno in biblioteca.. in mezzo c'era pure questo e son stata pure felice di riceverlo perché mi aveva troppo incuriosita e volevo leggerlo.
Che delusione.. lento.. insulso.. ripetitivo..
Grazie a Dio, ho avuto 5 giorni di malattia e l'ho letto veloce.. perchè è il classico libro che se lo leggi solo quando hai tempo, ti inchioda per un mese a riproporti sempre le solite 4 frasi..
Peccato.. perché era anche bello l'alternarsi di tratti in prima persona dal punto di vista di Alice, inframmezzati da quelli in terza persona dal punto di vista di Simon (l'ispettore) e il divario temporale che poco a poco si annulla.. in quel finale sciapo che sa davvero di presa in giro..

Alice arriva a casa e si mette ad urlare dicendo che la bambina che è nella culla non è Florence, sua figlia nata due settimane prima.
Il marito David non le crede e comincia a trattarla come una pazza, umiliandola anche con ordini al limite del bdsm (ordini ai quali lei sottostà un po' troppo prontamente.. vabbè la paura di non riveder sua figlia.. però..).
La suocera Vivienne, donna ricca e potente, non sa se crederle o meno.
La polizia pensa che sia solo una pazza, ma non Simon.
Alice accusa tutti, dagli zingari a quella che era in ospedale con lei.
La prima moglie di David, Laura, era stata uccisa durante una rapina e Simon chiede di poter riaprire il caso.
Alla fine Alice s'è inventata tutto, sua figlia non era mai stata sostituita. Un giorno lei aveva capito che Vivienne aveva ucciso Laura perchè non le faceva vedere il nipote e Alice, temendo che toccasse anche a lei la stessa sorte, inscena sta pantomima per far si che la polizia indaghi su Vivienne e scopra che la vera assassina è lei, non il drogato che da 4 anni si autoaccusa in carcere.
(questo, più o meno, il riassunto di 390 pagine....)

-Frasette-
Il letto dove dormiamo io e David assomiglia a quelli che si vedono nei castelli francesi, circondati dal cordone rosso che li protegge dai visitatori. E' enorme, ci starebbero dentro comode quattro persone, cinque se sono magre.
Vivienne dice che è un talamo reale. "I soliti letti matrimoniali li lasciamo ai gerbilli".

Strano che la maggior parte della gente tenda ad identificare la stabilità con la felicità.

"Se mente, potrà ritenere conclusa la sua carriera nella polizia e maledire per sempre questo giorno. Ci siamo capiti?"
"Sissignore." Inutile dire quell'alternativa non suonava particolarmente appetibile.

Anche io faccio così con i miei pazienti. A volte, se guardi solo dove ti inducono a guardare, perdi di vista gli elementi più importanti.

E' la prima volta che metto piede in una stazione di polizia e devo dire che l'esperienza non mi entusiasma. Mi sento come se da un momento all'altro potessero scoprirmi colpevole di qualcosa.

Musetto. Mi chiedo se posso chiamarla così, devo pur trovare un nome per lei. Chiamarla "la bambina", con tutta la distanza affettiva che questo implica, mi spezza il cuore.

Quando sarà passato, non sembrerà più così brutto.

"..le assicuro che la sua rabbia è mal diretta. Io sto cercando di aiutarla a lavorare in un modo più produttivo, lei invece in questo momento prende tutto come un'offesa personale."

"Be', hai presente quelli che dicono "Non mi piace ricordartelo, però io te l'avevo detto"? Io non sono così, a me piace un casino ricordartelo."

Titolo: Non è mia figlia
Autore: Sophie Hannah
Editore: Garzanti (collana Elefanti Bestsellers)
Periodo: 2006
Pagine: 387
Prezzo: e 8.90 (ma mi è arrivato su con altri libri di mia mamma. gli altri li ho lasciati in hotel ma questo -purtroppo- ero curiosa di leggerlo..)

Fughe d'Amore




Avevo questo libro in casa già da un po'.. Lei è quella che ha scritto "Il macellaio" (che io non ho letto)..
Lo sto leggendo un po' a rilento, anche se non sono nemmeno 100 pagine..
Lei scrive indubbiamente molto bene.. ma non sto capendo il senso di questo libro.
Storia d'amore? Storia di vita? Riflessioni?
boh.. non mi sta dicendo nulla.. l'unica cosa che appresso è la scrittura..
non capisco se il limite è mio o se davvero non ha niente da dire.


non saprei davvero come riassumerlo..
non l'ho capito.
inizia che lei va nella sua casa di montagna e ci va da sola.
e poi racconta di come è iniziata la sua storia con Oscar, del fatto che sono andati a vivere per un po' in Canada dove faceva molto freddo e poi hanno fatto un viaggio negli stati uniti.
elucubrazioni di lei.. indubbiamente ben espresse, ma non ho capito cosa volevano significare...
booooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooh!!!!!



Titolo: Fughe d'amore
Autore: Alina Reyes
Editore: Marsilio (collana I Tascabili)
Periodo: 1996
Pagine: 96
Prezzo: Lire 8.000 (pagato 50centesimi a CdC)

Sunday, November 29, 2009

XXX - Il Dizionario del Sesso Insolito





Titolo: XXX - Il dizionario del sesso insolito
Autore: Ayzad
Editore: Castelvecchi (collana Toys)
Periodo: giugno 2009
Pagine: 310
Prezzo: € 22.00 (pagato intero.. ma mi serviva per farmelo autografare dall'autore la sera che l'ha presentato a bologna.. )

Femmine Folli



L'altra sera sono uscita con Alice e Antonella x un birrino.. sono passata alla Feltrinelli per vedere di comperare una guida su Siria e Giordania..
Io il mantra che non dovevo comperare altri libri l'avevo recitato.. pero' la maledizione della Cianciulli mi perseguita.. e quando ho letto il nome di lei sul retro di copertina di questo libro, non ho potuto lasciarlo la.

Che bel libro.
bellobellobellobello.
Mi è piaciuto davvero tanto.
Perché fa tantissimi riferimenti a libri e pellicole di culto..
Perché c'è tanta delicatezza relativamente alle storie vere..
ma anche tanta ironia e grazia quando parla delle Dive del cinema..
bellobellobellobello

Questa la recensione che troverete sulla costa della copertina:

Estranee al luogo comune che le inchioda nei ruoli di mogli, madri e figlie, le protagoniste di questo libro sono delinquenti senza scrupoli, amanti accecate dalla passione, donne inquiete e perverse: femmine folli in grado di colpire al cuore l'immaginario legato al potere maschile, dando corpo a figure dai contorni neri e leggendari. Da Salomè, spietata mangiatrice di uomini, fino alla terrificante «Saponificatrice di Correggio», implacabile assassina, Femmine folli intreccia parole e immagini componendo una galleria di ritratti indimenticabili. Una storia alternativa del genere femminile dove le icone della diversità, del disagio e della pazzia incarnano, insieme ai modi più violenti, selvaggi e criminali di essere donna, i lati più oscuri dell'animo umano.

Non so cosa mi aspettavo da questo libro: l'ho preso solo perchè cita "la mi' Leonarda" e perché è edito da Castelvecchi. Ed è stata una piacevole sorpresa.
E' un libro che si divora, soprattutto se a leggerlo è una donna... o se è una persona appassionata di cinema e letteratura.

A parte l'inizio, degno della Genesi, Calligaro cerca la follia delle donne negli ultimi 150 anni di storia, andando a trovarle nella letteratura di fine secolo, nei quadri del primo '900, nelle prime pellicole del muto, fino all'ultima vendicatrice in tuta gialla interpretata da Uma Turmann.

Questo viaggio nel lato oscuro del femminile si apre con la figura di Lilith: l’imprescindibile archetipo mitologico, la madre di tutte le femmine folli che verranno, siano esse dee avide di vendetta, streghe o femme fatele.
Lilith è la regina della note capace di mille seduzioni e di mille tormenti, la prima moglie di Adamo, l’ombra di Eva.
Un demone associato al vento e alle tempeste, dalle spaventose fattezze di donna alata con zampe di rapace, portatrice di malattie e morte. Si aggirava accompagnata dalla furia degli elementi e quando sceglieva la casa dove mietere vittime, non c’era scampo per i bambini che strangolava nel sonno o per gli uomini che uccideva o faceva ammalare a seguito di amplessi spaventosi.
L’uomo si risvegliava trovando Lilith accovacciata sopra di sé che lo fissava con occhi fiammeggianti, opprimendolo e impedendogli di respirare. Non c’era possibilità di salvezza.

La predatorietà sessuale di questo demone assomiglia significativamente a quella della vampira, icona di malvagità e follia che, a partire dall’Ottocento, trova un interesse sempre maggiore e si impone come un classico che popolerà per secoli l’immaginario collettivo.
E’ infatti del 1821 il racconto Vampirismo di E.T.A. Hoffmann, dove la protagonista Aurelia è affetta da una terrificante forma di necrofilia che la porta a dilaniare cadaveri maschili.
Ma è con Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu (1872) che la donna, per la prima volta, non è più vittima del Dracula seduttore ma assurge al ruolo di Regina del Male.
Del 1857 sono invece le poesie "Vampiro" e "Le metamorfosi del vampiro" di Charles Baudelaire.
Nel 1932 la storia di Carmilla viene portata sul grande schermo con il capolavoro di Carl Theodor Dreyer, Vampyr.E poi I vampiri di Riccardo Freda, del 1956, considerato il primo film horror italiano, la cui trama attinge a piene mani alla ben nota vicenda di Erzsébeth Bàthory..

