Thursday, September 3, 2009

La Notte Eterna del Coniglio


Facevo la corte a questo libro da un tot.Difficilissimo sarebbe stato trovarlo in qualche mercatino a patto di un gran colpo di culo e, visto il costo non proibitivo, appena ho avuto bisogno di IBS me lo son preso.
L'ho letto in 2 giorni. E' vero che ti prende.. che è claustrofobico..
ma verso la fine ha cominciato ad essere un po' "lento"..
lo dico che mi è piaciuto??
massì.. mi è piaciuto.. pero' se avesse avuto 50 pagine in meno, mi sarebbe piaciuto di più..

Prologo: siamo nell'aprile 2010. La Cina ha ripreso il riarmo nucleare. L'Onu le impone di far entrare i suoi ispettori, ma la superpotenza nicchia e sostiene il colpo di stato a Singapore, fornendo ai ribelli armi e soldati e riconoscendone subito il nuovo governo.
da qui alla fine, è Jane che racconta in prima persona tutta la vicenda.
Lei e Mark sono sposati da poco più di un anno e vivono in un paesone americano.
Il padre di Jane, Norman, è un uomo di poche qualità: in vietnam si è preso una pallottola x salvare un amico. Questo l'ha trasformato in un eroe ma non gli ha regalato una gran successo nella vita.
Il padre di Mark invece, Erik, è una persona sensibilissima, un botanico e biologo che vede il bello in tutte le cose della terra.
gli altri personaggi della storia sono i vicini di Norman, i signori Audrey e Frank, e la giovane coppia Nancy, Patrik e i loro due bambini.
Tutti questi si riunisco per il pranzo di Pasqua e così Jane e Mark scoprono che i loro genitori e le due famiglie di vicini hanno comperato un bunker antiatomico.
Visitano i rifugi pensando che i genitori sono dei folli ad aver fatto una tale spesa, che una guerra non scoppierà mai. Ovviamente si sbagliano.
Il giorno che la bomba esplode, Jane si trova da suo padre. Con loro c'è anche Steve, un diciottenne cinese che fa l'idraulico.
le sirene danno l'allarme e tutti si dirigono nei bunker. Steve lotta con Norman che non vuole farlo entrare x ragioni xenofobe, ma la disperazione di Steve è tale che riesce a superare l'uomo e a infilarsi tra due mobili e rimanere li.
(la descrizione dell'esplosione e di loro chiusi dentro è molto ben fatta..)
Anche Mark, che era in visita dal padre, riesce a mettersi in salvo col suo vecchio.
Così pure i due vecchi coniugi, Audrey e Frank.
Solo Patrick, che era in giro per compere, non riesce a mettersi in salvo.
Rinchiusa nel bunker e ripresasi dallo sbandamento, Jane si mette in contatto con Mark poi scopre, parlando col padre, che i Bunker possono comunicare solo tra di loro uno alla volta, e che non sono in contatto con nessun satellite (sarebbe costato un extra che non aveva voluto pagare).
Sono pero' dotati di una telecamera esterna.. ma non possono far altro che aspettare che la polvere radioattiva si depositi per guardare di fuori.
Un giorno Jane si collega con Mark e capisce che qualcosa non va.
Il marito le dice che Erik afferma di sentire qualcuno bussare alla porta blindata. I ragazzi pensano ovviamente che non sia possibile.. ma in un collegamento successivo, anche Mark afferma di aver sentito qualcosa e di averlo pure registrato. Un bussare ritmico, non sempre presente.
Se prima Jane si dispiaceva del deperimento mentale del vecchio suocero, ora comincia a preoccuparsi, soprattutto x come vede il viso tirato del marito sullo schermo.
Ancora un collegamento, e Mark dice di aver visto qualcosa.. e che forse anche suo padre l'ha visto, ma non vuole parlarne finchè non è sicuro.
La notizia fa il giro degli altri 2 rifugi e Nancy comincia a sclerare. E' convinta che fuori ci sia suo marito che chiede aiuto e loro sono degli assassini perchè non lo fanno entrare.
Una sera, Erik si collega furtivo con Jane e le fa uno strano discorso: le dice che ha visto un coniglio rosa, sicuramente un’entità superiore venuta per dare la giusta punizione a questo mondo corrotto e malata che non ha saputo preservarsi.
Jane sta dormendo quando sente una chiamata per una richiesta di collegamento, l’accetta e sul video appaiono le teste decapitate di suo suocero e di suo marito posate sugli scatoloni carichi di cianfrusaglie che Erik si era portato nel rifugio, a terra i loro corpi, sul divano un coniglio rosa di dimensioni umane che ciondola e poi emette un grido stridulo acutissimo.
Il collegamento cade e quando viene nuovamente richiesto, Jane vede il coniglio giocare a calcio con la testa di Mark. La prende, la scaglia contro il muro, ci salta sopra e poi guarda in camera mimando un volto stupito come di chi ha fatto una marachella. Sullo sfondo del bunker, i poster ancora intatti che Mark aveva appeso per rallegrare suo padre: questo significa che il coniglio è entrato senza aprire la porta.
L’agitazione si fa sempre più sentire.

