Thursday, February 26, 2009

L'Isola dei Morti



Ero a spasso all'Ipercoop.. Michele guardava tutti gli accessori per rendere ancora più tamarra la Swift (copri pedali in metallo e addirittura la manopolina per girare il voltante, tipo muletto!!!).. e io guardavo i libri..
Avevo preso da pochi giorni i 4 alla feltrinelli.. ma non ho resistito a questo.
Il fatto che parlasse di Venezia.. mi ha conquistata.

La storia è veramente molto semplice e parte da un fatto reale: gli scafi di due navi medievali vengono ritrovati nella laguna veneta, presso l'isola, oggi sommersa, di San Marco in Boccalama, usata come luogo di sepoltura, se non discarica, dei morti della pesta del 1348.
Da qui la realtà diventa fantasia. Un inglese appassionato di navi antiche è il finanziatore del progetto di recupero.
Una sorta di paratia viene costruita attorno allo scafo, l'acqua viene eliminata e i reperti portati all'aria: consolidati, studiati, fotografati, e di nuovo ricoperti d'acqua.
Lucio Masera è uno degli archeologi addetto allo scavo. Rocco Barrese, suo amico, è un linguista poliglotta di sterminata dottrina e grande studioso di Dante Alighieri.
Lucio va a trovare Rocco per raccontargli di questo scavo e dei numerosi resti umani che stanno riaffiorando da quell'isola-cimitero medioevale.
Mentre Lucio sta per tornare a casa, lo chiama il suo collega, Marras, che gli dice di dovergli parlare.
Una volta insieme, Marras gli dice di aver sentito un loro collega, l'inglese Liddle-Scott, parlare in modo sommesso col finanziatore del progetto, Sir Foster.
Marras ha inteso che i due avrebbero sottratto una pergamena dallo scavo e che questa sarebbe stata tradotta.
Intanto i sopralluoghi allo scafo portano alla luce un'incisione che sembra essere una specie di mappa.
Insieme ad altri due colleghi archeologi, Luigi e Marras si mettono alle costole dei due inglesi e riescono a piazzargli addosso una cimice.
Agostino, il più "tecnologico" dei 4.. gli sta addosso e registra la loro conversazione. Viene aggredito, malmenato e buttato in acqua da due bodyguard, ma riesce a lanciare via la cassetta prima che questi gli tolgano il registratore.
Mentre Agostino è in rianimazione (si riprenderà), gli altri te recuperano la cassetta da una fogna e riescono a ripulirla.
Hanno registrato l'inglese che legge il contenuto della pergamena in veneziano trecentesco. Sarà (ovviamente) Barrese a tradurgli il tutto..
Quello che i 4 amici scoprono ragionando su i pochi frammenti salvati sul nastro è che, pare, la copia originale della Divina Commedia fosse stata sottratta a Dante e nascosta nella pancia di un morto di peste portato sull'isola, affondata la nave che aveva compiuto la missione e avvelenato il capitano di quest'ultima.
Una copia è quella che riappare circa 6 mesi dopo e che viene restituita al figlio del poeta.
L'originale potrebbe essere quindi ancora in laguna.
Partono i 3 archeologi alla volta del sito, portandosi dietro il linguista che, a questo punto, non vuole perdersi lo spettacolo.
Dal sito pero' se ne sono appena andati i due inglesi.
I nostri si mettono cmq a scavare e trovano un lembo di pergamena..
"appena saremo in grado di leggere queste lettere, tu potrai dire se abbiamo in mano un lembo di paradiso o un pezzo d'inferno."

-Frasette-
Lucio e i suoi amici si prepararono al grande evento: da una distanza di sette secoli un messaggio mezzo cancellato dalla lunga immersione nell'acqua, recuperato da una macchina avveniristica, inciso su un altro supporto, caduto anch'esso nell'acqua, precisamente nell'acqua di fogna, decifrato da una mente umana superiore, veniva finalmente comunicato, svelava finalmente il suo contenuto, o almeno così tutti speravano.


Titolo: L'isola dei morti
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Marsilio
Periodo: 2004
Pagine: 94 (in realtà il racconto si conclude a pag. 79, il resto è pubblicità)
Prezzo: € 8.00 (pagato € 3.90 all'Ipercoop)

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