Friday, August 21, 2009

Le Amicizie Amorose


Trovato nel cestone delle offerte a CdC.
Non sapevo nemmeno che la Schimperna avesse scritto un libro del genere.
Non l'ho apprezzato molto.. forse perchè non ho capito la differenza tra "un'amicizia amorosa" e una "bella amicizia".. voglio dire, è ovvio che con alcune persone hai un legame ed un'affinità maggiore che con altre.. ma da li a doverle ulteriormente suddividere, mi pare eccessivo..
Sono le storie vere di uomi e donne uniti da "strane" dinamiche e legati da vari sentimenti ci cui, non necessariamente, l'amore.


Titolo: Le amicizie amorose
Autore: Susanna Schimperna
Editore: Mondori
Periodo: 2000
Pagine: 202
Prezzo: Lire 28.000 - € 14.46 (a CdC lo vendevano a € 4.. ma l'ho portato via a 50Centesimi.. strano, perchè era li da appena 3 mesi... vabbè.. meglio per me!)

Una Piccola Bestia Ferita

(gnent'.. più grande nn la trovo)


Dopo la svirgolata di Culicchia, ci voleva la Oggero a ritirarmi su il morale.
Questo poi mi è piaciuto ancora più del primo, "La collega tatuata".
L'ho trovato più "leggero" a livello di comprensione, meno arzigogolata la scrittura e più capibili le allusioni, le perifrasi e gli intercalari.
Molto bella anche la storia.
Davvero, mi aspettavo di perderci su una settimana a leggerlo per cercare di capirlo, invece mi ha preso e si è fatto leggere bene.
Il finale, questa volta, non mi ha delusa.
Insomma, ottimo su tutta la linea!

