Wednesday, July 30, 2008

Delitto in Casa Proust



ooooh.. che bello quando un libro a cui non dai due lire, ti si rivela subito delizioso dopo poche pagine.. son proprio felice.
Preso sempre a CdC.. e non volevo accattarlo perchè 3 € per un'edizione che nuova ne costa 9€.. mi parevano troppi..
Fa parte della collana "i luoghi del delitto"... è una collana bellina da impilare sulle mensole.. ma di due che ne avevo gia' presi e di uno che ne ho letto.. non son rimasta molto entusiasta.. per cui ero combattuta tra il prenderlo per metterlo in mensola a far arredamento e il non prenderlo temendo fosse una ciofeca troppo costosa (con 3 euro, se ravanavo, ne prendevo 3!!)
e insomma.. accattatevillo... ho letto una quindicina di pagine mentre facevo una vasca ghiacciata.. ed è proprio delizioso!!

E ZEPPO DI IRONIA!

Si comincia con il ritrovamento del cadavere della presidentessa della Proust Association trovato nella casa in cui Proust trascorse l'infanzia ed ispirò "alla ricerca del tempo perduto".
I sospettati sono molti, visto che sta per tenersi in quei giorni l'ennesimo congresso/concilio/simposium sul poeta.
La vittima non è certo uno stinco di santo, anzi.. è un'arrivista calcolatrice che non esita ad approfittare delle situazioni sfavorevoli degli altri per ricattarli ed ottenere posizioni di prestigio e fama.
(ho avuto un po' di difficoltà nel memorizzare i personaggi, forse per via dei nomi in francese.. e per il fatto che erano tutti legati all'ambiente letterario).
Insomma.. ognuno di loro aveva un buona ragione per eliminare la presidentessa.

Il professore francese che stava per far uscire la sua "biografia definitiva" su Proust e che invece scopre, dalla bocca di lei, che sono stati ritrovati 15 quaderni del poeta e che, di conseguenza, l'opera del professore che sta per essere data alle stampe non è più tanto definitiva ma, anzi, superata prima ancora di vedere la luce.
Lo studioso americano al quale lei riesce ad estorcere una cattedra negli stati uniti, un editore francese che lei ha fatto innamorare, divorziare e (quasi) perdere il lavoro.
C'è anche Gisele, la segretaria della presidentessa, quella che ha trovato i quaderni.
Con la solita mossa infida, la presidentessa se li fa consegnare e li usa a suo favore.
E abbiamo anche il visconte con il quale la tizia voleva annunciare il fidanzamento.. ma questo si capisce subito che non c'entra nulla.

Intanto l'ispettore
Foucheroux indaga e viene raggiunto dal commissario Leila, sua spalla, che gli porta il dossier sulla presidentessa.
Scopriamo che Gisele ha messo del sonnifero nella marmellata della vittima per farla addormentare e riprendersi i quaderni, che questi quaderni sono stati messi in una borsa, la borsa affidata alla governante della villa.. che a sua volta l'ha affidata al cameriere di una locanda e che è stata presa per errore da un gruppo di vacanzieri italiani.
C'è una figura nera che segue Gisele e la ricerca di questa borsa e che cercherà di ucciderla annegandola nella palude (Gisele, non la borsa). Si tratta dell'editore "rovinato" dalla presidentessa. E' lui l'assassino della donna che, preso dalla gelosia e dal senso di abbandono, la colpisce con una statua alla testa.
Bello anche il passaggio personale tra Gisele e sua sorella Yvonne, quello in cui scopriamo che la sorella perfetta con la famiglia perfetta, in realtà tanto perfetta non è se lei è disposta a mollare tutto e a scappare con lo stesso uomo che aveva sedotto e abbandonato Giselle.. senza sapere (ovviamente) che si trattava dello stesso uomo.


-Frasette-

...terminata una diatriba rivolta alla collega sugli svantaggi del punto mosca per accorciare gli orli..

...quando le si chiedeva cosa facesse nella vita, rispondeva "Il meno possibile".

Foucheroux tornò alla lettura, commovente nel suo zelo. Sapeva come leggere. Girava le pagine con delicatezza e senza fare il minimo rumore, a intervalli regolari. Poca gente è capace di trattare un libro come si deve.

Quel giorno (Gisèle) venne a sapere che (Malik) era psichiatra al Sainte Anne e faceva ricerche sulle rappresentazioni letterarie dell'isteria. Suo padre era un diplomatico libanese e sua madre un'attrice francese che aveva avuto un certo successo in opere d'avanguardia. Era vegetariano e preferiva di gran lunga Corelli a Vivaldi.
Fu solo molto più tardi -troppo tardi- mel suo minuscolo appartamento di rue des Plantes, che le parlò di Catherine e dei loro due bambini.

Marylis "pensava" a una tesi di laurea su Proust e le scrittrici del sud, e quando lui aveva scherzato "Non è stato già fatto?", aveva risposto, con la sicurezza critica dei suoi vent'anni: "Oh, certo.. ma male. Sai.. la vecchia scuola."

"La guida del perfetto proustiano.." ripetè il commissario, sbalordito.
"Ah, non conosce questo capolavoro? -ironizzò lei- Noi ne abbiamo ricevuti due esemplari. Mi permetta di offrirgliene uno.."

... il colpo del canonico oggetto contundente.

Gisèle condusse la doppia vita delle amanti che aspettando invano che, per loro, si lascino le legittime spose. Le statistiche erano contro di lei ma, come le altre, pensava di rappresentare l'eccezione.

"tutto-quell-che-avete-sempre-voluto-far-credere-di-sapere-su-Proust-senza-mai-averlo-letto"

(Max Brachet-Léger) affondava in una poltrona di cuoio nero, gli occhi semichiusi, i capelli in disordine, in preda a una delle sue celebri crisi di angoscia esistenziale. (...) In un momento di debolezza di cui solo il ricordo bastava a fargli sentire di nuovo un turbamento che lo portava sull'orlo del godimento retrospettivo, aveva detto di si.
Il grade critico parigino affondò ancora di più nella poltrona, prese l'augusta testa tra le mani delicate da intellettuale, e come tutti gli amanti abbandonati del mondo si mise a piangere, con grandi singhiozzi patetici e poco eleganti.

Attribuiva la scelta degli studi in francese l'eccellente pronuncia alla memoria di una lontana antenata della Louisiana, senza indicare tuttavia che, probabilmente, aveva fatto parte di uno dei numerosi lotti di prostitute deportate a New Orleans nel XVIII secolo.

Critica della critica dei racconti critici: una visuale trasatlantica.

... libri di ogni tipo, che testimoniavano dei gusti eclettici della padrona di casa in campo letterario, o almeno il desiderio di far vedere che leggeva.

Strinse la mano tesa e fu presentato ad alcune persone, di cui fece una questione di puntiglio dimenticare subito i nomi senza importanza.

...champagne minimamente decoroso.

...ebbe l'impressione di veder comparire un angelo della misericordia di un quadro preraffaelita.

...si lanciò nella sua tesi sostituendo semplicemente "è un grande piacere" con "è un triste onore venire a parlare davanti a voi oggi della problematica del pluritesto..."

...la sua buona educazione non gli avrebbe permesso...


...parlavano con le stesse intonazioni, la stessa sintassi, e un sovrano disprezzo per niente mascherato da una ostentata gentilezza.

Gisèle gli disse che aspettava un figlio suo.
Egli usò con eleganza una serie di epitropi, da cui venne fuori che era un suo problema e che, ben inteso, era pronto, finanziariamente, ad assumersi la responsabilità di un aborto.



Titolo: Delitto in casa Proust
Autore: Monbrun Estelle
Editore: Robin (collana: I Luoghi del Delitto)
Periodo: 2007
Pagine: 238
Prezzo: 9 € (pagato 3 € a CdC)


Monday, July 28, 2008

Blue Tango - Noir Metropolitano


mi ricordo che avevo letto la recensione su qualche giornale maschile tempo fa.. forse GQ.. forse Max.. (e m'ero pure tenuta il trafiletto con l'intenzione di comprarmelo appena avessi avuto tempo per leggere).. fatto sta che quando ho riconosciuto la copertina a CoseDiCasa.. me lo sono accattata al volo... era pure al 50%


L'ho cominciato ieri sera, sfiancata da quell'insulsissimo "il più dolce delitto"... ho letto solo poche pagine però, vista la cottura post-anguriata del week-end...
Ho come l'impressione che lo brucerò in una giornata.. e che mi affezionerò molto ai personaggi.

http://www.roversiplanet.com/bluetango/bluetango.asp

30/07/08
l'ho finito oggi.. letto praticamente in due giorni (ma potevo farcela in uno).
i personaggi sono splendidi.. Radeschi col suo labrador e il suo giallone son spettacolari.. lo sbirro guzzone è splendido.. e anche il caporedattore che ricorda molto quello di Peter Parker è bello forte.
Bella la storia, un susseguirsi di cadaveri e di imprese che sembrano sempre improvvisate..
si. bello davvero.

si comincia con uno che va da una puttana (di quelle belle) e che poi la strangola.
dopo un po' un peruviano finisce spinto sotto la metropolitana.
poi trovano uno ucciso di botte e buttato nel Lambro.
poi ammazzano un'altra puttana.
Radeschi fa dell'hackeraggio e scopre che gli omicidi delle puttane (anche altri due passati) avvengono tutti vicini alla linea rossa della metro.
nella casa della prima ragazza uccisa viene trovato di tutto: sangue, sperma e impronte digitali. Impronte di cui non esiste riscontro perchè probabilmente chi le ha lasciate non ha mai fatto il militare. Ne consegue: un obiettore, un riformato, uno con famiglia a carico, un prete.
alla fine è davvero un prete.
quello nel Lambro era un pazzo che studiava per commettere l'omicidio perfetto e aveva spinto il peruviano sotto la metro facendo attenzione a tutti i particolari: essere vicino alla via di fuga, scegliere una persona disattenta (ascoltava la musica), agire in un momento di caos per non essere visto.
era stato pero' visto dagli amici del peruviano, che l'avevano rincorso e preso a botte.
ho cercato di essere sintetica.. forse ci sono riuscita.
pero' (torno a ribadire) m'è piaciuto davvero tanto..

e mo.. voglio una TOKAREV!!!!

-Frasette-

La donna, una vecchietta dall'aria energica e la borsa con le ruote, lo fissava con disgusto.

La cronaca nera è solo voyerismo

Era Mascaranti, il braccio armato del vicequestore.

"Dinne un'altra del genere e stanotte dormi in cella, con un travesta."

