Tuesday, September 8, 2009

La Vita Quotidiana a Bologna ai Tempi di Vasco


Ma che bello che è Brizzi!!
Dopo gli svalvolamenti e le pretenziosità da grande autore seguite al famoso Jack Frusciante, è tornato (o arrivato) ad un linguaggio adulto e comprensibile che rimane cmq particolare e intrigante..
E' proprio bello leggerlo.
Credevo che sarebbe stato un omaggio alla Bologna che non ho conosciuto e che non ci avrei capito una benemerita.. invece è godibilissimo e non è necessario aver abitato in questa città per capire e ritrovarsi in tutto ciò che racconta.


Come ho letto in giro, è un libro che racconta tre storie: quella dell'autore, quella di Bologna e quella di Vasco.
Non so da che parte cominciare per riassumerlo..
Quindi non lo faccio e mi limito, nell'eventualità, a rileggere le frasette..


-Frasette-

11. Via del Fossato: qui c'era una ragazza che faceva l'amore con te in cambio di 20.000 Lire

21. Via Fioravanti: se non siete mai stati al Link, ormai è tardi per rimediare.

Ieri sera la città di Bologna ha celebrato l'ennesimo trionfo del suo artista di maggior successo degli ultimi tremila anni, il cantante rock Vasco Rossi.

Era una di quelle sticker (...), Vasco in versione Bollicine, ray-ban a specchio e scritta "Enjoy cocaine" sullo sfondo.
Naturalemente, se avevi 15 anni a Bologna nel 1990, la cocaina non sapevi neppure cosa fosse, e neppure eri sicuro di cosa significasse enjoy...

(Saragozza) E' una zona che oggi qualsiasi immobiliarista si sente autorizzato a definire "di prestigio".

Da noi, già eri strano se il tuo cognome non finiva in -i.
Non ho mai sentito commenti o insulti razzisti, alle elementari, ma il fatto di avere dei parenti a Napoli o, tenetevi forte, in Molise era già qualcosa di assolutamente esotico.
In ogni caso "marocchino" o "terrone" non erano insulti in voga tra noi bambini: "nassista" o "fassista" andavano molto più forte.

E non meno increduli saremmo stati se ci avessero raccontato che in altre scuole d'Italia non si cantava Bella Ciao, nè si rendeva omaggio ai vecchi partigiani.

... mio zio Sandro, demoproletario della prima ora che da ragazzo "aveva fatto il '77".
(All'epoca gli uomini si dividevano in tre classi d'età: quelli che avevano fatto la guerra, quelli che avevano fatto il '68 e quelli del '77, come se la maturità coincidesse fatalmente con l'aver partecipato a disordini su media o larga scala."

Per questo, raggiunta l'età adulta, i ragazzi con la testa sulle spalle desiderosi d'un buon posto in Comune prendevano la patente e si iscrivevano, se non al Pci, almeno alla Cgil.

... "se gli era venuta la vocazione" andava rispettato, nello stesso modo in cui si rispettano i santi e i fuori di testa.



Titolo: La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco
Autore: Enrico Brizzi
Editore: Laterza (collana Contromano)
Periodo: 2008
Pagine: 181
Prezzo: € 10.00 (pagato € 9.00 con lo sconto socio coop alle libreria delle Minganti)

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