Friday, September 18, 2009

Il Santuario delle Ragazze Morte


Ero all'Emmaus con Cecilia, Alex e un loro amico.. dopo ore passate a ravanare tra i vestiti, vado veloce ai libri.. ne sceglo due rilegati, di cui uno senza sovracopertina.. questo.
Dovevano costare 3 + 2 = 5€ .. ma al nonno gli ho detto: o mi cambi 50€ o ti do 3.60€ in moneta..
lui mi ha preso "solo" 3.50€ e mi ha lasciato il decino..
potrà sembrare una buffonata, ma per il valore che danno loro ai soldi, lasciarmi il decino è stato un bel gesto..

il libro... eeeeeeeeeeeeeeeeh... sto libro è proprio una merda..
inizio a leggere e va lentissimo.. per curiosità cerco le altre opere dell'autore e scopro che è quello che ha scritto il libro che più ho odiato in assoluto e che meno di tutti mi ha detto qualcosa: "il ragazzo nell'acqua".
leeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeentooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
prooooliiiiiiiiiiissooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
una palla mostruosa!
ma l'avevo iniziato e ci devo arrivare in fondo..


Il libro inizia con il ritrovamento dei cavaderi di 3 ragazzine e con la descrizione della scena: legate ad una sedia, praticamente disseccate e private della mano sinistra.
Si passa alla descrizione della vita del paesello: gli edifici, le persone e i protagonisti: il poliziotto, il giornalista e sua figlia, il professore reazionario e i suoi studenti.
sparisce la prima ragazzina, sparisce la seconda, si diffonde il panico e il sospetto serpeggia. La gente compie gesti inconsulti tipo aggredire chiunque possa essere oggetto di sospetti, tipo gay e single.
Sparisce la terza ragazza e sta per sparire la quarta ma si chiude il cerchio: l'assassino è il farmacista, zio della prima ragazza scomparsa. il classico uomo fuori di testa che vuole mantenere le ragazze pure per cui le ammazza prima che diventino maliziose.
E CON QUESTO HO RIASSUNTO 460 PAGINE!!!


- Frasette-

Che senso ha un castigo se non è preceduto da un atto peccaminoso?

"Il male, se fatto a fin di bene, perde il suo carattere negativo."

Titolo: Il santuario delle ragazze morte
Autore: Stephen Dobyns
Editore: Garzanti
Periodo: 2004
Pagine: 460
Prezzo: trovo solo il prezzo del libro in brossura, e non di quello rilegato.
la brossura costa 8€ .. questo, come detto sopra, l'ho pagato 3.50 diviso due.

Coppie Assassine


Questo libro l'ho beccato per puro culo!!!
A CdC si sono messi a mettere i libri in ordine alfabetico.. così la povera Tani è sempre nell'angolo in basso! io non cercavo nemmeno qualcosa in particolare.. o forse la solita Vargas.. oh. meglio per me che me la son portata via a € 1.75!!

Eh.. la Cinzia è sempre splendida.. adoro come scrive.. adoro come racconta.. l'adoro e basta!





Titolo: Coppie assassine
Autore: Cinzia Tani
Editore: Mondadori (collana Oscar Bestsellers)

Periodo: 2000
Pagine: 430
Prezzo: € 9.50 (han provato a venderla a €3.50.. ma forse perchè il volume era nascosto è stato li più di due mesi -in realtà, due mesi e qualche giorno, infatti ero convinta di doverlo pagare intero- e io me lo son portato a casa a € 1.75!)

Thursday, September 10, 2009

Dopo Lunga e Penosa Malattia


Strano libro.. preso perchè mi piaceva la copertina e perchè sembrava una bella storia.. ho detto bene.. "sembrava"

Inizialmente mi è piaciuto tanto.. poi ci ho messo una vita a finirlo.. benchè i capitoli fossero brevi, fosse scritto in grande e ci fossero parecchie pagine bianche a dividere i giorni della settimana lungo la quale si svolge il racconto.

Un medico viene chiamato nel cuore della notte perchè un amico, il notaio del paese, si sente male. Arriva la ma può solo constatarne il decesso.
Chinandosi sull'amico sente uno strano odore di fritto. I famigliari gli dicono che il notaio ha cenato in casa, ma al dottore alcune cose non quadrano, come quelle impronte di scarpe all'ingresso.. come se qualcuno fosse appena rientrato sotto la pioggia.
Anche il Doc soffre di angina; è ancora nella casa del notaio quando ha un piccolo attacco. Vede le pastiglie dell'amico e le prende.. ma si mette a parlare e, distrattamente, se le infila in tasca.
Torna a casa rimuginando sulla cosa. Non crede al fatto che il notaio non sia mai uscito casa ma ha paura di passare da vecchio paranoioco.
Il giorno del funerale, una strana epigrafe lo sorprende: "dopo lunga e penosa malattia, è mancato all'affetto dei suoi cari.. si ringrazia il Doc per avergli prestato le cure".
la faccio breve.. si mette in bocca una pastiglia xchè ha un attacco di angina e si accorge che non fanno nulla. le porta dal farmacista e questi gli dice che è semplice zucchero. chiede alla moglie del notiaio di quelle pastiglie e lei gli dice di averle buttate. gli chiede conto di quell'epigrafe e lei non sa nulla. va dal tipografo e questi gli dice che è stata la figlia a telefonare chiedendo che venisse scritto quella cosa. chiede alla figlia e questa non sa nulla.
alla fine capisce che c'è di mezzo un'altra donna, un'amante.
la figlia di da la ricevuta di una trattoria e lui con la ragazza si reca in questo posto, dove "trova" lo stesso odore di fritto.
quindi pensa che ad ucciderlo sia stata una delle due donne: o la moglie tradita o l'amante abbandonata.
sta per tornare con la ragazza in quella trattoria quando il farmacista, seduto nel sedile di dietro dell'auto, gli pianta una siringa nel collo e gli inietta un farmaco che fa salire la pressione (e fa scoppiare il cuore a chi ha l'angina).
scopriamo così che è stata la figlia con la complicità dell'amante farmacista a far fuori suo padre.
(giuro che se non avessi letto questo commento su IBS, non l'avrei capito.. )




Titolo: Dopo lunga e penosa malattia
Autore: Andrea Vitali
Editore: Garzanti Libri (collana Narratori Moderni)
Periodo: 2008
Pagine: 176
Prezzo: € 14.60 (il prezzo sulla copertina non c'era.. 30milalire per un libercolo così piccino!!!! e pensare che l'ho pagato 2.00€ e mi parevano un sacco!!! non era nemmeno al 50%)

Tuesday, September 8, 2009

La Vita Quotidiana a Bologna ai Tempi di Vasco


Ma che bello che è Brizzi!!
Dopo gli svalvolamenti e le pretenziosità da grande autore seguite al famoso Jack Frusciante, è tornato (o arrivato) ad un linguaggio adulto e comprensibile che rimane cmq particolare e intrigante..
E' proprio bello leggerlo.
Credevo che sarebbe stato un omaggio alla Bologna che non ho conosciuto e che non ci avrei capito una benemerita.. invece è godibilissimo e non è necessario aver abitato in questa città per capire e ritrovarsi in tutto ciò che racconta.


Come ho letto in giro, è un libro che racconta tre storie: quella dell'autore, quella di Bologna e quella di Vasco.
Non so da che parte cominciare per riassumerlo..
Quindi non lo faccio e mi limito, nell'eventualità, a rileggere le frasette..


-Frasette-

11. Via del Fossato: qui c'era una ragazza che faceva l'amore con te in cambio di 20.000 Lire

21. Via Fioravanti: se non siete mai stati al Link, ormai è tardi per rimediare.

Ieri sera la città di Bologna ha celebrato l'ennesimo trionfo del suo artista di maggior successo degli ultimi tremila anni, il cantante rock Vasco Rossi.