Enrico, in uno slancio di entusiasmo aveva promesso che il giorno in cui avesse scritto un pezzo da prima pagina sul più importante quotidiano milanese, avrebbe fatto una donazione alla parrocchia.
Quel giorno era arrivato.
(...) "Ho visto il tuo pezzo! Complimenti."
I preti non li freghi, manco a morire. Si ricordano di tutto.
"Grazie, è proprio per questo che la chiamavo. Devo mantenere la mia promessa, si ricorda? A chi posso intestare il vaglia?"
Il prete glielo disse. Su certe cose non scherzava mai.

Nella città frenetica, dove tutti corrono, dove tutti scappano verso un appuntamento, nessuno bada agli orologi che, pacifici, regnano l'ora sbagliata.

Una vespa del '74 non è uno scooter, è una missione.


Appena arrivava la stagione, partiva per tour enologici, vendemmie, strada e del vino. In quei viaggi, si faceva sempre accompagnare dalla fiamma del momento. Tutte le sue donne, anche se astemie, adoravano l'atmosfera di quei luoghi. Colline morbide, uliveti, chiostri, mura medioevali. Senza contare che andare per cantine da solo, oltre a deprimerlo, lo avrebbe fatto sentire un vero alcolizzato.

Quella libertà riconquistata gli aveva permesso di coltivare una folta schiera di interessanti frequentazioni.

La Tokarev TT30 è una rivoltella russa con soèpra impressa la stella a cinque punte e la scritta CCCP, che si fabbricava negli anni trenta e che con tutta probabilità era arrivata in italia insieme ad un carico di puttane e magnaccia rumeni.

"Caga o lassà liber el bus"

"Il problema è che per accedere a queste informazioni bisogna violare un sistema, sbaglio?"
"Esatto, mi daresti una mano?"
"Non se ne parla, Enrico. Non faccio più stronzate simili."
Radeschi si aspettava una risposta del genere. Un'altra qualità che riconosceva agli ingegneri era quella di essere terribilmente prevedibili. Oltre al fatto di diventare un po' bacchettoni appena varcata la soglia della maggiore età."

In ogni attacco hacker questa fase rappresentava il momento della verità. Per bucare un sistema non ci vuole solo tecnica e conoscenza approfondita della materia, ma anche, sembra incredibile a dirsi, psicologia. Proprio come negli scacchi, le regole sono chiare: sai benissimo come si possono muovere il cavallo e la torre. Quello che non sai, e che devi cercare di prevedere, è il fattore umano: come, e quando, il tuo avversario deciderà di adoperarli. Prima di rischiare qualsiasi mossa, dunque, specialmente quella di apertura, meglio studiare il proprio contendente per capire come intenderà impostare la partita.



Titolo: Blue tango. Noir metropolitano
Autore: Roversi Paolo

Editore: Stampa Alternativa - Nuovi Equilibri (Collana Eretica)
Periodo: 2006
Pagine: 205
Prezzo: € 8.50 (da € 3.50 l'ho pagato € 1.75)

Wednesday, July 23, 2008

Senza Pietà



Siccome è estate e siccome mi sto facendo il culo come una capanna al lavoro (non capisco perchè, invece di andare al mare, la gente va in una città umida e bollente come Bologna.. mah.. ).. dicevo.. siccome ho bisogno di "leggerezza" e il libro di Onorato (Il più dolce delitto) è un libro che m'annoia per il troppo esercizio di stile mentre un bel thriller è quello che ci vuole.. dicevo.. siccome tutte queste cose, ieri sono passata al mercatino e sono uscita con altri 4 libri.. di cui questo sopra.

allora.. c'è Sydney che è americano e scrive romanzi e storie per la tv.. e Alicia che è inglese, di famiglia benestante, che ama dipingere.
I due sono nemmeno trentenni, sposati da due, vivono nella campagna inglese a un tot di chilometri da Londra, perchè la campagna costa meno e gli da tutta la serenità necessaria per la loro vita artistica.
Nella casa accanto alla loro, viene a vivere un'anziana signora, Miss Lilybanks, che diventa presto amica di entrambi. Ogni tanto i ragazzi vanno a cena da lei, ogni tanto è lei che va da loro, anche quando ci sono amici che vengono da fuori a trovarli.
I rapporti tra Syd e Alicia sono un po' tesi: lui è nervoso perchè non riesce a vendere le sue storie (lui le scrive ed Alex, da Londra, fa la sceneggiatura) e sfoga la sua frustrazione con un atteggiamento acido verso la moglie.
Dopo l'ennesimo litigio, Alicia dice che se ne andrà per un po' da casa. E così fa.
In sua assenza, Syd simula l'omicidio della moglie: immagina di buttarla giù per le scale, di nasconderne il cadavere in un tappeto.. e poi porta davvero il vecchio tappeto nel bosco e lo seppellisce ad una discreta profondità.
Passa un mese. Alicia non torna e non da notizie, Syd sta benone e scrive pure bene, la famiglia di lei invece si preoccupa e mette in moto la polizia.
Miss Lilybancks dice a Syd di averlo visto, una mattina, con il tappeto in spalla.. e lo riferisce anche alla polizia.. Arriva un ispettore che parla con Syd. Syd dice che quella era una simulazione, perchè lui è uno scrittore ed aveva bisogno di "informazioni" esatte da scrivere nel suo libro.
Racconta che la moglie si è allontanata per una crisi e che l'accordo tra loro due era quello di non cercarsi.
Syd va a trovare Miss Lilybancks per dirle che la polizia ha trovato il tappeto seguendo le sue indicazioni, e che nel tappeto (ovviamente) non c'è nessun cadavere. Ma quando la donna lo vede, per lo spavento ha un attacco di cuore e muore.
La foto di Alicia intanto, appare di molti giornali. Ma Syd dice alla polizia di temere che la moglie possa essersi tinta e tagliata i capelli.. e avvisa che andrà nel paese dove pensa che possa trovarsi, per vedere di riconoscerla.
Chiede anche info a vari amici londinesi, perchè Alicia non sta prendendo i soldi dal loro conto.. e ciò significa che qualcuno la mantiene o che lavora sotto falso nome.
Assieme a due comuni amiche, i tre ricordano di un tale che una sera di qualche mese prima, fece una corte spietata a Alicia.
Syd ricorda il tipo.. e lo scopre nel famoso paesello.
Seguendolo in taxi, riconosce Alicia, con i capelli corti e rossi, che attende l'uomo sul bordo di una strada. Chiede poi informazioni sulla coppia all'ufficio postale del paese, e gli viene detto che sono la famiglia Leamans, marito e moglie, li in vacanza da circa due mesi.
Syd torna a casa, ma non dice a nessuno di aver visto la moglie e il di lei amante (ne' ad Alex, ne' alla polizia).
Alex dice a Syd che hanno pronto il contratto per la serie della "Frusta", un personaggio inventato di Syd, che pero' gli editori sono un po' preoccupati per la "situazione" poco chiara di Syd (i sospetti che abbia ucciso la moglie cominciano ad essere molti). Alex chiede di dividere gli incassi della serie 60% e 40%, per tutelarsi dalla cattiva fama di Syd; questi ovviamente non accetta ed Alex lo ricatta dicendo che andrà alla polizia a raccontare di tutti i litigi tra lui e Alicia.
Anche un altro possibile contratto per un libro che Syd era riuscito a vendere in America subisce una botta d'arresto per la stessa ragione.
Syd a questo punto manda prima una lettera e poi un telegramma ad Alicia dicendole di contattare i genitori e di farlo così uscire da quella situazione.
Alicia, sentendosi scoperta, va fuori di testa e chiama l'amante (che era a Londra e che la raggiungeva solo nei fine settimana).
La mattina dopo, squilla il telefono in casa di Syd e l'ispettore gli dice che hanno trovato il corpo della moglie ai piedi di una scogliera.
Syd confessa tutto alla polizia: il fatto che lui l'avesse vista la settimana prima, che gli avesse mandato una lettera in cui le chiedeva di dare sue notizie (anche in modo anonimo alla famiglia) e di aver taciuto per discrezione.
Chiamato a Londra dalla polizia, Syd va prima a casa dell'amante di lei (sempre presentatoci come una mezzasega timorosa e più interessato alla sua carriera).
Questi gli racconta cos'è successo la sera prima, ovvero del fatto che Alicia l'aveva chiamato al lavoro chiedendogli di precipitarsi da lei, che l'aveva trovata terrorizzata e che alla sua (di lui) ennesima richiesta di rivelare tutto ai genitori e di mettere fine a quella fuga, Alicia si era lanciata fuori dalla casa ed era poi caduta dalla scogliera.
Syd lo accusa di averla spinta e lo costringe a prendere un sacco di sonniferi, lasciandolo poi mezzo morto in casa.
La polizia lo trova ancora in vita.. e Syd teme che possa sopravvivere e raccontare tutto.. invece questo muore.
e Syd è libero e riabilitato...

IO PERO' STO LIBRO NON L'HO MICA CAPITO.

-Frasettine-
trattandosi di un romanzetto.. non ho sottolineato nulla..



Titolo: Senza pietà
Autore: Highsmith Patricia
Editore: Bompiani (Collana: Tascabili)
Periodo: 2007 (4° edizione)
Pagine: 274
Prezzo: € 8,20 (a CdC lo vendevano a 2.. ma gliene ho dato solo 1!!!! -quanto mi sento figa quando faccio questi affaroni.. )

-mo che ho finito il libro.. so mica tanto se è un affarone..
forse lo è per il solo fatto di aver pagato veramente poco per un libro del genere.

E ho pure scoperto che questa è l'autrice del Talento di Mr. Ripley...

Il Più Dolce Delitto


Iniziato domenica mattina, quando Michele continuava a dormire e io non volevo scendere dal letto.. e la mia mano è arrivata solo a prendere quel libro, nel benno ikea sopra la mia testa..

che dire.. mi sorprendo a leggere un libro con personaggi dell'ambiente s/m..
e cmq è un libro che mi perplime parecchio..
troppo esercizio di stile.. troppi aggettivi inutili.. troppe donne arrendevoli e subito calate in ruoli di sottomesse con battute da sottomesse..
in alcuni tratti i passaggi sono molto belli.. la scrittura è elegante..
in altri la trovo davvero solo spocchiosa e altisonante senza che sia davvero necessario..

29/07/08
mamma mia che libro spocchioso...
ieri ho finito "senza pietà" e ho ripreso in mano questo, anche perchè (malgrado sia scritto fittofitto e praticamente senza dialoghi) l'ho letto piuttosto in fretta e sono già poco oltre la metà.. quindi vorrei finirlo..
però una pagina e mezza di beato nulla e di gran quaqquaraqqua... della rava e della fava.. scritte bene, eh?? belle parole, per carità..
mo soccia.. che due maroni!!

