Thursday, January 29, 2009

Trattato sui Postumi dell'Amore


Un giorno mi ero fissata che volevo un libro su come usare un telaio per farmi dei tessuti peruviani fatti in casa.. sapevo di alcuni manuali della Fabbri e ho pensato bene, dopo il lavoro, di passare dalla Feltrinelli..
il manuale sul telaio non l'ho trovato.. ma ho visto sto titolo e ho pensato: guarda sto stronzo che copia il titolo a quello sulla sbronza...
lo stronzo è lo stesso autore..
e allora non potevo lasciarlo la.




Titolo: Trattato sui postumi dell'amore - le ore dell'inutile tormento
Autore: Juan Bas
Editore: Castelvecchi (collana Le Navi)
Periodo: 2008
Pagine: 185
Prezzo: € 14.00 (pagato intero)

Delitti Imperfetti - Atto II


famoso giorno di passeggiate al carrefourtsssss.. tra feltrinelli e centro commerciale ho fatto incetta di libri..
questo l'ho preso solo perchè parlava del Bilancia (e costava 9€ in meno!!).. m'aspettavo fosse una merda, solo per il fatto che fosse in offerta.. invece è molto molto bello.
Garofano scrive davvero bene, in modo semplice e comprensivo. Anche quando usa termini tecnici, si preoccupa sempre di spiegarli o descriverli, in modo da rendere davvero chiaro a chiunque quello che i Ris stanno facendo.
I casi sono raccontati passo passo.. accompagnando il lettore alla soluzione del caso insieme agli investigatori, non svelando subito quello che è accaduto e seguendo poi un percorso a ritroso come fanno altri che, da subito, ti dicono chi è l'assassino e poi ti spiegano come ha fatto.
l'unica amarezza rimane il fatto di sapere che si tratta di storie vere.. di vite spezzate dalla follia o dalla mancanza di rispetto per la vita umana.


03/02/09
l'ho finito due giorni fa.. è un libro che si divora da tanto è interessante e "leggero".
conoscevo solo la storia del Donato.
ricordavo la storia della tazzina presa al bar per ricavarne il DNA.. ma non sapevo del fatto che gli avessero rimosso l'auto, gliel'avessero aperta, repertata dentro e fuori, e poi rimessa al suo posto.

davvero un bel libro



Titolo: Delitti imperfetti Atto II - Nuovi casi per il Ris di Parma
Autore: Luciano Garofano
Editore: Tropea
Periodo: 2005
Pagine: 190
Prezzo: € 15.00 (pagato € 3.99 al carrefourtssss)

Facciamo un Gioco

Comperato quel giorno alla feltrinelli, insieme a "Io lo so" e pagato a prezzo pieno.
L'aveva consigliato la Filli su Bacaro.. in realtà non l'aveva consigliato, non aveva detto proprio nulla.. ma se lo nomina la filli..

Il libro è in realtà una lettera che l'autore compone per la sua compagna: lettera scritta a maggio ma che lei leggerà esattamente il 20 luglio alle ore 14.45, quando prenderà il treno da Parigi diretta a La Rochelle. La troverà stampata come inserto culturale del quotidiano "le Monde" e con lei la leggeranno, o l’avranno da poco letta, altre 600mila persone.
L'autore della missiva propone alla donna un gioco erotico fatto di sussurri e di carezze accennate, di gesti che lui suggerirà e che lei dovrà eseguire, di danze di corteggiamento che i due faranno assieme, anche se distanti..
Nelle 50 paginette scarse, le parole si fanno via via, insieme alle situazioni, sempre più "forti"..
Per questo il finale del libro piacerà di meno alle romantiche oltranziste.. ma forse un po' di più alle pornoromantiche che, non è difficile, si immedesimeranno con facilità nella protagonista e cominceranno ad eseguire (sorridendo) quei piccoli gesti che l’autore chiede alla sua donna di fare per lui.

Consiglio per gli uomini:
sono 50 paginette, accattivanti e pure un po’ pornacciose.. si leggono in una sera..
Leggetelo, scrivete delle note o dei pensieri a margine, sottolineate delle frasi, regalatelo alla vostra donna.

-Frasette-
50 pagine scarse.. non me la sono sentita nemmeno di sottolinearlo..
e lo si legge davvero in un'oretta..


Titolo: Facciamo un gioco
Autore:
Editore: Einaudi (collana L'arcipelago Einaudi)
Periodo: 2004
Pagine: 50
Prezzo: € 6.50 (un po' ovunque in rete vedo € 8, sul mio c'è proprio stampato € 6.50.. cmq pagato pieno alla feltrinelli del carrefourtttssssssssss)

Saturday, January 24, 2009

Io Lo So



Ero con Michele al Carreffourtsssss e ho fatto l'errore di infilarmi alla Feltrinelli per cercare un libro da regalare a Chiara.. ovviamente non ne ho trovato nessuno.
volevo comperare un libro economico per avere il punto che mi portava a 100 e avere così lo sconto di 30 euro sulla cartapiù..
alla fine ho preso questo, perchè ne avevo sentito buone recensioni.. e anche quello consigliato dalla Filli, "facciamo un gioco", che ancora non ho letto.

il libro mi è piaciuto.. però è lento, ripetitivo e dispersivo...
forse la voglia di far affezionare il lettore ai personaggi la porta a ripetere allo sfinimento che brava madre fosse stata Joanie, di quanto duro fosse il "lavoro" di prostituta e ci descrive tutte le beghe familiari e quelle della provincia meccanica dalla più piccola alla più grave.

riassunto brevissimo (perchè di 430 pagine alla fine quelle utili erano davvero poche).
Joanie fa la prostituta e vive con i tre figli: Jon Jon il maggiore (17 anni), Jeanette di 14 e Kira, la piccolina di 10 con un lievi ritardo che la rende buona e innocente.
Il protettore di Joanie è Paulie, un ruffiano che conduce la doppia vita di marito devoto e pappone spietato e affarista.
Paulie ha (e ha sempre avuto) grande considerazione di Joanie e del modo in cui lei ha tirato su i figli (anche se Jeanette è un po' una ribelle che vuol fare sempre come le pare). Quando Jon Jon comincia a muoversi da solo nel mondo del piccolo spaccio, Paulie ne nota le "capacità" e lo assume alle sue dipendenze.
Seguono scene di vita quotidiana come: Jon Jon che comincia a muoversi nel mondo degli spacciatori e dei debitori, Jeanette che lascia sola Kira per andare a scopare col fidanzato naziskin, Joanie e la sua vita passata e presente, tra figli e puttane.
Intanto appaiono le figure di Tommy e suo padre, i vicini di casa. Un giorno in cui Kira viene lasciata sola dalla sorella, è Tommy che la fa entrare in casa, evitando così che un assistente sociale la trovi sola e la faccia portare via.
Tommy è un ciccione mansueto, ha un rapporto tormentato col padre (che lo insulta e lo denigra quotidianamente) e ha la casa piena di bambole. E' strano, ma molto buono e gentile. Kira si trova bene con lui, e lui si offre a Joanie di diventarne il babysitter. Così sarà.
Un giorno Kira non fa ritorno a casa. Comincia la discesa agli inferi per la famiglia.
A Jon Jon arriva voce che Tommy e il padre avessero avuto una denuncia per abusi su minori: il padre scappa mentre Jon Jon aggredisce Tommy bruciandolo con dell'acqua bollente. Frequentando l'ambiente della droga e dei bordelli, lo stesso Jon Jon viene poi a sapere di un giro di pedofili che fa arrivare i bambini dall'est.
Un giorno, Big John si presenta da Paulie proponendogli un affare e chiedendogli un uomo di fiducia. Paulie fa subito il nome di Jon Jon e mette in contatto i due.. lo scopo di Big John pero' è un altro.. ha scoperto che il figlio è un pedofilo e sa come e chi gestisce il giro; vuole che quella bestia del figlio sparisca senza che si sappia in giro, e con lui devono sparire tutti quelli coinvolti nel giro di bambini.
Mentre Jon Jon scopre in questo modo che fine ha fatto Kira, anche Joanie lo scopre, ma dalle parole di Bethanie, l'amichetta di Kira, figlia della sua amica Monika.
Bethanie è una bimba di 11 anni di cui la madre si è sempre disinteressata (con disappunto di Joanie). Quando la piccola, devastata dal senso di colpa e dalla paura degli orchi, comincia ad accennare a qualcosa, è Joanie che con tanto amore e tenerezza l'aiuta a sfogarsi.. lei faceva dei "giochi" con i grandi, che le davano alcool, droga e soldi.. e anche tutte le attenzioni e l'amore (malato) che non le dava la madre. Quando le ordinano di portare con se Kira, è talmente tanta la paura che Bethanie lo fa. Ma la piccola Kira non è lusingata come Beth da queste attenzioni e si ribella ai suoi aguzzini. Questa sua ribellione è quella che le costerà la vita.
Il libro finisce con Pippy (l'organizzatore del giro) e il figlio di Big John ammazzati e fatti sparire, il corpo di Kira viene ritrovato (su confessione di Pippy prima di essere ucciso), Paulie (era tra i finanziatori del giro, non aveva mai partecipato alla cosa, ma aveva messo i soldi per trarne ulteriori profitti e, agli occhi degli altri, sarebbe sempre stato uno sfruttatore di bambini) incastrato dai conti e dalle confessioni degli altri, messo alle strette decide di suicidarsi -altrimenti l'avrebbe fatto fuori Jon Jon-, il padre di Tommy, colui che aveva desiderato Kira e che poi l'aveva uccisa, si era rifugiato in Romania da dove gestiva il traffico di bambini: viene raggiunto e ucciso da Jon Jon..
Al funerale della piccola Kira, Tommy viene abbracciato da Jon Jon e viene in questo modo "riabilitato" agli occhi della comunità.

-Frasette-
... si trattava di uno schema usato e abusato. Dai alle ragazzine e ai ragazzini amore e affetto, soldi e un certo status; poi quando cominciano a sentirsi al sicuro, comincia trattarli male, ad insinuare il timore che la loro posizione possa essre usurpata da ragazzi e ragazze più graziosi. Ed ecco come si combina un disastro di proporzioni grandiose, ma molto redditizio.

Jon Jon seppe d'istinto che quella donna aveva affrontato più combattimenti di Mike Tyson e probabilmente li aveva vinti quasi tutti.

Era così sospettosa che Jon Jon si domandò come cazzo facevano a leggerle i contatori.

"Pippy diceva che è untalente naturale".
Lo aveva detto con un orgoglio spaventoso. Era l'unica cosa per cui fosse mai stata lodata in vita sua e quella lode veniva da un pervertito. Che spreco criminale delle'innocenza e della fiducia di una bambina.


Titolo: Io lo so
Autore: Martina Cole
Editore: Tea (collana TeaDue)
Periodo: 2008
Pagine: 429
Prezzo: € 8.60 (intero)

Il Sospetto

(più grande non l'ho trovata)

Preso alla "fiera del libro" del carrefourtssss.. devo smetterla di comperare libri.. perchè tra offerte, regali di compleanno e mercatini dell'usato.. ne sto accumulando troppi!!! quanto meno.. questo l'ho letto in due giorni.. e se non avessi dormito tutto il tempo alle terme, l'avrei finito in una giornata.

il libro m'è piaciuto, è una bella storia che s'intreccia con fatti reali (la vicenda del mostro di Firenze).
Matilde, vedova di un noto chirurgo, vive con il figlio Enea in una bella villa nei pressi di Fiesole. Una sera i carabinieri vanno a chiederle del figlio, che non è in casa in quel momento. Enea è un armadio di uomo, grande grosso e molto introverso.
Lavora da un notaio, amico di famiglia, pur non avendo mai conseguito la laurea.
La sua stazza e il fatto che possieda una pistola (appartenuta al padre) han fatto si che venisse inserito tra i sospettati di essere il mostro di firenze.
Il dubbio si insinua in Matilde, che comincia a vedere coincidenze ovunque.
Il fatto che il figlio stia spesso fuori fino a tardi o che si rinchiuda al piano superiore della villa, che non abbia amicizie.. è soprattutto il trovare un bisturi del marito fuori posto sono le cose che portano poco a poco la donna a convincersi della possibilità che la cosa possa essere vera.
Enea invece è innamorato di Nanda, una tossica che gli si attacca e ne sfrutta la gentilezza e le disponibilità economiche.
Enea arriva anche a vedere i quadri di famiglia (sostituendoli con copie) per pagare il monolocale di Nanda e le dosi che ogni giorno le servono.
I sospetti di Matilde e l'angoscia di Enea per le sorti di Nanda (ridotta sempre peggio dall'eroina) creano un vuoto di incomunicabilità tra i due.
Matilde va curiosare nelle stanze di Enea quando questi è al lavoro e
prova a "confessare" i suoi sospetti ad Andreino, il notaio presso cui lavora il figlio.. i discorsi di Andreino sono allucinanti: che ne sarebbe dell'onore e del buon nome di tutte le nobili famiglie fiorentine se si scoprisse che il mostro è "uno di loro", che vergogna per la madre..
(molto bello invece il discorso di Enea riguardo ai rapporti tra madre e figlio, quando questo sostiene che una madre sarà sempre dalla parte del figlio, qualunque cosa egli faccia).

Nanda alla fine si suicida, buttandosi nell'Arno. Enea, sconvolto, si lascia andare e si chiude nel suo studio a scolpire il legno.
Intanto il "Mostro" continua a mietere le sue vittime; la polizia parla di bossoli: uno trovato vicino all'ospedale ed uno inviato ad un magistrato donna che si occupa dell'indagine. Sono bossoli molto particolari perchè molto vecchi: dei winchester made in Australia...
Gli stessi che Matilde trova in casa, in un cassetto nella camera di Enea.
La donna, decisa a fermare gli omicidi salvando il buon nome di Enea, lo uccide cambiandogli l'insulina e dandogliene una di composizione differente.
Dopo la morte del figlio, Matilde si lascia vivere nella grande villa, fino a quando la tv da la notizia della cattura del mostro..
I bisturi fuori posto che tanto l'avevano angosciata, Enea li aveva usati per scolpire nel legno in modo definito i capelli che incorniciano il volto anonimo di Nanda...

-Frasette-
"Soli si sta male, credi a me. Tutto, ma non soli. Scendi a qualunque compromesso, piuttosto. Accetta qualunque sopraffazione. Quando si è soli si diventa patetici."
Enea alzò gli occhi per guardarlo ansiosamente. "Anche quando la persona a cui vuoi bene ti costringe a fare cose che detesti e ti riduce senza volontà?"
"Anche se ti strappa l'anima."

"Quando si ha la fortuna di appartenere ad una famiglia importante, un tempo baluardo contro le intemperie e corona in un certo modo nobiliare, si hanno dei doveri, veri e propri doveri dinastici. Si riceve, ma in cambio bisogna dare. I comportamenti devono essere ineccepibili, tali da non dare adito, neppure da lontano, all'ombra dello scandalo."

Malgrado fosse cresciuto in mezzo a gente che preferiva sottintendere ed insinuare, piuttosto che dire o esplicitare, Enea non aveva mai imparato ad andare al di là dello stretto significato delle parole, a suo parere tanto ricche, numerose ed esatte da poter esprimere con precisione qualsiasi concetto.

"Non capisci perchè commetti l'errore comune a tanti di voler rapportare a te stesso, e quindi alla tua cultura e alla tua educazione, i comportamenti di chi invece è diverso."


Titolo: Il sospetto
Autore: Laura Grimaldi
Editore: Il Saggiatore (collana NET)
Periodo: 2004
Pagine: 228
Prezzo: € 7.80 (pagato € 2.90.. non è stata una grande offerta, rispetto a libri che costavano 15€ ed erano a 3.90€.. ma mi accattiva tanto la trama.. e ho fatto bene a prenderlo! )

Monday, January 12, 2009

Gioventù Cannibale


Non sono un'amante delle raccolte di racconti.. ma qua c'era un Ammaniti e un Nove.. e anche quel Pinketts di cui sento tanto parlare e di cui non ho mai letto nulla..
ne ho letti 4, fin'ora.. e (come prevedevo).. m'è piaciuto solo Ammaniti..

Seratina (di N. Ammaniti e L. Brancaccio)
Emanuele, giovane della roma bene che vive con la madre, è a casa con i suoi pensieri e con la genitrice quando gli citofona Aldo, l'amico di mille serate.
Aldo gli propone la "solita seratina" (giro a zonzo in auto a sfondarsi di canne).
Malgrado la mattina dopo si debbe svegliare presto per andare al matrimonio del cugino a Siena, Emanuele pensa "perchè no?, giusto una canna" ed esce.
Aldo lo trascinerà con se' tutta la notte, prima a cercare sigarette (visto che non hanno il fumo, Aldo tira fuori la bamba), poi a recuperare Melania a Torpignattara, che vuole andare allo zoo (di notte).. arrivati allo zoo, i tre scavalcano.. ma Emanuele (rimasto indietro per nascondersi dall'arrivo di una volante e per recuperare la pistola caduta ad Aldo) finisce prima con i piedi nella carcassa di un animale morto e poi nella gabbia del canguro. Canguro al quele è costretto a sparare per non prendersi un'altra codata al petto.
Melania, dopo aver fatto una sega ad Emanuele per calmarlo, gli chiede se le prende il cangurino; lui sbrocca ed è Aldo a prenderlo e a metterlo nel baule.. se ne vanterà con gli amici il giorno dopo.
Emanuele s'incazza e s'avvia a casa a piedi, ma Melania lo raggiunge e lo convince a salire in auto.
Parrebbe fosse la volta buona, quella in cui si torna a casa.. ma Aldo va a fare un giro nella zona dei travestiti. Comincia a prenderne per il culo uno, che risponde alla presa per il culo. Ma Aldo è fuori di se (troppa bamba), scende dall'auto e punta la pistola alla testa di "Nunzia"; vuole giocare a Lascia o Raddoppia.. lui fa le domande e se Nunzia sbaglia lui spara.
Emanuele va in soccorso del trav.. cosa che non impedisce ad Aldo di sparare ad un piede di Nunzia rea di aver sbagliato la capitale degli stati uniti.
Alla fine di questa "seratina".. Aldo finalmente riporta a casa Emanuele.. il quale, pensando che l'amico non cambierà mai e rimarrà in eterno un bambinone, guarda l'orologio e realizza che ha giusto il tempo di farsi una doccia prima di andare partier per siena..
Intanto, il cangurino che era stato liberato in strada perchè "tanto mi avrebbe cagato sulla moquette", viene prima schivato da un'auto che gli spezza la coda e poi centrato dal un furgone del latte.

-frasette-
-"non credere che sono una drogata come il tuo amico, Emanuele. Sono solo una che sa prendersi il meglio dalla vita. E' che non so dire di no.. " disse con fare mondano.

-"ma che cazzo di ragionamento è? Uno ti fa una sega e tu devi prendergli un canguro? Se mi facevi un pompino, allora? Ti dovevo portare qui l'orso bianco?"

E Roma piange (di A. Teodorani)
è la storia raccontata in prima persona di uno che narra del suo incontro con un vecchio ricco che gli propone di deventare uno "spazzino".. e lui elimina barboni e zingari..
(racconto che non mi ha detto un gran che.. )

Il mondo dell'amore (di A. Nove)
che io Aldo Nove non lo capisca, è cosa risaputa. E' la storia di Michele e Sergio, raccontata dal primo (nello stile di aldo nove). I due comprano un porno a pochi soldi, "il mondo dell'amore", pronti a farsi una sega insieme davanti alla tv. Solo che sto porno è piu' un documentario tipo "mondo crudele", quei docu anni '70.. e insomma.. alla fine di sto docu, viene mostrata l'operazione per il cambio di sesso di un uomo in donna (e mi sa che l'ho pure visto, da ragazzina, sto film).
non ho capito bene per quale ragione, fatto sta che prima michele si taglia l'uccello perchè vuole provare l'amore lesbico, e poi se lo taglia anche sergio. Muoiono entrambi.
-frasette-
"che cazzo fai?"
"l'ho tagliato"
"perchè?"
"per provare una storia lesbo. con te, amore mio"
"ma cosa sei? un frocio?"
"no, ma forse sono una lesbica!"

Avvicinò la bocca alle mie gambe. Anch'io avvicinai la mia bocca alle sue.
Fu, quello, l'ultimo 69 della mia vita. Il primo da donna. E l'unico da moribondo.


Cappuccetto Splatter (di D. Luttazzi)
è l'ennesima storia di cappuccetto rosso rivista con altri personaggi..
patetica e insulsa.. non perdo altro tempo a riassumerla, visto che ne ho già perso troppo a leggerla.

Diamonds are for never (di A. G. Pinketts)
me lo sono già scordata.. e l'ho letto solo 3 giorni fa.. fa troppi virtuosismi goliardici con le parole.. e mi fa solo stufare della lettura.
-frasette-
La vita fa schifo. D'accordo, ma la morte è peggio.

Diario in estate (di M. Governi)
è il racconto intervallato a due voci di due ragazzi sballati. si vedono al parco, si piacciono, si mettono assieme. Lui le passa la droga. Lei un giorno collassa e la ricoverano. Il padre di lei la obbliga a mollarlo e la manda a studiare a Londra.
Lei va da lui per lasciarlo e lui l'ammazza e butta il cadavere ai muraglioni del Tevere, dove vengono liberate le nutrie che lui vedeva catturare nel parco dove si sono conosciuti.

Treccine Bionde (di Curtoni)
Un tipo è in una discoteca; poga ubriaco e fuori di lui in mezzo alla bolgia quando lo urta una ragazzina con le treccine bionde e gli occhi sbarrati. lui la guarda un po' male ma quando questa sta per cadere, lui l'afferra per sostenerla e si accorge che la ragazza ha il ventre squarciato, gli intestini di fuori ed è morta.
La sorregge, in mezzo alla gente.. Nella sua disperazione, incrocia lo sguardo dell'assassino. Questi gli grida "l'hai ammazzata tu".. e il tipo risponde "certo, adesso devo andare a farne ballare un'altra. Le terrai compagnia finchè non torno, vero?"
e così lui rimane li.. mentre piange ed abbraccia la ragazza e il concerto continua..
e anche quando il concerto finisce.. lui è ancora li, che la tiene stretta e continua a muoversi come se stesse ballando un lento.
-frasette-
Alcool, frastuono e assenza di pensieri, una miscela diabolica e inebriante che li spingeva, talvolta, verso il sospetto che quei tre elementi fossero la creta con cui era stato modellato il paradiso. O l'inferno. O tutti e due.

Cose che io non so (di M. Galiazzo)



Titolo: Gioventù cannibale. La prima antologia italiana dell'orrore estremo
Autori: vari
Editore: Einaudi (collana Stile Libero)
Periodo: 1996
Pagine: 204
Prezzo: Lire 14.000 (pagato € 3,00 a CDC)

Wednesday, January 7, 2009

Delizie Terrene



Preso al mercatino perchè c'era scritto in copertina di questa panettiera che diventa detective suo malgrado e che si trattava di un thriller..
non mi è piaciuto per nulla.. l'ho trovato... sciapo.
270 pagine fitte fitte che spesso non dicono nulla o ripetono all'infinito quello che lei fa: imburrare le teglie, preparare gli impasti, farsi il bagno e bersi un gin tonic in terrazza. un po' poco.
Simpatiche tutte le scene con i suoi gatti, il nobile Orazio (ex mashio) su tutti.