Era una di quelle sticker (...), Vasco in versione Bollicine, ray-ban a specchio e scritta "Enjoy cocaine" sullo sfondo.
Naturalemente, se avevi 15 anni a Bologna nel 1990, la cocaina non sapevi neppure cosa fosse, e neppure eri sicuro di cosa significasse enjoy...

(Saragozza) E' una zona che oggi qualsiasi immobiliarista si sente autorizzato a definire "di prestigio".

Da noi, già eri strano se il tuo cognome non finiva in -i.
Non ho mai sentito commenti o insulti razzisti, alle elementari, ma il fatto di avere dei parenti a Napoli o, tenetevi forte, in Molise era già qualcosa di assolutamente esotico.
In ogni caso "marocchino" o "terrone" non erano insulti in voga tra noi bambini: "nassista" o "fassista" andavano molto più forte.

E non meno increduli saremmo stati se ci avessero raccontato che in altre scuole d'Italia non si cantava Bella Ciao, nè si rendeva omaggio ai vecchi partigiani.

... mio zio Sandro, demoproletario della prima ora che da ragazzo "aveva fatto il '77".
(All'epoca gli uomini si dividevano in tre classi d'età: quelli che avevano fatto la guerra, quelli che avevano fatto il '68 e quelli del '77, come se la maturità coincidesse fatalmente con l'aver partecipato a disordini su media o larga scala."

Per questo, raggiunta l'età adulta, i ragazzi con la testa sulle spalle desiderosi d'un buon posto in Comune prendevano la patente e si iscrivevano, se non al Pci, almeno alla Cgil.

... "se gli era venuta la vocazione" andava rispettato, nello stesso modo in cui si rispettano i santi e i fuori di testa.



Titolo: La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco
Autore: Enrico Brizzi
Editore: Laterza (collana Contromano)
Periodo: 2008
Pagine: 181
Prezzo: € 10.00 (pagato € 9.00 con lo sconto socio coop alle libreria delle Minganti)

Sunday, September 6, 2009

Blackout



Io non so se il libro di cui mi ricordavo di aver letto una recensione (recensione della quale non mi ricordo una benemerita, se non di aver pensato "questo libro lo compero") sia questo.
Venerdì ho fatto un salto in centro e sono andata alla feltrinelli perchè volevo prendere l'altro libro di quello che ha scritto "la notte eterna del coniglio".
Bene. siccome di questo libro (l'eredità di Bric) non ne esista copia in nessuna feltrinelli italiana, mi son messa a girare tra i libri in sconto.
Ho buttato l'occhio su "l'era del porco", del quale posseggo copia non letta regalatami da Lia e ho letto "dello stesso autore di Blackout"..
e a me sto Blackout mi faceva venire in mente qualcosa, e allora me lo son preso.

Inizialmente credevo una minchiata, visto che comincia con una scena alla face/off.. poi la situazione si sposta a il libro diventa claustrofobico e incalzante.
bellobello!

Aldo Ferro.

quarantenne proprietario della discoteca più figa di Bologna, padre di famiglia disgustato dalla propria famiglia, gran maranza e puttaniere, ha "una casa nel bosco" dove ha rinchiuso, per torturarlo ed ucciderlo, Alex. Gli ha tolto la pelle dal viso e gliel'ha riattaccata con i chiodi al contrario. Ora se ne va un attimo nel suo appartamento (non quello che divide con la moglie e il figlio, ma quello che ha insieme al suo socio, con il quale "produce" snuff muvie x uso personale) e poi tornerà per rasoiargli via lo scroto e lasciarlo soffrire il più a lungo possibile.

Claudia.
è un'universitaria con i capelli verdi che lavora in un bar del centro dov'è obligata ad indossare una divisa corta che le lascia quasi scoperto il culo. Sta tornando a casa dopo l'ennesima umiliazione che le ha fatto subire il "porco", il datore di lavoro. Vorrebbe tornare dalla sua Bea, ma Bea è in un un altro continente per girare un film.. e cmq tra loro è un po' che non va.

Tomas.
ha 16 anni ed è lo stereotipo del 16enne. Timido, appassionato di musica e smanettone. Ama flammare in chat, ma è proprio li che conosce chi gli tiene testa e lo fa poi innamorare. Francesca, che abita a Parma e che vuole fuggire dalla sua famiglia. I due hanno appunto questo in programma, scappare di casa ed andare a vivere ad Amsterdam.
Tomas prenderà il treno per Parma dove lei lo aspetterà alle 8 in stazione.. e poi fuggiranno via.

Stanno tutti tornando alle loro case, Aldo, Claudia e Tomas.
Sono tutti appena entrati in ascensore. Questo sta salendo ed ha appena passato l'undicesimo piano quando, alle 17.03 del 14 agosto, si ferma.

I cellulari non prendono. L'allarme non funziona. Lo spazio è ridotto.
Ma Aldo Ferro fa lo splendido con Claudia e il paterno con Tomas.
Il caldo comincia a farsi sentire, così come la mancanza dell'ossigeno.
I tre provano ad aprire la porte che pero' oppongono una resistenza fortissima..
riescono ad aprirle per un po' e respirare un po'.. ma poi queste si richiudono.
Intanto passano i minuti e poi le ore.
Tomas è disperato. Pensa a Francesca che lo sta aspettando. Spera di poter fare in tempo a prendere quel treno. Ma il tempo passa.
E Francesca lo aspetterà a lungo, aspetterà l'ultimo treno da bologna perchè non puo' tornare a casa: ha lasciato una lettera di addio, e se i suoi sono già rientrati, rischia che il padre l'ammazzi di botte. Ma Tomas non arriva e a lei non rimane altra alternativa.
Intanto nell'ascensore va sempre peggio. Claudia non sopporta più la vicinanza di Ferro, il suo odore, i suoi modi viscidi.
Ferro pure sta strippando.
Va via la luce.
Gli animi si scaldano per l'assenza di ossigeno e per la mancanza di spazi.
Cominciano a volare insulti. Ferro in un delirio di onnipotenza ferisce Tomas con un coltello e cerca di stuprare Claudia, costringendola tra le porte metalliche.
Ma Tomas sferra un colpo alla cieca usando la chiave della cantina e colpisce Ferro, forandogli un timpano. Claudia si ribella, lo colpisce alla caviglia e Ferro si sbilancia, finendo con la testa dentro le porte metalliche che si richiudono sul suo cranio, uccidendolo.
Le ore passano. Sono ormai 13 ore che i ragazzi sono chiusi li dentro, col cadavere di Ferro tra i piedi.

Ma è tutto un reality.. una candid camera organizzata da un pazzo che da bambino chiuedeva le lucertole in un vaso per vedere cosa succedeva.
E appena fuori, è un successo. Claudia e Tomas diventano famosi e vanno a ballare a buona domenica, lei vestita come Lara Croft.
E che bello quando si scopre che Ferro era un assassino, che nella sua casa c'era una videoteca di snuffmuvie e nella sua casa nel bosco c'è un ragazzo impazzito per il dolore e la paura.

-frasette-
Per Aldo Ferro la musica è iniziata con Elvis ed è finita con Elvis. (...) Se Gesù è già sceso in Terra, dice sempre, dopo non ci si accontenta del primo profeta che passa per strada.

Questa sparata fa sempre colpo, con le amiche di sua moglie.

pag. 50+51
la familia alienata di Tomas.

"Ascolta, lo so che ora ti senti inutile e violata, ma se puo' farti sentir meglio, ricordati che se mai vorrai dare un senso alla tua vita diventando madre, ecco, sappi che in quel caso sarò fiero di donarti il mio seme."

La consapevolezza di essere stato ridotto a un pupazzo vivente e l'ondata di inumano dolore hanno bruciato i suoi nervi, in una vampata furibonda. (...)
Alcune sinapsi particolarmente carine hanno abdicato e salutato il mondo. E Alex, semplicemente e giustamente, è del tutto impazzito.

