Sunday, November 29, 2009

XXX - Il Dizionario del Sesso Insolito





Titolo: XXX - Il dizionario del sesso insolito
Autore: Ayzad
Editore: Castelvecchi (collana Toys)
Periodo: giugno 2009
Pagine: 310
Prezzo: € 22.00 (pagato intero.. ma mi serviva per farmelo autografare dall'autore la sera che l'ha presentato a bologna.. )

Femmine Folli



L'altra sera sono uscita con Alice e Antonella x un birrino.. sono passata alla Feltrinelli per vedere di comperare una guida su Siria e Giordania..
Io il mantra che non dovevo comperare altri libri l'avevo recitato.. pero' la maledizione della Cianciulli mi perseguita.. e quando ho letto il nome di lei sul retro di copertina di questo libro, non ho potuto lasciarlo la.

Che bel libro.
bellobellobellobello.
Mi è piaciuto davvero tanto.
Perché fa tantissimi riferimenti a libri e pellicole di culto..
Perché c'è tanta delicatezza relativamente alle storie vere..
ma anche tanta ironia e grazia quando parla delle Dive del cinema..
bellobellobellobello

Questa la recensione che troverete sulla costa della copertina:

Estranee al luogo comune che le inchioda nei ruoli di mogli, madri e figlie, le protagoniste di questo libro sono delinquenti senza scrupoli, amanti accecate dalla passione, donne inquiete e perverse: femmine folli in grado di colpire al cuore l'immaginario legato al potere maschile, dando corpo a figure dai contorni neri e leggendari. Da Salomè, spietata mangiatrice di uomini, fino alla terrificante «Saponificatrice di Correggio», implacabile assassina, Femmine folli intreccia parole e immagini componendo una galleria di ritratti indimenticabili. Una storia alternativa del genere femminile dove le icone della diversità, del disagio e della pazzia incarnano, insieme ai modi più violenti, selvaggi e criminali di essere donna, i lati più oscuri dell'animo umano.

Non so cosa mi aspettavo da questo libro: l'ho preso solo perchè cita "la mi' Leonarda" e perché è edito da Castelvecchi. Ed è stata una piacevole sorpresa.
E' un libro che si divora, soprattutto se a leggerlo è una donna... o se è una persona appassionata di cinema e letteratura.

A parte l'inizio, degno della Genesi, Calligaro cerca la follia delle donne negli ultimi 150 anni di storia, andando a trovarle nella letteratura di fine secolo, nei quadri del primo '900, nelle prime pellicole del muto, fino all'ultima vendicatrice in tuta gialla interpretata da Uma Turmann.

Questo viaggio nel lato oscuro del femminile si apre con la figura di Lilith: l’imprescindibile archetipo mitologico, la madre di tutte le femmine folli che verranno, siano esse dee avide di vendetta, streghe o femme fatele.
Lilith è la regina della note capace di mille seduzioni e di mille tormenti, la prima moglie di Adamo, l’ombra di Eva.
Un demone associato al vento e alle tempeste, dalle spaventose fattezze di donna alata con zampe di rapace, portatrice di malattie e morte. Si aggirava accompagnata dalla furia degli elementi e quando sceglieva la casa dove mietere vittime, non c’era scampo per i bambini che strangolava nel sonno o per gli uomini che uccideva o faceva ammalare a seguito di amplessi spaventosi.
L’uomo si risvegliava trovando Lilith accovacciata sopra di sé che lo fissava con occhi fiammeggianti, opprimendolo e impedendogli di respirare. Non c’era possibilità di salvezza.

La predatorietà sessuale di questo demone assomiglia significativamente a quella della vampira, icona di malvagità e follia che, a partire dall’Ottocento, trova un interesse sempre maggiore e si impone come un classico che popolerà per secoli l’immaginario collettivo.
E’ infatti del 1821 il racconto Vampirismo di E.T.A. Hoffmann, dove la protagonista Aurelia è affetta da una terrificante forma di necrofilia che la porta a dilaniare cadaveri maschili.
Ma è con Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu (1872) che la donna, per la prima volta, non è più vittima del Dracula seduttore ma assurge al ruolo di Regina del Male.
Del 1857 sono invece le poesie "Vampiro" e "Le metamorfosi del vampiro" di Charles Baudelaire.
Nel 1932 la storia di Carmilla viene portata sul grande schermo con il capolavoro di Carl Theodor Dreyer, Vampyr.E poi I vampiri di Riccardo Freda, del 1956, considerato il primo film horror italiano, la cui trama attinge a piene mani alla ben nota vicenda di Erzsébeth Bàthory..

