Monday, March 10, 2008

Sulla Pelle



sto spendendo troppo soldi in libri.. ma almeno li sto leggendo.. (anche se 4 alla volta...)

venerdì ero passata di nuovo alla feltrinelli per prendere Uragano da regalare alla Capa.. dovevo andare dal parrucchiere a farmi la tinta.. (perchè non ho scritto "a farmi il colore"?? farmi la tinta sta tanto da....... casalinga..... cmq..) cmq non mi andava di passare del tempo a sfogliare rotocalchi rosa.. e così mi son presa un altro libro.

scelto per la copertina, tutta nera con una lametta argento in primo piano. "il fatto è, vedete.. che sono una che si taglia.." in retro copertina. Bon. è bastato questo.. poi ho visto che era un thriller.. e ultimamente ho voglia di romanzi piu' che di saggi (per questo mi mancano ancora 20 pagine di pregnant.. )

La protagonista è una giornalista mediocre, trentenne ed autolesionista che vive e lavora a Chicago. Le viene chiesto di recarsi nel suo paesello d'origine (a 11 ore da Chicago) per fare un articolo su due bambine assassinate.
Al paesello ritrova "la madre perfetta" che si scusa della casa in disordine (quando non c'è nemmeno un granello di polvere in giro), le amiche che son rimaste li e che si son spostate con il compagno del liceo, una situazione chiusa su se stessa, un giovane poliziotto forestiero con difficoltà di adattamento.. e una sorellastra tredicenne dalla personalità sinistra e poliedrica.

13.03.08
l'ho finito ieri notte. bruciato letteralmente.
è un bel thriller.. si legge bene e sa prendere senza essere troppo morboso o troppo tortuoso.

le frasi:

Frank pensa che io sono una che si lascia intenerire. Forse perchè sono una donna. Forse perchè sono una che si lascia intenerire.

Sul tavolo accanto alla porta c'era una mia foto da adolescente con in braccio Marian, che all'epoca doveva avere 7 anni. Stiamo ridendo. Lei ha gli occhi spalancati per la sorpresa. Io li ho socchiusi. La tengo stretta a me, le sue gambette esili penzolanti all'altezza delle mie ginocchia. Non so più in quale occasione è stata scattata la foto nè perchè stuiamo ridendo. Negli anni la cosa è diventata un piacevole mistero. Penso che mi piaccia non saperlo.

Alla fine era arrivato Bobby (...) che si era guadagnato la totale adorazione dei genitori, e le tre bambine dovevano essersi improvvisamente accorte di quanto poco contassero. Soprattutto Ann. Nessuno vuole la terza femmina.

Scommetto che i genitori di Emily dicevano agli amici cose come "l'abbracciamo un po' più stretta la sera, adesso"

Addocchiai Katie Lacey, la mia migliore amica ai tempi del liceo, nel suo gruppo di amiche dall'acconciatura irreprensibile, la copia esatta delle amiche di mia madre con vent'anni di meno.

Rimpiangevo di essere stata un'adolescente così seria. Niente manifesti di popstar o di film (...) ma un ritratto di Eleonore Roosevelt. Forse adesso preferirei un'istantanea della moglie di Warren Harding, "la Duchessa", che registrava ogni minimo oltraggio in un piccolo notes rosso per poi vendicarsi in modo adeguato. Oggi come oggi, preferisco che le mie eroine abbiano un po' di mordente.

Nemmeno da adulta riuscivo a sottrarmi al bisogno di riempire i silenzi fra noi.

Si passo' una mano tra i capelli. Nessuna fede nunziale. Chissà perchè cominciavo a notare certe cose.

Se non si fosse scopata quei ragazzi, nessuno avrebbe voluto avere a che fare con lei. Riuscì a dimostrare di non essere lesbica, ma si fece la fama di sgualdrina. Così di nuovo nessuno volle avere a che fare con lei. Questa è Wind Gap. Tutti conoscono i segreti di tutti. E se ne servono al meglio.

E' una cosa sconveniente.

"sono qui". Di solito non ho la sensazione di esistere. Ho l'impressione che una volta di vento possa spazzarmi via facendomi scomparire per sempre. (...) In certi giorni il pensiere mi pare rassicurante. In certi altri mi raggela.

"penso solo che certe donne non siano portate per fare le madri. E altre non siano portate per fare le figlie."

Io e lei convenivamo di non convenire su questo punto.

Anche da ragazza, era sempre stata una che voleva ciò che gli altri avevano, anche se in realtà non le interessava.

Brad era il tipo di marito che abitava dove voleva sua moglie, la metteva incinta quando voleva lei, le comperava tutti i divani Pottery Bern che lei desiderava e per il resto chiudeva il becco.

"non lasciare che sia la società a dirti come allevare i tuoi figli. Non lasciare che le femministe" un'occhiata furtiva nella mia direzione "ti facciano sentire in colpa per avere ciò che a loro manca"

"essere combattuti significa che puoi vivere una vita superficiale senza ammettere di essere una persona superficiale"

Quando mi ero sentita triste avevo cominciato a ferirmi. Amma feriva il prossimo.
Quando avevo voluto attenzione, mi ero sottomessa ai ragazzi "Fa di me quello che vuoi, ma amami". Le profferte sessuali di Amma sembravano piuttosto una forma di aggressione. (...) Fa quello che vuoi e forse ti amerò"

"sono stufa di morire"

"E' molto più sicuro essere temuti che essere amati" commentai.
"Macchiavelli" ribattè Amma

La facccia che mostri alla gente dice alla gente come trattarti. (...) Quella era una donna che nessuno avrebbe potuto trattare con gentilezza.

"Lascia che mi prenda cura di te, Camille. Per una volta almeno, fa' finta di aver bisogno di me"

"Ti tagli?"

"Incido parole."


Titolo: Sulla Pelle
Autore: Flynn Gillian
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Pagine: 316
ISBN: 8838487073
Data pubblicazione: Feb 2008
Prezzo: euro 16.90 (pagato intero)





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