La vampira romanzata di fine ‘800 lascia pian piano il posto alle Dive dell’ottava arte, il cinema. Le prime dive del muto, come la finta-esotica Theda Bara (il padre era un sarto dell’Ohio, ma le vennero attribuite ad hoc origini arabo-francesi per solleticare il pubblico maschile con il fascino dell’esotico) considerata la prima vera Vamp, e di seguito le Famme Fatale: Greta Garbo, Marlene Dietrich e Mae West, per citare le più famose.
E ancora le divine degli anni ’40 e ’50 come Joan Crawford, emblema di cattiveria e follia sia nella finzione cinematografica sia nella vita privata (vi ricordate “Mammina cara”??) e Bette Davis.
“Con gli anni ’20 e ’30 la femmina folle è ormai legata indissolubilmente nell’immaginario collettivo alla diva cinematografica.
E’ il momento della sua massima gloria, in futuro non sarà mai più così fascinosa, in un tripudio di chiaroscuri, di cappelli di piume di gallo, di enormi colli di volpe e d i gioielli decò. E naturalmente, la sua follia è data per scontata.
La donna filmica degli anni ’40 appare chiaramente ancora più emancipata delle sue precorritrici. Beve (soprattutto Martini e whisky), è perennemente avvolta in nuvole di fumo, spesso lavora ed è quindi economicamente indipendente e, ovviamente, è più mantide che mai.”

Molte altre sono le donne folli che incontreremo in questo libro..
Folli per amore (a volte vittime, più spesso carnefici), impazzite per invidia, per avidità, per ribellione.. o per vera malattia mentale.
Da Salomè a Medea, da Giuditta ad Emily Dickinson, da Anna Karenina all’austera Grimilde di Biancaneve, che invece di uccidere la rivale con una magia, usa la magia su se stessa per rendere concreto proprio ciò che teme di più: la perdita della bellezza e della giovinezza per trasformarsi in una vecchia strega.

E ancora la meravigliosa Norma Desmond (interpretata da Gloria Swanson) ne’ Il viale del tramonto, film capolavoro che offre infinite possibilità di lettura e di analisi e in cui si concentrano tutti i temi fondamentali legati alla follia d’amore.
La perdizione di una signora perbene in Bella di giorno (con la glaciale Catherine Deneuve) e quella di Martha (ne veste i panni la splendida Margit Cartsensen) del regista Fassbinder, che si addentra nei risvolti più terrificanti dell’istituzione matrimoniale con questo feroce melodramma che si snoda tra le pieghe più tremende della dinamica sadomasochistica.

Ne volete ancora?
Leggetevi il libro..


Titolo: Femmine folli
Autore: Alessandro Calligaro
Editore: Castelvecchi (collana Le Grandi Navi)
Periodo: 2008
Pagine: 288
Prezzo: 19.50€ (pagato 17.40€ perchè mi ha scontato i punti accumulati sulla cartapiù)

Tuesday, November 24, 2009

Webmaster


Preso sempre a CdC.. mi intrigava il fatto che fosse un racconto sulle chat scritto quasi 10 anni fa.. a parte l'Isdn, non pare essere cambiato molto..

Morgana ha 30 anni e vive a Brussels. Una sera entra in una chat erotica e comincia a flirtare con un tale Merlino.
Morgana è esperta in pc e ha amici che sono ancora più bravi di lei.
Un giorno Merlino le propone di vedersi, al che lei comincia a ritrarsi.
Prima non va in rete per 4 giorni e quando lui finalmente la ricontatta sulla chat, lei si distrae a parlare con Harlock e quando posa gli occhi di nuovo sulla chat, vede che Merlino ha cominciato a sbroccare, ad insultarla e a dare in chiaro i contatti di lei a tutti gli altri.
E' l'inizio di una persecuzione virtuale. Ma anche la vita normale non va tanto meglio.
Morgana è stata a lungo legata a Dario, anche ora si vedono anche se non sono più assieme. Ma lei sta iniziando una storia anche con Harlock, che cercherà di aiutarla a liberarsi del persecutore.
Il problema è che questo Merlino sembra sempre più vicino. Morgana capisce che l'uomo, con una semplice ricerca in rete, ha trovato il suo indirizzo. Quindi va 4 giorni in albergo e poi torna in Italia.
Sulla sua casella le arriva una foto di lei mentre compera dei fiori e capisce che l'uomo le era arrivato davvero addosso.
Ma Merlino la trova anche in Italia, e le manda foto di lei in discoteca con i suoi amici.
Inizialmente Harlock crede che il persecutore sia Dario, così i due vengono alle mani.
Ma è Morgana a dire che lui non c'entra nulla.
Dario vorrebbe passare x vie legali, ma la ragazza e i suoi amici sono troppo impelagati con l'hackeraggio e passerebbero guai peggiori
Così Harlock e gli amici hacker di lei si radunano tutti insieme e si mettono on line per dare la caccia a sto pazzo.
Capiscono chi è dalle poche informazioni che questo ha dato di se' e si attivano in questo modo: scaricare quante più immagini pedopornografiche dalla rete e mettergliele nel pc.
Così fanno e il giorno dopo al TG si sente dell'arresto di questo tipo.

(nota personale.. mi ha un po' rattristata questo finale.. ok che uno dei ragazzi che scaricano foto pedoporno dice di star male.. e ok che Harlock vuole solo salvare Morgana ignorando quello che vede e puntando alla risoluzione del problema.. pero' l'indifferenza con cui trattano certo materiale, dicendosi "vuoi maschietto o femminuccia?" e parlando delle età davvero basse, mi ha tolto il gusto del finale lasciandomi solo un sapore amaro.. davvero peccato..)


-Frasette-
La chat può sostituirsi al reale, ma il reale non può sostituirsi alle chat.

La rete è piena di persone scomparse dal mondo reale.

Sai cos'è la sodomia? E' un'altra cosa che se non partecipi di buon grado è tutt'altro che piacevole.

Sto sperimentando una sensazione simile a quella che i tossici definiscono crisi d'astinenza.

La volta in cui Dario lo intravide affermò che avrebbe fatto un miglior affare acquistando un set di vibratori in un qualsiasi sexy shop, occupavano meno spazio e sicuramente sviluppavano più calore.

Mi è difficile rispettare le persone che cercano di insinuarsi nell'intimità altrui più di quanto viene loro concesso.

Kevin Mitnick poteva bucare il Pentagono col telecomando della televisione.

A tutti quegli uomini che vanno con le donne per l'unica parte che hanno in comune con gli uomini.

Le cose vanno male solo se possono causare un danno peggiore.

Il povero non sarà quello che ha fame ma quello a cui verrà negato l'accesso all'informazione.




Titolo: Webmaster
Autore: Alessandra C
Editore: Addictions - Magenes Editoriale (collana I Neri)
Periodo: gennaio 2000
Pagine: 248
Prezzo: 20.000 Lire (pagato 4€ a CdC)

Sunday, November 15, 2009

Morte di Lunedì

(più grande non la trovo.. e di grazia!!)

Ho trovato questo libro in casa mia una ventina di giorni fa, quando mi son decisa (per disperazione) a mettere un po' in ordine la libreria.. e ne ho trovati un sacco di interessanti!! tra quelli che mi aveva mandato mia madre..
e infatti.. sto cercando di disintossicarmi da CdC e di leggere tutta la roba che ho per casa, prima di prenderne altra.
Era un po' che non leggevo un'avventura di Tempe.. le ultime, con tutte le loro assurde casualità, avevano cominciato ad annoiarmi..
questo sembra essere tornato sulla retta via.. vediamo come procede.

Nella cantina di un ristorante vengono trovati gli scheletri di tre adolescenti femmine. Difficilissimo datarle: potrebbero essere li da 1 anno come da 1000 e Claudel non pare cmq essere interessato a scoprire di più.
Tempe invece ha uno strano prurito tra le corna e riesce a stabilire (con una specie di prova al carbonio 14) che quelle ossa non hanno più di 100 anni, la morte si può invece comprendere tra gli anni '80-'90. Con un ulteriore esame (la ricerca dello stronzio nei denti), riesce a scoprire anche -più o meno- la zona di origine.
L'amica di Tempe, Anne, viene a trovarla. Le due donne escono a cena, ma al ritorno la casa dell'antropologa risulterà essere stata svaligiata: distrutti tutti i vetri di casa e spariti la digitale e il portatile di Anne.
Intanto un'anziana donna fa strane telefonate a Tempe dove le dice di sapere chi sono e come sono morte quelle persone, e di sentire il dovere morale di dirglielo.
Siccome Claudel non è interessato all'indagine, è Anne che sprona l'amica ad indagare per conto suo su chi siano stati i proprietari dell'edificio in cui sono state ritrovate le ossa.. il proprietario è da anni uno strano personaggio che riceve le due donne completamente nudo (credendole testimoni di geova.)
Tra negozi di pegni, estetiste cinesi, macellerie ebraiche e pizzerie gestite da mafiosi italiani, la freccia pare puntare ovviamente verso questi ultimi. Il corpo di una donna senza vita ritrovata nel suo letto; Tempe scopre che era la donna che asseriva di sapere qualcosa su quelle donne. Vari indizi fanno supporre che la donna possa essere stata soffocata con un cuscino.
La sorella di questa racconta ai nostri che questa aveva abitato nel palazzo del ritrovamento e che l'anziana aveva forti sospetti sul tenutario del negozio di pegni, tale Manard, perchè l'aveva visto tornare di notte reggendo una ragazza semi-incoscente mentre in un'altra occasione aveva visto fuggire una ragazza da quel negozio.
Tempe e Ryan riescono a rintracciare l'uomo e si presentano da lui.
Questo li riceve e poi li congeda, ma nella sua casa c'è un'inquietante presenza femminile, una ragazza silenziosa ed emaciata.
Uscendo dall'abitazione, Tempe si porta via il tagliacarte che l'uomo teneva in mano quando erano arrivati.
Le impronte su questo permettono di scoprire l'identità della ragazze, tale Anique, scomparsa da casa parecchi anni prima, appena quindicenne... ma siccome Menard era scadato per cose di poco conto, le sue impronte sul tagliacarte non ci sono.. quindi quell'uomo non è Menard.
Tempe, Ryan e tutta la truppa tornano alla casa di Menard. Bussano annunciandosi come "polizia" ma un colpo di pistola li convince a buttar giù la porta ed entrare.
Trovano il cadavere dell'uomo riverso in poltrona, uccisosi con un colpo alla tempia.
Nello scantinato invece trovano una sala delle torture, strumentazione sadomaso varia e, incatenate a terra dietro un pannello di compensato, Anique ed un'altra ragazza.
Tempe chiama la più grande per nome, ma questa sussurra un "mi chiamo Q.. lei è D.."
Le donne vengono portate in ospedale, dove si scopre l'identità della prima: anche questa una ragazzina scomparsa nel '99 all'età di 13 anni.
Viene scoperta anche l'identità dell'uomo. Si chiama Catts ed i due erano diventati amici perchè, semplicemente, si somigliavano fisicamente.
Ma sulle mani di Catts non c'è traccia di polvere da sparo.. e che fine ha fatto Manard? (era morto, ucciso da Catts che si era poi sostituito a lui)
Dall'ospedale però le due fuggono; la polizia le cerca ma non le trova.
Intanto riappare l'amica Anne che era sparita senza lasciare tracce: si era rifugiata dalle suore per riflettere.
Tempe riceve una telefonata da Anique che le chiede di andare, da sola, nella casa di Catts/Manard perchè D ha bisogno di lei. Lei avvisa gli sbirri ma la ci va con Anne. Li vede D legata su una sedia e capisce che Anique è la responsabile, che da vittima si è trasformata in carnefice (gran pippone -cmq interessante- sulla sindrome di stoccolma).
Anique aggredisce Anne e da fuoco alla casa, ma Tempe riesce a scuotere D "ordinandole" di aiutarla e di salvarle.
Indagine chiusa, Anique scappata, ossa identificate grazie a informazioni trovate nella casa e restituite alla famiglia, Anne e Tempe in ospedale sane e salve.
Ryan presenta a Tempe la figlia che ha appena scoperto di avere e fine.