La vampira romanzata di fine ‘800 lascia pian piano il posto alle Dive dell’ottava arte, il cinema. Le prime dive del muto, come la finta-esotica Theda Bara (il padre era un sarto dell’Ohio, ma le vennero attribuite ad hoc origini arabo-francesi per solleticare il pubblico maschile con il fascino dell’esotico) considerata la prima vera Vamp, e di seguito le Famme Fatale: Greta Garbo, Marlene Dietrich e Mae West, per citare le più famose.
E ancora le divine degli anni ’40 e ’50 come Joan Crawford, emblema di cattiveria e follia sia nella finzione cinematografica sia nella vita privata (vi ricordate “Mammina cara”??) e Bette Davis.
“Con gli anni ’20 e ’30 la femmina folle è ormai legata indissolubilmente nell’immaginario collettivo alla diva cinematografica.
E’ il momento della sua massima gloria, in futuro non sarà mai più così fascinosa, in un tripudio di chiaroscuri, di cappelli di piume di gallo, di enormi colli di volpe e d i gioielli decò. E naturalmente, la sua follia è data per scontata.
La donna filmica degli anni ’40 appare chiaramente ancora più emancipata delle sue precorritrici. Beve (soprattutto Martini e whisky), è perennemente avvolta in nuvole di fumo, spesso lavora ed è quindi economicamente indipendente e, ovviamente, è più mantide che mai.”

Molte altre sono le donne folli che incontreremo in questo libro..
Folli per amore (a volte vittime, più spesso carnefici), impazzite per invidia, per avidità, per ribellione.. o per vera malattia mentale.
Da Salomè a Medea, da Giuditta ad Emily Dickinson, da Anna Karenina all’austera Grimilde di Biancaneve, che invece di uccidere la rivale con una magia, usa la magia su se stessa per rendere concreto proprio ciò che teme di più: la perdita della bellezza e della giovinezza per trasformarsi in una vecchia strega.

E ancora la meravigliosa Norma Desmond (interpretata da Gloria Swanson) ne’ Il viale del tramonto, film capolavoro che offre infinite possibilità di lettura e di analisi e in cui si concentrano tutti i temi fondamentali legati alla follia d’amore.
La perdizione di una signora perbene in Bella di giorno (con la glaciale Catherine Deneuve) e quella di Martha (ne veste i panni la splendida Margit Cartsensen) del regista Fassbinder, che si addentra nei risvolti più terrificanti dell’istituzione matrimoniale con questo feroce melodramma che si snoda tra le pieghe più tremende della dinamica sadomasochistica.

Ne volete ancora?
Leggetevi il libro..


Titolo: Femmine folli
Autore: Alessandro Calligaro
Editore: Castelvecchi (collana Le Grandi Navi)
Periodo: 2008
Pagine: 288
Prezzo: 19.50€ (pagato 17.40€ perchè mi ha scontato i punti accumulati sulla cartapiù)

Tuesday, November 24, 2009

Webmaster


Preso sempre a CdC.. mi intrigava il fatto che fosse un racconto sulle chat scritto quasi 10 anni fa.. a parte l'Isdn, non pare essere cambiato molto..

