Tuesday, September 2, 2008

Testimone Inconsapevole


Folgorata dall'ironia di Carofiglio e non volendo arrivare impreparata alla serata alla Duna degli Orsi, son corsa a comperarmi l'opera prima dell'autore (Ad occhi chiusi era il suo secondo romanzo).
Fulminato tra il pomeriggio di mercoledì e la mattina di giovedì nella roulottina vacanziera.. penso di potermi annoverare tra le donne innamorate di Giorgio Guerrieri.. splendido nella sua debolezza, nelle sue paranoie, nella sua forza..

Dunque.. il romanzo si apre con Guerriri che viene mollato dalla moglie a causa suoi (di lui) tradimenti. Attraversa un periodo di attacchi di panico, insonnia, svogliatezza.. fino a quando dice basta, e torna ad iscriversi ad una palestra di box.
Intanto nel suo stesso palazzo viene ad abitare Margherita (con la quale comincerà ad uscire a cena, che gli racconterà del suo alcolismo e con la quale alla fine si fidanzerà ), mentre una ragazzona di colore gli si presenta in studio con la richiesta di prendere le difese di Abdou, un vucumprà senegalese accusato di aver ucciso un bambino di 9 anni.
Il piccolo era sparito dalla spiaggia vicino a casa sua ed era stato ritrovato cadavere (grazie ad una chiamata anonima) nel fondo di un pozzo.
Grande (e unico) accusatore di Abdou è il proprietario di un bar della spiaggia, che testimonia di averlo visto andare, con passo spedito e senza le solite borse di mercanzia ,verso la casa dei nonni del piccolo.
Il primo avvocato che aveva preso le difese di Abdou si era intascato i 10milioni raccolti dagli amici e se n'era occupato superficialmente.. ed infatti Abdou rischia l'ergastolo. Con una cifra si 3miliori raccolti e le preghiere della donna, Guerrieri decide di accettare.
Va in carcere per conoscere Abdou ed ovviamente viene subito trattato con diffidenza da questi. Aperta una piccola breccia nella scorza del senegalese e preso atto della situazione, Guerrieri punta al rito abbreviato per fargli dare 30 anni invece dell'ergastolo. Ma Abdou dice di essere innocente, dice che lui era amico di quel bambino, che quel giorno era a napoli per comperare della mercanzia.. e dice che la sua volontà è quella di andare al processo e di parlare per dire che è innocente.
Armatosi di santa pazienza, Guerrieri comincia a rileggersi le carte e a studiare la situazione.. dalla sua parte il fatto che non esistono registrazioni audio o video degli interrogatori fatti al barista e alle persone sulla spiaggia, ma solo "riassunti" fatti dai carabinieri che erano intervenuto sul posto.
Guerrieri è abile a fregare il barista; prima facendone emergere il lato razzista (l'uomo non sopportava i negri che stavano al suo bar) e poi mostrandogli 10 foto tra le quali non riconosce Abdou in ben due scatti (i negri son tutti uguali.. ).
Il controllo del traffico telefonico di Abdou, conferma che la mattina della scomparsa del bimbo, il cellulare era a napoli.. e viene tracciato di nuovo a bari nel pomeriggio.
L'accusa punta sui libri per bambini trovati nella casa del senegalese; ma in casa Abdou aveva oltre 100 libri, ed è maestro elementare nel suo paese. La foto con Ciccio (il bimbo scomparso) l'avevano fatta assieme perchè erano amici ed era stato proprio il piccolo a regalargliela.
Tra interrogatori di baristi, parenti del piccolo, carabinieri e Abdou.. alla fine si arriverà all'assoluzione del senegalese. Guerrieri punta la sua arringa (so mica se dici così anche in italiano...) sul "testimone inconsapevole".. quello che "crede" nella propria verità, portando gli esempi di studi fatti facendo credere a persone di aver vissuto determinate esperienze e notando come queste alla fine credano di averle vissute realmente. Non si può certo accusarle di mentire, poichè loro sono certe della veridicità della cosa.. anche se non è mai successa/esistita. E questo è per il barista.
Quando l'avvocato dell'accusa punta sulla verosimiglianza del tutto.. Guerrieri affonda col fatto che verosimile non significa veritiero.
Abdou è scagionato.. Guerrieri si fidanza con Margherita.. ma chi ha ammazzato il piccolo Francesco e perchè.. non ci è dato sapere.