Titolo: Morte di lunedì
Autore: Kathy Reichs
Editore: Mondolibri
Periodo: 2005
Pagine: 413
Prezzo: era tra i libri che mi ha mandato mia madre.. l'ha preso con Mondolibri e sul sito di questi baggiani non trovo il prezzo..

Wednesday, November 11, 2009

Vite nel Sangue - 3 casi di straordinaria follia omicida


Lo presi un po' di tempo fa alla Feltrinelli..
Basto leggere che si parlava della Cianciulli per buttarlo in saccoccia.
Peccato.. perchè non dice nulla di più di quello che si puo' trovare in rete (anzi, forse dice di meno).
Si legge bene ed è ben scritto, ma 7.90 per 97 pagine sono un po' troppi.

Il delitto Murri
La saponificatrice di Correggio
Serviatti lo squartatore di donne.

3 casi che fecero scaplore in Italia nella prima metà del '900.
Li conoscevo tutti per averli già ritrovati su altri libri (quelli di Cinzia Tani, per esempio).
Non aggiungono nulla di quello che già non si sapesse, se non dei semplici "pareri personali".
Quanto meno, è un libricino ben scritto che si legge veloce.. anche se il titolo (a mio parere) è un po' fuorviante: dei "tre casi di straordinaria follia omicida" viene raccontato ben poco..
Il caso Murri è quasi tutto incentrato sul processo che ne seguì e che permise ai fanatici cattolici di scatenarsi contro i nuovi riformisti, i socialisti e gli agnostici (com'era il dottor Murri, reo di essere il padre di Linda e Tullio) accusandoli di allevare dei mostri privi di morale.
Della Leonarda dice davvero molto poco.. ho trovato di più in rete..
Nemmeno di Serviatti si aggiunge molto.. giusto un riassuntino di quello che fece: attirare donne mature con una promessa di matrimonio per poi derubarle e farle a pezzi.

-Frasette-
... il caso Murri, un evento che travalica la semplice dimensione criminale per diventare crociata di fanatici cattolici, in quello che fu il primo grande caso politico-giudiziario del Novecento.

Augusto Murri (...) medico personale della Regina Margherita, era odiato dai cattolici con il tipo d'odio forse peggiore: l'odio impotente che non può dispiegare tutti i suoi effetti, perchè l'oggetto è troppo alto, protetto da autorità che i cattolici stessi ritengono inviolabili e sacre (...) così che l'astio non può che trasformarsi in maldicenza, in insinuazione appena sussurrata ma così atroce da non poter essere ignorata.

... Giuseppe Garibaldi, l'uomo che aveva definito Pio IX "un metro cubo di letame".

E se la famiglia non è patriarcale, tradizionale, cattolica, devota, obbediente al trono e all'altare, allora non è una famiglia sana.

Ma nel 1941, l'Italia di Mussolini doveva essere felice, operosa, concorde, obbediente alla legge; l'omicidio non si addiceva all'Italia imperiale, tanto meno ad una donna, poichè la donna - così voleva il duce - aveva il solo compito di dare figli alla patria.
La donna doveva essere madre, e madre prolifica. La Cianciulli, con le sue diciassette gravidanze, rappresentava perfettamente il tipo di donna (verrebbe da dire di esemplare da riproduzione..) che il regime elogiava e promuoveva.

Scorrere i giornali di quel tempo è un'immersione nella società italiana molto diversa dal'immagine ufficiale che ne dava il regime.
Tra le righe sfilano personaggi infimi e storie inconfessabili. Non la massa granitica che marcia compatta verso i luminosi destini della patria redenta, ma un universo di minuscoli borghesi o artigiani (...) dal codice morale retrivo che procedono per luoghi comuni.
Luogo naturale della donna è necessariamente la casa, a far la calza e a tirar su mocciosi, che il duce vuole tanti perchè, dichiara, il numero è potenza.


Titolo: Vite nel sangue - tre casi di straordinaria follia omicida
Autore: Paolo Cortesi
Editore: Foschi
Periodo: 2008
Pagine: 97
Prezzo: 7.90€ (ricordo di averlo preso alla feltrinelli circa un anno fa.. credo di averlo pagato a prezzo pieno. ma per la Leonarda.. si sa... )

Wednesday, October 28, 2009

Più Bianco del Bianco


Preso poco tempo fa al solito Cdc.. mi sa lo stesso giorno che ho preso anche quello di Carofiglio.
E' che quando ho letto di questi 4 amici in gita in campagna che trovano un cadavere ed un fustino di detersivo pieno di cocaina.. non ho saputo resistere.
E non mi son pentita! ^^
E quello che in genere chiamo "libro delizioso". Non a caso, nell'ultima di copertina, viene definito "una commedia noir tra Hitchcook e Almodovar"..
ora.. Hitchcook magari è un po' troppo pretenzioso.. ma il libro si legge bene. C'è un gran girotondo di personaggi, ma i paragrafi brevi permettono di tenerli tutti sotto controllo.

Tre tipi e un fustino del detersivo pieno di coca cercando di sfuggire a piedi ad un posto di blocco si addentrano nel bosco. Gli uomini litigano e uno viene strozzato. Il suo cadavere nascosto assieme al fustino tra le sterpaglie, in attesa di tempi migliori per essere recuperati.

Gianni è un ambizioso scrittore milanese ed una sera a cena da solo riconosce in un gruppetto di uomini appena entrati il suo vecchio compagno di liceo e rampollo di una nota famiglia di editori, Enrico Montanari.
I due si sbronzano assieme come ai vecchi tempi e Gianni, che ha un libro che vorrebbe vedere pubblicato, invita l'amico a trascorrere con le relative compagne il ponte di sant'Ambrogio in un rustico fuori milano.
Nel mentre, vari personaggi che avevano a che fare con quel fustino di droga (chi l'ha spedita, chi la trasportava, chi la doveva ricevere) cominciano a fremere.
Comincia la vacanza in questo rustico, Gianni ed Enrico ritrovano il vecchio sprint mentre le due donne educatamente si detestano.
Gianni e Cristina sono fuori a passeggiare quando scoprono il cadavere prima e il fustino poi. Resisi conto di cosa contiene il fustino, decidono di tenerlo e se lo portano a casa con il progetto di tornare la notte a spostare il cadavere.
Solo che quando tornano, non lo trovano più.
Intanto, chi doveva ricevere il fustino comincia a cercarlo mentre la coppia che l'aveva fatto partire si da alla fuga. Ci va di mezzo anche una coppia di tossici che si trova per sbaglio nella casa sbagliata al momento sbagliato.

L’Ometto e l’Armadio, quelli che hanno strangolato il Deciso, sospettano che il fustino sia nel rustico e tentano una mossa per vedere se gli occupanti sono nervosi: vanno infatti con una tazza di caffè a chiedere del detersivo in prestito.
Gianni e Cristina che si erano convinti di aver a che fare con una manica di dilettanti visto il casino combinato da questi (cadavere e fustino abbandonati e tutto il resto) ora hanno paura e cominciano ad essere nervosi.
Enrico, che è ricco ma non è scemo, nota questo nervosismo e ne chiede spiegazione. E i due gliela danno.
L’indomani, al campanello suona la polizia. Entrano 2 sbirri in divisa, due in borghese e i due trafficanti in manette. Il commissario dice che è li per perquisire la casa, perché i due delinquenti affermano che li ci sia nascosta della droga.
Il fustino viene trovato, ma contiene (con sorpresa di Gianni e di Cristina) solo sapone.

Gli sbirri mesti se ne vanno.. a Caracas la coppia che aveva spedito il fustino e che pensava di essersi messa al sicuro, salta per aria dentro una macchina..
La drogra la fatta sparire Sandra, passandola al suo amante..
Peccato che Enrico abbia così tanti soldi e tanto potere da capire chi è l'amante della moglie e "comprarlo"..
Così Sandra si ritrova senza marito milionario e senza fustino di coca.. mentre Gianni e Cristina se ne tornano a casa, più innamorati ch mai.


-Frasettine-
Non c'è nulla di più deprimente dei penosi incontri con gente precocemente invecchiata o tristemente sposata con cui non si hanno più argomenti in comune.

Chiuse gli occhi per un attimo, sufficiente a dimostrargli che non doveva più chiuderli, se non voleva perdere la cognizione del "sopra" e del "sotto" e conocere l'umiliazione di vomitare sulla moquette del Ramses.


"E' morto?" chiese lei.
Gianni inarcò le sopracciglia. "Se sta fingendo è veramente un grande attore".


Per un fuggevole istante si domandò se il cappotto non fosse della sua taglia.


... l'insegna al neon diceva "Supermarchet".


"E cosa fa di bello da queste parti?" chiese al commissario.
Per l'abituale scala di valori di Sorrentino una domanda del genere, formulata per di più con quel tono, si configurava come reato i oltraggio.



Titolo: Più bianco del bianco
Autore: Sandro Ossola
Editore: Undeground Noir (Tonic Network Benessere)
Periodo: prima edizione 1989 (questa è un'edizione del 2008)
Pagine: 289
Prezzo: non riesco a trovare il prezzo di questa edizione. Dice che fa parte di una collana e che non è cedibile separatamente da "TonicMag".. credo fosse in omaggio in qualche centro estetico..
cmq l'ho pagata 2.50€ a CdC

Il Passato è una Terra Straniera



Solito giro a CdC recitando il mantra "non comprerò altri libri non comprerò altri libri non comprerò altri libri".. e pensare che questo stavo anche per non vederlo.
Ma un Carofiglio la non ce lo potevo lasciare.. anche se in questo non c'è il caro Guerrieri a farmi compagnia....
(bella l'alternanza: capitoli raccontati in prima persona quelli che riguardano Giorgio, in terza quelli del tenente).
Cosa simpatica: due giorni dopo aver finito il libro, su sky hanno passato il fiml.
un po' troppo stravolto, per i miei gusti.. inutile dire che ho preferito il libro. ^^
1989 Bari bene.
Giorgio è un giovane poco più che 20enne che sta per laurearsi in giurisprudenza.
Ad una festa a casa di amici dove si fuma, si chiacchiera e si gioca a carte, conosce si trova a difendere Francesco dall'attacco di 3 che lo vogliono menare.
E' l'inizio della loro amicizia e della discesa agli inferi per Giorgio.
Giorgio inizia ad uscire con il nuovo amico ed una sera finiscono ad un tavolo da gioco dove il primo vince con un poker e si porta a casa qualche milione.
Francesco gli domanda se gli sia piaciuto vincere e poi da le carte.. un poker a testa.
Giorgio capisce così che Francesco è un baro.. ma vincere gli piace e i due iniziano a frequentare bische, bar e case private: uno vince e l'altro perde, dividendo poi il tutto.
Una sera i due giocano con un avvocato che perde una cifra considerevole e li paga con un assegno che risulterà essere scoperto.
Giorgio vorrebbe dividere la perdita e lasci cadere li la cosa, ma Francesco non è dal parere.
Assieme ad un "amico", raggiungono l'avvocato e lo riempiono di mazzate.. anche Giorgio, un tempo timido studente e ragazzo educato, tira uno schiaffo all'uomo che potrebbe essere suo padre e lo minaccia pesantemente.
Giorgio è ormai annoiato dai coetanei, lascia la fidanzatina, comincia a saltare gli esami e ad essere aggressivo con i genitori, ha storie con donne più grandi lui che conosce nelle bische e si compera perfino una BMW usata che tiene di nascosto dai genitori.
Parallelamente alla vita dei due giovani, avanzano le indagini dei carabinieri che danno la caccia ad uno stupratore seriale. Il tenente Chiti è colui che si occupa del mostro ma le indagini sembrano non portare a nulla.. Nessun nesso tra le vittime, nessun testimone, nessuna traccia.
Un giorno Francesco propone a Giorgio di fare una vacanza a Barcellona.
I due partono e la conoscono una ragazza con la quale passeranno insieme degli "allegri momenti". Con lei andranno anche a qualche chilometro dalla città ed improvviseranno il gioco delle tre carte per fregare i turisti. Sarà Giorgio a farlo, che intanto è diventato abile con le carte.. ma mai abile quanto Francesco.
Quando stanno per tornare, Francesco rivela all'amico il vero scopo del viaggio: sono li per comperare della cocaina.
Giorgio sbrocca e s'incazza per essere stato raggiarato.. ma Francesco riesce come solito a manipolarlo e a portarlo a rischiare: "Basta spedire la coca per posta ad una casella di Bari, una volta in Italia, c'è un compratore che la vuole tutta. Niente spaccio e nessun pericolo".
... solo che quando sono davanti all'ufficio postale, Francesco dice a Giorgio "vai a spedirla, io aspetto qua".
Comunque va tutto bene. Giorgio manda, i due tornano a casa, ritirano e piazzano la coca, dividono l'incasso (90 milioni di lire) e poi Francesco sparisce.
Malgrado Giorgio lo cerchi per parecchi giorni, anche a casa della madre, il ragazzo sembra sparito.
Intanto una ragazza aggredita riesce a vedere il faccia lo stupratore e a farne un identikit che viene riconosciuto da un poliziotto che si era infiltrato ad una bisca per tenere controllato un giro di droga. Gli sbirri vanno dal biscaziere ed ottengono il nome di Francesco e il suo indirizzo di casa.
Lui intanto si è rifatto vivo con Giorgio; i due vecchi amici escono a cena e Francesco gli racconta di essersi trasferito in un altro appartamento dopo la morte della madre e dopo aver bevuto un po', propone una pippata di coca a Giorgio (che non si tira indietro) e gli propone anche di stuprare una ragazza.. "perchè farsi una che ci sta, non è così divertente".
I due partono e si mettono a seguire una ragazza.. ma quando Francesco l'aggredisce e la prende a pugni sul viso per stordirla, Giorgio ha un modo di umanità e si scaglia contro l'amico per fermarlo. I due se le stanno dando quando gli sbirri li saltano addosso.
In questura Giorgio viene picchiato brutalmente.. e poi arriva il tenente Chiti a fermare il pestaggio: la ragazza ha dichiarato che lui l'ha difesa.
Giorgio dice di conoscere Francesco solo in modo superficiale, di averlo conosciuto ad una bisca, di non avere niente a che fare con lui, di non essersi difeso perchè spaventato. Franscesco non dirà nulla, ne' delle bische, ne' della droga.. "liberando" in un certo senso l'amico.
GIORNI NOSTRI: Giorgio si è laureato ed ha iniziato subito ad esercitare la professione di avvocato.. dopo 15 anni ora è lui che giudica e manda in carcere quelli che commettono reati come estorsioni, gioco d'azzardo, truffe, traffico di droga..
A volte si vergogna di quello che ha fatto.. a volte pensa che dal passato tornerà qualcuno a fargli pagare il conto.
E ogni tanto sogna di quei giorni in Spagna, con una struggente sensazione di un momento perfetto, di giovinezza tremenda ed invincibile.


-frasette-

"..Ma era un atto moralmente legittimo, così come è moralmente legittimo derubare i ladri. Ed è moralmente legittimo, anzi doveroso verso se stessi, non farsi prendere."

".. Scusa l'enfasi. Ma insomma, io non baro con i poveraggio, non baro con quelli che si siedono a giocare tanto per passare un paio d'ore, non baro con gli amici."

In quel momento seppi che avevo una doppia vita. E pensai che mi piaceva.

"Manipolare le carte, manipolare gli oggetti, sono cose che vanno molto al di là del semplice gesto di destrezza. La vera abilità del prestigiatore consiste nella capacità di influenzare le menti. E fare un gioco di prestigio riuscito significa creare una realtà. Una realtà alternativa in cui sei tu a stabilire le regole."

Reagii come tutti i mediocri quando vengono colti in fallo. Reagii come chi ha torto e non ha il coraggio di ammetterlo. Aggredendo.

Un odore sentito sulla faccia di un nonno, o di uno zio, o di qualcun altro, già molto grande quando io ero molto piccolo. Qualcosa che veniva dal passato.

Le autostrade sono intasate da eroi distrutti
alla guida della loro ultima possibilità
Sono tutti in fuga stanotte
ma non è rimasto nessunposto dove nascondersi.



Titolo: Il passato è una terra straniera
Autore: Gianrico Carofiglio
Editore: Bur (collana Scrittori Contemporanei)
Periodo: 2006
Pagine: 260
Prezzo: € 8.20 (pagato € 3,00 a CdC)

Saturday, October 24, 2009

La Mia Lunga Strada dall'Inferno


loprendononloprendoloprendononloprendoloprendononloprendo....
lo prendo.

Sapevo che mi sarebbe piaciuto.. non immaginavo così tanto..
scrive bene.. non dice cazzate.. è una persona indubbiamente intelligente.

Titolo: La mia lunga strada dall'inferno
Autore: Marilyn Manson, Neil Strauss
Editore: Sperling & Kupfer (collana Nuoviritmi)
Periodo: 1999
Pagine: 249
Prezzo:Lire 24.500 - € 12.65 (pagato 5€ a CdC.. era li da 5 giorni... ho avuto un gran culo...)

Thursday, October 15, 2009

Il Tempo della Vendetta


Preso all'Emmaus in un giorno di mercatino..
Ho riflettuto che è meglio se compero libri rilegati che non copie econimiche.. con quello della Tani mi sto cavando gli occhi!!
Il libro parte bene, con un prologo di 20 anni prima, con un rapitore seriale che fa sparire le donne.. poi (secondo me) degenera in esplosioni contemporanee e apparecchiature elettroniche in mano ai 2 maniaci che manco i marines..
Anche tutto il segone mentale delle identità, che nessuno è ciò che sembra..
m'è sembrato di leggere la trama della solita americanata di pellicola..
peccato..

La storia inizia nel 1984 con 3 ragazzine che vanno nel bosco a fumare e bere birra; improvvisamente sentono delle grida e si nascondono. Una di loro gurda fuori e vede un uomo che sta strangolando una donna.
Le ragazzine scappano ma una di loro lascia la lo zaino.
L'uomo le ritroverà, ucciderà la più sfattona delle tre, cercherà di uccidere Darby (ma questa si difenderà fratturandogli un braccio) e scomparirà portandosi via la terza del gruppo, la timida Melanie.
Si passa al 2007 con Darby adulta e diventata uno sbirro della scentifica e con un'altra ragazza scomparsa da casa sua, i
l moroso di lei ucciso con 3 colpi di pistola.
La casa è piena di tracce ematiche e sotto la sua veranda si è nascosta una donna. E' nuda, debilitata ed in evidente stato di choc.
Questa scambia Darby per un'altra persone e le parla come se si conoscessero.
La donna viene ricoverata in ospedale e mentre Darby ispeziona la casa dov'è stata rapita la ragazza, scopre delle ricetrasmittenti.
Dall'altra parte delle trasmittenti però non c'è un pazzo criminale, ce ne sono due, il classico "braccio e la mente". La mente è un sadico che organizza con l'altro dei rapimenti. I due tengono varie donne x lungo tempo segretate in una cantina dove le torturano o le fanno scappare lungo cunicoli chiusi, per terrorizzarle meglio, tenendo tutto monitorato con telecamere.
Questi due, sentendosi una certa pressione per colpa della fuga della donna, fanno saltare contemporaneamente:
1) stazione di polizia con pacco bomba mimetizzato
2) parte dell'ospedale, grazie al caos che si scatena, fanno fuori la donna fuggita.
3) furgone civetta sul quale gli sbirri pensavano si nascondesse l'assassino che aveva attivato le ricetrasmittenti.
In mezzo a tutto sto casino, Darby va avanti con le sue supposizioni e intanto viene affiancata da uno sbirro, Evans, lo stesso che l'aveva coccolata la sera che, da bambina, aveva rischiato di essere uccisa dal "mostro".

Le traccie ematiche in casa della ragazza scomparsa portano ad un uomo..
solo che, come arriveremo a capire, questo non c'entra nulla; sono i due maniaci a prendere le identità di altri uomini e a lasciare le loro traccie biologiche sui luoghi dei delitti, per depistare le indagini. (e avevano fatto lo stesso con l'uomo che si credeva avesse aggredito Darby e le sue amiche e che poi si era "suicidato")
Darby arriva a capirlo e a scoprire la casa dov'è rinchiusa Carol. Il "Braccio" viene fatto fuori, ma è chiaro che c'è un complice.
Non mi ricordo come, Darby arriva fino alla cantina e si trova davanti lo Evans che la vuole uccidere. Trova Carol e scappa con lei.. riesce ad attirare Evans in una trappola e ad ucciderlo piantandogli nella gola il femore di una donna morta e lasciata a scheletrire li sotto.
Mentre sta per spirare, Darby gli chiede dove sia il corpo di Melanie e questo risponde "chiedi a tua madre".
La madre di Darby sta morendo in ospedale a causa di un cancro.. La ragazza le parla e la donna finalmente si libera del fardello che si porta dentro da anni: appena sparita Melanie, aveva ricevuto una lettera dai due che le diceva di recarsi nel posto in cui era stata seppellita la ragazza. Poi era stata fotografata e aveva ricevuto le foto di lei china sulla tomba della ragazza.. se avesse parlato, avrebbero ucciso Darby e sputtanato lei.. così la donna tacque.. e tacque ogni volta che i due sadici le facevano arrivare i vestiti delle donne rapite. Ora è veramente finita.

-Frasette-
"Che cosa cerchiamo esattamente?" chiese Coop
"Non lo so."
"Bene. Questo dovrebbe aiutarci a restingere il campo."

"All'interno della copertina, c'era una citazione scritta con un pennarello nero: "Dietro ogni donna di successo c'è lei stessa."

"Parlando seriamente, ti senti mai in colpa per essere così superficiale?"
"Si, mi addormento piangiendo ogni sera."


Titolo: Il tempo della vendetta
Autore: Chris Mooney

Editore: Nord (collana Narrativa Nord)
Perido: 2007
Pagine: 348
Prezzo: € 18.60 (preso assieme a "il santuario delle ragazze morte", pagati insieme € 3.50 anche se all'Emmaus questo era a € 3.00 e l'altro a 2.00)

Friday, October 9, 2009

Il Mercante di Corpi



Preso un giorno qualsiasi a CdC.
Ho ancora L.A. Killer da leggere.. ma avevo questo sotto mano e ho iniziato da qui.

Faccio una premessa.. in un paio di punti mi sono persa..
pero' la storia mi è piacitua molto; ho apprezzato il passaggio da una situazione quasi frivola (nota attrice che vuole scoprire chi è la madre naturale) ad una più tragica, come il traffico di clandestini.

Una famosa attrice di sitcom, Jodi Taylor, va da Cole col il proprio manager e gli dice che lei è stata adottata e che vuole solo conoscere i suoi veri genitori, senza però incontrarli.
Sa dov'è nata ma non sa altro e dice a Cole che arrivato in Louisiana potrà chiedere il supporto della sua avvocatessa, Lucy.
Lui va, s'incontra con Lucy che gli da altre info relative ai moduli di adozione.
Comincia ad indagare e intanto flirta con Lucy.
Cole arriva a scoprire che la madre di Jodi è Edith, la moglie dello sceriffo, e scopre anche che 37 anni prima era stato ucciso un giovane di colore, il sedicenne Leon.
I pezzi vanno al loro posto parlando con la famiglia di Leon (la sorella e la madre). Guardando i pochi ricordi del ragazzo, qualche foto e qualche quaderno, Cole nota le iniziali di Edith e capisce che il ragazzo è statu ucciso dal padre di lei che non voleva un genero negro.

Scopre anche che un uomo dai capelli rossi aveva indagato sulla stessa persona 2 mesi prima ed è lo stesso uomo che lo sta seguendo in auto, tenendosi a distanza.
(qua è uno dei punti in cui mi son persa.. in pratica credo che Jodi e il suo manager avessero chiesto a questo di indagare, poi questo, scoperto che il padre di lei era un ragazzo di colore, aveva iniziato a ricattarla, e lei aveva richiesto a Cole di rindagare per aver la certezza che fosse vero.. ma non son certa).

Cole viene "accerchato" da dei tipi (compreso il rosso) che gli dicono di farsi i fatti suoi.. solo che poi il rosso viene trovato cadavere a casa sua.
Cole pero' era già passato a casa di questi e vi aveva trovato le copie originali dei moduli di adozione.
Conincia a tener d'occhio i tipacci e li becca una sera che fanno scendere dei clandestini da una nave.. assiste anche ad una scena agghiacciante.. un vecchio che s'incazza tenendo in braccio il corpo di una bambina morta, e questi uccidono pure lui.
Lucy mette in contatto Cole con una tipa che gestisce un giornale indipendente, la quale lo mette a sua volta in contatto con un personaggio sudamericano che cerca di combattere il traffico dei clandestini, sfruttati e abbandonati a loro stessi una volta giunti negli states.
Questo gli spiega la situazione: il più grande trafficante è tale Escobar ma un tale Prima, prima suo "collega", sta cercando di rubargli la piazza.
Lo sceriffo e la moglie sono ricattati da quest'ultimo che ha scoperto che fu il padre di Edith ad uccidere il ragazzo tanti anni prima e quindi col suo tacito accordo fa un po' come gli pare.
Ecco.. qui mi perdo di nuovo, con tutti i personaggi che una volta li chiama per nome e la volta dopo per cognome.. cmq..
Cole riesce a convincere i due (Edith e lo sceriffo) a spezzare questo muro di omertà e ad attirare i due trafficanti in un tranello. Si presenta prima ad uno e poi all'altro dicendo che l'altro lo vuole fregare.
Scontro a fuoco dove si scopre anche uno sbirro doppiogiochista. Vincono i buoni. Fine.


-Frasette-
Composi il numero di Joe Pike e trovai la segreteria. Scattò al primo squillo e la voce di Joe disse: "Parlate." Pike è un uomo di poche parole.

"Dimmi la verità, Dottie. Qui non siamo a Ville Platte. Siamo tutti morti e questo è il paradiso."

Renè non era altissimo, ma possente; sembrava costruito con un materiale capace di bloccare i raggi solari.

Ma il sonno, come l'amore, non sempre è a portata di mano.

"La tua missione questa sera, Jodi, è prenderti cura di questa bottiglia. Puoi riempire il bicchiere ogni volta che lo desideri, senza chiedermi il permesso o aspettare che sia io a farlo. Chiaro?"

"Hai un'aria familiare. Ti ho già arrestato?"

Non era il modo di camminare di chi è semplicemente stanco, ma quello di chi non ha più passione, quando la routine ha ormai cancellato la speranza lasciando solo la prospettiva di un domani identico all'oggi.

"Dicono che siamo tra le 10 città più pericolose del paese". Pareva esserne orgoglioso.



Titolo: Il mercante di corpi
Autore: Robert Crais
Aditore: Piemme
Periodo: 1995 - edito in italia nel 2003
Pagine: 333
Prezzo: € 17.90 (pagato 3.00€ al CdC)

Friday, September 18, 2009

Il Santuario delle Ragazze Morte


Ero all'Emmaus con Cecilia, Alex e un loro amico.. dopo ore passate a ravanare tra i vestiti, vado veloce ai libri.. ne sceglo due rilegati, di cui uno senza sovracopertina.. questo.
Dovevano costare 3 + 2 = 5€ .. ma al nonno gli ho detto: o mi cambi 50€ o ti do 3.60€ in moneta..
lui mi ha preso "solo" 3.50€ e mi ha lasciato il decino..
potrà sembrare una buffonata, ma per il valore che danno loro ai soldi, lasciarmi il decino è stato un bel gesto..

il libro... eeeeeeeeeeeeeeeeh... sto libro è proprio una merda..
inizio a leggere e va lentissimo.. per curiosità cerco le altre opere dell'autore e scopro che è quello che ha scritto il libro che più ho odiato in assoluto e che meno di tutti mi ha detto qualcosa: "il ragazzo nell'acqua".
leeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeentooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
prooooliiiiiiiiiiissooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
una palla mostruosa!
ma l'avevo iniziato e ci devo arrivare in fondo..


Il libro inizia con il ritrovamento dei cavaderi di 3 ragazzine e con la descrizione della scena: legate ad una sedia, praticamente disseccate e private della mano sinistra.
Si passa alla descrizione della vita del paesello: gli edifici, le persone e i protagonisti: il poliziotto, il giornalista e sua figlia, il professore reazionario e i suoi studenti.
sparisce la prima ragazzina, sparisce la seconda, si diffonde il panico e il sospetto serpeggia. La gente compie gesti inconsulti tipo aggredire chiunque possa essere oggetto di sospetti, tipo gay e single.
Sparisce la terza ragazza e sta per sparire la quarta ma si chiude il cerchio: l'assassino è il farmacista, zio della prima ragazza scomparsa. il classico uomo fuori di testa che vuole mantenere le ragazze pure per cui le ammazza prima che diventino maliziose.
E CON QUESTO HO RIASSUNTO 460 PAGINE!!!