c'è questa panettiera che si sveglia alle 4 per fare il pane e trova una ragazzina in overdose sulla griglia d'aria del suo laboratorio.
Riesce a farla ripigliare e, assieme all'ambulanza, arriva anche Daniel, un tenebroso volontario che la notte porta cibo e assistenza ai tossici.
intanto delle strane lettere cominciano ad arrivare a tutte le donne che abitano il vecchio palazzo di Corinna. sono missive che riportano i veri nomi di ognuna (Moroe, la strega, la vecchia giardiniera olandese, le due commesse anoressiche, Lady Crudelia che in realtà è un transessuale e che gestisce un sexyshop sadomaso) e per tutte c'è una bella minaccia di morte.
Daniel comincia a frequentare Corinna e le dice che c'è qualcuno che ammazza i drogati: 3 sono morti e 4 sono sopravvissuti ad un overdose.
Lei gli offre i suoi prodotti per far panini da distribuire di notte a barboni e drogati.
Una mattina Corinna si trova davanti alla porta del laboratorio un ragazzo che le chiede di poter lavare il pavimento per qualche soldo. Lei accetta (anche se ha appena finito di pulirlo) e poco a poco il ragazzo comincia a presentarsi tutti i giorni, ad aiutarla con gli impasti e a fare dei muffin più buoni di quelli di lei.
Corinna lo ricompensa con 10 dollari al giorno e una busta piena di cibo e poco a poco comincia a fidarsi di lui, anche se è un tossico che sta cercando una via di fuga (che lei vuole dargli).
Intanto il maniaco continua con le sue minacce.

La faccio breve, perchè tanto non è tutto sto capolavoro di trama:
Il maniaco è il vecchio signor P, che sta cercando di avvelenare la moglie e che voleva comperare tutto il palazzo (per cui cercava di spaventare le altre donne).
I tossici muoino a causa di eroina troppo pura. Questa era stata sottratta ad uno spacciatore da un tossico che l'aveva poi data a Lestat, un dark che si crede un vampiro. Lestat ogni due sere è in un locale (dove lavora anche Lady Crudelia): in questo locale improvvisa rituali col sangue (e paga i tossici che glielo "vendono" con l'eroina) al fine di filmare e ricattare le persone che riesce ad attirarci.
Corinna e Daniel si vestono da domina e cane per riuscire a smascherarlo: la vestizione e l'autostima a mille di Corinna quando ha il frustino in mano sono forse la parte più divertente del libro.

-Frasette-
Reprimendo il pensiero che avesse piazzato ad arte la coda in modo che io la pestassi, per poi godersi una decina di minuti di coccole e scuse..

Perchè poi li fanno a forma di pesciolino e cuoricino ? Non può essere certo per far piacere ai gatti. Orazio si mangerebbe croccantini anche a forma di lettere dell'alfabeto che formano la parola VELENO, se gli dovesse venire il suo solito languorino.

E' un gatto aristocratico, e ritiene maleducato mangiare in modo vorace.

Orazio è un vero signore: spesso mi rendo conto di essere incapace di rispondere ai rigidi requisti che lui ritiene irrinunciabili per una vera signora

Ha il dono dell'immobilità, una cosa molto affascinante. Se non ha niente da dire, non dice niente. Non fa conversazione tanto per parlare, cosa sorprendente in una persona così dedita al pettegolezzo.

(Lady Crudelia) sembrava una gentildonna inglese di campagna a passeggio, sembrava che da un momento all'altro dovesse sbucare un labrador. Ma quando indossava la sua divisa, corsetto di pelle rossa, calze a rete e 12 cm di tacco a spillo, incuteva terrore. Anche senza frustino.

Questo momento della giornata è il mio preferito. Con il frigorifero da campeggio in una mano e il gatto in braccio dall'altra parte, ascendo in terrazza come una dea.

Non mi piacciono molto i cani. Mancano di autocontrollo.

Sembra che le basti starsene senza fare nulla e i pettegolezzi la permeano come per osmosi.

"... aggrappato alle tende come Orazio quella volta che entrò in negozio l'alano?"
Anch'io mi ricordo la faccenda. Non solo Orazio aveva avuto una reazione immediata e istintiva arrampicandosi all'istante sulla tenda più alta, ma quando poi era sceso era così imbarazzato che ha fatto finta di non riconoscerci per due giorni interi.