-Frasette-
Mi stava dicendo che ero diventato un uomo mediocre o che forse lo ero sempre stato. E lei non aveva più voglia di vivere con un uomo mediocre. Non più.
Da vero uomo mediocre non trovai niente di meglio che chiederle se aveva un altro.

Avevo pensato tante volte che quella situazione non poteva durare e che dovevo fare qualcosa. Dovevo prendere un'iniziativa, trovare una soluzione, parlare onestamente. Fare qualcosa. Però, siccome ero un vigliacco, non avevo fatto niente.

Ebbi alcune fidanzate, naturalmente. Non ricordo una sola conversazione avuta con una sola di queste ragazze.

Vivevo nella paura di essere assalito dalla paura.

Lo psichiatra era alto, massiccio, imponente, con la barba e le mani come badili. (...) Dovevo prendere quella roba per due mesi. Dovevo cercare di distrarmi. Dovevo evitare di rimuginare su me stesso. Dovevo cercare di cogliere gli aspetti positivi delle cose evitando di pensare che la mia situazione fosse senza sbocco. Dovevo dargli 300mila, di ricevuta non parliamone e ci vediamo di qui a due mesi per il controllo.

Dopo aver deciso di fare a meno della moderna psichiatria mi sforzai di cercare qualcosa, come alternativa. Trovai che avevo voglia di fare a pugni.

Saltare, colpire, cercare di schivare, prenderle, darle, braccia che non riesci a tenere alte in guardia, per la stanchezza, respirare con la bocca, pregare che finisca perchè non ce la fai più, voler colpire e non riuscirci -ti sembra-, pensare che non ti importa niente di vincere o perdere purchè finisca, pensare che hai voglia di buttarti a terra e non lo fai e non sai perchè e cosa ti tiene ancora in piedi e poi suona la campana e pensare che hai perso e non te ne importa e poi l'arbitro alza il tuo braccio e capisci che hai vinto e non esiste niente altro in quel momento, niente altro che quel momento. Nessuno te lo potrà togliere. Mai più.

...ero suo ospite, non se ne parlava nemmeno che pagassi. Che poi un avvocato può sempre servire.

Conoscevo quel medico legale. Non sarebbe stato in grado di dire se un bambino -ma anche un adulto o un vecchio- aveva subito violenza sessuale neanche se avesse assistito allo stupro.

.. era uno con la canottiera (pag. 60)

descrizione del giudizio abbreviato: pag. 63 e 64 (molto interessante)

Queste cose non si devono dire, ma quando difendi uno spacciatore professionale che ti paga 10, 20, anche 30 milioni se riesci a farlo uscire di galera, beh un vago dubbio sulla provenienza di quei soldi dovrebbe venirti.

Persino uno sguardo intelligente, all'apparenza.

Hai 38 anni ed una aspettativa di vita piuttosto lunga. Pensi di passartela tutta a questo modo? Vai a questo cazzo di concerto e ringrazia.

Quando vado in una casa per la prima volta controllo se ci sono dei libri, se sono pochi, se sono molti, se sono troppo ordinati - il che non depone bene- se sono dappertutto - il che depone bene- ecc ecc

pag. 74 e 75. quando va a casa di Melissa (mi son schiantata)

(Tancredi) Era un omino con la faccia sparuta e due baffoni neri assolutamente fuori posto. Sembrava la persona più innocua della terra. Invece era lo sbirro più intelligente, onesto e micidiale che io abbia mai conosciuto.

... pronuncia le due sillabe che, da quando ero bambino, avevano sempre introdotto le mazzate per strada: "se no?"

La Mantovani... Ogni tanto, un vero uomo. Pensai.

La risata è importante perchè non si può imbrogliare.

"Secondo te qual è la qualità più importante per una persona?"
"Il senso dell'umorismo. Se hai il senso dell'umorismo - non l'ironia, non il sarcasmo, che sono un'altra cosa - non ti prendi sul serio. E allora non puoi essere cattivo, non puoi essere stupido e non puoi essere volgare."

"Che fa il tuo fidanzato?"
"E' ingegnere"
"Una persona seria?"
"No. Lui è capace di farti ridere, è simpatico. Voglio dire: è intelligente, fa delle battute divertenti, e così via. Però è capace di scherzare solo sugli altri. Su se stesso è tremendamente serio."