- Frasette-

Che senso ha un castigo se non è preceduto da un atto peccaminoso?

"Il male, se fatto a fin di bene, perde il suo carattere negativo."

Titolo: Il santuario delle ragazze morte
Autore: Stephen Dobyns
Editore: Garzanti
Periodo: 2004
Pagine: 460
Prezzo: trovo solo il prezzo del libro in brossura, e non di quello rilegato.
la brossura costa 8€ .. questo, come detto sopra, l'ho pagato 3.50 diviso due.

Coppie Assassine


Questo libro l'ho beccato per puro culo!!!
A CdC si sono messi a mettere i libri in ordine alfabetico.. così la povera Tani è sempre nell'angolo in basso! io non cercavo nemmeno qualcosa in particolare.. o forse la solita Vargas.. oh. meglio per me che me la son portata via a € 1.75!!

Eh.. la Cinzia è sempre splendida.. adoro come scrive.. adoro come racconta.. l'adoro e basta!





Titolo: Coppie assassine
Autore: Cinzia Tani
Editore: Mondadori (collana Oscar Bestsellers)

Periodo: 2000
Pagine: 430
Prezzo: € 9.50 (han provato a venderla a €3.50.. ma forse perchè il volume era nascosto è stato li più di due mesi -in realtà, due mesi e qualche giorno, infatti ero convinta di doverlo pagare intero- e io me lo son portato a casa a € 1.75!)

Thursday, September 10, 2009

Dopo Lunga e Penosa Malattia


Strano libro.. preso perchè mi piaceva la copertina e perchè sembrava una bella storia.. ho detto bene.. "sembrava"

Inizialmente mi è piaciuto tanto.. poi ci ho messo una vita a finirlo.. benchè i capitoli fossero brevi, fosse scritto in grande e ci fossero parecchie pagine bianche a dividere i giorni della settimana lungo la quale si svolge il racconto.

Un medico viene chiamato nel cuore della notte perchè un amico, il notaio del paese, si sente male. Arriva la ma può solo constatarne il decesso.
Chinandosi sull'amico sente uno strano odore di fritto. I famigliari gli dicono che il notaio ha cenato in casa, ma al dottore alcune cose non quadrano, come quelle impronte di scarpe all'ingresso.. come se qualcuno fosse appena rientrato sotto la pioggia.
Anche il Doc soffre di angina; è ancora nella casa del notaio quando ha un piccolo attacco. Vede le pastiglie dell'amico e le prende.. ma si mette a parlare e, distrattamente, se le infila in tasca.
Torna a casa rimuginando sulla cosa. Non crede al fatto che il notaio non sia mai uscito casa ma ha paura di passare da vecchio paranoioco.
Il giorno del funerale, una strana epigrafe lo sorprende: "dopo lunga e penosa malattia, è mancato all'affetto dei suoi cari.. si ringrazia il Doc per avergli prestato le cure".
la faccio breve.. si mette in bocca una pastiglia xchè ha un attacco di angina e si accorge che non fanno nulla. le porta dal farmacista e questi gli dice che è semplice zucchero. chiede alla moglie del notiaio di quelle pastiglie e lei gli dice di averle buttate. gli chiede conto di quell'epigrafe e lei non sa nulla. va dal tipografo e questi gli dice che è stata la figlia a telefonare chiedendo che venisse scritto quella cosa. chiede alla figlia e questa non sa nulla.
alla fine capisce che c'è di mezzo un'altra donna, un'amante.
la figlia di da la ricevuta di una trattoria e lui con la ragazza si reca in questo posto, dove "trova" lo stesso odore di fritto.
quindi pensa che ad ucciderlo sia stata una delle due donne: o la moglie tradita o l'amante abbandonata.
sta per tornare con la ragazza in quella trattoria quando il farmacista, seduto nel sedile di dietro dell'auto, gli pianta una siringa nel collo e gli inietta un farmaco che fa salire la pressione (e fa scoppiare il cuore a chi ha l'angina).
scopriamo così che è stata la figlia con la complicità dell'amante farmacista a far fuori suo padre.
(giuro che se non avessi letto questo commento su IBS, non l'avrei capito.. )




Titolo: Dopo lunga e penosa malattia
Autore: Andrea Vitali
Editore: Garzanti Libri (collana Narratori Moderni)
Periodo: 2008
Pagine: 176
Prezzo: € 14.60 (il prezzo sulla copertina non c'era.. 30milalire per un libercolo così piccino!!!! e pensare che l'ho pagato 2.00€ e mi parevano un sacco!!! non era nemmeno al 50%)

Tuesday, September 8, 2009

La Vita Quotidiana a Bologna ai Tempi di Vasco


Ma che bello che è Brizzi!!
Dopo gli svalvolamenti e le pretenziosità da grande autore seguite al famoso Jack Frusciante, è tornato (o arrivato) ad un linguaggio adulto e comprensibile che rimane cmq particolare e intrigante..
E' proprio bello leggerlo.
Credevo che sarebbe stato un omaggio alla Bologna che non ho conosciuto e che non ci avrei capito una benemerita.. invece è godibilissimo e non è necessario aver abitato in questa città per capire e ritrovarsi in tutto ciò che racconta.


Come ho letto in giro, è un libro che racconta tre storie: quella dell'autore, quella di Bologna e quella di Vasco.
Non so da che parte cominciare per riassumerlo..
Quindi non lo faccio e mi limito, nell'eventualità, a rileggere le frasette..


-Frasette-

11. Via del Fossato: qui c'era una ragazza che faceva l'amore con te in cambio di 20.000 Lire

21. Via Fioravanti: se non siete mai stati al Link, ormai è tardi per rimediare.

Ieri sera la città di Bologna ha celebrato l'ennesimo trionfo del suo artista di maggior successo degli ultimi tremila anni, il cantante rock Vasco Rossi.

Era una di quelle sticker (...), Vasco in versione Bollicine, ray-ban a specchio e scritta "Enjoy cocaine" sullo sfondo.
Naturalemente, se avevi 15 anni a Bologna nel 1990, la cocaina non sapevi neppure cosa fosse, e neppure eri sicuro di cosa significasse enjoy...

(Saragozza) E' una zona che oggi qualsiasi immobiliarista si sente autorizzato a definire "di prestigio".

Da noi, già eri strano se il tuo cognome non finiva in -i.
Non ho mai sentito commenti o insulti razzisti, alle elementari, ma il fatto di avere dei parenti a Napoli o, tenetevi forte, in Molise era già qualcosa di assolutamente esotico.
In ogni caso "marocchino" o "terrone" non erano insulti in voga tra noi bambini: "nassista" o "fassista" andavano molto più forte.

E non meno increduli saremmo stati se ci avessero raccontato che in altre scuole d'Italia non si cantava Bella Ciao, nè si rendeva omaggio ai vecchi partigiani.

... mio zio Sandro, demoproletario della prima ora che da ragazzo "aveva fatto il '77".
(All'epoca gli uomini si dividevano in tre classi d'età: quelli che avevano fatto la guerra, quelli che avevano fatto il '68 e quelli del '77, come se la maturità coincidesse fatalmente con l'aver partecipato a disordini su media o larga scala."

Per questo, raggiunta l'età adulta, i ragazzi con la testa sulle spalle desiderosi d'un buon posto in Comune prendevano la patente e si iscrivevano, se non al Pci, almeno alla Cgil.

... "se gli era venuta la vocazione" andava rispettato, nello stesso modo in cui si rispettano i santi e i fuori di testa.



Titolo: La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco
Autore: Enrico Brizzi
Editore: Laterza (collana Contromano)
Periodo: 2008
Pagine: 181
Prezzo: € 10.00 (pagato € 9.00 con lo sconto socio coop alle libreria delle Minganti)

Sunday, September 6, 2009

Blackout



Io non so se il libro di cui mi ricordavo di aver letto una recensione (recensione della quale non mi ricordo una benemerita, se non di aver pensato "questo libro lo compero") sia questo.
Venerdì ho fatto un salto in centro e sono andata alla feltrinelli perchè volevo prendere l'altro libro di quello che ha scritto "la notte eterna del coniglio".
Bene. siccome di questo libro (l'eredità di Bric) non ne esista copia in nessuna feltrinelli italiana, mi son messa a girare tra i libri in sconto.
Ho buttato l'occhio su "l'era del porco", del quale posseggo copia non letta regalatami da Lia e ho letto "dello stesso autore di Blackout"..
e a me sto Blackout mi faceva venire in mente qualcosa, e allora me lo son preso.

Inizialmente credevo una minchiata, visto che comincia con una scena alla face/off.. poi la situazione si sposta a il libro diventa claustrofobico e incalzante.
bellobello!

Aldo Ferro.

quarantenne proprietario della discoteca più figa di Bologna, padre di famiglia disgustato dalla propria famiglia, gran maranza e puttaniere, ha "una casa nel bosco" dove ha rinchiuso, per torturarlo ed ucciderlo, Alex. Gli ha tolto la pelle dal viso e gliel'ha riattaccata con i chiodi al contrario. Ora se ne va un attimo nel suo appartamento (non quello che divide con la moglie e il figlio, ma quello che ha insieme al suo socio, con il quale "produce" snuff muvie x uso personale) e poi tornerà per rasoiargli via lo scroto e lasciarlo soffrire il più a lungo possibile.

Claudia.
è un'universitaria con i capelli verdi che lavora in un bar del centro dov'è obligata ad indossare una divisa corta che le lascia quasi scoperto il culo. Sta tornando a casa dopo l'ennesima umiliazione che le ha fatto subire il "porco", il datore di lavoro. Vorrebbe tornare dalla sua Bea, ma Bea è in un un altro continente per girare un film.. e cmq tra loro è un po' che non va.

Tomas.
ha 16 anni ed è lo stereotipo del 16enne. Timido, appassionato di musica e smanettone. Ama flammare in chat, ma è proprio li che conosce chi gli tiene testa e lo fa poi innamorare. Francesca, che abita a Parma e che vuole fuggire dalla sua famiglia. I due hanno appunto questo in programma, scappare di casa ed andare a vivere ad Amsterdam.
Tomas prenderà il treno per Parma dove lei lo aspetterà alle 8 in stazione.. e poi fuggiranno via.

Stanno tutti tornando alle loro case, Aldo, Claudia e Tomas.
Sono tutti appena entrati in ascensore. Questo sta salendo ed ha appena passato l'undicesimo piano quando, alle 17.03 del 14 agosto, si ferma.

I cellulari non prendono. L'allarme non funziona. Lo spazio è ridotto.
Ma Aldo Ferro fa lo splendido con Claudia e il paterno con Tomas.
Il caldo comincia a farsi sentire, così come la mancanza dell'ossigeno.
I tre provano ad aprire la porte che pero' oppongono una resistenza fortissima..
riescono ad aprirle per un po' e respirare un po'.. ma poi queste si richiudono.
Intanto passano i minuti e poi le ore.
Tomas è disperato. Pensa a Francesca che lo sta aspettando. Spera di poter fare in tempo a prendere quel treno. Ma il tempo passa.
E Francesca lo aspetterà a lungo, aspetterà l'ultimo treno da bologna perchè non puo' tornare a casa: ha lasciato una lettera di addio, e se i suoi sono già rientrati, rischia che il padre l'ammazzi di botte. Ma Tomas non arriva e a lei non rimane altra alternativa.
Intanto nell'ascensore va sempre peggio. Claudia non sopporta più la vicinanza di Ferro, il suo odore, i suoi modi viscidi.
Ferro pure sta strippando.
Va via la luce.
Gli animi si scaldano per l'assenza di ossigeno e per la mancanza di spazi.
Cominciano a volare insulti. Ferro in un delirio di onnipotenza ferisce Tomas con un coltello e cerca di stuprare Claudia, costringendola tra le porte metalliche.
Ma Tomas sferra un colpo alla cieca usando la chiave della cantina e colpisce Ferro, forandogli un timpano. Claudia si ribella, lo colpisce alla caviglia e Ferro si sbilancia, finendo con la testa dentro le porte metalliche che si richiudono sul suo cranio, uccidendolo.
Le ore passano. Sono ormai 13 ore che i ragazzi sono chiusi li dentro, col cadavere di Ferro tra i piedi.

Ma è tutto un reality.. una candid camera organizzata da un pazzo che da bambino chiuedeva le lucertole in un vaso per vedere cosa succedeva.
E appena fuori, è un successo. Claudia e Tomas diventano famosi e vanno a ballare a buona domenica, lei vestita come Lara Croft.
E che bello quando si scopre che Ferro era un assassino, che nella sua casa c'era una videoteca di snuffmuvie e nella sua casa nel bosco c'è un ragazzo impazzito per il dolore e la paura.

-frasette-
Per Aldo Ferro la musica è iniziata con Elvis ed è finita con Elvis. (...) Se Gesù è già sceso in Terra, dice sempre, dopo non ci si accontenta del primo profeta che passa per strada.

Questa sparata fa sempre colpo, con le amiche di sua moglie.

pag. 50+51
la familia alienata di Tomas.

"Ascolta, lo so che ora ti senti inutile e violata, ma se puo' farti sentir meglio, ricordati che se mai vorrai dare un senso alla tua vita diventando madre, ecco, sappi che in quel caso sarò fiero di donarti il mio seme."

La consapevolezza di essere stato ridotto a un pupazzo vivente e l'ondata di inumano dolore hanno bruciato i suoi nervi, in una vampata furibonda. (...)
Alcune sinapsi particolarmente carine hanno abdicato e salutato il mondo. E Alex, semplicemente e giustamente, è del tutto impazzito.

"Immagino, immagino, che triste storia. Allora ti perdono, ti comprendo, guarda. Hai fatto proprio bene ad accoltellare Tomas, adelle è li che sanguina come un maiale, poverino, ma la colpa è tutta del tuo vecchio che andava a troie. Già, hai 40anni e non hai ancora superato il trauma di tuo padre che andava a troie, perfettametne ragione."



Titolo: Blackout
Autore: Gianluca Morozzi
Editore: Tea (collana Teadue)
Periodo: 2007
Pagine: 202
Prezzo: € 8.00 (pagato intero alla feltrinelli, sostieni la causa degli autori italiani!)

Thursday, September 3, 2009

Giulietta Squeenz



Me lo regalò quest'inverno Jadzia per il mio compleanno.. specificando che la copertina è LILLA e non ROSA.
Sicuramente non l'ha letto e s'è fidata della pubblicità sentita in giro, altrimenti non me l'avrebbe mai regalato tanto è insulso..

Che brutto libro..
brutto..... ma brutto!!!! cioè, le han detto "visto che la ballata è stato un successo, fanne un altro".. ma probabilmente lei non ne aveva voglia.
Non esiste storia, gli avvenimenti sono troncati a metà, i personaggi son caratterizzati in un modo talmente esagerato da non risultare nemmeno divertenti.
Non ho davvero capito cosa cercasse di raccontare con questo libro.


Lei bambina, i genitori "freak" e lei fa cose freak come girare da sola, parlare con la gente, entrare in casa delle persone.
Si innamora di uno più grande di lei che non la caga.
Diventa grande e le crescono le tette. L'amica che non sopporta esce con il tipo che le piace e poi si sposano. Lei si sposa con un altro solo perchè questo glielo chiede.
Fa vendite telefoniche da casa. Una tipa continua a chiamarla solo per parlare e alla fine si suicida.
Il marito ha una storia con la famosa amica e l'amore della sua adolescenza va a cercarla.
C'è una figura, uno strano personaggio che chiamano "il mostro", che le è amico...
cioè...
Booooooooooooooooooooooooooooooo
è un buttar su parole davvero senza senso..

-Frasette-
Mio padre era basso e aveva un fisico in tutto e per tutto uguale a uno scaldabagno. Mia madre, eccezion fatta per la scelta del marito, all'epoca aveva un discreto buon gusto.

Levava rapidamente i cuscini, abbassava le tapparelle e mi faceva stendere, poi si chiudeva la porta alle spalle e spariva pronunciando la parola magica: "Dormi."

... dall'epoca in cui avevo tre pesci (tre, morti a scaglioni nel giro di tre settimane: seppelliti da mia madre con rito laico nella tazza del cesso)

"Giocare a Coccodrilli."
Costringermi a saltare da un marciapiede all'altro per non toccare il bagnato. Camminare sui dossi, sui costoni, aggrappandomi ai parafanghi delle macchine, saltabeccare da un coso all'altro, cavarmela. Era un gioco che facevo sempre, dopo che aveva piovuto. Con le strade allagate, non si poteva fare chissà che, d'altronde.



Titolo: Giulietta Squeenz
Autore: Pulsatilla
Editore: Bompiani (collana Narratori Italiani)
Periodo: 2008
Pagine: 209
Prezzo: € 16.00 (regalo di Jadzia x il mio compleanno)

La Notte Eterna del Coniglio


Facevo la corte a questo libro da un tot.Difficilissimo sarebbe stato trovarlo in qualche mercatino a patto di un gran colpo di culo e, visto il costo non proibitivo, appena ho avuto bisogno di IBS me lo son preso.
L'ho letto in 2 giorni. E' vero che ti prende.. che è claustrofobico..
ma verso la fine ha cominciato ad essere un po' "lento"..
lo dico che mi è piaciuto??
massì.. mi è piaciuto.. pero' se avesse avuto 50 pagine in meno, mi sarebbe piaciuto di più..

Prologo: siamo nell'aprile 2010. La Cina ha ripreso il riarmo nucleare. L'Onu le impone di far entrare i suoi ispettori, ma la superpotenza nicchia e sostiene il colpo di stato a Singapore, fornendo ai ribelli armi e soldati e riconoscendone subito il nuovo governo.
da qui alla fine, è Jane che racconta in prima persona tutta la vicenda.
Lei e Mark sono sposati da poco più di un anno e vivono in un paesone americano.
Il padre di Jane, Norman, è un uomo di poche qualità: in vietnam si è preso una pallottola x salvare un amico. Questo l'ha trasformato in un eroe ma non gli ha regalato una gran successo nella vita.
Il padre di Mark invece, Erik, è una persona sensibilissima, un botanico e biologo che vede il bello in tutte le cose della terra.
gli altri personaggi della storia sono i vicini di Norman, i signori Audrey e Frank, e la giovane coppia Nancy, Patrik e i loro due bambini.
Tutti questi si riunisco per il pranzo di Pasqua e così Jane e Mark scoprono che i loro genitori e le due famiglie di vicini hanno comperato un bunker antiatomico.
Visitano i rifugi pensando che i genitori sono dei folli ad aver fatto una tale spesa, che una guerra non scoppierà mai. Ovviamente si sbagliano.
Il giorno che la bomba esplode, Jane si trova da suo padre. Con loro c'è anche Steve, un diciottenne cinese che fa l'idraulico.
le sirene danno l'allarme e tutti si dirigono nei bunker. Steve lotta con Norman che non vuole farlo entrare x ragioni xenofobe, ma la disperazione di Steve è tale che riesce a superare l'uomo e a infilarsi tra due mobili e rimanere li.
(la descrizione dell'esplosione e di loro chiusi dentro è molto ben fatta..)
Anche Mark, che era in visita dal padre, riesce a mettersi in salvo col suo vecchio.
Così pure i due vecchi coniugi, Audrey e Frank.
Solo Patrick, che era in giro per compere, non riesce a mettersi in salvo.
Rinchiusa nel bunker e ripresasi dallo sbandamento, Jane si mette in contatto con Mark poi scopre, parlando col padre, che i Bunker possono comunicare solo tra di loro uno alla volta, e che non sono in contatto con nessun satellite (sarebbe costato un extra che non aveva voluto pagare).
Sono pero' dotati di una telecamera esterna.. ma non possono far altro che aspettare che la polvere radioattiva si depositi per guardare di fuori.
Un giorno Jane si collega con Mark e capisce che qualcosa non va.
Il marito le dice che Erik afferma di sentire qualcuno bussare alla porta blindata. I ragazzi pensano ovviamente che non sia possibile.. ma in un collegamento successivo, anche Mark afferma di aver sentito qualcosa e di averlo pure registrato. Un bussare ritmico, non sempre presente.
Se prima Jane si dispiaceva del deperimento mentale del vecchio suocero, ora comincia a preoccuparsi, soprattutto x come vede il viso tirato del marito sullo schermo.
Ancora un collegamento, e Mark dice di aver visto qualcosa.. e che forse anche suo padre l'ha visto, ma non vuole parlarne finchè non è sicuro.
La notizia fa il giro degli altri 2 rifugi e Nancy comincia a sclerare. E' convinta che fuori ci sia suo marito che chiede aiuto e loro sono degli assassini perchè non lo fanno entrare.
Una sera, Erik si collega furtivo con Jane e le fa uno strano discorso: le dice che ha visto un coniglio rosa, sicuramente un’entità superiore venuta per dare la giusta punizione a questo mondo corrotto e malata che non ha saputo preservarsi.
Jane sta dormendo quando sente una chiamata per una richiesta di collegamento, l’accetta e sul video appaiono le teste decapitate di suo suocero e di suo marito posate sugli scatoloni carichi di cianfrusaglie che Erik si era portato nel rifugio, a terra i loro corpi, sul divano un coniglio rosa di dimensioni umane che ciondola e poi emette un grido stridulo acutissimo.
Il collegamento cade e quando viene nuovamente richiesto, Jane vede il coniglio giocare a calcio con la testa di Mark. La prende, la scaglia contro il muro, ci salta sopra e poi guarda in camera mimando un volto stupito come di chi ha fatto una marachella. Sullo sfondo del bunker, i poster ancora intatti che Mark aveva appeso per rallegrare suo padre: questo significa che il coniglio è entrato senza aprire la porta.
L’agitazione si fa sempre più sentire.

I superstiti decidono di tenersi in contatto video costante e di chiamarsi a turni prestabiliti per controllarsi.
Adesso sono i vecchi coniugi a dire che hanno visto il coniglio fuori dal bunker e che ha lasciato una scritta sullo strato di polvere radioattiva che dice: LET ME IN.
I due non dormono praticamente più e fanno la guardia tenendo un fucile e con un orecchio sempre posato sulla porta.
Jane convince i due ad interrompere il collegamento per guardare di fuori, è un'occasione troppo ghiotta per imparare a conoscere il nemico.
I due titubano ma si lasciano convincere.
Ovviamente, alla richiesta di contatto che arriva dal bunker dei coniugi a quello di Jane, appaiono i due massacrati dal coniglio rosa e, alle spalle, la porta del bunker chiusa..

Jane lo comunica a Nancy che è ormai prossima al collasso nervoso. le due donne decidono di rimanere perennemente in contatto video perché hanno capito che il coniglio non entra mai (chissà perché) quando il contatto video è attivo.
Intanto Norman crolla in coma. La botta alla testa che aveva preso lottando con Steve è diventato un grosso ematoma che ha danneggiato il cervello.
Steve a Jane che ormai hanno fatto amicizia si organizzano per difendere il bunker.
Non capendo come il coniglio entri nei rifugi, arrivano a pensare che possa passare attraverso i muri, per cui si mettono schiena contro schiena e tengono controllato tutto..
Mentre i due bunker sono in contatto video, arriva una richiesta di contatto anche dal bunker dei due nonni uccisi.
Questo non fa che mandare in para Jane e Steve che si domandano cosa fare..
La richiesta smette.. i due sono sempre schiena contro schiena, uno col fucile in mano l’altra col coltello, quando il collegamento con Nancy salta.
Il computer avvisa che ci sono “problemi di ricezione dovuti a qualcosa che blocca il segnale”. Non riescono nemmeno a fare uscire la telecamera. Anche quella bloccata da qualcosa.
I due capiscono che il coniglio è sopra di loro ed è il panico. Si aspettando di vedere il coniglio entrare da qualsiasi parte, dal soffitto, dal pavimento.. ma questo non succede e i due passano le ore terrorizzati a guardare in tutte le direzioni..
Poi un rumore.. Jane che si impanica ma scopre che è solo suo padre che si è ripreso dal coma, forse grazie anche alle cure della figlia.
Ed ecco che arriva la richiesta di contatto dal bunker di Nancy.

La donna è stata uccisa. I bambini sono sul divano, coperti da un lenzuolo dal quale spuntano solo le gambe, impossibile capire se sono vivi o morti .
Steve sbrocca. Cerca le tute antiradiazioni x uscire a liberare la telecamera.
Ha capito che se hanno ricevuto la chiamata da Nancy, il loro ricevitore è libero ed è solo la telecamera ad essere bloccata. Il coniglio doveva aver bloccato il segnale di Nancy (per poi liberarlo e chiamarli) e loro avevano creduto che si trattasse del loro.
Quindi il coniglio è a 20 miglia e Steve calcola di avere almeno 20 minuti per salire a liberare la telecamera e poi tornare dentro al sicuro.
Jane sa che è una trappola, ma va con lui, Norman rimane sotto di guardia.
In superficie Jane vede il pezzo di maceria che blocca la telecamera.. ma si accorge che anche il ricevitore satellitare è bloccato.. e le si gela il sangue.
E infatti eccolo, il coniglio, in mezzo alla polvere radioattiva che imbraccia un fucile. Ma Steve e più veloce e gli tira due colpi che lo fanno volare all'indietro.
Steve e Jane, ferita di striscio ad un braccio da un colpo sparato dal coniglio, scendono di corsa le scale e riprendono fiato davanti alla porta del bunker.

Jane pero' vuole avere la certezza che il coniglio sia morto, così Steve sale a controllare col fucine in mano.
Torna dopo qualche minuto tenendo anche il fucile del coniglio... ma del cadavere rosa, nessuna traccia, nemmeno di sangue.
Improvvisamente ai due viene in mente che i figli di Nancy potrebbero essere ancora in vita e che sicuramente il coniglio si starà dirigendo a quel rifugio.
Il ragazzo, zio di vari nipotini, piglia e parte per andare a salvare i piccoli, Jane invece torna dentro il rifugio con suo padre e aspetta la chiamata di Steve da quello di Nancy.
La chiamata dopo un po' arriva.. ma x i bambini è troppo tardi.
Steve è in lacrime davanti allo schermo e sta parlando con Jane quando un rumore lo fa voltare ma un colpo lo travolge e spacca il video. "comunicazione interrotta".
Per interrompere la cantileda del "comunicazione interrotta", Jane attiva la telecamera esterna ed è così che lo vedono.. un uomo accucciato nella polvere.. Mark. Tra mille paure ed emozioni, Jane apre la porta del rifugio e lo va a prendere.
Mark è debole, debilitato.. dice a Jane che devono fare in fretta, che il coniglio si accorgerà che lui è scappato e lo andrà a prendere..
Chiusi nel bunker, Jane chiede al marito cos'è quella creatura.. Mark risponde che è un essere che va oltre l'umana immaginzione, venuto su questa terra attirato dal sangue e dalla violenza, venuto per correggere l'ultima imperfezione: il genere umano, e dice che il giorno che succederà, rieccheggerà il suo grido..
e Mark emette quel grido.
Inizia la lotta, Mark spara a Norman uccidendolo ed inizia un corpo a corpo con la miglie. I due lottano, arrivano all'esterno e in ennesimo scontro, la testa di Mark finisce sopra il raggio laser che non mi ricordo a cosa servisse ma che gli fa sparire la testa, uccidendolo.

Era lui il coniglio. Il costume l'aveva trovato in uno degli scatoloni del padre. Quando il padre aveva cominciato a dare segni di squilibrio, Mark era andato fuori di testa ed aveva dato vita alla sua "creatura". La testa decapitata era quella del padre, lui aveva solo fatto il vecchio gioco da prestigiatore nascondendo il suo corpo nello scatolone
e sistemando il "suo cadavere" in maniera che non si vedesse il collo decapitato.
Lui si era fatto riconoscere e si era fatto aprire dagli altri sopravvissuti nel rifugio, ed aveva addosso il giubbo antiproiettile di Frank quando Steve gli aveva sparato in superficie.
Steve torna a prendere Jane, perchè non era stato ucciso dal coniglio, ma era solo stato colpito da dei militari che non si aspettavano di trovare qualcuno vivo nel rifugio e si erano spaventati.
I militari ripartono con l'elicottero sul quale hanno fatto salire Jane e Steve per portarli in una zona sicura dove ci sono altre persone messe in salvo. Mentre decollano uno si complimenta con steve per aver lasciato un messaggio nella polvere radioattiva, messaggio che ha permesso di individuarli. Messaggio "originale" dicono.. Mentre sono in volo, Jane guarda giù e vede appena la scritta "help" che aveva tracciato Steve.. quello che nota più evidente e che le fa gelare il sangue è il contorno enorme di una testa di coniglio.


-Frasette-
Zia Audrey invece mi artigliò alle spalle con una presa di ferro e tirandomi verso il basso portò il mio viso all'altezza del suo, circa un metro e quarantacinque sopra il livello del pavimento.

A Mark riservò un secco. "Tutto bene, vevo?" che non ammetteva risposte negative.

Sospettavo che l'intera faccenda , con tutti quei misteri, cominciasse a dargli sui nervi, lui che aveva sperato di trovarsi davanti semplicemente un qualche banalissimo avversario in carne e ossa da impallinare come un pollo per innaugurare i suoi Nuovi Stati Uniti d'America con una pagina di gloria militare.

Quello che desideravo era solo di potere, negli ultimi istanti della mia vita, contemplado il viso diplastica pitturata del coniglio e la lama luccicante dell'ascia sollevata verso di me, essere in grado di pensare lucidamente: "io sto morendo" e sapere ancora che soca significasse quel pronome personale.

L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA E' SOLO IN UNA STANZA. QUALCUNO BUSSA ALLA PORTA.



Titolo: La notte eterna del coniglio
Autore: Giacomo Gardumi
Editore: Marsilio (collana I Tascabili Marsilio)
Periodo: 2006
Pagine: 417
Prezzo: € 9.50 (più 1.30€ di spese di spedizione -preso assieme alla guida di sanfrancesco e a Pitbull, quindi € 3.90 diviso 3)