Wednesday, October 29, 2008

Spider


Era al mercatino e lo puntavo da un po', aspettando che andasse al 50%.
Poco prima che andasse al 50%, ne è arrivata una seconda copia.. brutto segno..
cioè, se fosse un bel libro, uno se lo terrebbe in casa, no?
Per ora ho letto un'ottantina di pagine e mi sembra carino.. ma son solo all'inizio e le parti si devono ancora definire bene..
vedremo.

1/11/08
l'ho appena finito.. ho aperto gli occhi alle 8 di mattina.. e non c'è stato verso di riaddormentarmi.. (quando comincerò a lavorare alla garçonier, me le scorderò queste belle mattine di lettura sotto la piega del piumo.. cmq...)
bah.. tutto sommato è un bel thriller.. il finale ha un bel ritmo serrato.. ma è piuttosto scontato: muore il cattivo, salvi all'ultimo secondo i buoni e la ragazza rapita, anche se tutti piuttosto malconci.
Avessi pagato il prezzo intero, 19 euri, forse mi sarei incazzata...


La storia viaggia su due binari: da un lato il killer ritornato in azione dopo 20 anni dal primo omicidio.. e dall'altra il poliziotto (o profiler, o psicologo, o ispettore.. non l'ho mai capito) che, non essendo riuscito a prendere il killer ed avendo avuto un crollo emotivo per questa cosa, si è ora ritirato in Italia con la famiglia, dove gestisce un Poggio nelle campagne senesi..
Il killer ricorda come seguì, avvicinò e uccise la sua prima vittima (detta Sugar, nome col quale poi chiamerà tutte le altre), e lo ricorda mentre pulisce il teschio di questa che ha trafugato al cimitero, per impacchettarlo e spedirlo allo sbirro..
Lo sbirro, Jack King, sebbene siano passati tre anni dalla famosa crisi che gli fece decidere per la svolta, ha (ovviamente) ancora incubi e paranoie e decide finalmente di andare dalla psicologa per affrontare i suoi demoni.
Viene pero' raggiunto da una poliziotta in tacchi a spillo, ambasciatrice di un ispettore italiano amico di Jack, tale Massimo. I due avevano lavorato assieme e tra loro c'è stima e rispetto.
Massimo chiede a Jack di leggere dei rapporti relativi all'omicidio di una ragazza livornese poichè il modus operandi E' quello del killer americano (corpo fatto a pezzi, pezzi chiusi dentro sacchetti, sacchetti buttati in mare da luoghi differenti).. Massimo è convinto che l'omicida sia l'americano e chiede aiuto a Jack.
Questi, tra le lacrime della moglie e mille perplessità (ovviamente) accetta., perchè è un poliziotto e perchè stare sui colli senesi lo frustra maggiormente che assistere al massacro quotidiano di gente innocente.. ma si sa.. è americano..
Intanto, negli States, il killer ha rapito una giovane prostituta russa: la tiene in cantina, legata ad un tavolaccio dove intende lasciarla a morire di fame, continuamente ripresa da varie telecamere .
Jack, dalle colline senesi va a Roma e con un pool di colleghi italiani comincia a studiare il caso, anche perchè, a 4 occhi, Massimo può rivelargli altri particolari dell'omicidio: l'assassino ha spedito alla polizia italiana la testa della ragazza livornese, nella cui bocca è stato trovato un biglietto di scherno scritto dal killer.
Nel frattempo, al Poggio arriva uno strano americano; è un ometto non più giovane che fa un sacco di domande ai dipendenti sui proprietari e che si sistemerà su un colle a fotografare l'interno della camera da letto dei cognugi King.
Per parecchio ci verrà fatto credere che si possa trattare di Spider, il serial killer, ma quasi alla fine l'autore ci dirà che è un innoquo, noto reporter americano di cronaca nera che voleva semplicemente fare un articolo sull'uomo che aveva dato la caccia al famoso omicida.
Mentre sono a Roma che sviluppano teorie, calcolano tempi e formulano ipotesi, Orsetta (l'ispettrice in tacchi a spillo) fa notare a Jack che forse E' lui l'anello di collegamento tra i due omicidi.. ma Jack nicchia.
In america, il direttore di una piccola emittente araba che trasmette notizie in lingua inglese, riceve una mail che gli dice di collegarsi ad un link e di inserire una password numerica. Appare così l'immagine della ragazza russa legata al tavolo.
Howie, l'ex collega di Jack che lavora ancora per l'FBI, chiama subito l'amico in Italia, gli dice che oltre a questo, hanno ricevuto per posta il teschio della prima vittima di Spider, e che il pacco era indizzato proprio a Jack, c/o FBI.
Jack abbocca come una carpa Coi, sale sul primo aereo per NewYork lsciando solo qualche biglietto e colleghi italiani ci rimangono parecchio male.
Analizza di la, ipotizza di su, trovano l'amica russa della ragazza che gli racconta di averla vista salire 6 giorni prima su una Hunday.. e ancora ipotesi psicologiche sul fatto che una prostituta si sarebbe allarmata se un cliente le avesse fatto fare troppa strada in auto (visto che non avrebbe potuto stordirla subito appena posato il culo sul sedile, no??) e circoscrivono il raggio d'azione a 10 km..
poi ipotizzano che il killer possa avere una casa di proprietà, e che se l'affitti da solo, alle sue false identità per depistare possibili controlli.. cosa che effettivamente è. (non ho capito perchè questo non poteva semplicemente essere proprietario di casa sua e farci quello che gli pareva.. ma vabbè..).
Ma cmq.. individuano una casa che da 15 anni viene affittata dall'unico proprietario sempre a uomini single. Ci siamo.
Jack arriva a bussare alla porta della vicina di casa di questa abitazione. La vecchietta gli dice che li abita da 15 anni sempre lo stesso uomo, che ha una Hunday (la cui targa è la famosa password numerica) e che non ci ha mai scambiato una parola. Mentre cerca di sbirciare dentro le finestre di quella casa, Jack riceve la telefonata di sua moglie.. ma al telefono c'è Spider.
L'assassino è in toscana, ha attirato prima il figlio e poi la moglie di Jack in una grotta che si era aperta vicino al loro casale. Il bimbo è immobilizzato e la madre è sedata e Spider vede tutti i movimenti di Jack sul portatile con collegamento wifi grazie alle varie telecamere sparse dentro e fuori la casa e glielo fa sapere.
Nel monologo classico degli assassini, Spider rivela a Jack perchè ce l'ha con lui e perchè intende sterminargli la famiglia: perchè Jack è il figlio del poliziotto che 30 anni prima aveva investito ed ucciso un pedone mentre arrivava a tutta velocità rispondendo ad una chimata di soccorso che si era poi rivelata falsa. Quel pedone era suo padre (di Spider), mentre la madre era morta qualche mese prima di cancro e il bambino si era ritrovato orfano; messo in un istituto, aveva imparato la violenza e l'arte di contraffare i documenti (!!!)...
Ora Spider vuole che Jack uccida la russa o lui ucciderà la moglie di Jack (che poi è ovvio che l'ammazza cmq...)
e insomma.. Jack arriva fino alla russa, la libera dai legacci e finge di ucciderla (ma in realtà è il sangue di una ferita alla mano che Jack si è autoinflitto quello che Spider vede); ebbro di gioia, Spider fa saltare la casa che aveva riempito di bombe, anche se Jack è veloce a buttarsi sotto il tavolo DA BONDAGE (giuro che è scritto così nel libro -pg 354-) e così si salvano.
In Italia invece, il bimbo riesce a scappare durante il monologo delirante di Spider; questi se ne accorge ma è troppo concetrato su Jack. Fuori dal tunnel il bimbo viene soccorso dal reporter americano che lo libera dal nastro adesivo e si incunea nella grotta a cercare la madre.
Spider ha un primo faccia a faccia nella grotta con Orsetta, che aveva fatto tenere sotto controllo il poggio e che aveva notato questa figura; ma l'uomo la colpisce con un colpo di mitraglietta e la lascia tramortita a terra (ferita ad una spalla); poi arriva il reporter che piazza 5 colpi nel corpo del killer con la pistola della poliziotta: uno in viso, due allo stomaco, uno in gola e uno al cuore.
Tre mesi dopo, americani e italiani son tutti li a festeggiare sulle colline senesi, insieme alla russa, salva per miracolo.

-Frasette-
A parte qualche sboronata sulle condizioni dei treni italiani, del traffico romano e della puntualità degli italiani che non riporto nemmeno (un po' son vere, e cmq non è stato nemmeno troppo cattivo).. l'unica carina è quando, alla fine, Jack riemerso dalle macerie chiede a Howie che ne è di Spider.
"ESTINTO COME IL DODO" è la risposta che mi ha fatta sbellicare.



Titolo: Spider
Autore: Michael Morley
Editore: Rizzoli
Periodo: 2007
Pagine: 368
Prezzo: € 19,00 (a CDC stava a € 9,00 ma ho esborsato la metà, € 4.50)

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