"Sfugge alla mia comprensione come ti venga voglia di fare battute idiote anche a quest'ora."

Allora alle volte mancavo agli appuntamenti e quasi sempre, quando non mancavo, arrivavo in ritardo. Lei si arrabbiava ed io sostenevo che non erano quelle le cose importanti. Lei diceva che la buona educazione era importante e io cominciavo a spiegarle, con ricchezza di argomenti sofistici, la differenza tra buona educazione formale - la sua - e buona educazione sostanziale.
Ovviamente la mia. All'epoca non ero nemmeno vagamente sfiorato dall'idea di essere solo un villano prepotente.

"Sei intelligente, avvocato. Io ho sempre pensato di essere più intelligente degli altri. Questa non è una fortuna, ma è difficile capirlo. Se pensi di essere più intelligente degli altri non capisci molte cose, fino a quando non ti cadono addosso. Allora è tardi."

Era un avvocato anziano, un po' trombone, sordo e con un alito agghiacciante. Le conversazioni con Cotugno erano surreali. Lui, avendo l'udito che non funzionava, tendeva ad avvicinarsi. Il suo interlocutore, che normalmente aveva l'olfatto che funzionava, tendeva invece ad arretrare. Fino a quando l'ambiente e la buona educazione glielo consentivano. Poi doveva subire.

... ha indotto gli inquirenti a trasformare (...) sospetti n congetture e congetture in presunte prove.

L'imputato non deve provare niente. E' l'accusa che deve provare, al di la di ogni ragionevole dubbio, la responsabilità dell'imputato.

Ci si affeziona anche al dolore, persino alla disperazione. Quando abbiamo sofferto moltissimo per una persona, il fatto che il dolore stia passando ci sgomenta.
Perchè crediamo significhi, una volta di più, che tutto, veramente, finisce.

I giocatori di racchettoni c'erano, ma non così numerosi come a luglio e agosto. Avrei voluto ucciderli, ma ero disposto, dato che aeravamo ad inizio stagione, ad accordare loro una morte rapida. A luglio o agosto avrei voluto ucciderli facendoli soffrire.

Si era spostato verso il bordo della sedia. Posizione di fuga, la chiamano gli psicologi.

"Ogni uomo ha dei ricordi che racconterebbe solo agli amici. Ha anche delle cose nella mente che non rivelerebbe neanche agli amici, ma solo a se stesso, e in segreto. Ma ci sono altre cose che un uomo ha paura di rivelare perfino a ste stesso, e ogni uomo per bene ha un certo numero di cose del genere accontenate nella mente".
Dostojevski - Memorie dal sottosuolo.

Qualche volta, quando volevo fare colpo, avevo risposto che ero stato un bambino strano. Mi dava un alone di fascino, pensavo. Noi tipi speciali spesso siamo stati bambini strani, era sottinteso.

Prima di amare, impara a camminare sulla neve senza lasciare impronte.

Cotugno parlò per poco più di un'ora, usò molti avverbi e molti aggettivi e riuscì a non dire assolutamente nulla.

...Albert Einstein (...): E' la teoria che determina ciò che osserviamo.
(...) Piuttosto che osservare obiettivamente tutti i dati disponibili, cerchiamo solo conferme a quella teoria. La nostra stessa percezione è fortemente influenzata, determinata dalla teoria che abbiamo scelto.

Dicono i cinesi: due terzi di quello che vediamo, è dietro ai nostri occhi.

E' difficile spiegare cosa si prova in un momento del genere. Perchè in realtà è difficile capirlo.

"Ricordi che dicevi che i conti prima o poi si pagano?"
"Mi ricordo. E tu dicevi che saresti scappato via prima. Se volevano, potevano farti causa".
(...) "Fra le varie cose che mi sono capitate c'è che non sono riuscito a scappare più, veloce come prima. Allora mi hanno preso e mi hanno fatto pagare quasi tutti gli arretrati. Non è stato molto divertente".


Titolo: Testimone Inconsapevole
Autore: Gianrico Carofiglio
Editore: Sellerio Editore Palermo (collana La Memoria)
Periodo: 2002
Pagine: 316
Prezzo: € 11.00 (pagato pieno alla libreria di Marina di Ravenna)


No comments: