Thursday, September 3, 2009

A Neve Ferma


(pure questa copertina non è uguale a quella della copia che ho io.. cmq Kraian mi ha regalato uno scanner, appena Michele lo mette in moto, risolvo sto problema!)


Le ghigne che mi son fatta con la Bertola a bordopiscina!!!
Me ne stavo sul lettino, all'ombra, a leggere con gli occhiali da sole (da vista).. e ogni tanto mi partiva una ghigna solitaria!
meno male che c'era poca gente.. nessuno mi ha vista (a parte Amu)

Sto facendo una fatica boia a cercare di riassumere il racconto perchè ci son 2000 personaggi e mi son piaciuti tutti... solo non so da che parte iniziare.
provo a stringare per poi integrare:

Emma, figlia di una sciura nata nella campagne torinesi e di un terùn salito dai parenti al nord, ha una laurea in letteratura (presa per far felici i suoi) ma ha deciso che l'insegnamento non fa per lei. Fa un corso di pasticceria e trova lavoro presso la storica pasticceria dei Delacroix.
E' innamorata di Andrea, figlio di Corrado, il proprietario della pasticceria.
I due ragazzi hanno una storia ma dopo 3 giorni in pasticceria si presenta il grande amore di Andrea, Jasmine, un'attrice francese della quale il ragazzo è innamorato dall'adolescenza. Andrea la corteggia scordandosi istantaneamente di Emma, e Jasmine ricambia.
Emma si fa forza e trova conforto nelle chiacchiere con Bianca, sui coinquilina e collega alla pasticceria. Bianca è una donna che legge tantissimo e ha mille interessi: quello del momento è la fotografia.
Gli altri personaggi che gravitano attorno al locale sono:
Elena, la caposala acida "che si tiene su", da secoli innamorata di Corrado, col quale ebbe una breve relazione anni addietro e che spera sempre di divenirne la compagna ufficiale, malgrado un'ex moglie e una compagna attualmente in carica.
Tinco, il 19enne tutto fare, mezzo punk e mezzo blackblock, fidanzato con una shampista di grido.
Cleopatra la cassiera e i vari pasticceri: il cinese, il serbo e il francese.

Dopo qualche giorno dall'abbandono di Andrea, Corrado chiama Emma e le dice che lei dovrà rappresentare la Pasticceria Delacroix ad una competizione mondiale che si tiene ogni due anni ed alla quale partecipano le 10 più famose pasticcerie del mondo, portando i loro più bravi elementi under30.
Ma Elena cala l'asso: 23 anni prima ha avuto una figlia da Corrado, ma è stato fatto credere a tutti che la madre della ragazzia fosse Noemi, sorella di Elena.
Elena vuole che a partecipare al concorso sia sua figlia Camelia. Peccato che la ragazza, cresciuta dalle suore in monastero, non abbia capacità culinarie e non intenda concorrere.
Viene costretta a farlo pur non impegnandosi affatto. Dalla sua parte ha un regalo fattole dal nonno, un libro di ricette scritto in codice, codice che nessuno conosce.
Emma accetta di buon grado il ripensamento di Corrado; le viene chiedo di andare cmq al concorso, come assistente di Camelia.
Intanto Bianca conosce un medico sciupafemmine mentre Andrea chiede a Jasmine di sposarlo.




-Frasette-
"Vuoi andare a casa a piangere? Posso cavarmela con Tinco."
"No, grazie.. Piangerò dopo. Passami i Peccatilly."

Emma si immobilizzò all'istante, nello stile messo a punto da tanti conigli al minimo sentore di pericolo. Se non le tremavano le orecchie non era per cattiva volontà.

Nonostante la citazione di Morandi, a parlare così non era la mamma di Emma, bensì la Voce della Noia, una fastidiosa presenza che la abitava da un sacco di tempo, e che la bombardava di luoghi comuni, per di più enunciati con troppe sibilanti, una via di mezzo tra Sir Biss e Gollum.

"Io lo conosco come nessuna mai l'ha conosciuto. E' lui che non ha ancora guardato in fondo al pozzo di se stesso."
Quando voleva dare potenza e spessore alle sue frasi, Elena pescava un po' a casaccio nel grande mare delle figure retoriche.

E Bianca, quando era eticamente possibile, preferiva assecondare che discutere.

Noemi Belmonte Picchi, a differenza di sua sorella Elena, di invecchiare se ne fregava alla grande. Le bastava continuare ad avere denti forti abbastanza da spaccare il torrone, le mani robuste, i polmoni grandi, due gambe che non si stancassero mai e occhi in grado di infilare l'ago. A Noemi piaceva faticare, e poi riposarsi.
Era convinta che in un sapiente alternarsi tra spossamento bestiale e brutale riposo stesse l'equilibrio celeste della vita umana.

"Noi abbiamo bisogno che vinca, papà. Se no siamo, per dirla in modo melodrammatico ma corretto, rovinati."

"Ricordi che il pensiero è nemico della densità corporea. Chi più pensa, meno si rassoda. Forza. Compattiamo, compattiamo." (l'insegnante di ginnastica)

"Allora, primo non è possibile, perchè la macchina ti sfinisce prima di cancellare una foto. Te lo chiede 20 volte. Vuoi cancellare, yes o no? Yes? Sicura? Vuoi veramente cancellare yes yes queste belle fotine? Non lo rimpiangerai? Eccetera eccetera... E poi, soprattutto anzi, chi gli ha detto di andare a guardare le mie foto?

Alessandro aveva voglia di scuotere forte forte Camelia per vedere se si resettava.

"Scusa ma c'ho un'angoscia che se non parlavo con qualcuno infilavo la testa nel forno."

"Elena non era il tipo di donna che resta depressa a lungo: il suo inconscio era profondo come una vaschetta per il ghiaccio e più di tanto non poteva fare."

E' la notte giusta, pensò, per incontrare un cane abbandonato e portarmelo a casa.

Noemi la guardò, piacevolmente sorpresa.
"Non credevo tu fossi in grado di dire 'epidermide'."

...la Tabaccheria è disposta gentilmente su un lato e, con una specie di pacata allusione ai danni del fumo, sta proprio all'imbocco del sentiero che porta al cimitero.



Titolo: A neve ferma
Autrice: Stefania Bertola
Editore: Salani
Periodo: 2006
Pagine: 234
Prezzo: sul libro che ho io non c'è nessun prezzo, su ibs quello edito da Salani sta a € 12.50. Quello che ho io ha un 4 a matita.. mi sa che l'ho preso all'emmaus... ma non mi ricordo quando e non mi ricordo che prezzo ho strappato..

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