"Immagino, immagino, che triste storia. Allora ti perdono, ti comprendo, guarda. Hai fatto proprio bene ad accoltellare Tomas, adelle è li che sanguina come un maiale, poverino, ma la colpa è tutta del tuo vecchio che andava a troie. Già, hai 40anni e non hai ancora superato il trauma di tuo padre che andava a troie, perfettametne ragione."



Titolo: Blackout
Autore: Gianluca Morozzi
Editore: Tea (collana Teadue)
Periodo: 2007
Pagine: 202
Prezzo: € 8.00 (pagato intero alla feltrinelli, sostieni la causa degli autori italiani!)

Thursday, September 3, 2009

Giulietta Squeenz



Me lo regalò quest'inverno Jadzia per il mio compleanno.. specificando che la copertina è LILLA e non ROSA.
Sicuramente non l'ha letto e s'è fidata della pubblicità sentita in giro, altrimenti non me l'avrebbe mai regalato tanto è insulso..

Che brutto libro..
brutto..... ma brutto!!!! cioè, le han detto "visto che la ballata è stato un successo, fanne un altro".. ma probabilmente lei non ne aveva voglia.
Non esiste storia, gli avvenimenti sono troncati a metà, i personaggi son caratterizzati in un modo talmente esagerato da non risultare nemmeno divertenti.
Non ho davvero capito cosa cercasse di raccontare con questo libro.


Lei bambina, i genitori "freak" e lei fa cose freak come girare da sola, parlare con la gente, entrare in casa delle persone.
Si innamora di uno più grande di lei che non la caga.
Diventa grande e le crescono le tette. L'amica che non sopporta esce con il tipo che le piace e poi si sposano. Lei si sposa con un altro solo perchè questo glielo chiede.
Fa vendite telefoniche da casa. Una tipa continua a chiamarla solo per parlare e alla fine si suicida.
Il marito ha una storia con la famosa amica e l'amore della sua adolescenza va a cercarla.
C'è una figura, uno strano personaggio che chiamano "il mostro", che le è amico...
cioè...
Booooooooooooooooooooooooooooooo
è un buttar su parole davvero senza senso..

-Frasette-
Mio padre era basso e aveva un fisico in tutto e per tutto uguale a uno scaldabagno. Mia madre, eccezion fatta per la scelta del marito, all'epoca aveva un discreto buon gusto.

Levava rapidamente i cuscini, abbassava le tapparelle e mi faceva stendere, poi si chiudeva la porta alle spalle e spariva pronunciando la parola magica: "Dormi."

... dall'epoca in cui avevo tre pesci (tre, morti a scaglioni nel giro di tre settimane: seppelliti da mia madre con rito laico nella tazza del cesso)

"Giocare a Coccodrilli."
Costringermi a saltare da un marciapiede all'altro per non toccare il bagnato. Camminare sui dossi, sui costoni, aggrappandomi ai parafanghi delle macchine, saltabeccare da un coso all'altro, cavarmela. Era un gioco che facevo sempre, dopo che aveva piovuto. Con le strade allagate, non si poteva fare chissà che, d'altronde.



Titolo: Giulietta Squeenz
Autore: Pulsatilla
Editore: Bompiani (collana Narratori Italiani)
Periodo: 2008
Pagine: 209
Prezzo: € 16.00 (regalo di Jadzia x il mio compleanno)

La Notte Eterna del Coniglio


Facevo la corte a questo libro da un tot.Difficilissimo sarebbe stato trovarlo in qualche mercatino a patto di un gran colpo di culo e, visto il costo non proibitivo, appena ho avuto bisogno di IBS me lo son preso.
L'ho letto in 2 giorni. E' vero che ti prende.. che è claustrofobico..
ma verso la fine ha cominciato ad essere un po' "lento"..
lo dico che mi è piaciuto??
massì.. mi è piaciuto.. pero' se avesse avuto 50 pagine in meno, mi sarebbe piaciuto di più..

Prologo: siamo nell'aprile 2010. La Cina ha ripreso il riarmo nucleare. L'Onu le impone di far entrare i suoi ispettori, ma la superpotenza nicchia e sostiene il colpo di stato a Singapore, fornendo ai ribelli armi e soldati e riconoscendone subito il nuovo governo.
da qui alla fine, è Jane che racconta in prima persona tutta la vicenda.
Lei e Mark sono sposati da poco più di un anno e vivono in un paesone americano.
Il padre di Jane, Norman, è un uomo di poche qualità: in vietnam si è preso una pallottola x salvare un amico. Questo l'ha trasformato in un eroe ma non gli ha regalato una gran successo nella vita.
Il padre di Mark invece, Erik, è una persona sensibilissima, un botanico e biologo che vede il bello in tutte le cose della terra.
gli altri personaggi della storia sono i vicini di Norman, i signori Audrey e Frank, e la giovane coppia Nancy, Patrik e i loro due bambini.
Tutti questi si riunisco per il pranzo di Pasqua e così Jane e Mark scoprono che i loro genitori e le due famiglie di vicini hanno comperato un bunker antiatomico.
Visitano i rifugi pensando che i genitori sono dei folli ad aver fatto una tale spesa, che una guerra non scoppierà mai. Ovviamente si sbagliano.
Il giorno che la bomba esplode, Jane si trova da suo padre. Con loro c'è anche Steve, un diciottenne cinese che fa l'idraulico.
le sirene danno l'allarme e tutti si dirigono nei bunker. Steve lotta con Norman che non vuole farlo entrare x ragioni xenofobe, ma la disperazione di Steve è tale che riesce a superare l'uomo e a infilarsi tra due mobili e rimanere li.
(la descrizione dell'esplosione e di loro chiusi dentro è molto ben fatta..)
Anche Mark, che era in visita dal padre, riesce a mettersi in salvo col suo vecchio.
Così pure i due vecchi coniugi, Audrey e Frank.
Solo Patrick, che era in giro per compere, non riesce a mettersi in salvo.
Rinchiusa nel bunker e ripresasi dallo sbandamento, Jane si mette in contatto con Mark poi scopre, parlando col padre, che i Bunker possono comunicare solo tra di loro uno alla volta, e che non sono in contatto con nessun satellite (sarebbe costato un extra che non aveva voluto pagare).
Sono pero' dotati di una telecamera esterna.. ma non possono far altro che aspettare che la polvere radioattiva si depositi per guardare di fuori.
Un giorno Jane si collega con Mark e capisce che qualcosa non va.
Il marito le dice che Erik afferma di sentire qualcuno bussare alla porta blindata. I ragazzi pensano ovviamente che non sia possibile.. ma in un collegamento successivo, anche Mark afferma di aver sentito qualcosa e di averlo pure registrato. Un bussare ritmico, non sempre presente.
Se prima Jane si dispiaceva del deperimento mentale del vecchio suocero, ora comincia a preoccuparsi, soprattutto x come vede il viso tirato del marito sullo schermo.
Ancora un collegamento, e Mark dice di aver visto qualcosa.. e che forse anche suo padre l'ha visto, ma non vuole parlarne finchè non è sicuro.
La notizia fa il giro degli altri 2 rifugi e Nancy comincia a sclerare. E' convinta che fuori ci sia suo marito che chiede aiuto e loro sono degli assassini perchè non lo fanno entrare.
Una sera, Erik si collega furtivo con Jane e le fa uno strano discorso: le dice che ha visto un coniglio rosa, sicuramente un’entità superiore venuta per dare la giusta punizione a questo mondo corrotto e malata che non ha saputo preservarsi.
Jane sta dormendo quando sente una chiamata per una richiesta di collegamento, l’accetta e sul video appaiono le teste decapitate di suo suocero e di suo marito posate sugli scatoloni carichi di cianfrusaglie che Erik si era portato nel rifugio, a terra i loro corpi, sul divano un coniglio rosa di dimensioni umane che ciondola e poi emette un grido stridulo acutissimo.
Il collegamento cade e quando viene nuovamente richiesto, Jane vede il coniglio giocare a calcio con la testa di Mark. La prende, la scaglia contro il muro, ci salta sopra e poi guarda in camera mimando un volto stupito come di chi ha fatto una marachella. Sullo sfondo del bunker, i poster ancora intatti che Mark aveva appeso per rallegrare suo padre: questo significa che il coniglio è entrato senza aprire la porta.
L’agitazione si fa sempre più sentire.