Morgana ha 30 anni e vive a Brussels. Una sera entra in una chat erotica e comincia a flirtare con un tale Merlino.
Morgana è esperta in pc e ha amici che sono ancora più bravi di lei.
Un giorno Merlino le propone di vedersi, al che lei comincia a ritrarsi.
Prima non va in rete per 4 giorni e quando lui finalmente la ricontatta sulla chat, lei si distrae a parlare con Harlock e quando posa gli occhi di nuovo sulla chat, vede che Merlino ha cominciato a sbroccare, ad insultarla e a dare in chiaro i contatti di lei a tutti gli altri.
E' l'inizio di una persecuzione virtuale. Ma anche la vita normale non va tanto meglio.
Morgana è stata a lungo legata a Dario, anche ora si vedono anche se non sono più assieme. Ma lei sta iniziando una storia anche con Harlock, che cercherà di aiutarla a liberarsi del persecutore.
Il problema è che questo Merlino sembra sempre più vicino. Morgana capisce che l'uomo, con una semplice ricerca in rete, ha trovato il suo indirizzo. Quindi va 4 giorni in albergo e poi torna in Italia.
Sulla sua casella le arriva una foto di lei mentre compera dei fiori e capisce che l'uomo le era arrivato davvero addosso.
Ma Merlino la trova anche in Italia, e le manda foto di lei in discoteca con i suoi amici.
Inizialmente Harlock crede che il persecutore sia Dario, così i due vengono alle mani.
Ma è Morgana a dire che lui non c'entra nulla.
Dario vorrebbe passare x vie legali, ma la ragazza e i suoi amici sono troppo impelagati con l'hackeraggio e passerebbero guai peggiori
Così Harlock e gli amici hacker di lei si radunano tutti insieme e si mettono on line per dare la caccia a sto pazzo.
Capiscono chi è dalle poche informazioni che questo ha dato di se' e si attivano in questo modo: scaricare quante più immagini pedopornografiche dalla rete e mettergliele nel pc.
Così fanno e il giorno dopo al TG si sente dell'arresto di questo tipo.

(nota personale.. mi ha un po' rattristata questo finale.. ok che uno dei ragazzi che scaricano foto pedoporno dice di star male.. e ok che Harlock vuole solo salvare Morgana ignorando quello che vede e puntando alla risoluzione del problema.. pero' l'indifferenza con cui trattano certo materiale, dicendosi "vuoi maschietto o femminuccia?" e parlando delle età davvero basse, mi ha tolto il gusto del finale lasciandomi solo un sapore amaro.. davvero peccato..)


-Frasette-
La chat può sostituirsi al reale, ma il reale non può sostituirsi alle chat.

La rete è piena di persone scomparse dal mondo reale.

Sai cos'è la sodomia? E' un'altra cosa che se non partecipi di buon grado è tutt'altro che piacevole.

Sto sperimentando una sensazione simile a quella che i tossici definiscono crisi d'astinenza.

La volta in cui Dario lo intravide affermò che avrebbe fatto un miglior affare acquistando un set di vibratori in un qualsiasi sexy shop, occupavano meno spazio e sicuramente sviluppavano più calore.

Mi è difficile rispettare le persone che cercano di insinuarsi nell'intimità altrui più di quanto viene loro concesso.

Kevin Mitnick poteva bucare il Pentagono col telecomando della televisione.

A tutti quegli uomini che vanno con le donne per l'unica parte che hanno in comune con gli uomini.

Le cose vanno male solo se possono causare un danno peggiore.

Il povero non sarà quello che ha fame ma quello a cui verrà negato l'accesso all'informazione.




Titolo: Webmaster
Autore: Alessandra C
Editore: Addictions - Magenes Editoriale (collana I Neri)
Periodo: gennaio 2000
Pagine: 248
Prezzo: 20.000 Lire (pagato 4€ a CdC)

Sunday, November 15, 2009

Morte di Lunedì

(più grande non la trovo.. e di grazia!!)

Ho trovato questo libro in casa mia una ventina di giorni fa, quando mi son decisa (per disperazione) a mettere un po' in ordine la libreria.. e ne ho trovati un sacco di interessanti!! tra quelli che mi aveva mandato mia madre..
e infatti.. sto cercando di disintossicarmi da CdC e di leggere tutta la roba che ho per casa, prima di prenderne altra.
Era un po' che non leggevo un'avventura di Tempe.. le ultime, con tutte le loro assurde casualità, avevano cominciato ad annoiarmi..
questo sembra essere tornato sulla retta via.. vediamo come procede.