31/07/08
ieri ho fatto una cosa che non facevo da anni..
..... l'avanti veloce....
ho letto tre pagine a bocconi.. saltando un bel tot di pezzi..
è davvero lungo e prolisso in certi punti..
e quello li, quello in cui parlava della tipa più grande di lui.. è stato davvero tirato alla nausea..
ha ripreso un po' di scorrevolezza quando è tornato a parlare del e dall'istituto..



Titolo: Il più dolce delitto
Autore: Onorato Giancarlo
Editore: Sironi (collana Indicativo presente)
Periodod: 2007
Pagine: 280
Prezzo: € 15,00 (preso a cose di casa. era a € 3,50.. scontato del 50% quindi l'ho pagato € 1,75 .. -e son pure troppi!!!)

Thursday, July 17, 2008

Il Giardiniere Notturno


Non avevo assolutamente in programma l'acquisto di questo libro.. anche perchè ne ho parecchi a casa da cominciare (e un paio di quelli scritti qua ancora da finire.. )..
ma siccome mi sono chiusa fuori di casa e sono venuta a riparare in hotel.. per allietarmi la giornata e riempirmi le ore che mi separavano dall'inizio del mio orario lavorativo, mi sono accattata "a credito" (nel senso che lo devo ancora pagare) l'unico libro giallo presente nell'edicola della Giusy.

Iniziato mercoledì e finito sabato sera.
E' un bel libro, ben scritto, bella storia.
Se proprio voglio trovare qualcosa di negativo.. direi tutte le storie secondarie che c'ha buttato dentro.. dal tipo che ha ammazzato la moglie e che stanno interrogando ad inizio del libro (90 pagine praticamente inutili), ai problemi scolastici del figlio, ai trafficanti legati marginalmente alla storia.. che non ho ben capito che ci azzecchino.. ma cmq...
La storia:
nel 1985 vengono uccisi 3 adolescenti i cui nomi sono dei palindromi: Otto, Eve e Ava.
I corpi vengono trovati in giardini della città, uccisi con un colpo di pistola alla tempia, i vestiti sono stati cambiati dopo la loro uccisione, tutti hanno dello sperma nel retto, nessuno presenta segni da difesa.
Ad indagare è un vecchio ispettore. T.C. Cook e a far la guardia nel luogo del ritrovamento dell'ultimo cadavere sono due giovani agenti, Holiday e Ramone.
Si fa un salto temporale fino al 2005; Ramone che pareva avesse scelto di fare il poliziotto solo per avere un lavoro, ha invece fatto carriere nella polizia ed è nell'unità Crimini Violenti. Holiday invece, che pareva quello con più ambizione, si è dimesso a causa di un ipotetico caso di corruzione, ora fa l'autista di auto di lusso e porta a spasso ricchi personaggi.
Una sera in cui è particolarmente ubriaco, Holiday accosta in una zona un po' isolata per farsi un ripiglino; quando si alza per andare a svuotare le olive, nota un corpo disteso.
Illuminandolo con la torcia, nota la ferita d'arma da fuoco alla testa e il nome sulla collana del ragazzo, Asa.
Torna alla macchina, si allontana dal luogo e chiama la polizia, senza dare le sue generalità.
Ramone riconosce la voce dell'ex compagno dalla registrazione e si mette a cercarlo.
Holiday intanto, riesumati i ricordi di quegli omicidi e associandoli al nome del ragazzo, va a cercare il vecchio ispettore Cook e gli parla della sua pauta, ovvero che l'assassino dei palindromi sia tornato.
Il caso di Asa viene affidato ad un altro ispettore, Ramone e Rhonda invece vengono mandati ad investigare sull'uccisione di Jamal, un ragazzo che sembra corteggiasse una spogliarellista di un locale losco.
Ramone intanto continua ad interessarsi al caso di Asa per due ragioni: una è quella dei palindromi, l'altra è che il ragazzo era amico di suo figlio Diego, e Ramone è amico (anche se non ottimo) del padre di Asa.

A farla breve, Rhonda nota che i proiettili che hanno ucciso Asa e Jamal sono di un calibro particolare, una .38. Per scrupolo li fa analizzare e scopre che sono identici.
Interrogando la ballerina, si arriva al di lei fidanzato. Questi ha ucciso Jamal per gelosia, prendendo un'arma da una mezzasega che viveva di espedienti.
Condotto in carcere, la mezzasega ammette di aver trovato il cadavere di Asa nel parco e di aver sottratto la pistola per rivenderla.
Nel computer di Asa vengono trovate immagini di rapporti omosessuali. Il padre, roso dal senso di colpa, racconta a Ramone di averlo spesso trattato male per la poca passione che Asa metteva nello sport e il troppo tempo che dedicava ai libri.. e di averlo spesso chiamato "finocchio".
Asa, a soli 14 anni, si è ucciso perchè omosessuale e incapace di affrontare il padre e la società.

Mentre Ramone chiude il cerchio sulla mezzasega e sull'assassino di Jamal, Holiday e Cook stanno seguendo un'altra pista; Cook è convinto che l'assassino dei palindromi fosse un membro delle forze dell'ordine, solo così si spiega perchè i ragazzi abbiano seguito il loro aguzzino senza difendersi. Da anni è convinto che si tratti di una guardia giurata in particolare, tale Wilson.
Wilson era finito in prigione per molestie ad un minore; in carcere, accusato dagli altri prigionieri di pedofilia, era arrivato ad ucciderne uno e la sua pena era stata prolungata.. Cook aveva notato che gli omicidi palindromi si erano interrotti in prossimità del suo arresto, ed erano ripresi a qualche mese dalla sua liberazione (Cook non sa che Asa è morto suicida, ed egli stesso morirà di infarto prima di introdursi in modo illecito nella casa di Wilson in cerca delle ciocche di capelli che l'assassino aveva asportato ai ragazzi).
Casi chiusi.

Altro salto temporale indietro al 1985, alla notte in cui viene scoperto l'ultimo dei tre cadaveri.
Cook sulla scena del crimine che parla con due giovani poliziotti, Holiday e Ramone... ed in lontananza una guardia giurata, Wilson, che accarezza la ciocca di capelli presa alla ragazza uccisa mentre canticchia la canzone Live Evil (palindroma).. la canzone che ascoltava la prima volta che, da bambino, aveva subito abusi sessuali da suo zio.

-Frasette-

Erano al secondo anno di servizio, non più reclute, ma non ancora esperti. Avevano ormai acquisito una certa diffidenza verso gli agenti con un grado superiore a sergente, ma non avevano ancora maturato un atteggiamento cinico nei confronti del lavoro.

...pensò Ramone "porta a casa il risultato, e tutto ti verrà perdonato. Produci e fai il cazzo che vuoi."

Le regole di Ramone erano precise: segui il manuale, nessuna imprudenza, testa bassa e pedalare. (...) Il poliziotto era un mestiere, non una vocazione. Holiday, invece, stava vivendo un sogno, si sentiva pieno di energie e in preda alla pura eccitazione da ventitreesimo salmo, quello della chiamata a raccolta del gregge.

La conversazione serviva a reggere l'alcool. Uno non può semplicemente sedersi li e mettersi a bere.

"Tu non sei per niente un ragazzo" (...) Usava spesso il doppio negativo. Era convinto di sembrare più uomo di strada.

Notò subito una mora. Un po' di miglia sul contachilometri, ma niente male.

"La mia intenzione era di portarla nel parcheggio di fronte e farmi fare un pompino."
"E poi dicono che il romanticismo è morto..."

A Brock piaceva definirsi giamaicano, ma non aveva mai messo piede sull'isola. Era americano, come le banconote da un dollaro e la guerra.

Guardò com'era vestita, una maglietta di Diego di una squadra di football e pantaloni del pigiama, e capì il messaggio: stasera niente sesso. Ma lui era un uomo, ottusamente fiducioso come ogni altro. Non avrebbe permesso che una mise trasandata lo fermasse. Doveva almeno provarci.

"Ecco tua figlia" disse Regina.
"Non è mia figlia" disse Ramone. "E' una cintura di castità di 7 anni!"
Cinque minuti dopo, Alana dormiva come un ghiro nel loro letto, con la piccola mano scura sul torace di Ramone. Il quale si sentiva un po' seccato, ma anche felice.

"Dovremmo farlo vedere, forse ha qualche difficoltà di apprendimento."
"E' solo scriteriato, non ho bisogno di pagare nessuno che me lo confermi."

"Sembra che la sua morte sia un favore alla società"
"Forse. Ma sai che lavoro sempre allo stesso modo. Dio li ha fatti tutti innocenti, al principio. Nessuno è nato cattivo."

... riprese invece Cook, determinato a continuare l'elenco dei suoi mali come tandono a fare gli anziani.

"Non avevo bisogno di cercarlo. Non l'ho mai lasciato andare a feste, a dormire da amici o cose di questo tipo. Lui di sera restava a casa. Questo era il mio modo di sapere sempre dove fosse."

"Ma posso stare tranquillo che voi due ve ne terrete fuori?"
Holiday e Cook fecero un cenno di assenso poco convinto. Era difficile fare promesse. (...) "Ci ha fatto una domanda? Io stavo solo seguendo il ritmo della canzone con la testa..."
"Io pure..."

"Dio mi perdoni se parlo così.."

"Credo proprio di non capire di cosa stia parlando."
"Ne sono sicuro."

Non era psicologicamente debole. Aveva più di un motivo per essere infelice, ma faceva il possibile per tenersi fuori dalla depressione. Non che avesse molti motivi per alzarsi dal letto la mattina, ma lo faceva lo stesso e si vestiva prima di fare colazione, come un uomo che deve andare al lavoro.

Ora che era più vicino alla morte, sarebbe stato facile e comprensibile che si rimettesse a frequentare la chiesa, ma riteneva che fosse un'ipocrisia.

"C'era come un ponte naturale tra lo stivale e l'Africa."


Titolo: Il giardiniere notturno
Autore: Pelecanos George

Editore: Piemme (collana Maestri del thriller)
Periodo: 2008

Pagine: 380
Prezzo: € 6,50 (sono quelli piccini e compatti... stranamente non mi sto levando gli occhi a leggerlo).

Saturday, July 12, 2008

Il Villaggio degli Innocenti

Continua la mia "battaglia personale" ai libri della Reichs.
Perché cmq mi piace molto, li leggo veramente in un baleno.. e trovo molto dolce il rispetto per la vita che ha questa donna che lavora studiano la morte..