I superstiti decidono di tenersi in contatto video costante e di chiamarsi a turni prestabiliti per controllarsi.
Adesso sono i vecchi coniugi a dire che hanno visto il coniglio fuori dal bunker e che ha lasciato una scritta sullo strato di polvere radioattiva che dice: LET ME IN.
I due non dormono praticamente più e fanno la guardia tenendo un fucile e con un orecchio sempre posato sulla porta.
Jane convince i due ad interrompere il collegamento per guardare di fuori, è un'occasione troppo ghiotta per imparare a conoscere il nemico.
I due titubano ma si lasciano convincere.
Ovviamente, alla richiesta di contatto che arriva dal bunker dei coniugi a quello di Jane, appaiono i due massacrati dal coniglio rosa e, alle spalle, la porta del bunker chiusa..

Jane lo comunica a Nancy che è ormai prossima al collasso nervoso. le due donne decidono di rimanere perennemente in contatto video perché hanno capito che il coniglio non entra mai (chissà perché) quando il contatto video è attivo.
Intanto Norman crolla in coma. La botta alla testa che aveva preso lottando con Steve è diventato un grosso ematoma che ha danneggiato il cervello.
Steve a Jane che ormai hanno fatto amicizia si organizzano per difendere il bunker.
Non capendo come il coniglio entri nei rifugi, arrivano a pensare che possa passare attraverso i muri, per cui si mettono schiena contro schiena e tengono controllato tutto..
Mentre i due bunker sono in contatto video, arriva una richiesta di contatto anche dal bunker dei due nonni uccisi.
Questo non fa che mandare in para Jane e Steve che si domandano cosa fare..
La richiesta smette.. i due sono sempre schiena contro schiena, uno col fucile in mano l’altra col coltello, quando il collegamento con Nancy salta.
Il computer avvisa che ci sono “problemi di ricezione dovuti a qualcosa che blocca il segnale”. Non riescono nemmeno a fare uscire la telecamera. Anche quella bloccata da qualcosa.
I due capiscono che il coniglio è sopra di loro ed è il panico. Si aspettando di vedere il coniglio entrare da qualsiasi parte, dal soffitto, dal pavimento.. ma questo non succede e i due passano le ore terrorizzati a guardare in tutte le direzioni..
Poi un rumore.. Jane che si impanica ma scopre che è solo suo padre che si è ripreso dal coma, forse grazie anche alle cure della figlia.
Ed ecco che arriva la richiesta di contatto dal bunker di Nancy.

La donna è stata uccisa. I bambini sono sul divano, coperti da un lenzuolo dal quale spuntano solo le gambe, impossibile capire se sono vivi o morti .
Steve sbrocca. Cerca le tute antiradiazioni x uscire a liberare la telecamera.
Ha capito che se hanno ricevuto la chiamata da Nancy, il loro ricevitore è libero ed è solo la telecamera ad essere bloccata. Il coniglio doveva aver bloccato il segnale di Nancy (per poi liberarlo e chiamarli) e loro avevano creduto che si trattasse del loro.
Quindi il coniglio è a 20 miglia e Steve calcola di avere almeno 20 minuti per salire a liberare la telecamera e poi tornare dentro al sicuro.
Jane sa che è una trappola, ma va con lui, Norman rimane sotto di guardia.
In superficie Jane vede il pezzo di maceria che blocca la telecamera.. ma si accorge che anche il ricevitore satellitare è bloccato.. e le si gela il sangue.
E infatti eccolo, il coniglio, in mezzo alla polvere radioattiva che imbraccia un fucile. Ma Steve e più veloce e gli tira due colpi che lo fanno volare all'indietro.
Steve e Jane, ferita di striscio ad un braccio da un colpo sparato dal coniglio, scendono di corsa le scale e riprendono fiato davanti alla porta del bunker.

Jane pero' vuole avere la certezza che il coniglio sia morto, così Steve sale a controllare col fucine in mano.
Torna dopo qualche minuto tenendo anche il fucile del coniglio... ma del cadavere rosa, nessuna traccia, nemmeno di sangue.
Improvvisamente ai due viene in mente che i figli di Nancy potrebbero essere ancora in vita e che sicuramente il coniglio si starà dirigendo a quel rifugio.
Il ragazzo, zio di vari nipotini, piglia e parte per andare a salvare i piccoli, Jane invece torna dentro il rifugio con suo padre e aspetta la chiamata di Steve da quello di Nancy.
La chiamata dopo un po' arriva.. ma x i bambini è troppo tardi.
Steve è in lacrime davanti allo schermo e sta parlando con Jane quando un rumore lo fa voltare ma un colpo lo travolge e spacca il video. "comunicazione interrotta".
Per interrompere la cantileda del "comunicazione interrotta", Jane attiva la telecamera esterna ed è così che lo vedono.. un uomo accucciato nella polvere.. Mark. Tra mille paure ed emozioni, Jane apre la porta del rifugio e lo va a prendere.
Mark è debole, debilitato.. dice a Jane che devono fare in fretta, che il coniglio si accorgerà che lui è scappato e lo andrà a prendere..
Chiusi nel bunker, Jane chiede al marito cos'è quella creatura.. Mark risponde che è un essere che va oltre l'umana immaginzione, venuto su questa terra attirato dal sangue e dalla violenza, venuto per correggere l'ultima imperfezione: il genere umano, e dice che il giorno che succederà, rieccheggerà il suo grido..
e Mark emette quel grido.
Inizia la lotta, Mark spara a Norman uccidendolo ed inizia un corpo a corpo con la miglie. I due lottano, arrivano all'esterno e in ennesimo scontro, la testa di Mark finisce sopra il raggio laser che non mi ricordo a cosa servisse ma che gli fa sparire la testa, uccidendolo.

Era lui il coniglio. Il costume l'aveva trovato in uno degli scatoloni del padre. Quando il padre aveva cominciato a dare segni di squilibrio, Mark era andato fuori di testa ed aveva dato vita alla sua "creatura". La testa decapitata era quella del padre, lui aveva solo fatto il vecchio gioco da prestigiatore nascondendo il suo corpo nello scatolone
e sistemando il "suo cadavere" in maniera che non si vedesse il collo decapitato.
Lui si era fatto riconoscere e si era fatto aprire dagli altri sopravvissuti nel rifugio, ed aveva addosso il giubbo antiproiettile di Frank quando Steve gli aveva sparato in superficie.
Steve torna a prendere Jane, perchè non era stato ucciso dal coniglio, ma era solo stato colpito da dei militari che non si aspettavano di trovare qualcuno vivo nel rifugio e si erano spaventati.
I militari ripartono con l'elicottero sul quale hanno fatto salire Jane e Steve per portarli in una zona sicura dove ci sono altre persone messe in salvo. Mentre decollano uno si complimenta con steve per aver lasciato un messaggio nella polvere radioattiva, messaggio che ha permesso di individuarli. Messaggio "originale" dicono.. Mentre sono in volo, Jane guarda giù e vede appena la scritta "help" che aveva tracciato Steve.. quello che nota più evidente e che le fa gelare il sangue è il contorno enorme di una testa di coniglio.


-Frasette-
Zia Audrey invece mi artigliò alle spalle con una presa di ferro e tirandomi verso il basso portò il mio viso all'altezza del suo, circa un metro e quarantacinque sopra il livello del pavimento.

A Mark riservò un secco. "Tutto bene, vevo?" che non ammetteva risposte negative.

Sospettavo che l'intera faccenda , con tutti quei misteri, cominciasse a dargli sui nervi, lui che aveva sperato di trovarsi davanti semplicemente un qualche banalissimo avversario in carne e ossa da impallinare come un pollo per innaugurare i suoi Nuovi Stati Uniti d'America con una pagina di gloria militare.

Quello che desideravo era solo di potere, negli ultimi istanti della mia vita, contemplado il viso diplastica pitturata del coniglio e la lama luccicante dell'ascia sollevata verso di me, essere in grado di pensare lucidamente: "io sto morendo" e sapere ancora che soca significasse quel pronome personale.

L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA E' SOLO IN UNA STANZA. QUALCUNO BUSSA ALLA PORTA.



Titolo: La notte eterna del coniglio
Autore: Giacomo Gardumi
Editore: Marsilio (collana I Tascabili Marsilio)
Periodo: 2006
Pagine: 417
Prezzo: € 9.50 (più 1.30€ di spese di spedizione -preso assieme alla guida di sanfrancesco e a Pitbull, quindi € 3.90 diviso 3)

A Neve Ferma


(pure questa copertina non è uguale a quella della copia che ho io.. cmq Kraian mi ha regalato uno scanner, appena Michele lo mette in moto, risolvo sto problema!)


Le ghigne che mi son fatta con la Bertola a bordopiscina!!!
Me ne stavo sul lettino, all'ombra, a leggere con gli occhiali da sole (da vista).. e ogni tanto mi partiva una ghigna solitaria!
meno male che c'era poca gente.. nessuno mi ha vista (a parte Amu)

Sto facendo una fatica boia a cercare di riassumere il racconto perchè ci son 2000 personaggi e mi son piaciuti tutti... solo non so da che parte iniziare.
provo a stringare per poi integrare:

Emma, figlia di una sciura nata nella campagne torinesi e di un terùn salito dai parenti al nord, ha una laurea in letteratura (presa per far felici i suoi) ma ha deciso che l'insegnamento non fa per lei. Fa un corso di pasticceria e trova lavoro presso la storica pasticceria dei Delacroix.
E' innamorata di Andrea, figlio di Corrado, il proprietario della pasticceria.
I due ragazzi hanno una storia ma dopo 3 giorni in pasticceria si presenta il grande amore di Andrea, Jasmine, un'attrice francese della quale il ragazzo è innamorato dall'adolescenza. Andrea la corteggia scordandosi istantaneamente di Emma, e Jasmine ricambia.
Emma si fa forza e trova conforto nelle chiacchiere con Bianca, sui coinquilina e collega alla pasticceria. Bianca è una donna che legge tantissimo e ha mille interessi: quello del momento è la fotografia.
Gli altri personaggi che gravitano attorno al locale sono:
Elena, la caposala acida "che si tiene su", da secoli innamorata di Corrado, col quale ebbe una breve relazione anni addietro e che spera sempre di divenirne la compagna ufficiale, malgrado un'ex moglie e una compagna attualmente in carica.
Tinco, il 19enne tutto fare, mezzo punk e mezzo blackblock, fidanzato con una shampista di grido.
Cleopatra la cassiera e i vari pasticceri: il cinese, il serbo e il francese.

Dopo qualche giorno dall'abbandono di Andrea, Corrado chiama Emma e le dice che lei dovrà rappresentare la Pasticceria Delacroix ad una competizione mondiale che si tiene ogni due anni ed alla quale partecipano le 10 più famose pasticcerie del mondo, portando i loro più bravi elementi under30.
Ma Elena cala l'asso: 23 anni prima ha avuto una figlia da Corrado, ma è stato fatto credere a tutti che la madre della ragazzia fosse Noemi, sorella di Elena.
Elena vuole che a partecipare al concorso sia sua figlia Camelia. Peccato che la ragazza, cresciuta dalle suore in monastero, non abbia capacità culinarie e non intenda concorrere.
Viene costretta a farlo pur non impegnandosi affatto. Dalla sua parte ha un regalo fattole dal nonno, un libro di ricette scritto in codice, codice che nessuno conosce.
Emma accetta di buon grado il ripensamento di Corrado; le viene chiedo di andare cmq al concorso, come assistente di Camelia.
Intanto Bianca conosce un medico sciupafemmine mentre Andrea chiede a Jasmine di sposarlo.




-Frasette-
"Vuoi andare a casa a piangere? Posso cavarmela con Tinco."
"No, grazie.. Piangerò dopo. Passami i Peccatilly."

Emma si immobilizzò all'istante, nello stile messo a punto da tanti conigli al minimo sentore di pericolo. Se non le tremavano le orecchie non era per cattiva volontà.

Nonostante la citazione di Morandi, a parlare così non era la mamma di Emma, bensì la Voce della Noia, una fastidiosa presenza che la abitava da un sacco di tempo, e che la bombardava di luoghi comuni, per di più enunciati con troppe sibilanti, una via di mezzo tra Sir Biss e Gollum.

"Io lo conosco come nessuna mai l'ha conosciuto. E' lui che non ha ancora guardato in fondo al pozzo di se stesso."
Quando voleva dare potenza e spessore alle sue frasi, Elena pescava un po' a casaccio nel grande mare delle figure retoriche.

E Bianca, quando era eticamente possibile, preferiva assecondare che discutere.

Noemi Belmonte Picchi, a differenza di sua sorella Elena, di invecchiare se ne fregava alla grande. Le bastava continuare ad avere denti forti abbastanza da spaccare il torrone, le mani robuste, i polmoni grandi, due gambe che non si stancassero mai e occhi in grado di infilare l'ago. A Noemi piaceva faticare, e poi riposarsi.
Era convinta che in un sapiente alternarsi tra spossamento bestiale e brutale riposo stesse l'equilibrio celeste della vita umana.

"Noi abbiamo bisogno che vinca, papà. Se no siamo, per dirla in modo melodrammatico ma corretto, rovinati."

"Ricordi che il pensiero è nemico della densità corporea. Chi più pensa, meno si rassoda. Forza. Compattiamo, compattiamo." (l'insegnante di ginnastica)

"Allora, primo non è possibile, perchè la macchina ti sfinisce prima di cancellare una foto. Te lo chiede 20 volte. Vuoi cancellare, yes o no? Yes? Sicura? Vuoi veramente cancellare yes yes queste belle fotine? Non lo rimpiangerai? Eccetera eccetera... E poi, soprattutto anzi, chi gli ha detto di andare a guardare le mie foto?

Alessandro aveva voglia di scuotere forte forte Camelia per vedere se si resettava.

"Scusa ma c'ho un'angoscia che se non parlavo con qualcuno infilavo la testa nel forno."

"Elena non era il tipo di donna che resta depressa a lungo: il suo inconscio era profondo come una vaschetta per il ghiaccio e più di tanto non poteva fare."

E' la notte giusta, pensò, per incontrare un cane abbandonato e portarmelo a casa.

Noemi la guardò, piacevolmente sorpresa.
"Non credevo tu fossi in grado di dire 'epidermide'."

...la Tabaccheria è disposta gentilmente su un lato e, con una specie di pacata allusione ai danni del fumo, sta proprio all'imbocco del sentiero che porta al cimitero.



Titolo: A neve ferma
Autrice: Stefania Bertola
Editore: Salani
Periodo: 2006
Pagine: 234
Prezzo: sul libro che ho io non c'è nessun prezzo, su ibs quello edito da Salani sta a € 12.50. Quello che ho io ha un 4 a matita.. mi sa che l'ho preso all'emmaus... ma non mi ricordo quando e non mi ricordo che prezzo ho strappato..

L'Amore Dannoso



Come avevo voglia di Lucarelli, ne avevo anche della Parsi.
E' un po' che non la leggo, da "Cuore di mostro" (che devo ancora recuperare dalla Stefi)
Solito discorso..
"ho troppi libri da leggere non posso prenderne un altro.."
"non è nemmeno andato al 50%, 3euroe50 son troppi... "
"sono un po' stanca e forse sarebbe meglio leggere solo romanzi leggeri.."
alla fine l'ho preso, l'ho letto in un giorno e mezzo e m'è piaciuto un sacco.
va mo la!


Recensione di IBS:
L'amore malato e dannoso caratterizza il comportamento del settanta per cento delle coppie e ha la tendenza ad essere ripetuto per tutta la vita. Sono relazioni che fanno soffrire, pulsioni emotive che non hanno nulla in comune con l'amore e molto invece con la rivalsa, il masochismo o con problemi personali che vengono riversati sul partner. La Parsi raccoglie in questo volume drammatiche storie vere, che rappresentano un campione di una realtà diffusa. Il racconto di amori sbagliati che sono il seguito di traumi, conflitti familiari, sofferenze infantili rimosse e attraverso i quali paradossalmente si cerca la guarigione.di

Il libro inizia con i racconti narrati in prima persona da individui che hanno avuto un'infanzia caratterizzata da episodi di violenza, o di sopprusi o di semplice disagio, con tutte le devastanti conseguenze sulla loro vita.
Dal ragazzino gay che voleva essere donna, all'altro che divideva la stessa donna con il padre finanziere.. Dalla tipa che doveva farsi tutti gli uomini sposati per "punire" le loro mogli sciatte, a quella che aveva la nonna bigotta che la chiamava "demonio"..

Prosegue poi con alcune sue sedute; qui è la Parsi che racconta di suoi incontri con i suoi pazienti.


Titolo: L'amore dannoso
Autore: Maria Rita Parsi
Editore: Mondadori (collana Ingrandimenti)
Periodo: 1999
Pagine:
Prezzo:

L'Appuntamento Mancato


(ennesima copertina differente dal libro in mio possesso)

da CdC stavo notando vari libri di questa coppia di autrici.
Siccome ho già una pila piuttosto lunga di titoli che devo leggere, mi pareva assurdo prenderne altri.. poi nel carrello dei libri a 50cent ho trovato questo e m'è parsa cosa buona e giusta prenderlo.
L'ho iniziato il pomeriggio e l'ho finito la mattina dopo..
bof... libercolo da ombrellone che cmq m'ha dato da riflettere sul bisogno che hanno gli autori americani, sempre e comunque, di estremizzare le situazioni per arrivare a salvare i buoni all'ultimo secondo.
Nel senso: in questo libro si parla di un rapimento. I due rapiti vengono rinchiusi in una houseboat che (ovviamente) incomincerà ad imbarcare acqua e saranno salvati (ovviamente) quando l'acqua gli è già arrivata alla vita.
bo.. ho trovato questa cosa inutile.. potevano risolvere il caso e basta..
Imho

il riassunto si fa in fretta:

famiglia composta da madre autrice di gialli, figlia ispettore privat e padre beccamorto (nel senso di "impresario di onoranza funebri).
Il padre è un noto filantropo e suggerisce ad un anziano amico ormai prossimo al decesso causa malattia terminale, di lasciare un'offerta ad un'associazione che pianta fiori per la città. Il morente fa ben di più, gli lascia tutto. E al nipote lascia un messaggio: vai a lavorare.
Il nipote, vorrei ben vedere, non la prende bene e organizza il rapimento del baccamorto assieme ad un imbianchino un po' tonto.
Il giorno del funerale del magnate, l'imbianchino (che aveva tinteggiato gli uffici del beccamorto) entra nell'auto del tipo e si mette a chiacchierare con la sua autista. Quando il beccamorto sale sull'auto, lui rivela che si tratta di un rapimento e li costringe in una specifica direzione. I due vengono rinchiusi ed incatenati in un houseboat orgmeggiata sul fiume.
Siccome il nipote è un grande ammiratore della moglie ed ha letto tutti i suoi romanzi, pensa bene di fare una genialata e di dare lo stesso percorso x la consegna del malloppo letto in un libro di lei.
La figlia dovrà consegnare la borsa e l'imbianchino fuggirà su una barca.
Un'amica di famiglia nota la similidutine e allerta gli sbirri che pero' non le prestano ascolto.
Per un'imprudenza dell'imbianchino che, come dicevo sopra, è tonto, la borsa finisce in acqua e viene poi recuperata di nuovo dagli sbirri che la seguivano con un gps nascosto.
I rapitori si rifanno vivi. Questa volta è il beccamorto a suggerire un percorso: 25 anni prima, quando la moglie era a letto perchè prossima al termine della gravidanza, era stato lui a fare il sopralluogo per il racconto di un rapimento.
Il racconto non venne mai pubblicato come romanzo ma solo come "fuilleton" su una rivista di giallistica.
E qui, l'assurdità del libro con l'entrata in scena di un personaggino.. un ammiratore e grande, grandissimo collezionista e conoscitori di gialli fa un regalo alla sua autrice preferita: una cornice natalizia con una frase incisa che rasenta il macabro se male interpretata "sarò a casa per natale, anche se solo nei miei sogni".
Siccome l'autrice è ricoverata in ospedale con una gamba rotta, questo omaggio viene considerato come un tentativo di minaccia da parte dei rapitori e subito scattano le richerche della persona che ha l'ha consegnato.
Alla fine lo trovano e gli piombano in casa, ma capiscono che l'uomo non c'entra nulla.
Intanto i rapitori cominciano a dare il nuovo itinerario, la moglie del beccamorto capisce che si stanno riferendo a quel romanzo ma lei non ricorda il percorso.
Peccato, perchè potrebbe far si che la polizia anticipi le mosse dei rapitori e li becchi sul posto. Ovviamente, il personaggino possiede una copia di quella rivista contenente il romanzo.
Gli sbirri arrivano prima sul luogo dell'appuntamento e catturano i rapitori.
Grazie poi a dei messaggi cifrati che il beccamorto aveva dato al telefono in quei pochi secondi in cui gli era stato permesso di parlare con la figlia, i nostri risolvono anche il giallo del luogo in cui i rapiti vengono tenuti: sul molo, vicino al ponte e vicino al faro. Come anticipavo sopra, arrivano a salvarli che la barca ha già cominciato ad imbarcare acqua, a causa del ghiaccio che ne aveva rotto lo scafo.
Passano il natale tutti assieme, felici e contenti..




Titolo: L'appuntamento mancato
Autore: Mary e Carol Higgins Clark
Editore: Sperling e Kupfer (la Bibblioteca di Donna Moderna)
Periodo: 2001
Pagine: 201
Prezzo: (preso nel famoso carrello "tutto a 50cent" di CdC, ma han provato a piazzarlo a € 2.50)

L'Ottava Vibrazione



Madonna quanto m'è piaciuto!!!!!
avevo proprio voglia di rileggere Lucarelli...
Il libro è del 2008.. se me l'avessero chiesto avrei risposto con sicurezza che ce l'avevo in casa da almeno 3 anni... sicuramente non sono 3.. ma più di uno di sicuro..

Riassumere sarà un delirio ma ci provo....

I mille personaggi si intrecciano tra loro sostanzialmente in 3 storie differenti:
1) Vittorio, Cristoforo, Cristina, Leonardo, Aicha, Amhed e il di lui fidanzato.
2) Brigadiere Serra, lo zaptiè Dante e il Maggiore Flaminio
3) Tutti i soldati semplici e gli ufficiali che ad Adua verranno massacrati

Vittorio e Cristoforo lavorano nella colonia eritrea. Non sono soldati ma messi coloniali: ricevono le navi e fanno "la Magia", ovvero fanno sparire gli oggetti, ne fanno comparire altri, sistemano le cose.. Leo è semplicemente il rampollo di una ricca famiglia che è venuto in Eritrea a tentare la fortuna: pensa di trasformare il deserto in uno splendido giardino pensile e ci sta spendendo tutto il capitale. Cristina è sua moglie, mandata qui dalle due carampane (la nonna e la zia prussiana) a cercare di dissuaderlo da questo proposito ed evitare la bancarotta. Amhen è il collaboratore di Vittorio e Aicha è "la cagna nera", colei che si da a Vittorio.
Cristina inizia a civettare con Vittorio, gli spiega perché è li e gli chiede "aiutami a fermarlo", solo che lui si fa prendere male perché pensa che lei lo voglia uccidere e per un po' si allontana dalla donna. Cristina lo cerca e gli spiega che non era quello che intendeva. Poi finiscono a letto e allora si, che vogliono eliminare Leo.
I due amanti studiano un piano per eliminarlo ma sono troppo cacasotto per farlo a mani nude o con altri metodi che potrebbero farli scoprire. Quando Cristina dice che il marito non sa nuotare, i due hanno finalmente l'alibi, fingeranno la tragica fatalità durante una gita in barca.
Intanto Aisha entra in camera di Cristina e le mette una polvere nel bicchiere e nella caraffa dell'acqua. Ma non sarà lei a bere, sarà Cristoforo, che collasserà a terra e sarà salvato per miracolo, rimanendo pero' immobilizzato in sedia a rotelle.
Ma intanto infuria la battaglia e una cazzata come il conteggio di 3 binocoli fa si che Vittorio venga trattenuto dai militari che sospettano un po' dei suoi loschi traffici e anche della sua relazione con una donna sposata. Non va quindi all'appuntamento per la gita in barca e sarà Cristina da sola a convincere il marito a buttarsi e a tenerlo sotto. Si sentirà abbandonata da Vittorio e, dopo il massacro di Adua, se ne tornerà vedova in Italia, con Cristoforo vegetale su una sedia.

Il brigadiere Serra invece è qua in incognito come un semplice soldato.
Lui, sardo cresciuto a Bergamo, sta inseguendo un suo "mostro privato". Da un po' di tempo è sulle tracce di un assassino di bambini. Vari testimoni sui luoghi dei delitti hanno parlato di un giovane biondo, elegante e raffinato, qualcuno l'ha sentito pronunciare parole in francese.. il ritratto perfetto del Maggiore Flaminio.
Serra espone i suoi sospetti ai suoi superiori e chiede di poter indagare; gli viene negato (troppo potente la famiglia di Flaminio). Decide quindi di proseguire da solo, arruolandosi come comune soldato e seguendo il suo sospettato in Eritrea.

Figlio di ufficiale italiano e contessa francese, Flaminio è un giovane senza qualità particolari. Intraprende la carriera militare più per dovere che per passione. E' infatti un po' codardo e un pessimo stratega, ma fa cmq carriera grazie alla famiglia. Un giorno, durante un combattimento, soccorre un compagno ferito al collo che gli muore tra le braccia. La vista del sangue e di una vita che se ne va gli fanno provare l'orgasmo più potente della sua vita. Orgasmo che riproverà davanti ai corpi di bambini straziati dal mostro.. ma che non ha ucciso lui.
In Eritrea è andato con un piano: vuole essere lui ad uccidere un bambino per riprovare quell'emozione travolgente.
Serra rivela solo a Dante di essere un carabiniere (Dante è uno ziptiè, un carabiniere eritreo) e chiede il suo aiuto per incastrare Flaminio.
Dante scopre che da un villaggio poverissimo è scomparso un bambino; un uomo che sembra una cicogna (un sottufficiale agli ordini di Flaminio) l'ha comperato dal Greco.
Serra e Dante vanno dal Greco e Dante lo riempie di mazzate. Questo confessa di aver venduto un "capretto", un bambino senza genitori che nessuno chiederà indietro.
Serra promette salva la vita al Greco, ma Dante lo uccide; sa che altrimenti lo schiavista li "venderà" al soldato a cui ha già venduto il bambino.
Il piccolo però, ricompare vivo e vegeto qualche giorno dopo.
Flaminio non ce l'ha fatta ad ucciderlo. Ha capito che non è l'assassinio cio' che gli procura piacere, ma è la vista del sangue, di un corpo fatto a pezzi.

La battaglia si avvicina, le brigate sono pronte a partire.
Un esercito composto per la maggior parte di ragazzi costretti alla leva, senza esperienza, con armi vecchie (bisognava "consumere" tutte le cartuccie degli altri fucili), con scarpe inadatte al suolo roccioso, con carte e mappe incomplete ed imprecise.
Una brigata si perde.. cerca di tornare indietro.. la battaglia inizia ed è un massacro. Travolti per numero dai soldati del Negus e dai semplici contadini che si erano uniti alla battaglia, spinti in una gola ed accerchiati, 7000 soldati italiani vengono letteralmente spazzati via..
Flaminio, invece di ordinare la ritirata, comanda l'attacco. Dall'altro di una rupe ammira lo sterminio sotto i suoi occhi, stravolto dall'estasi dei giovani corpi dei bianchi ricoperti di sangue.

Spazzato via l'anarchico ferrarese Paolini, che si era tolto i vestiti perchè se prima diceva che lui non avrebbe mai sparato, poi decide di farlo ma per se stesso, non per la monarchia. E il tenente Amara che si era offerto al posto di Branciamore, che lui aveva una moglie in Italia e una donna, Sabà, che lo aspettava al villaggio, mentre Amara non era fatto per l'inazione. Colpito in pieno viso il veneto bravo col fucile mentre De Zigno è l'unico che grida "Viva l'Italia".

Tra i superstiti, quello Sciortino che tutti si dimenticavano che esistesse, che non l'avevano trovato durante la ricerca dei renitenti alla leva, il cui nome era stato scritto a penna dietro il foglio del ruolino di marcia e che quindi non compariva mai tra i conteggi; di lui si son dimenticati anche sta volta, lasciandolo lassù di staffetta, dove ha incontrato Sebeticca (moglie), dove ha fatto l'unica cosa che sapeva fare, il contadino. Lui è rimasto su con Sebeticcia, pensado che quello fosse il suo nome.

-Frasette-
"Sono anarchico," disse, e poi lo ripetè, sono anarchico. Stava per aggiungere internazionalista, con quella l che si scioglieva liquida e raddoppiata, come fanno a Ferrara, ...

"Ordini," dice. "Gli ordini non si discutono."


"Se sono qui è proprio perché sono uno che discute gli ordini." dice Pasolini.
"Ah, già, tu sei l'anarchico. Ti rifiuti di scavare?"
"No. Metto solo in evidenza le contraddizioni del sistema. Quando sarà il momento (le latrine) scoppieranno da sole."

...si era guastato col frequentare cattive amicizie provenienti da categorie a rischio sociale, soprattutto braccianti e operai delle manifatture della zona di Argenta. (...)
... il giovane aveva lasciato l'università per dedicarsi alla frequentazione di riunioni sovversive, osterie di dubbia fama e donne di malaffare.

(Serra) Per conto suo studiava l'antropometria segnaletica di Alphonse Bertillon, leggeva degli studi di Galton sulle impronte digitali, l'uomo delinquente di Cesare Lombroso; trovò anche un professore, all'università, che lo prese in simpatia e gli traduesse parti della Psychopathia sexualis di Krafft-Ebing, dove scorpì che per quanto strano, feroce o vergognoso potesse essere un pensiero, c'era qualcuno, da qualche parte nel mondo, che lo aveva messo in pratica. C'era anche Vincenzo Verzeni, di Bottanuco, caso 48, Sadismo, Uccisione per libidine.