Nel palazzo della "profia" vive una famiglia di ricchi industriali torinesi con due figli adolescenti. Karin, 18enne fighetta che assieme al fidanzato Gigi ama frequentare locali e tipi loschi, e Christian, di un anno più giovane della sorella, timido, introverso e devastato dall'acne.
Una sera Karin non torna a casa ma ancora non ci si preoccupa. E' abituata a fare come le pare. Christian però è preoccupato. Il ragazzo aveva chiesto di avere delle ripetizioni private alla Profia, e così comincia a confidarsi con lei che comunque ne aveva già notato l'infelicità e che è "quasi" ben felice di ascoltarlo.
Dopo qualche giorno arriva una telefonata: Karin è stata rapita.
Intanto la vita scolastica e sociale della profia prosegue tra uno scippo (la sua borsa), un colloquio col presunto zio di Deborah (lasciata a questo fidanzato "grande" e probabilmente malavitoso dai suoi genitori che se ne sono tornati al sud), uscite a cena con gli amici (con Bettina che fa la corte all'ispettore Gaetano) e la solita famiglia (marito Renzo, Livietta e la nonna).
Tra le confidenze che un giorno Christian fa alla prof, ce n'è una su Gigi.
Quello che il ragazzo non era riuscito a dire alla polizia relativamente al moroso della sorella per uno scrupolo (i genitori dei ragazzi sono amici di vecchissima data e sono soci in affari) riesce a dirlo alla donna: nulla di che, solo un episodio particolare.. una sera i tre erano sul jippone di Gigi e questo, vedendo un cane, accelero' per prenderlo sotto, uccidendolo.
E mentre la prof è li che si domanda il senso del suo ruolo di educatrice, Gaetano la fa andare a prendere con una volante e la fa portare in questura: hanno trovato il cadavere di un ragazzo all'interno di un capannone in disuso. E' il corpo di un bianco, di circa 20-25 anni, indossa solo i boxer e gli è stata portata via la faccia da 3 colpi d'arma di grosso calibro. Il ragazzo è stato ucciso altrove e scaricato li. Indossa un anello con due iniziali, K e J (Karin e Jim). E' il moroso di Karin.
Marco, un collega della profia che aveva avuto Karin come studentessa, le racconta che questa era solita frequentare il Chicco's bar. Partono Marco e la Profia a fare gli infiltrati in questo bar, ma scoprono solo che è frequentato da extracomunitari e banditi, nulla di più.
E' parlando con Christian che invece la profia si fa qualche idea in più. Chi ha ucciso Gigi probabilmente sono le stesse persone che hanno rapito Karin e probabilmente Gigi ha pensato di poter risolvere la questione da solo, sbagliando.
E mentre ragiona sull'"ammazzacani", sui motivi del rapimento e dell'uccisione di Gigi, torna a farsi vivo Marco con la fidanzata Valeria.
Valeria è una splendida donna che pratica arti marziali e fa la buttafuori in una disco ed è quasi certa di aver visto i due ragazzi insieme ad altri 3 balordi nel locale in cui lavora, le sere precedenti il rapimento.
L'ennesima chiacchiera con Christian.. il suo rapporto con la sorella che lo prendeva in giro per la sua timidezza, che lo chiamava HC e gli fregava le cose dalla stanza, come il libro di Euripide: l'Ifigenia in Aulide. (la vergine di Micene sacrificata dal padre).
E Ifigenia è anche la password del pc di Karin
Un giorno la profia viene affiancata dal Russo Nicola (fidanzato "grande" di Deborah) che la invita a prendere un aperitivo con loro due e a parlare (lei gli dice che vorrebbe tanto aiutare la poliza a risolvere il caso perchè è molto legata al fratello della rapita, ma tusso cincischi) e il giorno dopo arriva una busta contenete una cassetta con la voce di Karin che legge "la Spampa" di quel giorno e la richiesta di 4milioni di euro.
E' la madre di Christian questa volta che va a trovare la profia, va a ringraziarla per l'aiuto che sta dando al figlio.
Le due donne parlando e la profia chiede se lei sappia del mito di Ifigenia. Ma la madre ha fatto un istituto tecnico e non ne ha un'idea, così la profia spiega e racconta il mito.. e la donna inizia a piangere ed è lei ora a raccontare.
Racconta di quell'estate appena trascorsa, quando Karin tornò dalla Sardegna che era una furia raccontando che un giorno che erano soli in casa, il padre di Gigi la inchiodò al muro toccandola ovunque ma lei riuscì al allontanarlo e a scappare.
La ragazza raccontò tutto alla famiglia che non volle crederle. Il padre soprattutto. Che conosceva l'amico da 40 anni, che con lui aveva una ditta avviata.
Nemmeno ci parla, il padre, con l'amico.
E benchè Karin non sia poi così candida, pura e vergine come Ifigenia, lei vittima ci si sente lo stesso e ricambia tutti con maleducazione e cattiveria.
Ripensando a tutta questa situazione e a questa rabbia, la prof arriva a pensare che sia la vendetta di Karin verso la sua famiglia, quella che non la creduta.
Karin vuole presentare il conto alla famiglia facendola soffrire con la cattiveria quotidiana e preparando qualcosa che li faccia davvero stare male e li colpisca in quello che hanno di più caro e per il quale l'hanno "sacrificata": il denaro.
La profia arriva quindi ad ipotizzare che la ragazza abbia simulato il suo rapimento, forse con l'aiuto di quei balordi che forse hanno cambiato le carte in tavola.
La profia è chiamata di nuovo in questura: hanno trovato il suo tacquino che era nella borsa scippata. E l'hanno trovato in casa dei tre balordi che Valeria aveva rivisto nel locale. Chiamati subiti gli sbirri, trovano addosso ai tre un po' di roba, sufficiente a fermarli e a fargli perquisire casa dove, appunto, viene ritrovata la borsa della prof.
Ed ecco ricomparire Russo Nicola che dice alla profia di aver sentito che c'è uno nuovo nel giro, uno che fa affari con l'Albania e che gira con una squillo di lusso italiana che si fa chiamare Veruska.
Informazione che la profia passa subito a Gaetano davanti ad delle verdure alla griglia e un bianchino; lui ricambia l'informazione dicendole che dai tabulati dei cellulari di Karin e Gigi risulta che i due si chiamassero pochissimo ma che c'è un numero ricorrente intestato ad una signora di 80anni morta tre mesi prima e salvato sul cellulare di Karin col nome di Skip.
Quel numero è inattivo da oltre un mese ed è irrintracciabile.
Skip potrebbe essere l'abbreviativo di skipetaro, albanese. La profia ne parla con Christian ma a lui invece viene in mente Skipper, capitano. E si ricorda che la sera che Gigi uccise il cane, poco prima lungo quella strada si era fermato ed era entrato in un portone dove aveva appuntamento con il "capitano".
Alla domanda "sapresti ritrovare quel posto" il ragazzo dice di si, ed eccoli tutti (Christian, profia, Gaetano e sbirri vari) su un paio di volanti diretti in questo posto. Lo trovano. E Adesso? -FALSA PISTA-
I tasselli cominciano ad andare al loro posto mentre le indagini continuano ed arrivano a scoprire l'identità di Skip (un pesce piccolo arrivato dall'Albania qualche anno prima che si arrabatta tra sfuttamento della prostituzione e scommesse sui cani) e a trovare l'appartamento dove esercita Veruska fino a notare quell'uomo che non sembra un cliente, che va da lei in un orario in qui lei non riceve clienti e che suona il campanello in modo diverso (il maganccia che va a prendere l'incasso).
Una sera Karin aveva sbroccato di brutto e Gigi l'aveva mollata da sola nel locale, a parlare ancora di quella storia del sequestro con il loro "amico" Skip. Solo che Skip è stufo di quella vita e vuole fare il salto di qualità, vuole fare i soldi in fretta e tornarsene a casa. Ma un vero sequestro non si fa da soli e serve un'organizzazione. Così lui passa al Boss tutte le info che sa sulla ragazza e la sua famiglia e lascia che siano loro a compiere il sequestro, anche perchè Karin potrebbe riconoscerlo ed allora bisognerebbe ucciderla.
Il Boss è l'uomo che esce dall'appartamento di Veruska e che guardandosi costantemente attorno, s'infila in una Punto scassata e si mette in strada. Solo che il magnaccia ha la macchina scassata ma il motore truccato e schizza come un razzo tra le vie di Torino, seminando gli sbirri. Meno uno, il Maugeri, che fa il pazzo in moto e non la perde, senza farsi beccare.
Il Boss è l'uomo a cui si è rivolto Skip per avere aiuto la sera che Gigi lo era andato a cercare per chiedergli di Karin e lui l'aveva colpito con un tubo di piombo in testa. Poi, preso dal panico, Skip si era rivolto al Boss: i due avevano caricato il ragazzo svenuto in auto, l'avevano portato in un capannone dismesso e li il Boss aveva chiuso la faccendo da Boss, con 3 colpi in faccia a Gigi per nascondere i segni delle manganellate e per farlo tacere per sempre.
Ma in quel capannone, col freddo che fa, vanno a ripararsi alcuni barboni.. gli stessi che faranno la telefonata anonima alla polizia per avvisare che "c'è un corpo in quel locale.." e gli stessi che si prenderanno i vestiti di Gigi perchè tanto, a lui, non servono più.
Beccato Skip e srotolati i tabulati del suo telefono, si scoprono le chiamate al numero di Gerace Tammaro (il Boss con la Punto di cui, almeno la targa, l'avevano presa).
Grazie a Maugeri che non aveva mollato la Punto e grazie all'appostamento di altri sbirri, viene individuata la casa dove Gerace sta con Veruska e viene liberata Karin.
La profia la rivede due giorni dopo.. ed "aveva gli occhi di una piccola bestia ferita"