Al mercatino ho ormai preso tutti i suoi libri.. me ne mancano solo un paio..

1997 - Corpi freddi LETTO
1999 - Cadaveri innocenti LETTO
2000 - Resti umani LETTO
2001 - Viaggio fatale LETTO
2002 - Il villaggio degli innocenti LETTO
2003 - Ceneri
2004 - Morte di lunedì CE L'HO A CASA DA LEGGERE
2005 - Ossario
2006 - Carne e ossa CE L'HO A CASA DA LEGGERE
2007 - Skeleton

Ho fatto l'errore di leggere le recensioni su IBS.. che mi definiscono questo libro come il meno bello della Reichs.. il mio solito culo.. cmq è di "appena" 390 pagine.. considerando che ne ho lette 40 in un'oretta.. dovrei sbrigarmelo velocemente...

16/07/08
sono (credo) a pagina 290.. e secondo me quelli che l'hanno recensito su IBS sono un po' fuori.. di certo non è un capolavoro, ma è altrettanto certo che non fa così schifo come dicono. I colpi di scena ci sono e le descrizioni delle operazioni (l'analisi del pelo del gatto e la ricostruzione del cranio in plastica) non le ho trovate così lunghe e sfiancanti.. a mio parere, il viaggio nel bosco di -corpi freddi- rimane sempre il pezzo più noioso della sua produzione..

il libro comincia ormai con lo schema fisso della Reichs.. con Tempe che è impegnata in una cosa quando le arrivano per dirle che si deve occupare di altro..
nella fattispecie (adoro questa parola)... Tempe è in Guatemala per riesumare da una cisterna i corpi di una trentina di persone (prevalentemente donne e bambini) massacrati dalla milizia di qualche gerarca locale, corpi ai quali lei deve cercare di dare un nome e una storia. Hanno da poco finito di recuperare tutti i resti quando riceve una telefonata da un'amica che le dice di temere di essere seguita: si sentono grida e poi spari.. la macchina sulla quale viaggiava Molly è stata buttata fuori strada, Carlos ucciso e Molly ridotta in fin di vita.
Nel frattempo, viene raggiunta dall'ispettore Galiano che le chiede di dargli una mano per il riconoscimento di alcuni resti di donna trovati in una fossa biologica.
Nell'ultimo periodo sono sparite 4 giovani ragazze, si pensa ad un killer seriale ed una di queste è la figlia di un diplomatico canadese in guatemala.. Tempe deve accettare suo malgrado (Galiano ha già contattato LeMonde che le dice "simpaticamente" di mettersi a disposizione dell'ispettore).
Una fossa biologica composta da 8 tombini viene scoperchiata e Tempe, con tuta, respiratore e setaccio, si da al recupero delle ossa e dei vestiti sparpagliati in litri e litri di liquami.
Appena recuperato lo scheletro però, arriva un tale Hector Lucas, tirapiedi di tale Antonio Diaz (che adesso non mi ricordo chi è ma è uno della alte sfere), e ordina il sequestro del medesimo.

Mandando giù magoni di rabbia, Tempe si mette a studiare le foto scattate alle ossa e ad analizzare i vestiti recuperati nella fossa.. all'interno della camicetta scopre le ossicine di un feto di 5 mesi.. la ragazza era incinta.
sui jeans invece vengono trovati peli di gatto...

Tempe intanto parla con le famiglie delle ragazze, tutte di ambienti ricchi, brave figliole, ecc ecc.. la moglie dell'ambasciatore però rivela a Tempe di temere che i resti della fossa biologica possano essere quelli di sua figlia; Chantal non è di razza caucasoide perchè nata dalla relazione extraconiugale della madre con un guatemalteco. La sera in cui la donna rivela alla figlia questo segreto, è quella in qui la ragazza scompare.
Intanto, una telefonata anonima li indirizza sul luogo dove verrà scoperto il cadavere di una delle altre 4 ragazze scomparse.. altre 2 vengono arrestate in Canada per furto di cd. Una di queste è la figlia del dilplomatico, l'altra è la sua migliore amica.

A sto punto, la moglie del diplomatico (Dio copam' se mi ricordo il nome..) praticamente "obbliga" Tempe ad andare con lei in Canada a recuperare la figlia ribelle (le altre 3 ragazze erano tutte buone e brave, questa è un po' drogata e un po' spocchiosa..); tanto che è li, Tempe ne approfitta per far analizzare i peli del gatto da un suo amico.. e per farsi fare da un'altra amica un calco in plastica (partendo dalle foto) del cranio trovano nella fossa biologica.
Al tipo dei peli pero' lei da, per errore, tutti i campioni che possiede, credendo di aver dato solo quelli raccolti sugli abiti della fossa. Tra gli altri, c'erano quelli prelevati dagli animali delle famiglie delle ragazze scomparse, e quelli che lei aveva preso di nascosto dalla poltrona della casa del diplomatico (avevano un gatto morto annegato qualche mese prima).

In mezzo a tutto questo, impariamo che Galiano e Ryan sono amici, che avevano studiato insieme quando Galiano, da ragazzo, aveva frequentato l'università in Candata.. e a Tempe avvampa una guancia quando ha vicino Galiano.. ne avvampano due quando vicino ha Ryan.

17/07/08
finito stamattina..

ripeto.. non un capolavoro.. ma onestamente mi è piaciuto parecchio.
alla fine.. nulla è ciò che sembra..
Diaz era uno dei miliziani coinvolti nella strage dei corpi nella cisterna. Lucas lo comanda dal basso e si muove per uno scopo che nulla ha a che vedere con la politica, i serial killer e i desaparecidos...
finanzia infatti le ricerche sulle cellule embrionali staminali della dott.sa Zuckerman, che aveva conosciuto in Australia.
Avendo George Bush firmato una legge che vieta la produzione di nuove cellule staminali per la ricerca, ma che permette di usare quelle già prodotte, ha fatto aumentare il prezzo di queste.
Le cellule staminali possono essere recuperate anche dai cadaveri, ma quelle embrionali rimangono le migliori, ed è queste che stanno cercando di procurarsi Lucas e la Zucherman.
Il corpo della ragazza nella fossa biologica era quello di Patricia, una collaboratrice della dottoressa che aveva scoperto il traffico.
Un altro aiutante della dottoressa, è il figlio dei proprietari della pensione nella cui fossa biologica finirà la giovane fatta a pezzi.
L'altra ragazza invece non c'entra nulla con tutto questo; è "semplicemente" stata uccisa da un innamorato respinto che finirà per confessare..
Così come non c'entrano nulla Chantal e il di lei padre-ambasciatore..
Stava invece scoprendo della storia delle cellule il giornalista freelance che all'inizio intervista Tempe.. che a metà libro viene fatto fuori... e che, grazie ai suoi appunti e alle sue intuizioni, è quello che metterà i nostri sulla buona pista per risolvere il caso.
mi ripeto.. libro gradevole, molto.

-frasette-

I suoi occhi non fissavano nessuno, con mio grande sollievo. Sapevo che se il suo sguardo avesse incrociato il mio, anche solo per un istante, il dolore si sarebbe trasferito da lei a me, e ciò sarebbe stato brutale. Forse anche lei ne era consapevole, e aveva distolto lo sguardo per non trascinare nessun altro nell'inferno celato dietro ai suoi occhi.

Com'era possibile che esseri umani riuscissero a infliggere tutto questo ad altri esseri umani? A donne e bambini inerm, che di certo non avevano opposto nessuna resistenza?

Il nipote neonato della signora Ch'i'p.
Tra i frammenti del cranio sottili come carta, un proiettile 556, dei tipo sparato sei fucili d'assalto.
(...) Fissai quelle ossicine, cercando di immaginare l'uomo che aveva prenuto il grilletto? Come poteva dormire di notte? Come poteva rivolgere la parola a qualcuno durante il giorno?

Rivolsi una preghiera al primo dio che avesse voglia di ascoltarla.
Fa' che Molly viva.

Improvvisamente single dopo un matrimonio durato vent'anni, avevo perduto tutto il mio smalto nel gioco del corteggiamento, e mi attenevo a un'unica e semplice regola: niente storie coi colleghi. Ryan l'aveva ignorata.

"Faccia da bulldog, occhi da vacca frisona?"

All'inizio l'embrione è una massa indifferenziata. Poi un ordine parte.
Vertebrato!
Intorno al midollo spinale si formano le ossa segmentate; seguono braccia e gambe dotate di articolazioni e 5 dita ciascuno. Un cranio. Una mandibola. L'embrione è un pesce persico. Un a rana. Un geco.
I generali della doppia elica alzano la posta.
Mammifero!
Viviparo, omeotermo, eterodonte.
L'embrione è un ornitorinco. Un canguro. Un irbis.
I generali incalzano.
Primate!
Pollice opponibile, vista a tre dimensioni.
Sferrano l'offensiva finale.
Homo Sapiens!
Materia grigia, bipede.

"Le porgo le mie più sentite scuse per il machismo dei miei compatrioti."

A Minos la parola "peculiare" piaceva molto.


Piastrelle anonime, tavolo in acciaio inossidabile, strumenti scintillanti. luci al neon, investigatori in maschera e guanti. Una scena anche troppo familiare, come lo era la procedura che stavo per iniziare. Sondaggio, misurazione, pesatura, lacerazione dei tessuti, segatura delle ossa. Quell'impietosa esposizione non era che l'ultima umiliazione subita da quella ragazza, un aggressione post mortem che superava tutto ciò che poteva aver subito durante la vita.
Una parte di me avrebbe voluto coprirla, e allontanarla da quegli asettici estranei per portarla alla santità di quanti le avevano voluto bene. E consentire così alla famiglia di mettere ciò che rimaneva di lei in un luogo di pace.
Ma la mia parte razionale vedeva le cose diversamente. Quella vittima esigeva un nome.

Dopo essermi rigirata nel letto per un'altra mezz'ora, la mia libido frustrata ed io finalmente ci addormentammo.

Quando mi vide, mi rivolse un sorriso rapido e tirato, poi riprese la sua perfetta espressione Estée Lauder.

Il mondo dei prodotti industriali per me è misterioso come le paludi di Okeefenokee.
Le materie prime entrano. I tosaerba, i cottonfioc e le Buick escono.
Di quello che succede nel mezzo, non ho la più pallida idea.

Ryan ascoltò, senza quasi staccare gli occhi pervinca dalla mia faccia. Le sue domande erano rare, e sempre pertinenti. Non mi metteva mai fretta, né cambiava argomento. consentendomi di raccontare secondo i miei tempi.

La signora Ch'i'p era monta nel sonno. (...)
"Credo che quella donna si sia sforzata di continuare a vivere fino al giorno in cui è riuscita a dare una degna sepoltura ai suoi figli."

"Bonjour, Monsieur Claudel"
Non mi aspettavo di essere salutata. E le mie aspettative non furono deluse.

"Vorrei che mi mettessi in linea con il Politburo."

PNG: Persona Non Gradita

"Cosa stai facendo?"
"Leggo l'etichetta del mio antiacido."

Dopo un attizzatoio rovente infilato nel naso, la cosa che preferisco è il pesce fritto stracotto e spappolato.

Il Kabawil è un motivo diffuso nei tessuti maya. Kaba significa due. Wil significa testa.
Secondo la leggenda, l'uccello a due teste può vedere di giorno e di notte, da vicino e da lontano. E' il simbolo del presente e del futuro, dei progetti a lungo e di quelli a breve termine. Rappresenta la relazione tra gli umani e la natura.
Misi il mio Kabawil in valigia.


Titolo: Il villaggio degli innocenti
Autore: Reichs Kathy

Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Periodo: 2002
Pagine: 393
Prezzo: € 9.00 (preso a cose di casa. era a € 2.50 ma l'ho pagato € 1.25 perchè erano passati i famosi due mesi)



Un Lavoro Sporco



Me ne aveva gia' parlato bene l'Antonella qualche mese fa.. poi ci si è aggiunta DD il mese scorso.. e allora l'ho preso.

Ero già stata li li un paio di volte.. la copertina è in effetti molto accattivante.. ma mi è sempre mancato lo slancio.
in effetti.. a parte il fatto che forse è un po' lungo ed in alcuni punti forse un po' trascinato e un finale un po' sbrigativo.. è indubbiamente un libro geniale, divertente e toccante al tempo stesso.


Tutte le teorie del maschio beta sono spettacolari.

Charlie è un normalissimo medioman. Si trova all'ospedale, dove la moglie ha appena partorito la loro prima figlia, Sophie.
Rientrato momentaneamente in ospedale per lasciare alla moglie il suo cd preferito, scopre in stanza di Rachel un negro alto 2.10 mt e vestito con un abito color menta.
Charlie gli domanda cosa ci fa nella stanza di sua moglie, e questi lo guarda stupito domandandogli: riesci a vedermi?
Menta Fresca (è il suo vero nome) è un Mercante di Morte.. e da quel momento, lo diventerà anche Charlie.
Il loro compito è quello di recuperare i "vascelli di anime", oggetti in cui sono contenute le anime delle persone che sono appena trapassate. Questi oggetti sono i più disparati, dalla collana navajo alle scarpe da tennis, da una sveglia elettrica alle protesi al silicone di una giovane donna.
A mettergli i bastoni tra le ruote, sono le Morrigan, tre donne-demoni celtiche che stanno cercando di riportare il regno delle tenebre sulla terra..
Le Morrigan vivono nelle fogne, hanno la consistenza dell'ombra, e sembrano (davvero!!!) Aldo, Giovanni e Giacomo!!
Il girotondo di personaggi di questo libro è bellissimo.. tutti meravigliosi.

Sophie: cominciamo il libro con la sua nascita e la vediamo crescere.
Circondata dalle due badanti, il donnone cosacco con il terrore degli orsi, e la donnina cinese che mette in pentola tutti gli "animali da compagnia" che Charlie compra e che a Sophie muoiono dopo poco.
Geniale la scena dove, pronunciando la parola " 'tino" (gattino), lascia stecchiti (appunto) un gattino, un vecchietto prima e un vecchio pazzo dopo.

L'Imperatore: è un barbone.. ma di quelli che trasudano nobiltà d'animo e di origini.
Il fatto che Charlie gli si rivolga dandogli del Lei e parlandogli come se fosse un vero e valoroso condottiero è una cosa che ho trovato molto toccante..
una delicatezza d'altri tempi che ci stava molto bene nel libro.
L'esercito dell'Imperatore sono i suoi due cani, Lazarus e Bummer

Lily e Ray: sono gli aiutanti del negozio di Charlie.
Lily, all'inizio del libro, è una sedicenne gotica, un po' grassoccia e tanto scafata..
E' lei a intercettare il "grande libro della morte" indirizzato a Charlie, e rimane delusissima del fatto che è lui il "mercante" e non lei.. una decisamente più adatta al mestiere.
Ray invece è un ex poliziotto che passa il tempo a chattare con Filippine.Disperate.
Mi son schiantata nel punto in cui Charlie e Ray stanno sempre insieme per controllarsi a vicenda, visto che ognuno è convinto che l'altro sia un seria killer!!

Jane e Cassandra: la sorella di Charlie e la di lei fidanzata. Jane è lesbica, frega i vestiti (quelli migliori) al fratello e, malgrado il linguaggio sboccato e i modi da dura, l'ho trovato un personaggio molto dolce.

Cani Infernali: si materializzano improvvisamente quando una delle Morrigan viene ad uccidere Sophie. Sono grandi fuori misura, mangiano sapone e polli congelati (interi), obbediscono solo alla piccola e sono un po' (tanto) stupidi. Quando Sophie è all'asilo, loro stanno fermi immobili davanti alle porte dell'edificio.. e Charlie li dipinge di un color granito che li rende invisibili alle maestre!!

Morrigans: mi han fatto troppo schiantare. Parlano tra di loro come Aldo, Giovanni e Giacomo. Sono casiniste, pettegole e sciocche.. indubbiamente i miei personaggi preferiti nel libro, anche se ne prendono in continuazione.

Menta Fresca: pittoresco nei suoi abiti verdi e con la sua Cadillac Eldorado tirata da battaglia. La scena in cui passa attraverso una porta troppo bassa e finisce lungo disteso mi ha fatto ridere fino a lacrimare..

Ispettore Rivera: il classico sbirro che ti sta addosso.. E' lui che becca sempre Charlie in situazioni al limite dell'imbarazzante: come l'episodio in cui becca Charlie a lanciare petardi e insulti nei tombini (sarebbero contro le Morrigan, ma Charlie dice che li sta tirando ai topi), o quando lo trova sul tetto, che vuole uccidere la vecchietta a mattonate.

Audrey: è la figura che mi ha detto decisamente di meno. Simpatico l'esercito fatto con carogne morte in abitini strani.. ma mi è parso un po' troppo caricato come personaggio..

-Frasette-

"Vado a prenderli io. Ecco, tieni la piccola"
"Non posso. Sono sotto l'effetto di farmaci. Ho le allucinazioni."
(...) "Charlie, stai prendendo degli antidepressivi e dei calmanti, non degli acidi."

(Lily)... usciva nel vicolo a fumare sigaretta aromatizzate con chiodi di garofano, fissando l'Abisso (malgrado Charlie avesse notato che l'Abisso somigliava terribilmente ad un bidone).

Ray Macy era l'altro impiegato del negozio, uno scapolo di trentanove anni con la malsana incapacità di distinguere l'universo di internet dalla vita reale.

"Ho bisogno di una firma."
Stephan le passò un taccuino elettronico, su cui Lily scribacchiò Charles Baudelaire con un gesto plateale e senza neppure guardare.

Non riusciva a capire che lei lo amava senza riserve, così, quando si alzava nel cuore della notte per darle da mangiare, indossava una camicia, si pettinava i capelli e si annusava l'alito. Aveva perso la testa per la sua bambina, e dopo pochi minuti iniziava seriamente a temere per la sua sicurezza.

Ray passava molto tempo a deludere se stesso e a farsi deludere dall'umanità in genere. (...) tutte e tre le mogli lo avevano lasciato per la sua incapacità di sviluppare normali abilità sociali da adulto.

Non devi sembrare un avvoltoio. (...) Fai sempre i complimenti per la merce; può darsi che per te siano solo schifezze, ma quelle persone potrebbero avervi infuso buona parte della loro anima. Fai complimenti ma non agognare quegli oggetti. Puoi ricavare un profitto preservando la dignità di ciascuno.

Non poteva dirgli "andrà meglio", come continuavano a ripetere a lui. Non migliorava affatto. Poteva cambiare, ma non andare meglio.

(Imperatore) "Non ho il culto delle cose materiali. (...) Sono fermamente convinto che il desiderio sia fonte di buona parte della sofferenza umana e che non ci sia colpevole più odioso della brava di guadagno."

... sotto la scritta sulla T-shirt: "L'INFERNO SONO GLI ALTRI"

"Per strada vedevi persone molto vecchie o molto giovani, tutti quelli in mezzo erano morti o avevano l'HIV."

... la sua relazione con Lily era basata su un affettuoso disprezzo...

(il presunto pensiero della vecchia cinese al mercato) "...posso schiacciarti con 4000 anni di antenati e di civiltà; i miei nonni costruirono ferrovie e scavarono miniere d'argento, i miei genitori sopravvissero al terremoto, all'incendio e a una società che rese illegale il fatto stesso di essere cinese; ho 12 figli, 100 nipoti, una legione di pronipoti; ho messo al mondo bambini e lavato cadaveri; io sono storia, sofferenza e saggezza; sono un Buddha e un drago; quindi, togli quella cazzo di mano dalla mia melanzana, se non vuoi lasciarcela."

"un conto è che io faccia la nichilista e roba simile, per me è una dichiarazione di stile. Ho gli abiti e gli accessori per farlo."



"...Se continui a parlare così, mi farò un altro piercing, prenderò extasy fino a disidratarmi come una mummia, parlerò al cellulare fino a far scaricare la batteria e poi mi troverò qualche tizio pallido e smunto e glielo succhierò fino a farlo urlare." "Non è quello che fai tutti venerdì?"

Acquistò tue tartarughe palustri (...). Comprò loro una grossa vasca a forma di rene con un isoletta rialzata, una palma di plastica, qualche pianta acquatica e una lumaca. Quest'ultima, presumibilmente, serviva ad accrescere l'autostima delle tartarughe: "Vi sembriamo lente? Guardate lei!" Allo stesso modo, per sostenere il morale della lumaca, c'era anche un sasso. Tutti sono più felici se possono guardare qualcuno dall'alto in basso oltre che dal basso in alto, soprattutto se provano fastidio in entrambe le situazioni. Questa non è solo la strategia di sopravvivenza del maschio beta, ma anche la base del capitalismo, della democrazia e di quasi tutte le religioni.

"Era un bravo scarafaggio, ma adesso non c'è più. La signora Ling penserà a seppellirlo. I vasi del suo davanzale devono essere piuttosto affollati, ormai" Non ricordava di averne mai visto uno, nell'appartamento della donna, ma chi era lui per dubitare?

Trovò delle grosse baguette di escrementi fumanti sparse per il salotto. Alvin e Mohammed erano ai lati della porta della camera di Sophie, come due massicci foo dog fermi ai cancelli di un tempio cinese: l'espressione, più che fiera, era vergognosa e contrita.

Valutava peso e volume di ciascuno dei due cani taglia pony, dividendoli in braciole, bistecche, costolette e porzioni di carne stufata.

L'Imperatore prese un pollo congelato dalla cassa. "Posso?"
"Prego." Charlie fece segno di accomodarsi.
Il vecchio lanciò la carne surgelata a Mohammed, che la mandò giù in un sol boccone. "Dio, è davvero una soddisfazione."
"E questo è niente. Se gli dai delle bombolette di propano, ruttano fuoco."

"Probabilmente esiste un ordine di monache che accetterebbe di scoparti, per un mero atto di compassione. O di penitenza. (...) Le sorella della sofferenza per la perpetua astinenza sessuale. Il sacro ordine della santa Bonny dei pompini, santa patrona del web porno e dei segaioli incurabili."

Ray immaginò che tutto fosse cominciato quando Charlie aveva ammazzato la sfilza di animaletti domestici che aveva portato a casa per la figlia. (...) stando a quello che si vedeva nei film, iniziavano tutti così: partivano dalle bestiole, in breve passavano agli autostoppisti e alle battone e, nel giro di poco tempo, arrivavano a mummificare un intero gregge di capigruppo rapiti in qualche remoto campo estivo e a disporne i resti incrostati intorno ad un tavolo da gioco nel loro rifugio di montagna.

"Non possiamo semplicemente sparare ad Asher e cercare un motivo in seguito? sono certo che quel bastardo abbia fatto qualcosa per meritarselo."

"Cos'è? hai cercato di scoparti un leopardo?"

Si voltò e vide un donnone sui trent'anni in camicie: un'altra infermiera mandata da una casa di cura. Un'altra di quelle donne straordinarie che Charlie aveva visto nelle case delle persone in fin di vita, che avevano il compito di aiutarle a morire con tutto il conforto, la dignità e la gioia possibili. Valchirie benevole, levatrici della luce terminale. Guardandole al lavoro, notava che si lasciavano coinvolgere da ogni paziente, da ogni famiglia. Erano presenti. Le Aveva viste dolersi in cento occasioni, condividendo un'emozione intensa che la maggior parte delle persone prova solo poche volte nella vita. Osservandole, nel corso degli anni, aveva cominciato a provare un rispetto maggiore nei confronti del suo ruolo di Mercante di Morte. Certo, poteva trattarsi di una maledizione: alla fine, però, non si trattava di lui, ma di un servizio. Della trascendenza che derivava dal servire. Ed erano state proprio le infermiere ad insegnarglielo.

"Sta cercando di conciliare la persona che ha sempre pensato di essere con quella che è veramente."

"Un gentiluomo non divulga i particolari dei suoi incontri amorosi."

"Mai sentito di uovo in camicia? Questa è anatra in pantaloni."

"Per il potere conferitomi da San Francesco d'Assisi, dichiaro che da questo momento non sentirà più dolore"

Il suo corpo era un cumulo informe abbandonato in una posizione che sarebbe stata possibile solo se le sue ossa si fossero trasformate in marshmallow.

"Nondimeno, credo che vi godrete la musica."
Macha ringhiò. "Chi è che usa ancora termini come -nondimeno-?"

Granate (...) avevano conservato a malapena un aspetto bidimensionale e somigliavano a vessilli di battaglia ridotte a brandelli

Menta Fresca (...) aveva scordato di essere alto più di due metri e dice e di trovarsi in un edificio del 1908, le cui porte misuravano appena un metro e ottanta.
"Fermo" urlò Charlie, in ritardo di circa mezzo secondo, mentre Menta Fresca sbatteva 10 centimetri di fronte nello stipite in quercia finemente lavorato, con un colpo che fece tremare l'intero palazzo. I piedi proseguirono, mentre il corpo oscillò all'indietro; finì per un attimo parallelo al pavimento a un metro e ottanta da terra prima che l'azione della forza di gravità si facesse sentire.

se la vita ti offre limoni, fai una limonata.

"Io avevo paura di vivere e sono diventato la Morte. Il loro potere è il nostro timore della morte. Io non la tempo più"

(Nota dell'autore e ringraziamenti:
grazie a tutte quelle persone che lavorano nelle case di cura, indipendentemente dal ruolo che ricoprono. Grazie di aprire la vostra vita e il vostro cuore alle persone in fin di vita e ai loro famigliari, ogni singolo giorno.)


Maschio Beta
Mentre i maschi alfa sono spesso dotati di attributi di superiorità fisica (taglia, forza, velocità, aspetto piacevole, attributi (...) e si prendono praticamente tutte le ragazze, il gene del maschio beta è riuscito a sopravvivere, non andando incontro alle avversità e superandole, bensì anticipandole per poi evitarle.

Il maschio beta è raramente l'esemplare più forte o più veloce ma, essendo in grado di prevedere il pericolo, è numericamente superiore.

Il mondo è guidato dai maschi alfa, ma se funziona è solo grazie alle capacità riproduttive del maschio beta.

Il problema (che poi era il problema di charlie) è che l'immaginazione del maschio beta è diventata superflua nella società moderna. (...) E' davvero troppa perchè se ne faccia buon uso. Di conseguenza, molti maschi beta diventano ipocondriaci, nevrotici, paranoici, oppure sviluppano una dipendenza da porno o da videogiochi.

Molti maschi beta, contrariamente a tutte le prove empiriche, credono davvero di appartenere alla categoria alfa e di essere stati dotati dal loro creatore di un avanzato e segreto carisma che, per quando imponente dal punto di vista concettuale, è assolutamente invisibile alle donne, a meno che non siano costruite in fibra di carbonio.

Il maschio beta è quasi sempre un buon papà. (...) il genere d'uomo che una ragazza (se fosse decisa a fare a meno di un salario a sette cifre o di uomo sportivo con un'elevazione di 90 centimetri) vorrebbe come padre per i propri figli. Naturalmente preferirebbe non doverci andare a letto perchè questo accada; ma quando sei stata presa a calci da più di un maschio alfa, l'idea di svegliarti tra le braccia di un uomo che ti adora, se non altro perchè ti è grato per il sesso, e che ci sarà sempre (anche quando tu non sopporterai più di averlo tra i piedi), è un facile compromesso.

Almeno il maschio beta è onesto. E' un ottimo marito e un ottimo amico. (...) in genere gli si può affidare con tranquillità la propria fidanzata, a meno che lei non sia una sguardina fatta e finita.


Si, fu uno scaltro maschio beta a scoprire il fuoco e, si, se lo fece subito rubare da un maschio alfa. Ma quella prima scintilla continua ad ardere nelle vene di ogni maschio beta: quando i ragazzi alfa sono passati da un pezzo alle ragazze e allo sport, i beta continuano fare giochi pirotecnici fino all'adolescenza, e qualche volta anche oltre. Forse gli alfa guidano gli eserciti di tutto il mondo, ma sono i beta a far saltare in aria le cose.

Quando comprese che anche i tentativi più passivi-aggressivi non avrebbero funzionato, Charlie sferrò l'attacco finale del maschio beta: avrebbe tollerato la presenza di Alvin e Mohammed, ma avrebbe manifestato un'irritazione infernale nei loro confronti e si sarebbe lasciato andare a osservazioni sprezzanti in ogni occasione.


Titolo: Un lavoro sporco
Autore: Christopher Moore
Editore: Elliot
Collana: Scatti
Pagine: 450
Periodo: Ottobre 2007
ISBN 9788861920064
Prezzo di Copertina: euro 16,00 (avevo 100 punti felrinelli e l'ho preso GRATIS)

Thursday, July 3, 2008

Luna Bugiarda



Libro preso a "cose di casa" solo perchè costava poco (€ 1.20!!)

E' il secondo della serie in cui il protagonista è un Maggiore Tedesco della Wehrmacht , Martin Bora. Ultimamente è la mia cabala, quella di iniziare a leggere un autore al secondo romanzo.. chissà che vuol dire...

Non si può definirlo un capolavoro, ma l'ho trovato molto bello e molto piacevole, anche se ambientato in un periodo triste e malgrado il protagonista sia un maggiore tedesco.
Che Bora sia uno splendido personaggio lo si percepisce durante tutto il libro, ma è nelle pagine finali che esplode in tutta la sua umanità e in tutta la sua complessità dovuta al periodo storico in cui vive.

Il libro inizia con Bora colpito in modo grave che riceve i primi soccorsi, quelli che gli salveranno la vita ma non la mano sinistra.
Ancora convalescente, gli viene chiesto da un centurione fascista di indagare sull'omicidio di un notabile, tale Lisi.
Lisi, costretto su una sedia a rotelle da 20 anni, è stato investito nel cortile della sua villa di campagna, ma, prima di spirare, riesce a tracciare una C col sangue sulla ghiaia.

Bora chiede l'aiuto dell'investigatore di polizia, Sandro Guidi. Tra i due c'è collaborazione, molta freddezza, scarsa simpatia e spesso qualcosa che rimane sul gozzo a Guidi. L'investigatore è anche impegnato nella caccia ad un evaso, un pazzo che uccide uomini ai quali poi leva le scarpe (non sapremo mai perchè).
La prima sospettata dell'omicidio è la moglie del Lisi, che si chiama -guarda caso- Claretta.
Sintomatico il fatto che, per tutto il libro, i fasci cerchino di trovare in fretta un colpevole (la moglie avida) per non indagare oltre nella vita di Lisi (che prestava soldi anche ai camerati) e per spartirsene l'eredità (come l'auto e la villa).

Durante le indagini, Guidi si "innamora" di Claretta e cerca di scagionarla in ogni modo, mentre Bora la tratta freddamente.
Vengono interrogati vari personaggi:
la serva che lavorava in casa Lisi (e della quale era l'amante) e che finisce sotto un tram;
il Centurione De Rosa che si faceva prestare soldi da Lisi e che sequestra l'Alfa Romeo di Claretta per regalarla alla sua amante sposata;
la levatrice che praticava aborti alle varie servette che finivano messe in cinta dal Lisi;
la madre di una di queste ragazze, morta di aborto, il cui padre era andato dal Lisi con l'intento di ammazzarlo ma che poi lo troverà agonizzante in seguito all'investimento;
il fidanzato che Claretta aveva prima di sposarsi e che si chiama -guarda caso again- Carlo.
Intanto, il fuggiasco che ruba le scarpe ai morti viene ucciso..

Bora e Guidi, rimasti a piedi con la macchina di servizio della polizia, vagano per la campagna veneta e vengono raccolti da uno strano personaggio: Moser.
Questi è un vecchio che vive in una villa ormai in rovina, ultimo rimasto di una famiglia di combattenti e di soldati. Nella sua villa, chiamata "la villa della mezzaluna" per via delle bandiere turche che i suoi antenati avevano portato via agli ottomani in battaglia, Bora e Guidi passano la notte.
Moser parla tedesco e ha conosciuto il padre di Bora; ricorda di averlo visto eseguire un pezzo di Mozart durante un concerto a Lipsia. Nella villa c'è anche un fortepiano che Mozart bambino, di passaggio a Verona, aveva suonato e che suonerà anche Bora durante la notte.

Alla fine, Bora capisce che il segno tracciato per terra da Lisi prima di morire non è una C ma una luna calante, come quella delle bandiere turche di "villamezzaluna".
Bora va con Guidi a casa di Moser; questi, serenamente, gli confessa di aver ucciso Lisi perchè lo stava strozzando con i prestiti e perchè intendeva confiscargli la villa per trasformarla in un hotel, cosa che Moser non potava accettare visti i trascorsi gloriosi di quell'edificio.

C'è molta umanità in queste ultime pagine quando Moser, con un'educazione di altri tempi, sale le scale per andare a prendere le sue cose prima di essere condotto in carcere.. e poi quando si sente uno sparo, e Guidi capisce che Moser si è ucciso con la pistola che Bora gli ha passato per suicidarsi...
e quando ancora, finalmente, Guidi capisce che Bora ha fatto in modo che gli ebrei rastrellati riuscissero a fuggire, dando loro un mezzo malridotto e indirizzandoli su un percorso notturno e accidentato in modo che il furgone si rompesse e loro potessero approfittarne.. e che l'aver consegnato Carlo alle SS, sapendo che sarebbe stato ucciso, era il prezzo che Bora pagava con la sua coscienza per non essere scoperto come un "amico degli ebrei"..

davvero molto molto belle le ultime pagine.

-Frasette-

"Il camerata Lisi non era un uomo controverso. Era solido, con una grande fede e un cuore d'oro."
"Dubito che i partigiani o degli avversari politici sarebbero colpiti dal cuore d'oro di un fascista."

Guidi avvertì la trasandatezza dell'essere in maniche di camicia. (...)
Bora, invece, era tutto acciaio e cuoio, e polsini inamidati.

La modestia scrupolosa di questa stanza rivelava la lotta deficitaria della piccola borghesia per mantenersi rispettabile. Più importante, poteva rivelare l'onestà di Guidi.

"Signor Maggiore, si tratta di uno squilibrato molto pericoloso. Come se questo non bastasse, è armato."
"per noi sarà solo una pallottola in più da schivare."

Turco stava frugando nei cespugli, a testa scoperta, con il coraggio fatalista della gente siciliana che secoli di oppressione hanno abituato a fare quello che semplicemente va fatto, con un'impassibilità quasi stolida.

Guidi non aveva mai visto Bora imbarazzato o a corto di parole.

(...) lo smalto delle unghie delle mani e dei piedi appariva perfettamente intonato alle sfumature di rosa della vestaglia, delle pantofole e della carta da parati.

A Guidi l'osservazione suonò un po' falsa. (...) Le donne si proteggevano spesso in quel modo, l'ispettore lo sapeva. E lui, a differenza di Bora, era incline a perdonarle.

Quello che mi stupisce è che Lisi potesse leggere di architettura e decorazione di interni, e avere ugualmente un gusto così atroce.

"Perchè sono un ufficiale tedesco e posso fare come mi pare."

"Probabile, ma non provato. (...) se fosse stata Claretta ad uccidere Lisi, potrebbe biasimarla, in tutta onestà?"
"le ho già detto una volta che non mi è stato chiesto di occuparmi di questo caso perchè formulassi giudizi morali. Lei si preoccupa di questioni etiche molto più di me."

Sua Altezza Reale Imperiale Apostolica.

Stava cercando di capire la classe sociale della donna dall'accento e dalla cadenza, e quanti anni potesse avere.

"Che razza di generazione è la tua, che preferite farvi ammazzare anziché far l'amore?"
"Non arriverei a quel punto, Herr Obers. Se potessi scegliere..."

Quando De Rosa ricomparve con le calze ai piedi e tirandosi su i pantaloni della divisa, trovò il maggiore in piedi in soggiorno con l'aria di disapprovazione, come se per un tedesco non calzare gli stivali fosse peggio che avere un'amante sposata."

Quella sera preferiva l'agonia della carne al dolore dello spirito.

(...) era russo. Ed era pazzo, il che probabilmente lo rendeva migliore della maggior parte della razza umana.

"Il difetto di voi latini è che confondete la fermezza con la crudeltà."
"E già. la stessa fermezza che ha spinto un nordico -o dovrei dire un ariano?- a portar via su un camion un mucchio di gente colpevole solo di scambiare la domenica con il sabato!"

"Quando mi ha presa in moglie (...) g'avevo solo la dota del Friul: tete e cul..."

(quando la suora vuole fare la barba a Bora, ricoverato dopo due giorni di coma)
"Sia buono. Mi conceda la possibilità di guadagnarmi il Paradiso."

Da uomo d'onore quale si pregia discutibilmente di essere.

"Ha la mancanza di umorismo di un inquisitore, senza la spietatezza che l'accompagna."

"(...) quello che Mussolini ha detto di voi italiani: cercare di governarvi non è impossibile, solo inutile."

"Ho colpito Lisi con tutta l'amarezza della mia povertà, della mia solitudine, di fronte alla sua ricchezza disonesta e al suo gusto abominevole." Bora su era avvicinato al fortepiano e Moser gli rivolse un sorriso benevolmente. "Na, Herr Major, spero per il vostro bene che non corriate mai il rischio di perdere la vostra amata casa, come è successo a me."
La sincerità di Bora fu sorprendente, considerando che era presente anche Guidi.
"Ci penso spesso, Herr Moser, con la guerra che va come sta andando. Se i miei turchi mi sconfiggeranno, perderò molto di più della casa. Rischierò di perdere la mia patria."
"Dunque mi capite."
"No, capisco la necessità di uccidere, non di commettere un delitto. E per la mia sanità mentale, come soldato devo essere capace di differenziare le due cose."



Titolo: Luna Bugiarda
Autore: Ben Pastor (è una donna, italiana)
Editore: Hobby & Work
Periodo: 2001
Pagine: 350
Prezzo: € 15.50 (sul retro c'era un prezzo in offerta di € 6.90 ma al mercatino l'ho pagato solo € 1.20!)

Tuesday, July 1, 2008

Bocca di Rosa

Storia, Miti e Pratiche dell'Amore Orale



Ultimo dei 4 libri fulminati in 7 giorni di vacanza in Turchia.
Anche questo l'avevo in casa da un po' di tempo (avevo anche la versione antecedente, quella uscita in formato rivista con Blue).

Partendo dal pompino più famoso, quello della Lewinsky a Bill Clinton, ed "analizzando" un periodo storico che va dall'antica Roma (in cui era infamante praticare il sesso orale passivo) ai giorni nostri (in cui è stato decisamente rivalutato e sdoganato), Luciano racconta aneddoti, riporta racconti pubblici e lettere private, accenna supposizioni e insinua dubbi..

Spettacolare le paginette dedicate a Cleopatra: "Alla morte di Marcantonio (...) avrebbe potuto affascinare anche Ottaviano, ma ormai Claopatra era alle soglie dei 40 anni, e li sentiva pesanti sulle spalle. Scelse di presentarsi al nuovo vincitore livida e disadorna perchè comprendeva di aver alfine esaurito il suo potere di seduzione. Gli uomini li aveva dominati, ovvero letteralmente mangiati: era stata una irresistibile maestra del pompino. Nell'antichità era famosa come "LA BOCCA CHE DIVORA", mostruosamente abile nel coito orale, succhiatrice di energie vitali, dominatrice di ogni gioco sessuale. (...) Persino nella morte tenne fede alla sua immagine facendosi avvelenare da un serpente, simbolo atavico della potenza fallica.

Bocca di rosa. Storia, miti e pratiche dell'amore orale (Maxima amoralia)
Autore
: Luciano Spadanuda

Editore: Coniglio
Periodo: 2007
ISBN:
88-6063-059-2
ISBN 13:
978-88-6063-059-9

Prezzo di copertina: € 15,50 (pagato intero... ma per Luciano questo ed altro)

Trattato sui Postumi della Sbornia

le ore dell'inutile pentimento.



avevo questo libro in casa da due anni.. e ho dovuto aspettare di essere su quella spiaggia turca per leggerlo in una giornata.
un solo commento: me-ra-vi-glio-so.

E poi.. che orgoglio.. leggere che CODIGORO è forse l'unico posto in Italia dove il doposbronza non è una parola composta ma un sostantivo con una sua identità e un suo carattere.. RISACCA!!!


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Dai baccanali dei romani al Martini Dry di Churchill, da "Gli ubriachi" di Velázquez ai quadri di Hopper, dai "collassi" dell'alter ego di Bukowski Henry Chinaski alla memorabile sbornia del capitano Willard di "Apocalypse Now": Juan Bas ripercorre tutta la deriva post-alcolica nella storia, nella letteratura, nel cinema e nei fumetti. Gli astemi, extraterrestri venuti da qualche sconosciuta galassia, non potranno mai vivere un solo giorno di postumi. I bevitori di tutto il mondo invece sono soggetti a soffrirne ben trentuno tipi diversi: dalla cefalea ai sudori freddi, dalla depressione al sentimentalismo.

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Una domenica mattina, con la bocca più asciutta del solito per una festa finita molto tardi, apro un libretto dal titolo Trattato sui postumi della sbornia. Le ore dell'inutile pentimento (Castelvecchi, pp.189, 12 Eu), del brillante scrittore basco Juan Bas. Che sia lì la soluzione per una giornata iniziata con un mal di testa di troppo? Per carità, qui non si tratta di trovare un rimedio all'ineluttabile, che nel day after bisogna soffrire e basta. Ma provare a ridere di se stessi può aiutare.

