Saturday, July 10, 2010

Né qui Né Altrove

Regalo di Giulio per il mio 38imo compleanno.
Perchè sa che mi piace Carofiglio, che è barese come lui.
Continuavo ad imboscarlo, questo libro.. adesso che ce l'ho sotto agli occhi da un po', finalmente lo leggo.

Assolutamente da portarsi dietro se si visita Bari! ^^


Dalla prima di copertina:
"Rivedersi dopo oltre vent'anni con amici che non hai più cercato. Di giorno basterebbero pochi minuti per un saluto di circostanza, ma di notte è un'altra cosa. Di notte Bari può catturare e trasformarsi in un irreale cinema della memoria. Dove presente e passato, ricordi e invenzione si confondono, e l'età da cui le illusioni fuggono può ancora sfiorare il tempo in cui tutto era possibile

E' un libro strano.. non capivo se fosse un romanzo o una sorta di piccola autobiografia. Alla fine sono arrivata a capire solo che Carofiglio parla di se' stesso e della sua Bari.. ma non ho la certezza che Paolo e Gianpiero esistano davvero.
Mente brillante il primo, che oggi vive e lavora in America con la sua famiglia "americana", notaio figlio di notai il secondo.
E il "classico" viaggio nella notte di questi over-40enni, fatto di ricordi e di presente. In una Bari scomparsa (quella dei cinema e dei quartieri poveri) e quella delle focacce unte a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Giampiero che si comporta come se tutti loro fossero gli universitari che si son lasciati il giorno prima, Paolo sembra non vedere l'ora che tutto finisca per tornarsene negli States e troncare definitivamente il cordone che lo lega alla sua città natale.
Viaggiano a bordo del Suv di Giampiero che li porta prima a cena nel miglir ristorante di Bari (dove viene trattato come un piccolo boss).. e poi si spostano in cerca dei vecchi cinema, dei quartieri della loro infazia fatti di bulli da cui fuggire e bagni nel portocanale, dell'aeroporto che è più che altro uno scalo merci presso il quale andavano a veder partire gli aerei postali.
Finale amaro, con un Paolo palesemente ubriaco e aggressivo, con vecchi rancori sputati in faccia, con segreti che vengono confessati (la figlia autistica di Gianpiero) con l'ammissione di avere problemi di alcolismo (Paolo) con una focaccia mangiata sul fare dell'alba ed un saluto "ci vediamo.. " di due che sono stati amici e che non si rivedranno mai più..

-Frasette-
La sua idea di fare il notaio era esplicitamente, onestamente legata all'intenzione di continuare, da adulto, a fare il tipo di vita che gli era stata garantita da ragazzo.

Da un certo momento in poi, smisi di vederle. Più o meno, credo, quando smisi di fare domande agli adulti e smisi di vedere un sacco di altre cose.
Accorgendomi delle palme, quella sera mite di dicembre, ebbi la sensazione improvvisa di quanto fossi stato per anni assente, inconsapevole. Gesti automatici, rituali meccanici, i giorni uno uguale all'altro, impossibili da ricordare, perchè erano tutti un unico identico giorno, vissuto nel dormiveglia della coscienza.

Mi diede la sensazione di essere uno che vive senza accorgersene.

... ti lanciavano uno sguardo invitante e sensuale come un'autopsia.

"La nostalgia è un'emozione che non frequento molto."

Oggi il quartiere Libertà -che allora era il regno del degrado, assieme al CEP e al rione Japigia- è un posto bizzarro e interessante. Ci abitano africani, asiatici, albanesi, greci, russi, ucraini, rumeni, giovani professionisti, qualche scrittore, qualche artista, ancora un sacco di studenti fuorisede e, naturalmente, un certo numero di trafficanti, ricettatori e pistoleri.
Oggi, assieme al quartiere Madonnella, è la zona antropologiamente pù variopinta e più interessante della città.

... ero ai massimi della mia capacità argomentativa, ma tutto sommato avevo la situazione sotto controllo.

"... c'è un sacco di disinformazione imperialista (...) Ma comunque, io credo che ci voglia un po' di sano fatalismo. E' inutile agitarsi, farsi le analisi e cazzate simili. Se ti deve succedere ti succede, se devi morire, muori."

"Le scagliozze. Assurdo. Non dicevo questa parola da 25 anni e adesso che l'ho pronunciata mi sta facendo venire in mente tante cose che mi ero dimenticato."

... quando era stata l'ultima volta che avevo fatto una cosa per la prima volta.

Fu in quel territorio sconosciuto che, nell'estate del 1991, ci fu il più colossare sbarco di clandestini della storia contemporanea. Per lo meno della storia del mondo occidentale.
La motonave Vlora -un indescrivibile rottame che si muoveva sull'acqua in spregio a ogni regola della meccanica dei fluidi- caricò a Durazzo, trasportò attraverso l'Adriatico assolato, e scaricò nel porto di Bari un mare umano di 15mila albanesi (avete letto bene: quindicimila, tutti su una sola nave) in fuga dal regime che si stava sbriciolando.
Rivedere oggi quelle immagini, che fecero il giro del mondo rimbalzando sui satelliti della CNN e delle altre televisioni, pensare che quelle scene di migrazioni bibbliche si siano verificate a qualche ventinaio di metri dalle nostre case, mentre noi eravamo intenti alle nostre occupazioni (e continuammo ad esserlo), genera un senso di totale spaesamento.
Mentre passava la Storia non eravamo davvero qui. Né altrove.

Per quelle partite c'erano tre tipi di pallone, in ordine crescente di qualità: il leggerissimo Super Tele, cioè il peggior pallone in commercio, il Super Santos, arancione, con il miglior rapporto qualità-prezzo, e il San Siro, che era di plastica ma aveva il peso e la consistenza di un pallone di cuoio ed era quello più ambito e più rubato.

... io ed un mio amico, che chiameremo Danilo per tacerne la vera identità e tutelarne la reputazione..

Il meglio di tutto era il sottogenere delle vampire. Tutte dai nomi sobri e appena allusivi come Zora, Sukia e Jacula. Quest'ultimo era destinato ai lettori meno intuitivi, perchè il sottotitolo precisava con una certa pedanteria che si trattava di una pornovampira.

Ci sono schemi e rituali, nei litigi di strada, e in questi rituali è inclusa un'idea molto precisa delle distanze di sicurezza. Se queste distanze vengono violate, è inevitabile che partano le mazzate.

"Vaffanculo. Perchè sei sempre così maledettamente uguale a come sei sempre stato?"

Perchè quella è stata una delle poche volte della mia vita in cui sono stato perfettamente felice, e me ne sono accorto mentre succedeva.



Titolo: Né qui né altrove
Autore: Gianrico Carofiglio
Editore: Laterza (collana Contromano)
Periodo: 2008
Pagine: 159
Prezzo: 10€ (me l'ha regalato GB per il mio compleanno del 2009)











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