Sì, però c'era anche un hadìt del profeta, c'era Maometto che diceva: "Colui che ama e rimane casto e nasconde il suo segreto e muore, muore da martire."

"Appunto. Pensa un po' se i carabinieri venissero a sapere cosa vendi."
"Pensa un pò se venissero a sapere cosa compri, amico mio."

Ci sono confini, in montagna, che nascono da soli e non si possono attraversare senza essere invitati, p' crità.

(Pasolini)
No, non è patriotismo, no, per Dio, al massacro mandari nuovi soldati...
nè tener là quei che si son mandati, perchè dei vostri error paghino il fio...
ma non capite, o branco di cretini, che i patrioti sono gli abissini?

"Ora, chi non ha paura di morire muore una volta sola."
"Una basta e avanza" disse il veneto...

"Atenta, tusa... mi arù anca una vèccia carampana ficanaso, ma per ti, mi a sun semper la Colonnella."

(c'è un posto in Abissinia che si chiama MONKULLO!! devo dirlo alla Micia!)

Sono in guerra, penso, maial, aggiunse, e questa volta con la voce.

"Credevamo di importi a quattro beduini da comperare con le perline e invece siamo andati a rompere i coglioni all'unica grande potenza africana, cristiana, imperialista e moderna. Anche i francobolli aveva fatto fare il Negus."

"Ci siamo andati impreparati, mal comandati e indecisi e quel che peggio senza soldi. Fidando nella nostra fortuna, nell'arte di arrangiarsi e nella nostra bella faccia. Lo abbiamo fatto per dare un deserto a delle plebi diseredate del Meridione, uno sfogo al mal d'Africa dei sognatori, per la megalomania di un re e perchè il presidente del Consiglio deve far dimenticare scandali bancari e agitazioni di piazza. Ma perchè le facciamo sempre così, le cose, noi italiani?"

"E' la più grande sconfitta mai subita da un esercito coloniale europeo. Seimila morti tra gli ascari e nazionali, millecinquecento feriti e duemila che sono ancora prigionieri. E tutta l'artiglieria persa. Un corpo di spedizione di diciassettemila uomini distrutto. Ci sta ridendo dietro tutto il mondo."
"Io non vedo molta gente che ride."
"Ironia." disse il capitano.
"Non c'è tempo per l'ironia, e magari, se siamo ridotti in questo modo, è perché siamo stati troppo ironici."

http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Adua

Titolo: L'Ottava vibrazione
Autore: Carlo Lucarelli
Editore: Einaudi (collana Stile Libero Big)
Periodo: 2008
Pagine: 456
Prezzo: € 19.00 (era scontato al 30% ma lo presi gratis con i punti della Feltrinelli)

Campanello d'Allarme



Comperato prima di partire per le ferie a CdC.
Ho dato una gran ravanata nel carrello dove i libri stanno a 50cent e mi son portata a casa pure questo..
L'ho iniziato a Bologna e l'ho finito in ferie..
mamma che brutto libro.. se anche l'idea un pochino poteva esserci, s'è dilungato in un sacco di situazioni inutili e noiose... e stupide (i panini a forma di coniglietto son stati veramente una cosa pietosa da leggere...) che me l'han fatto mettere nella scansia dei libri insulsi.

Ci sono delle bambine che fanno parte di una classe speciale (non si sa speciale per cosa) che stanno giocando quando vengono richiamate perchè sta per arrivare un temporale. Quella notte stessa la loro scuola brucerà.
Si salta ai giorni nostri: le bambine sono diventate delle giovani donne.
Una ad una ricevono una telefonata che le manda in uno stato ipnotico e tutte si suicidano simulando una specie di volo (chi si butta da un ponte, chi da un palazzo, chi contro un camion..)
Delle 7 Bambine di quella classe speciale, 5 fanno questa fine nel giro di 2 mesi. Una delle due superstiti è una suora che viene informata dalla madre della morte di una di queste e dal fratello della morte di un'altra. Le viene un dubbio e indaga un po' e scopre che tutte, prima di uccidersi, hanno ricevuto una telefonata. Temendo per la propria vita e per quella dell'altra sopravvissuta, fa copia di tutte le info che ha raccolto e le invia a due persone: l'ultima ragazza superstite e ad un amico di suo fratello che lavora nell'FBI.
Anche lei morirà suicida, buttandosi nel fiume da una rupe.
Il pacco arriva tardi a Sully (lo sbirro) mentre l'altra superstite, la giornalista Ginny, s'impanica e si da alla macchia.
Sully si mette sulle traccie di Ginny che, furbescamente, ha usato la carta di credito.
La trova nascosta in un residence dove la donna ha affittato un bungalow. I due parlano dell'amica comune e cercano di capire chi è perchè ha ucciso le altre.
I tre figli del titolare tornano al residence dopo una giornata di pesca e il più ubriaco di questi molesta Ginny. Sully lo mette in fuga a cazzotti.
Questo ritorna, da una mazzata in testa a Sully e cerca di stuprare Ginny.
Sully si rialza e gli spara senza ucciderlo.
Finiscono tutti e 3 in ospedale e poi da li Sully e Genny finiscono in una casa protetta.
Intanto tra loro nasce l'amore (in realtà è due si piacciono da quando si son visti ma lei tentenna per paura dell'amore, lui per dovere).
Alla fine trombano (Deo gratias) e si scoprono innamorati davvero.
(e se la parte nel bungalow era stata pesante con le loro minestrine, qua tra le palpitazioni e i panini a forma di coniglietto si tocca veramente il trash...)

Le avventure della coppia si alternano alle vicende di una strana famiglia: il dottor Karnoff (che ha appena vinto il Nobel per i suoi studi con cui, attraverso l'ipnosi, ha fatto guarire dei malati di cancro), la di lui moglie Lucy (classica donna che si annienta per il marito e la di lui carriera) e il di loro figlio (un ragazzo timido che sente le voci)
troppo lampante che uno di questi è il colpevole.
Alla fine il figlio comincia a parlare con se stesso e la "parte cattiva" che è in lui comincia a venire fuori e a prendere quasi il sopravvento. La madre prova a guarirlo con i messaggi subliminali e gli mette un registratore con la voce del marito sotto il letto: solo che lei non sa che quel nastro causa depressione e aggressività.
Mentre il dottore è via, il figlio sbrocca, parla con se stesso e si pianta un coltello in gola per uccidere "quello cattivo".
La moglie da fuori di testa.

I nostri intanto sono al sicuro in questa casa protetta quando alla tv sentono della consegna del nobel al dottore e, ascoltando la voce del doc, Ginny va in trance. Capito il nesso, vanno tutti a casa dal doc che è appena rientrato a casa sua con la moglie ancora fuori di testa.
Tutti parlano e la signora, come in trance, risponde alle domande che sente porre al marito, rivelando così di essere lei l'assassina.
Le bambine della classe speciale erano bambine con problemi di salute che il dottore stava curando con l'ipnosi. erano i suoi primi esperimenti e a lui il preside aveva detto di avere tutte le liberatorie da parte delle famiglie ma non era vero.
Temendo che, una volta diventato famoso, la questione potesse venire fuori e rovinare la reputazione del doc, la moglie con una telefonata aveva ipnotizzato le donne e le aveva convinte a buttarsi.
Lei finisce in manicomio criminale e muore poco dopo.
Sully e Ginny stanno insieme.
Il doc scompare in Irlanda.

-Frasettine-
"Buon Dio. Davvero ti piace questa roba?"
"Non ho l'abitudine di mettermi in bocca cose che non mi piacciono. Credo di avere superato quello stadio verso i due o tre anni."



Titolo: Campanello d'allarme
Autore: Sharon Sala
Editore: Harlequin Mondadori (collana I Chiaroscuri)
Periodo: 2004
Pagine: 317
Prezzo: € 7.50 (a CdC lo vendevano a 3.50 ma l'ho portato via per 50cent.. troppi!!!)