Titolo: Una piccola bestia ferita
Autore: Margherita Oggero
Editore: Mondadori (collana Oscar Bestsellers)
Periodo: 2004
Pagine: 248
Prezzo: 8.80 (preso alla minganti con il 10% di sconto socio coop, € 7.92

Friday, August 14, 2009

Un'Estate al Mare



Siccome abbiamo deciso per un cambio di programma e dalla camminata siamo passati al soggiorno stanziale in Umbria per portarci appresso i Pachi, ho fatto un salto a CdC per vedere di comperare quelle due guide dell'Umbria, ma CdC era chiuso per il ferragosto.. così me ne sono andata alla Minganti per far spesa e ho fatto un giro alla libreria della Coop..
oh, le guide costano tutte più di 20€.. QUARANTAMILALIRE!!!
ho deciso che aspetto che riapra CdC.. e tanto che c'ero mi son presa (nuovinuovi) tre autori italiani: la Oggero, Culicchia e il caro Brizzi.

Sono a pagina 63 di 205 e ancora non è accaduto nulla.. ma nulla di nulla.
Mi sa che quelli di IBS avevano ragione. Non ho letto un commento positivo..

L'ho cominciato ieri sera e finito questo pomeriggio..
una delusione.. cioè.. si vede il tentativo di .. la ricerca di un.. ma non si capisce di cosa..
non mi sento di definirlo brutto.. ma inutile si..

E' l'ennesimo libro (casomai se ne fosse ancora sentito il bisogno) che ci vuol dimostrare quanto vuote e miesere siano le vite dei trentenni attuali.. il problema è che lo dimostra con una vaquità di contenuti che riesce solo ad annoiare.

Luca e Benedetta si sposano dopo 6 mesi che sono assieme e vanno in viaggio di nozze in Sicilia, dove lui ha passato tutte le sue estati di bambino e di adolescente.
Luca ha 39anni, legge tanto (tranne di calcio e di sport) ed è un po' ipocondriaco: scambia ogni tirata di pelo per i sintomi di un tumore.
Benedetta è neotrentenne, è ricca e di conseguenza è stupida e da tale si comporta.
Vuole un figlio, forse perchè la sua amica è incinta.
Incontrano il Colonnello, diventato Generale in pensione, amico di famiglia di Luca.
Incontrano Katja, primo grande amore di Luca. E Benedetta, fedele al personaggio insulso che è, ha crisi di gelosia e fa discorsi idioti.
Katja ha una figlia di 17 anni, Andrea, tutta piercing e windsurf che si scopa Luca senza preservativo.
Luca va in para perchè pensa di essersi preso l'aids e se già prima faceva fatica a scopare sua moglie perchè dovevano farlo solo perchè lei rimanesse incinta, ora non ce la fa perchè teme di contagiarla.
Alla fine, ad una cena a casa sua dove sono tutti presenti, il generale svela che il padre di Luca è morto suicida in seguito alla depressione in cui era caduto a causa di un insabbiamento nel corso del quale era stato costretto a tacere.
Benedetta capisce un po' di cose in più del suo uomo ma cambia poco.
Luca trova il coraggio di mandare un sms ad Andrea per chiederle di vedersi e per chiederle se ha l'aids. Andrea gli dice che ha fatto gli esami prima di venire in Italia e che erano negativi.
Una mattina Benedetta dice a Luca che è incinta. Poi arriva un sms da Andrea che dice che è incinta pure lei.
Luca va ad incontrarla, va fuori di testa e comincia a stringerle il collo.
Poi la lascia e lei gli dice "Ti volevo solo prendere in giro, non sono incinta, stronzo."
e l'Italia è campione del mondo.

-Frasettine-
"E sei felice?"
"Mah, direi di si. Certo che si. Anzi, direi che sono più che felice. Sono.. molto contento. E tu?"

Sono così vecchio che ricordo il mondo prima dei personal computer, dei telefoni cellulari e dell'iPod.

Ufficiale straordinario. Piloto superbo. Padre eccezionale.

"Vedi, il problema non è Berlusconi. Il problema è che lui rappresenta meglio di chiunque altro la maggioranza degli italiani."

Ho sempre pensato che se mai ci fossimo rivisti avrei provato chissà quali emozioni. Invece riesco solo a pensare a quanto siamo invecchiati.

".. pure quel Montano a un certo punto s'è stufato dell'Arcuri."




Titolo: Un'estate al mare
Autore: Giuseppe Culicchia
Editore: Garzanti (collana Elefanti Bestsellers)
Periodo: 2009
Pagine: 205
Prezzo: € 8.90 (pagato € 8.01 perchè alla libreria coop della minganti mi han fatto lo sconto socio del 10%)

E' Stato un Attimo


OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooooooooooooooh!
m'è piaciuto proprio tanto!
l'ho letto in 3 giorni, davvero non riuscivo a staccarmi da sto libro.
bello bello bello bello bello!.
checchè ne dicano su IBS...

Santo Denti, detto "Trafficante", è un 26enne di Milano che si arrabatta con lo spaccio e i furti in casa di quelli che prima si è fatto amico.
Santo fa coppia con Max, ma questi sta prendendo lentamente la via della spada e diventa sempre più inaffidabile; Santo per un po' gli sta a fianco, pagandogli qualche debito e coprendo qualche magagna di questi, ma poi decide di sganciarlo.
Una sera Max va a trovare l'amico, i due parlano e quando il nostro si china per tirarsi una riga, Max lo colpisce in testa, probabilmente con una bottiglia.
Santo si risveglia in quello che sembra essere, anzi E', un bagno di qualche locale di lusso. Tutte le cose attorno gli appaiono strane, in primis il suo abbigliamento, poi lo scoprire di vederci anche senza gli occhiali, ..
una puzza di strino e un lieve dolore al dito gli fanno pensare di essersi fulminato con l'interruttore della luce.
Gli si avvicina un uomo in livrea che lo accompagna al suo posto, a fianco ad una bionda mozzafiato seduta al Teatro la Scala.
Non capendo cosa stia succedendo, Santo da fuori di testa ed esce dal teatro. Va per le strade di quella che riconoscere essere Milano, ma non la Milano di quando lui si chiamava "Trafficante". I taxi sono bianchi, i tram lucidi e i bancomat onnipresenti.
Arriva fin davanti a casa sua, o meglio.. fin dove DOVREBBE esserci casa sua, ma ci trova una banca e li, va giù come una pera.
Due sbirri lo soccorrono e trovandolo ben vestito decidono che è solo un ricco sbronzo e lo accompagnano a casa, all'indirizzo che trovano sui documenti che ha addosso.
La bionda del teatro è a casa ad aspettarlo. Inizialmente interdetta, Monica crede subito all'amnesia di Santo (visto anche il suo comportamento) e gli spiega chi è lui:
quarantenne, artdirector di un'agenzia pubblicitaria, è un piccolo genio nel suo campo, fa vita sana e sostiene un'associazione per il recupero dei disadattati, "le pecorelle di Padre Zurloni".
Ha un buco mnemonico di 14 anni.. il problema è che lui si sente e si comporta come il Santo del 1992, mentre è nel corpo e nella vita del Santo che vive nel 2006.
Ora.. il libro da qua (praticamente l'inizio) fino alla fine (335pagine) è uno sconquasso di eventi che a riassumerlo dovrei riscirvere il libro.
Santo che poco a poco riesce a ricostruire il suo passato remoto e prossimo: scopre di essere stato in manicomio, di essere stato chiuso in una cantina e lasciato li a morire da Max e si è salvato solo perchè un barbone che cercava riparo dal freddo l'ha sentito. Scopre che stava per sposarsi con Monica ma scopre anche da battute e occhiolini, che il Santo che è diventato è uno che fa vita sana ma non si tiene l'uccello nei pantaloni.
Viene trovato il cadavere dei direttore della società che galleggia in piscina con una ferita mortale ad un occhio e i sospetti si concentrano su di lui che deve inventare (visto che non ricorda) com'erano i suoi rapporti col direttore, ovviamente pessimi.
Deve inventare anche una familiarità con colleghi che gli sono del tutto estranei ed avere la conferma che lui con l'omicidio non c'entra nulla.
Alla fine ci arriva a dimostrare di non essere il colpevole. In un giro incredibile di investigatori improvvisati che gli recuperano tabulati telefonici, di alti papaveri (il padre di Monica) che cercava di fregare il direttore con l'aiuto di Santo per poi fregare anche Santo, di piccoli arrampicatori sociali che sbroccano diventando assassini, il nostro Santo riesce ad uscire dall'imbarazzo, a scoprire che chi lo voleva morto non era il suo vecchio nemico, Max, ridotto ormai ad un morto vivente dall'aids (e che lui, Santo, ha prima fatto curare alla comunità delle pecorelle e poi assunto come portiere del suo palazzo, perdonando da adulto quello che non avrebbe perdonato da ragazzo), riesce a risolvere la questione e a sposare la sua Monica, con buona pace di Sally, la ragazza magrebina con cui aveva una storia che gli era motivo di ricatto.

BELLO BELLO BELLO BELLO BELLO!
L'HO DETTO ALL'INIZIO E LO RIDICO, M'E' PIACIUTO PROPRIO TANTO.


-Frasettine-
Mi irrigidii sulla poltroncina. Se la tipa mi avesse toccato, teso com'ero credo che le avrei tirato un cartone.

Ma le luci si abbassarono di nuovo, e questa volta rimasero spente. Protetto dal buio, mi concessi il lusso di tremare.

"Qualche spinello o qualcosa di più?" chiese Giulio.
"Coca, amfe, qualche trip, funghetti. Anche del peyote una volta, ed è stata una bella botta." Mi era durata tre giorni ed avevo parlato direttamente con Atayalpa. Mi aveva dato i numeri da giocare al Lotto. Non erano usciti.

"Berlusconi è 'quel' Silvio Berlusconi?"
"E mi svegli per questo? Si, è lui." Sbadigliò. "Ai tuoi tempi era solo quello di Canale 5."
"Il Biscione."
"Prioprio lui. Io e te lo votiamo. Anche papà."
"E' di sinistra?"
"Per carità."
"Figuararsi."

"...La sua testimonianza potrebbe essermi utile quando farò istanza per la liberazione degli arrestati."
"Servirà?"
Sorrise. "A volte si fa qualcosa perchè è giusto, non perchè serve."

Bianchi era alla testa di un piccolo drappello di colletti blu, i miei colleghi direttori. Lui invece era in gabardine chiaro. Mi infilai in coda, camminammo in formazione a V. Bianchi in testa, che si muoveva emettendo raggi di luce nera che spazzavano via i malcapitati.

Risalii ringiovanito di 20 anni. Avevo ancora un processo per omicidio, un figlio in arrivo, i soldi spariti e un proiettile nella spalla, ma ero sopravvissuto alla prova.

Ovunque tu abiti, c'è sempre una vecchia che ti controlla dallo spioncino quando rientri sbronzo, che bussa sul muro se non trombi in silenzio, che manda lettere all'amministratore del condominio perché frequenti "gente strana". Le persiane le hanno inventate per loro, così che quegli occhietti maligni possano spiare quello che fai, scivolanda da una finestra all'altra sulle pattine.
Hanno il numero del pronto intervento scritto grande così sul muro sopra il telefono, la sirena portatile antistupro, il binocolo a raggi infrarossi.

"Signora, si è ricordata di prendere le sue medicine oggi? No, eh?"

"Su questo computer ci sono dei virus che pensavo fossero estinti dal Cretaceo. Forse dovrei copiarmeli per ricordo. Se ti mettessi un firewall?"
"Qualsiasi cosa sia, poi lo sapresti usare solo tu, quindi no."

Avevo 10 anni e gli credevo, perché a quell'età lì tuo padre è un incrocio tra Superman e il genio di Aladino.

Non si puo' mai essere completamente al sicuro, ma solo ragionevolmente.

"Non esistono le coincidenze, solo nessi non ancora comrpesi."

"Per un po' è stato tranquillo, poi ha cominciato a fare cazzate e a quel punto.. dentro e fuori come l'Atalanta dalla serie A."


Gli presi la canna e feci due tiri. Tossii.
"Troppo forte per te, cane infedele?"
"Troppo tagliato. Voi giovani non sapete più cos'è il fumo buono."


Titolo: E' stato un attimo
Autore: Sandrone Dazieri

Editore: Mondadori (collana Piccola Bibblioteca Oscar)
Periodo: 2008
Pagine: 311
Prezzo: € 8.80 (lo presi con IBS.. mi sa che c'era uno sconto del 20% su quel libro e mi sa che avevo un ulteriore buono di 5€ perchè il riepilogo dei miei ordini mi dice che l'ho pagaro € 6.16)

Sunday, August 9, 2009

Delitti Imperfetti


Avevo già in braccio 2 libroni di ricette che non farò mai, due economici di quello che ha scritto "L.A. Tattoo".. un altro di una che non mi ricordo.. e ho buttato l'occhio nel carrello delle offertissime..
ho trovato un Brizzi che a 50centesimi non potevo lasciare li.. (mi son detta che la mia copia di Jack Frusciante di sicuro non la trovo in casa e allora tanto valeva prenderne un'altra).. e questo del Ris, che quando mi sono resa conto che era la prima edizione son stata troppo felice e ho pure fatto un fischio finto con la bocca a culo di gallina.

L'ho iniziato ieri sera e finito questa mattina.

Che dire?
Agghiacciante sapere che si tratta si storie vere.
Garofano ha un modo di scrivere leggero e semplice: racconta i fatti, spiega le tecniche.. ed ha una grande umanità e delicatezza verso i personaggi che descrive, siano essi le vittime o i carnefici..

Tra i casi famosi come quello dei Carretta e di Novi Ligure, altri meno noti ma altrettanto sconvolgenti, come quello di Sarah Jey di Bologna o del tipo fatto a pezzi dall'anziano omosessuale di Torino.
In questo libro si parla molto del DNA e delle tecniche di raccolta e repertamento prove legate al sangue e di come siano state determinanti nella risoluzione dei casi.


Ogni volta che leggo qualcosa di Erika e Omar, del loro accanimento sulla madre e sul fratellino.. 60 coltellate ognuno.. una lama da 19 cm piegata dall'uso furibondo sul corpo di Susy.. di una stanza messa a soqquadro da un ragazzino di 12 anni che cerca di sottrarsi alla furia omicida della sorella che adora.. di un padre che non rinnega questa figlia perchè "è l'unica cosa che mi è rimasta"...
mi viene un pelled'oca alta un metro..
Quello che apprezzo di Garofano è l'onestà verso il lettore nel descrivere Susy de Nardo non solo come una vittima sacrificale che grida alla figlia "ti perdono", ma anche come una madre despota e una donna frustrata che non riesce a trovare un dialogo con la figlia e che a volte sembra perfino felice di avere con lei un motivo di scontro.
Rimane cmq una lama di 19cm che colpisce per 60 volte.. troppe anche per una situazione di infelicità.

-Frasettine-
alcune in particolare.. non le riporto perchè fuori dal contesto perderebbero tutta la delicatezza che Garofano ha riservato a queste vittime..


Titolo: Delitti Imperfetti - 6 casi per il RIS di Parma
Autore: Luciano Garofano
Editore: Tropea (collana Le Querce)
Periodo: 2004
Pagine: 157
Prezzo: € 14.00 (a CdC era scontatissimo!!! da € 2.50 l'ho pagato solo 50centesimi!!)

Ossessione Perversa

(non è la copertina della mia copia, infatti la mia è un Mondadori e questa è un Chiaroscuri)

Questo appartiene alla "botta" di gialli che comprai al mercatino..
In realtà, cronologicamente questo viene prima di "rosso scarlatto", ma io non lo sapevo e manco mi ero accorta che erano della stessa autrice..

Ora che ne ho letti due, posso dire che scrive abbastanza bene, ma è molto ripetitiva e piuttosto banale..
personaggi stereotipati: gente ricca con un ego a mille, donne in carriera che si comportano da uomini, uomini in carriera che si "comperano" le loro perversioni..
boh.. sa tutto di minestrina riscaldata..

farò a gara con me stessa per fare un riassunto il più breve possibile.
C'è un pazzo che uccide delle prostitute e le fa ritrovare vestite da suora in camere di hotel.
c'è la sessuologa Morgan che ha in cura una prostituta d'alto bordo che le dice che ha scritto un libro dove parla dei suoi clienti e che ha una storia d'amore con un uomo con il quale pero' non riesce a fare sesso. La squillo sparisce e il suo fidanzato va dalla dottoressa per chiederle di dargli una mano a ritrovarla.
pagine inutili in cui la dottoressa si finge una squillo e incontra i clienti di Cleo: non ci fa sesso perchè la prima volta non si fa ma ci si conosce, e lei cerca di scoprire se tra uno di questi ci puo' essere il rapitore della ragazza.
OVVIAMENTE l'assassino delle prostitute e rapitore di Cleo è il suo fidanzato, che aveva dei trascorsi in seminario e che voleva purificare la sua donna per aiutarla a fare sesso con lui.
In tutta la storia, conosciamo la figlia di Morgan che vuole fare l'attrice e conosciamo lo sbirro Noah con il quale la dottoressa inizia una relazione.


-Frasettine-
Nessuna


Autore: M. J. Rose
Titolo: Ossessione Perversa
Editore: Harlequin Mondadori (collana I Nuovi Bestsellers)
Periodo: 2005
Pagine: 316
Prezzo: € 5.90 (pagato € 1.80 al mercatino di via Mattei)

Tuesday, August 4, 2009

Pit Bull - Cani che Combattono





M'è piaciuto tanto.. ma tanto..
spero che i miei amici animalisti mi perdonino....


Il libro è edito nel 2007, io pensavo che fosse in giro da più tempo, non so perchè.
L'avevo visto una sera alla feltrinelli e mi aveva preso bene il fatto che il nome del cane fosse Siouxsie..
L'ho tenuto monitorato per un po' e appena mi son dovuta servire di IBS per l'acquisto della guida del cammino di san francesco, ho colto l'occasione e l'ho messo in carrello..
L'ho letto in una giornata.. davero impossibile smettere finchè non arrivi alla fine.
è un bellissimo inno alla musica punk..
(nulla a che fare coi punkabbestia)

La storia è narrata in prima persona ed è sicuramente questo che mi ha fatto piacere il libro, perchè se anche (purtroppo) si parla di addestramento e di combattimenti tra cani che spesso terminano con la morte di uno dei due, l'autore riesce a farmi calare talmente bene nel suo mondo e nei suoi pensieri che quasi riesco a figuarmi le ambientazioni e percepire il suo "sentire" che (purtroppo again) è molto misero.

Billy da 10 anni vive con Barbara detta Barbie. Quando si sono conosciuti lei era una mezza punkettona che tentava la via della notirietà e lui un nullafacente. Oggi lei ha passato i 30, non ha ancora "svoltato" e le frustrazioni della vita cominciano a farsi sentire tra un lavoretto al bar e le creme anticellulite.

Billy alleva ed allena 3 pitbull: Sid (Vicius), Joe (Strummer) e il figlio di un campionissimo, Siouxsie. Tutto questo di nascosto da Barbie, che non condivide la passione del compagno per questa "cosa immorale".
Tra scommesse che gli permettono di mantenersi dicendo di lavorare in una tolettatura per cani quando non è vero, tra gli allenamenti in palestra dei suoi cani, tra un rapporto ormai logorato con la compagna che ogni giorno minaccia di andarsene, assistiamo alla lenta discesa agli inferi di Billy nella quale pero' a rimetterci sono i suoi cani.
Morti i primi due, ad un grosso raduno in cui verranno fatti combattere i più grandi campioni d'Italia, il caso fa si che Siouxsie debba sfidare suo padre.
Il pitbull di Billy verrà ucciso, non prima di rivolgere al suo padrone uno sguardo in cui pare riconoscerlo come il vero padre.
Sconvolto dalla perdita di Siouxsie, Billy torna a casa ubriaco ed ha una lite furibonda con Barbie.
Questa scompare, ma per la coppia pare essere una cosa normale tanto che Billy si preoccupa più dei cani tanto che va dal tipo che gli aveva venduto Siouxsie e compera un cucciolo nuovo.. "agli altri l'avrei venduto a 1000€.. ma 500€ sono ok, siamo tra amici...)
Ma quando Barbie non torna e quando la madre e le amiche di lei cominciano a cercarla a Billy, in seguito ad una conversazione con un investigatore, viene un dubbio.
L'ultima volta che ha visto Barbie è stata la sera in cui è morto Siouxsie.. ricorda di aver litigato con lei, ricorda di averla sentita dire che era felice che il cane fosse morto, ricorda di averla presa per un braccio.. ma non ricorda altro.
Va quindi nel punto in cui ha sepolto il pitbull e ne dissotterra il sacco che ne contiene il corpo.. scoprendo che all'interno di questo c'è anche il corpo della sua donna.

-Frasette-
Ben presto scoprii che due cani che combattono sono uno spettacolo unico al mondo. In questo sport gradualmente s'impara a conoscere le razze, si ammira la rude bellezza di un animale capace di uccidere un suo simile. L'ammirazione porta al desiderio di possedere una di queste creature, e l'orgoglio che ne deriva spinge a far combattere il proprio cane contro quello di qualcun'altro.

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Programma di allenamento.

I romeni condizionavano i loro cani con metodi ortodossi, usando ogni tipo di crudeltà. Certo, i cani non hanno coscienza, ma un cuore si. Un cane senza cuore è come un cane senza padrone: condannato.

Per regolamento non era necessario proseguire fino alla morte di uno dei due avversari. Il vincitore non era obbligato a finire l'altro cane, ma se voleva nessuno glielo impediva. Nei combattimenti, se un cane faceva il gesto di scappare, veniva ritirato, e l'altro era dichiarato vincitore. Ma in genere i cani che si ritirano non hanno vita lunga. Spesso i padroni li accoppano sul posto.

Il punk aveva scatenato una rivoluzione a cui non s'è presentato nessuno.

Ordinai una Corona

Il barista chiese: Limone e sale?
"Lasciamo stare le cazzate, dammela così"

La vita è come andare al supermercato , pensi di poter scegliere perchè trovi le superofferte, e poi capisci che qualcun altro ha scelto per te.


Titolo: Pit Bull - Cani che combattono
Autore: Giuseppe Casa
Editore: Nuovi Equilibri (collana Eretica)
Periodo: 2008
Pagine: 175
Prezzo: € 10 (comperato su IBS, era scontato del 50% e dividendo le spese di spedizione di €3.90 sui 3 libri che ho comperato l'ho pagato €6.30)