Nella cantina di un ristorante vengono trovati gli scheletri di tre adolescenti femmine. Difficilissimo datarle: potrebbero essere li da 1 anno come da 1000 e Claudel non pare cmq essere interessato a scoprire di più.
Tempe invece ha uno strano prurito tra le corna e riesce a stabilire (con una specie di prova al carbonio 14) che quelle ossa non hanno più di 100 anni, la morte si può invece comprendere tra gli anni '80-'90. Con un ulteriore esame (la ricerca dello stronzio nei denti), riesce a scoprire anche -più o meno- la zona di origine.
L'amica di Tempe, Anne, viene a trovarla. Le due donne escono a cena, ma al ritorno la casa dell'antropologa risulterà essere stata svaligiata: distrutti tutti i vetri di casa e spariti la digitale e il portatile di Anne.
Intanto un'anziana donna fa strane telefonate a Tempe dove le dice di sapere chi sono e come sono morte quelle persone, e di sentire il dovere morale di dirglielo.
Siccome Claudel non è interessato all'indagine, è Anne che sprona l'amica ad indagare per conto suo su chi siano stati i proprietari dell'edificio in cui sono state ritrovate le ossa.. il proprietario è da anni uno strano personaggio che riceve le due donne completamente nudo (credendole testimoni di geova.)
Tra negozi di pegni, estetiste cinesi, macellerie ebraiche e pizzerie gestite da mafiosi italiani, la freccia pare puntare ovviamente verso questi ultimi. Il corpo di una donna senza vita ritrovata nel suo letto; Tempe scopre che era la donna che asseriva di sapere qualcosa su quelle donne. Vari indizi fanno supporre che la donna possa essere stata soffocata con un cuscino.
La sorella di questa racconta ai nostri che questa aveva abitato nel palazzo del ritrovamento e che l'anziana aveva forti sospetti sul tenutario del negozio di pegni, tale Manard, perchè l'aveva visto tornare di notte reggendo una ragazza semi-incoscente mentre in un'altra occasione aveva visto fuggire una ragazza da quel negozio.
Tempe e Ryan riescono a rintracciare l'uomo e si presentano da lui.
Questo li riceve e poi li congeda, ma nella sua casa c'è un'inquietante presenza femminile, una ragazza silenziosa ed emaciata.
Uscendo dall'abitazione, Tempe si porta via il tagliacarte che l'uomo teneva in mano quando erano arrivati.
Le impronte su questo permettono di scoprire l'identità della ragazze, tale Anique, scomparsa da casa parecchi anni prima, appena quindicenne... ma siccome Menard era scadato per cose di poco conto, le sue impronte sul tagliacarte non ci sono.. quindi quell'uomo non è Menard.
Tempe, Ryan e tutta la truppa tornano alla casa di Menard. Bussano annunciandosi come "polizia" ma un colpo di pistola li convince a buttar giù la porta ed entrare.
Trovano il cadavere dell'uomo riverso in poltrona, uccisosi con un colpo alla tempia.
Nello scantinato invece trovano una sala delle torture, strumentazione sadomaso varia e, incatenate a terra dietro un pannello di compensato, Anique ed un'altra ragazza.
Tempe chiama la più grande per nome, ma questa sussurra un "mi chiamo Q.. lei è D.."
Le donne vengono portate in ospedale, dove si scopre l'identità della prima: anche questa una ragazzina scomparsa nel '99 all'età di 13 anni.
Viene scoperta anche l'identità dell'uomo. Si chiama Catts ed i due erano diventati amici perchè, semplicemente, si somigliavano fisicamente.
Ma sulle mani di Catts non c'è traccia di polvere da sparo.. e che fine ha fatto Manard? (era morto, ucciso da Catts che si era poi sostituito a lui)
Dall'ospedale però le due fuggono; la polizia le cerca ma non le trova.
Intanto riappare l'amica Anne che era sparita senza lasciare tracce: si era rifugiata dalle suore per riflettere.
Tempe riceve una telefonata da Anique che le chiede di andare, da sola, nella casa di Catts/Manard perchè D ha bisogno di lei. Lei avvisa gli sbirri ma la ci va con Anne. Li vede D legata su una sedia e capisce che Anique è la responsabile, che da vittima si è trasformata in carnefice (gran pippone -cmq interessante- sulla sindrome di stoccolma).
Anique aggredisce Anne e da fuoco alla casa, ma Tempe riesce a scuotere D "ordinandole" di aiutarla e di salvarle.
Indagine chiusa, Anique scappata, ossa identificate grazie a informazioni trovate nella casa e restituite alla famiglia, Anne e Tempe in ospedale sane e salve.
Ryan presenta a Tempe la figlia che ha appena scoperto di avere e fine.




Titolo: Morte di lunedì
Autore: Kathy Reichs
Editore: Mondolibri
Periodo: 2005
Pagine: 413
Prezzo: era tra i libri che mi ha mandato mia madre.. l'ha preso con Mondolibri e sul sito di questi baggiani non trovo il prezzo..

Wednesday, November 11, 2009

Vite nel Sangue - 3 casi di straordinaria follia omicida


Lo presi un po' di tempo fa alla Feltrinelli..
Basto leggere che si parlava della Cianciulli per buttarlo in saccoccia.
Peccato.. perchè non dice nulla di più di quello che si puo' trovare in rete (anzi, forse dice di meno).
Si legge bene ed è ben scritto, ma 7.90 per 97 pagine sono un po' troppi.

Il delitto Murri
La saponificatrice di Correggio
Serviatti lo squartatore di donne.

3 casi che fecero scaplore in Italia nella prima metà del '900.
Li conoscevo tutti per averli già ritrovati su altri libri (quelli di Cinzia Tani, per esempio).
Non aggiungono nulla di quello che già non si sapesse, se non dei semplici "pareri personali".
Quanto meno, è un libricino ben scritto che si legge veloce.. anche se il titolo (a mio parere) è un po' fuorviante: dei "tre casi di straordinaria follia omicida" viene raccontato ben poco..
Il caso Murri è quasi tutto incentrato sul processo che ne seguì e che permise ai fanatici cattolici di scatenarsi contro i nuovi riformisti, i socialisti e gli agnostici (com'era il dottor Murri, reo di essere il padre di Linda e Tullio) accusandoli di allevare dei mostri privi di morale.
Della Leonarda dice davvero molto poco.. ho trovato di più in rete..
Nemmeno di Serviatti si aggiunge molto.. giusto un riassuntino di quello che fece: attirare donne mature con una promessa di matrimonio per poi derubarle e farle a pezzi.

-Frasette-
... il caso Murri, un evento che travalica la semplice dimensione criminale per diventare crociata di fanatici cattolici, in quello che fu il primo grande caso politico-giudiziario del Novecento.

Augusto Murri (...) medico personale della Regina Margherita, era odiato dai cattolici con il tipo d'odio forse peggiore: l'odio impotente che non può dispiegare tutti i suoi effetti, perchè l'oggetto è troppo alto, protetto da autorità che i cattolici stessi ritengono inviolabili e sacre (...) così che l'astio non può che trasformarsi in maldicenza, in insinuazione appena sussurrata ma così atroce da non poter essere ignorata.

... Giuseppe Garibaldi, l'uomo che aveva definito Pio IX "un metro cubo di letame".

E se la famiglia non è patriarcale, tradizionale, cattolica, devota, obbediente al trono e all'altare, allora non è una famiglia sana.

Ma nel 1941, l'Italia di Mussolini doveva essere felice, operosa, concorde, obbediente alla legge; l'omicidio non si addiceva all'Italia imperiale, tanto meno ad una donna, poichè la donna - così voleva il duce - aveva il solo compito di dare figli alla patria.
La donna doveva essere madre, e madre prolifica. La Cianciulli, con le sue diciassette gravidanze, rappresentava perfettamente il tipo di donna (verrebbe da dire di esemplare da riproduzione..) che il regime elogiava e promuoveva.

Scorrere i giornali di quel tempo è un'immersione nella società italiana molto diversa dal'immagine ufficiale che ne dava il regime.
Tra le righe sfilano personaggi infimi e storie inconfessabili. Non la massa granitica che marcia compatta verso i luminosi destini della patria redenta, ma un universo di minuscoli borghesi o artigiani (...) dal codice morale retrivo che procedono per luoghi comuni.
Luogo naturale della donna è necessariamente la casa, a far la calza e a tirar su mocciosi, che il duce vuole tanti perchè, dichiara, il numero è potenza.


Titolo: Vite nel sangue - tre casi di straordinaria follia omicida
Autore: Paolo Cortesi
Editore: Foschi
Periodo: 2008
Pagine: 97
Prezzo: 7.90€ (ricordo di averlo preso alla feltrinelli circa un anno fa.. credo di averlo pagato a prezzo pieno. ma per la Leonarda.. si sa... )