Juan ci conduce con ironia attraverso quello che definisce: "il duro prezzo che si paga dopo aver assaporato il piacere di una bella sbornia". È la risacca, hangover in inglese, gueule de bois ‘muso di legno' in francese, Kater ‘gatto' in tedesco, come si legge nel capitolo della letteratura comparata.
Chi non si è mai svegliato con almeno una manciata di questi sintomi: "cefalea, secchezza delle fauci, irrigidimento cervicale, sudori freddi, vampate, tachicardia, fotofobia, capogiri, nausea, vomito, acidità, depressione, sentimentalismo, idiozia...", diciamolo subito, rimane tagliato fuori da questa lettura.
È lo stesso autore a dire che "si autoescludono di questo umile trattato quegli strani esseri, gli astemi [...] Gente di cui è d'uopo diffidare e da cui è consigliabile rifuggire". Sono altrettanto esclusi gli alcolizzati, "che si sono bevuti in un botto la razione di una vita" e sono da compatire. Qui si parla di bevitori seri.

Il libro di Bas è un vademecum completo sul doposbronza: individua la componente chimica del malessere, un enzima rilasciato dal fegato per metabolizzare tutte le nostre trincate dal nome alcol deidrogenasi; dà utili consigli su cosa non bisogna fare nelle giornate in questione (non andare al Luna Park, allo stadio, a teatro, in discoteca, nel metro, ma soprattutto non contraddire il coniuge e non andare dal medico); fornisce i riferimenti storici, che le ciucche - si sa - si prendono da millenni.

Molti sono i tipi risacca: devastanti, folli, libidinosi-onanisti, trogloditi, acefali, deja vu, filantropici, consumisti, claustrofobici, agorafobici, e così via. Insomma, qualsiasi tipo di paranoia o tendenza psicologica, in quei giorni è esaltata all'inverosimile.
Si viene a sapere così che "il patetico Hitler" - patetico perché con tre bicchieri di vino aveva i postumi - decise di attaccare la Russia il giorno dopo che la moglie gli fece bere Dom Pérignon oltre la misura. I suoi sono postumi ira teneatis.

Dopo i lunghi (troppo?) capitoli dedicati alle classi della risacca, si giunge finalmente ai medicinali e alla dieta. Fra i palliativi, vitamine e Aspirina la fanno da padrone: "l'acido acetilsalicilico è una delle grandi invenzioni dell'Umanintà", dice l'autore. Molti più dubbi sulle droghe. Visto che siamo in periodo di polvere bianca, cito: "dicono che una striscetta di cocaina faccia passare i postumi. Non è vero, fa solo in modo che subiscano una mutazione e diventino folli-nevrotici". Apperò...
Infine, cosa buttare nello stomaco il giorno dopo che si è ingolfato di alcol? Juan ha una vera e propria teoria anche per questo. Nelle ultime pagine campeggia il menu della risacca.

Divertente e impenitente, consapevole, autoironico. Dopo ogni bevuta bisognerebbe avere questo libretto sul comodino, per capire in che stato si è e riderci su.
C'è poi un finale con tanto morale (?!), in cui l'autore spiega che se un giorno inventeranno il farmaco antirisacca bisognerà distruggerlo, perché "un mondo senza postumi sarebbe un mondo senza bevitori [...] un mondo triste e solo apparentemente più solenne. Un mondo senza risacca sarebbe ancora peggio di questo".
Infine, questo libro ha una delle copertine più belle che io ricordi.

FONTE: http://www.mentelocale.it/leggere_scrivere/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_13880

Titolo:
Trattato sui postumi della sbornia. Le ore dell'inutile pentimento
Autore:
Bas Juan

Editore:
Castelvecchi
Periodo: 2004

ISBN:
887615017X

Pagine:
189
Prezzo: € 12 (ma ricordo di averlo pagato con lo sconto del -30% alla feltrinelli, quando fece un'offerta sui libri della castelvecchi.)

Cadaveri Innocenti



Anche questo, fulminato in due giorni a bordo piscina in Turchia.

A fine libro ho pensato: ma i due che erano mezzi carbonizzati nel letto all'inizio del libro.. chi erano??
altra cosa.. trovo che le coincidenze di questa storia siano davvero troppe..
cmq.. come libro da spiaggia, è gradevole.

Provo a fare un riassunto, anche se son già passate due settimane.. vediamo cosa mi ricordo....

dunque (che palle sta cosa che mi salta una riga e non so come sistemarla), si inizia con Tempe che sta recuperando i resti di una monaca in odor di santità; deve certificare che le ossa nella bara sono quelle della suora canadese, per cui, dissotterra la bara dal cimitero del monastero e se la porta nel suo laboratorio. Appena arrivata a Montreal, la chiamano per andare sul luogo di un incendio, visto che in caso di resti carbonizzati, spetta a lei occuparsi del riconoscimento.

Nella villa semidistutta dall'incendio, viene trovato lo scheletro bruciato di quella che si scoprirà essere un'anziana donna, due corpi in parte bruciati dei due tizi che non ho capito chi siano.. e poi altri due corpi di una giovane coppia avvolti nei tappeti mentre, in un sacco dell'immondizia ai loro piedi, vengono rinvenuti i cadaveri di 2 gemelli di 4 mesi a cui è stato strappato il cuore.

Indaga che ti indaga, si scopre che l'anziana donna era una belga che aveva vissuto in una comunità... nella stessa comunità pare avessero vissuto anche la coppia di ragazzi genitori dei bimbi e che fossero in fuga da questa. (io ho un dubbio... forse mi ricordo male.. e i due corpi mezzi carbonizzati sul letto sono davvero i genitori... e i gemelli erano nel sacco ma NON vicino ai genitori, solo vicino a dei tappeti e chissà perchè io mi son convinta che in quei tappeti ci fossero loro.. bo...cmq...)

Comincio a descrivere le coincidenze assurde:

- visto che si sta ventilando l'ipotesi della presenza di una setta satanica sulla scena dell'incendio, Tempe va all'università a chiedere informazioni sulle sette ad una professoressa indicatagli come la maggiore esperta nel settore. l'accoglie la segretaria di questa professoressa.

- mentre indaga all'incendio, Tempe viene contattata da una delle suore del monastero preoccupata per la scomparsa dall'università della propria nipote, descritta come una ragazza timida e introversa; la suora chiede a Tempe di sollecitare la polizia nelle ricerche della giovane. (che si scoprirà essere la segretaria della professoressa)

- Tempe parte con sua figlia Kate alla volta di Charlotte, il luogo dove è nata, vive e lavora quando sta negli stati uniti. Con la figlia, raggiunge una località poco lontana, dove le due passeranno una breve vacanza sulla barca offertagli da un amico di Tempe, uno studioso di primati. Il tipo ha una colonia di scimmie allo stato brado su un'isola dove si scopriranno i cadaveri di due ragazze proprio il giorno in cui Tempe è li in visita.

- intanto incominciamo a conoscere i vari personaggi della comune: c'è El, una vecchia innocua che si rivelerà essere la mente di tutta la setta, quella convinta di essere l'anticristo; c'è Elisabeth, una diciottenne amica della ragazza uccisa nell'incendio; c'è il guru della comune, che viene fatto passare subito per mente diabolica quando invece si scoprirà essere solo una mezza sega.

- Tornata a Montreal, Tempe si vede costretta ad ospitare l'irruenta sorella, che è finita (guarda caso) in canada per seguire un corso su come stare in pace con se stessi e che finirà (guarda caso) rapita dalla setta gestita (guarda caso) dalla tipa della comune americana che stava con uno che è il fratello (guarda caso) della famosa professoressa esperta in sette (lo è diventata per tirare fuori il fratello dal giro ma ci lascia la pelle) la cui segretaria era una dei due cadaveri trovati (guarda caso) sull'isola dello studioso di primati (ma non è la segretaria nipote della monaca, quella alla fine salta fuori viva e vegeta..)

alla fine di tutto.. .Tempe come solito ne prende un sacco e una sporta e viene malmenata un paio di volte.. come nel primo libro viene salvata in extremis dalla polizia accorsa perchè avvertita da Rayan.. e alla finefine di tutto, la suora che doveva essere canadese purosangue, si scopre essere figlia illegittima della sua nobile madre e di un predicatore negro che questa aveva conosciuto sulla nave che la stava portando in europa per una tournè teatrale..

una bella suora mezzosangue a simboleggiare l'unione dei popoli...


-Frasette-

"E' qua." La sua voce squillante rimbombò contro i muri di pietra.
"E' sicura?"
"E' qua." Non si poteva dire che non fosse una persona decisa.

Il brutto tempo dell'inverno canadese mi fa ancora reagire come una tipica "meridionale": 'Tho, nevica! Be', oggi non si esce." I québécois mi guardano e ridono.

"Come va?"
"Non posso lamentarmi. E se anche volessi farlo, nessuno mi ascolterebbe."
"Prenditi un gatto."
"Potrebbe essere un'idea.."

I suoi occhi erano dello stesso azzurro delle nuvole di windows 95.

"Brennan dice che la signora è una settuagenaria."
Bertrand lo guardò perplesso.
"Una settantenne."
"Una vecchia?"

Capire dove e quando sia possibile lasciare un'auto a Montreal richiede capacità analitiche degne di una laurea in ingegneria civile.

"I vecchi criteri di convivenza sono ormai insufficienti, ma quelli nuovi non si sono ancora affermati con forza. Le chiese fondamentaliste hanno una funzione tranquillizzante perchè danno risposte semplici a quesiti complessi."
"Satana."

"Continui a parlarmi per slogan. In pratica, come avviene tutto questo?"

"Sento che è un debito che abbiamo con i nostri antenati, Tempe. Dobbiamo celebrare la memoria di un vero, grande e santo patrono come il nostro, poco importa il modo in cui lo facciamo."

"Gradevole come una manciata di sabbia nel burro di noccioline."

"Quella roba ha più conservanti del cadavere di Lenin."
"Guarda che così finisci per mandare a puttane il tuo potenziale genetico."

Il minimo accenno all'accaduto e gli aprivo la gola con un apriscatole.

"Hai intenzione di rimanere di quest'umore per tutta la giornata?"

"... forse io sono il vento, ma sei tu che controlli l'aquilone."

Gesù ti ama. Tutti gli altri ti credono un coglione.

Sono i vermi che saltano.
"(...) un organismo capace di saltare 90 volte la lunghezza del suo corpo non può che suscitare la nostra ammirazione."

"Tua sorella sta attraversando una fase di transizione, e in questo momento è molto disponibile ad intrecciare nuove relazioni."

"La stabilità è una cosa rara nel mondo moderno."



Titolo: Cadaveri Innocenti
Autore: Kathy Reichs
Editore: Rizzoli
Periodo: 2000
Pagine: 394

ISBN:
8817251860
Prezzo: € 15.04 (al mercatino costava 5€, ma siccome era li da due mesi, l'ho pagato 2.50€!)