Wednesday, August 6, 2008

La Luce della Follia




Avevo questo libro che mi girava per casa da qualche anno..
non ha etichette particolari, quindi devo averlo preso in libreria.. forse quando stavo in fissa con l'universale economica feltrinelli..
eppure non son convita al 100%.. ma che importa.


sono stata a camminare al lago di Suviana in questo weekend appena trascorso.. ero (ovviamente) carica di libri. Avevo "il delitto alla casa di Proust" da finire, quello del Passatore in macchina e mi ero pure appena presa un tomo da 500 pagine al Gigante.. poi, passando in corridoio, ho buttato l'occhio su questo che non avevo ancora collocato in libreria perchè non sapevo a che genere appartenesse.. ed è finito in borsa pure lui!

la storia è un po' particolare.. a tratti vorticosa e quasi onirica.. altre estremamente chiara..

la mia idiosincrasia all'abuso di parole inutili sta aumentando. Anche qua, in alcuni punti, ha spiegato in 3 pagine quello che poteva dire in poche righe.. tipo quando Hera va in ospedale ad ammazzare la moglie di François.. o quand lo stesso François gira per il cantiere dove sono state aggredite sua moglie e sua figlia e tutta la rava e la fava attaccato a quel tubo che non riesce a scavalcare e allora torna indietro.. e ancora quando il poliziotto va di notte nell'istituto di Lachoune e scavalca il muro e questo e quello.


tornando alla storia, è tutto un turbinio di personaggi crudeli e senza morale.
Hera che rimane incinta del suo professore, che va ad abortire nei bagni della scuola e che lascia il feto in un sacchetto nell'armadietto di lui e che s'introduce nell'ospedale dove strappa tutti i fili che tengono in vita Denise procurandone la morte (per stare "finalmente" con François).
Nelly, l'amica di Hera che vediamo solo all'inizio, che per proteggere Hera butta il custode giù dal balcone.. le due nasconderanno il cadavere in un baule.. e la compagna di questi ne venderà la protesi della gamba per guadagnarci due lire.
Ivan, fratello gemello di Hera che, per vendicare la sorella, seduce la moglie e la figlia dell'amante di Hera, attirandole in un cantiere dove lega e sevizia la madre e la costringe a guardare mentre e stupra la figlia, lasciando la prima (Denise) in coma e la seconda (Lachoune) shockata.
I Padroni della locanda dove lavora Hera, la Padrona che seduce chiunque e il Padrone che è forse l'unica figura "buona" del libro, pur essendo burbero e scorbutico pure lui.
C'è il Bestione, che procura cani da sacrificare ai pittbull dell'Olandese e che tortura topi, tortore e cani, cucendogli l'ano e trasformandole in assassini fuori controllo e che s'innamora di un quadro raffigurante un'odalisca (Lachoune)
C'è François che è veramente una mezzasega d'uomo. Scopa e mette incinta una studentessa (Hera), si fa altre storie con la vicina di casa e di nuovo con Hera, e questo appena uscito dall'ospedale dov'era andato in visita alla moglie e alla figlia.
Lachouna, la figlia di François, che finge di essere fuori di testa e poi parte alla caccia di Hera.
C'è l'ispettore Diablozzi, che indaga sull'aggressione alle due donne, che seduce un'infermiera per avere la placenta con cui nutrire le sue iris..



copiaincollo una recensione che mi è piaciuta davvero molto perchè è riuscita a riassumere quello che io non riuscivo a spiegare:
Uno stile assolutamente originale quello di Picouly, il quale trova l’ironia in situazioni e luoghi impensati generando l’orrore con l’accanimento sul dettaglio e l’indifferenza sull’effetto finale.
Le frasi sono rasoiate e l’inaspettato è lì, che attende il lettore, per farlo sobbalzare e, talvolta, abbandonarlo al disgusto.
Il lettore è forse proprio l’unico a provare queste emozioni: i personaggi (tutti senza eccezioni) sembrano avvolti da un aura di “luminosa follia” evocata dal titolo; essi si incamminano ordinatamente verso un destino spaventoso chi con rassegnazione, chi con repentino passaggio.Dopo 163 pagine dove le parole sono intrise di sangue e il sangue è illuminato dal gioco delle frasi, ci si può illudere dicendosi che fortunatamente il mondo reale non è così. Vero, manca l’ironia."



-Frasette-

Nessun accento, non una vera e propria intonazione. Non si sapeva mai cosa pensasse. si accontentava di essere biondo.
"Le baciapile! Se le conosco? Che domanda! Le fan di San Bernardo.."
"E' peggio che aver affidato il fiore della propria virtù a un puttaniere allergico"
Il Supplente trovò il paragone ardito ma la proposta conveniente.
"La casa è tranquilla e propizia al lavoro".
Prima aveva visitato la sua futura camera... copriletto imbottito reversibile marrone e giallo, piumone di vera piuma... non aveva visto fonti di calore...uno scrittoio formato tascabile, una tenda lasciva che faceva filtrare il giorno ma non la luce, uno scendiletto per risvegli furtivi, e l'armadio a specchio in compensato tinta mogano che rifletteva un crocifisso in gesso nero sopra il letto. Erotismo garantito.
Ebbe l'impressione che gli avessero già fatto incidere il portatovagliolo.
Gli amanti amano lasciare puntini di sospensione...
"E' stupido arrivare a questo punto tra intellettuali."
Sulla schiena, la chiusura lampo soffriva le pene dell'inferno a denti stretti.
La Padrona doveva conoscere ogni sorta di rumore prodotto da un marito che rientra inaspettato.
"Sia gentile, giovanotto. Potrei essere sua madre, se non avessi preso le dovute precauzioni."
Un micio abbinato alla moquette e gonfio di elettricità statica.
La Padrona aveva poca intelligenza, ma istinto da vendere.
Titolo: La luce della follia
Autore: Picouly Daniel
Editore: Feltrinelli (collana Universale Economica)
Periodo: 2000
Pagine: 163
Prezzo: Lire 12.000 - € 6,20

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