Monday, February 4, 2008

dimmi di zi

(la mia copia ha una copertina differente, credo fosse un club degli editori)


il libro è di Anotnio Amurri..
sono andata a vedere la data della prima ediozione. 1982.
ho pensato "credevo piu' vecchio..".. ma son sempre una bella 26 anni..
come passa il tempo..
cmq..
il libro l'ho pagato due euro ad un mercatino.. conoscevo Amurri da lunga data, da quando lessi "come ammazzare la moglie e perchè" e "come ammazzare il marito senza tanti perchè".. avrò avuto 12 anni e i libri me li aveva prestati mia zia Dolla..

"dimmi di zi" è il continuo di "più bello di così si muore", del 1974.
sempre nel 1982, di quel primo romanzo esce un film in cui l'interprete maschile/femminile è uno strepitoso Montesano (ricordo di averlo visto al cinema Arena di Codigoro con mia mamma e la sua amica Franca.. avevo 11 anni e ne ho capito la metà)..

nel primo romanzo, avevamo lasciato Spartaco e famiglia in casa del Conte Nereo.. e da li si riparte.. anzi, si riparte da uno Spartaco ancora in abiti femminili che, un po' per noia un po' per sconforto, si ritrova in macchina di un giovane che lavora a cinecittà.
La sua bellezza e la sua l'eleganza (quando è con gli abiti di Marina) è tanta e tale, che viene subito notato da un famoso regista che tosto gli propone la parte di primadonna nel suo film.
Il nome di Marina Marini viene subito cambiato nel nome d'arte di Daniela Danieli.
Spartaco Meniconi ricomincia la sua doppia vita svegliandosi alle 5 per truccarsi ed uscire di casa alle 7 quando deve girare alle 13.00.


Ho sempre adorato il modo di scrivere di Amurri: spiritoso, ironico e mai volgare.
Adoro i suoi ritratti sardonici della società di fine anni '70 e primi '80.
Di quelli che ti strappavano la famosa "risata a denti stretti" da settimana enigmistica.


"E' sera. Esausta al pensiero di tutte le cose che avrebbe dovuto fare e non è riuscita a fare, o non ha fatto in tempo a fare, o si è dimenticata di fare, o non gli è andato di fare, Roma si accinge a godersi il meritato riposo dopo un'altra giornata di frenetica inattività. (...)
Alle fermate, i pendolari attendono gli autobus . Alle stesse fermate, gli autobus non attendono i pendolari e, stracolmi, continuano la corsa senza fermarsi."

"Un po' più in la c'è una vecchia 850 con le toppe. All'interno, stranamente la luce è accesa. Si fuma e si parla. Sorrisi molto bianchi, sguardi molto giovani, capelli molto biondi. Lui è Giuseppe. Lei è Spartaco."

Titolo: Dimmi di Zi
Autore: Antonio Amurri
Editore: A. Mondadori
Periodo: 1982
Pagine: 185
Prezzo: ovviamente era in lire.. io l'ho pagato 2€ ad un mercatino



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