"Anche se adesso sei vecchia, avrai avuto anche tu il tuo momento."
Stavo per dirle che 38 anni non è esattamente un'età pensionabile, ma mi sono ricordata quanto mi sembrava vecchia la gente di trent'anni quando ad averne 18 ero io.

James e il cameriere si sono riuniti in conclave.

.. il MAITRE APOSTOLICO...

...piccolissimi broccoli, irrisorie zucchine e patate arrosto prenatali con rosmarino.

"Ha staccato le etichette di tutte le sue bottiglie di vino."
(la fidanzata tradita di un sommelier prima di lasciarlo)

"Neurite periferica" ha esclamato tutta fiera la signora P., come ad indicare un'ottima scelta, in fatto di malattie.

Eravamo tanto dispiaciute per il povero angariato signor P., fino a che lui stesso non ci ha detto che gli piace fare lo schiavo e ci ha mostrato il suo (argh!) collare e il suo grembiulino coi volant.

Noi donne grasse siamo sopravvissute all'epoca delle carestie, dovrebbero tenerci da conto.

... non considero i dark cattive compagnie. La gente che dedica così tanta attenzione ai propri abiti di solito non è troppo pericolosa.

"Ma no, certo, ci sono anche dark gotici cattivi, membri di qualche gioco di ruolo del tutto fuori di testa, e persino maestri delle torture. Ma fanno parte di un gruppo il cui obiettivo principale è quello di mantenere vivo il proprio mondo fantastico. Quindi vengono estromessi se causano troppi problemi agli altri membri. Non credo sia importante di che tipo sia la fantasia a cui si dedicano. Se è una fantasia gentile, creativa e intelligente respingerà automaticamente chi volesse, per esempio, scoprire come facevano i soldati del quattordicesimo scolo a violentare le donne senza svestirsi dell'armatura, oppure qualcuno che decidesse di rivivere la caduta di Calais con morti veri.
La gente che vive di queste fantasie è di solito intelligente e con una certa buona educazione, ce n'è di peggiore con la quale interagire socialmente, te lo assicuro.

Lady Crudelia mi ha poi infilato un corsetto di pelle nera e ha iniziato ad allacciarmelo tirando le stringhe sul davanti. Osservavo letteralmente senza fiato le mie tette salire verso l'alto fino a formare due "globi lunari e velati d'azzurro", come già descritto da John Donne in una delle sue allucinazioni erotiche.


La regina del cuoio ha allentato un po' le stringhe di pelle, e per fortuna le mie tette sono rimaste al loro posto. Poi mi ha sollevato i capelli, li ha attorcigliati e me li ha fissati sullo scalpo con un lunghissimo spillone dall'aria pericolosa.
Attorno al collo e ai polsi mi ha allacciato fasce borchiate di pelle nera. Poi mi ha fatta girare verso la parete degli specchi, torcendosi le mani come una mamma piena d'orgoglio davanti all'abito da sposa della sua unica figlia.
Oh mio Dio! Ero meravigliosa.

"Ah, ma allora lei è una dominatrice! Lady o Madame qualcosa quindi."

Ed eccolo qua: nudo fino alla cintola, il resto fasciato in pantaloni e stivali di pelle nera. Sul petto si era fatto una specie di tatuaggio e intorno al collo aveva un collare: si è messo a 4 zampe offrendomi il suo guinzaglio.
I miei ormoni hanno di nuovo dato quella scossa alla base della spina dorsale.
"Sei molto decorativo".

Qualcosa è cambiato in me, dalla volta che ho indossato l'abito rosso da dominatrice di Lady Crudelia. Quando Daniel ha finito di lavarsi e vestirsi, ho preso Orazio e ho ordinato: "Tu porta lo champagne".
"Si, padrona" ho risposto Daniel. E ho sentito un fremito di potere. Non un brivido forte, solo un piacevole fremito.


Titolo: Delizie Terrene
Autore: Kerry Greenwood
Editore: Barbera (collana: I misteri di Corinna Chapman
Periodo: 2006
Pagine: 217
Prezzo: € 16.50 (pagato 3 euro a CdC
)