I superstiti decidono di tenersi in contatto video costante e di chiamarsi a turni prestabiliti per controllarsi.
Adesso sono i vecchi coniugi a dire che hanno visto il coniglio fuori dal bunker e che ha lasciato una scritta sullo strato di polvere radioattiva che dice: LET ME IN.
I due non dormono praticamente più e fanno la guardia tenendo un fucile e con un orecchio sempre posato sulla porta.
Jane convince i due ad interrompere il collegamento per guardare di fuori, è un'occasione troppo ghiotta per imparare a conoscere il nemico.
I due titubano ma si lasciano convincere.
Ovviamente, alla richiesta di contatto che arriva dal bunker dei coniugi a quello di Jane, appaiono i due massacrati dal coniglio rosa e, alle spalle, la porta del bunker chiusa..

Jane lo comunica a Nancy che è ormai prossima al collasso nervoso. le due donne decidono di rimanere perennemente in contatto video perché hanno capito che il coniglio non entra mai (chissà perché) quando il contatto video è attivo.
Intanto Norman crolla in coma. La botta alla testa che aveva preso lottando con Steve è diventato un grosso ematoma che ha danneggiato il cervello.
Steve a Jane che ormai hanno fatto amicizia si organizzano per difendere il bunker.
Non capendo come il coniglio entri nei rifugi, arrivano a pensare che possa passare attraverso i muri, per cui si mettono schiena contro schiena e tengono controllato tutto..
Mentre i due bunker sono in contatto video, arriva una richiesta di contatto anche dal bunker dei due nonni uccisi.
Questo non fa che mandare in para Jane e Steve che si domandano cosa fare..
La richiesta smette.. i due sono sempre schiena contro schiena, uno col fucile in mano l’altra col coltello, quando il collegamento con Nancy salta.
Il computer avvisa che ci sono “problemi di ricezione dovuti a qualcosa che blocca il segnale”. Non riescono nemmeno a fare uscire la telecamera. Anche quella bloccata da qualcosa.
I due capiscono che il coniglio è sopra di loro ed è il panico. Si aspettando di vedere il coniglio entrare da qualsiasi parte, dal soffitto, dal pavimento.. ma questo non succede e i due passano le ore terrorizzati a guardare in tutte le direzioni..
Poi un rumore.. Jane che si impanica ma scopre che è solo suo padre che si è ripreso dal coma, forse grazie anche alle cure della figlia.
Ed ecco che arriva la richiesta di contatto dal bunker di Nancy.

La donna è stata uccisa. I bambini sono sul divano, coperti da un lenzuolo dal quale spuntano solo le gambe, impossibile capire se sono vivi o morti .
Steve sbrocca. Cerca le tute antiradiazioni x uscire a liberare la telecamera.
Ha capito che se hanno ricevuto la chiamata da Nancy, il loro ricevitore è libero ed è solo la telecamera ad essere bloccata. Il coniglio doveva aver bloccato il segnale di Nancy (per poi liberarlo e chiamarli) e loro avevano creduto che si trattasse del loro.
Quindi il coniglio è a 20 miglia e Steve calcola di avere almeno 20 minuti per salire a liberare la telecamera e poi tornare dentro al sicuro.
Jane sa che è una trappola, ma va con lui, Norman rimane sotto di guardia.
In superficie Jane vede il pezzo di maceria che blocca la telecamera.. ma si accorge che anche il ricevitore satellitare è bloccato.. e le si gela il sangue.
E infatti eccolo, il coniglio, in mezzo alla polvere radioattiva che imbraccia un fucile. Ma Steve e più veloce e gli tira due colpi che lo fanno volare all'indietro.
Steve e Jane, ferita di striscio ad un braccio da un colpo sparato dal coniglio, scendono di corsa le scale e riprendono fiato davanti alla porta del bunker.

Jane pero' vuole avere la certezza che il coniglio sia morto, così Steve sale a controllare col fucine in mano.
Torna dopo qualche minuto tenendo anche il fucile del coniglio... ma del cadavere rosa, nessuna traccia, nemmeno di sangue.
Improvvisamente ai due viene in mente che i figli di Nancy potrebbero essere ancora in vita e che sicuramente il coniglio si starà dirigendo a quel rifugio.
Il ragazzo, zio di vari nipotini, piglia e parte per andare a salvare i piccoli, Jane invece torna dentro il rifugio con suo padre e aspetta la chiamata di Steve da quello di Nancy.
La chiamata dopo un po' arriva.. ma x i bambini è troppo tardi.
Steve è in lacrime davanti allo schermo e sta parlando con Jane quando un rumore lo fa voltare ma un colpo lo travolge e spacca il video. "comunicazione interrotta".
Per interrompere la cantileda del "comunicazione interrotta", Jane attiva la telecamera esterna ed è così che lo vedono.. un uomo accucciato nella polvere.. Mark. Tra mille paure ed emozioni, Jane apre la porta del rifugio e lo va a prendere.
Mark è debole, debilitato.. dice a Jane che devono fare in fretta, che il coniglio si accorgerà che lui è scappato e lo andrà a prendere..
Chiusi nel bunker, Jane chiede al marito cos'è quella creatura.. Mark risponde che è un essere che va oltre l'umana immaginzione, venuto su questa terra attirato dal sangue e dalla violenza, venuto per correggere l'ultima imperfezione: il genere umano, e dice che il giorno che succederà, rieccheggerà il suo grido..
e Mark emette quel grido.
Inizia la lotta, Mark spara a Norman uccidendolo ed inizia un corpo a corpo con la miglie. I due lottano, arrivano all'esterno e in ennesimo scontro, la testa di Mark finisce sopra il raggio laser che non mi ricordo a cosa servisse ma che gli fa sparire la testa, uccidendolo.

Era lui il coniglio. Il costume l'aveva trovato in uno degli scatoloni del padre. Quando il padre aveva cominciato a dare segni di squilibrio, Mark era andato fuori di testa ed aveva dato vita alla sua "creatura". La testa decapitata era quella del padre, lui aveva solo fatto il vecchio gioco da prestigiatore nascondendo il suo corpo nello scatolone
e sistemando il "suo cadavere" in maniera che non si vedesse il collo decapitato.
Lui si era fatto riconoscere e si era fatto aprire dagli altri sopravvissuti nel rifugio, ed aveva addosso il giubbo antiproiettile di Frank quando Steve gli aveva sparato in superficie.
Steve torna a prendere Jane, perchè non era stato ucciso dal coniglio, ma era solo stato colpito da dei militari che non si aspettavano di trovare qualcuno vivo nel rifugio e si erano spaventati.
I militari ripartono con l'elicottero sul quale hanno fatto salire Jane e Steve per portarli in una zona sicura dove ci sono altre persone messe in salvo. Mentre decollano uno si complimenta con steve per aver lasciato un messaggio nella polvere radioattiva, messaggio che ha permesso di individuarli. Messaggio "originale" dicono.. Mentre sono in volo, Jane guarda giù e vede appena la scritta "help" che aveva tracciato Steve.. quello che nota più evidente e che le fa gelare il sangue è il contorno enorme di una testa di coniglio.


-Frasette-
Zia Audrey invece mi artigliò alle spalle con una presa di ferro e tirandomi verso il basso portò il mio viso all'altezza del suo, circa un metro e quarantacinque sopra il livello del pavimento.

A Mark riservò un secco. "Tutto bene, vevo?" che non ammetteva risposte negative.

Sospettavo che l'intera faccenda , con tutti quei misteri, cominciasse a dargli sui nervi, lui che aveva sperato di trovarsi davanti semplicemente un qualche banalissimo avversario in carne e ossa da impallinare come un pollo per innaugurare i suoi Nuovi Stati Uniti d'America con una pagina di gloria militare.

Quello che desideravo era solo di potere, negli ultimi istanti della mia vita, contemplado il viso diplastica pitturata del coniglio e la lama luccicante dell'ascia sollevata verso di me, essere in grado di pensare lucidamente: "io sto morendo" e sapere ancora che soca significasse quel pronome personale.

L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA E' SOLO IN UNA STANZA. QUALCUNO BUSSA ALLA PORTA.



Titolo: La notte eterna del coniglio
Autore: Giacomo Gardumi
Editore: Marsilio (collana I Tascabili Marsilio)
Periodo: 2006
Pagine: 417
Prezzo: € 9.50 (più 1.30€ di spese di spedizione -preso assieme alla guida di sanfrancesco e a Pitbull, quindi € 3.90 diviso 3)

No comments: