Friday, June 26, 2009

Nel Nome del Porco


Classico libro che ti frega per la copertina accattivante.. preso solo perchè stava a 3.75€.. non che non li valesse.. ma ne avevo già un botto ancora da leggere..
vabbè..
leggo che trovano i resti di questa donna fatta a pezzi in un macello con in bocca un biglietto con su la frase "nel nome del porco".. e che fai? non lo comperi?? eh, io si.
Venivo dal libro di Pozzi.. scritto in grande con un discreto numero di dialoghi..
Questo sembra scritto con "dimesione catattere: 5".. è piccolissimo!! fittissimo!!
Mi piace abbastanza, ma mi sto mettendo di impegno per leggerlo, perchè è il classico libro che lascerei volentieri a metà per la sola difficoltà di lettura..

Sono quasi a metà.. pagina 141 di 325 pagine.. Non ci ho ancora capito niente.. lo trovo molto dispersivo.. quanto meno, è dispersivo in modo divertente..

Dunque.. il libro racconta contemporaneamente di due storie, divise in "terra" e "paradiso" che, presumo, ad un certo punto si uniranno.
La "terra" è la Spagna, e li si racconta del commissario Pujol, prossimo alla pensione, che si occupa del caso.. e poi invece no.
Il "paradiso" invece è New York dov'è andato T (Tomas) a cercare "una seconda opportunità".. T è un ex poliziotto molto legato a Pujol. Capiamo che è un violento psicopatico quando, per motivi futili, piglia a botte chiunque lui decida sia pericoloso (anche un semplice passante) o quando piglia a calci un topo.

Il libro comincia sulla "terra" con il ritrovamento in un mattatoio dei pezzi di una donna obesa. Gli sbirri ripercorrono tutta la catena che percorrono i maiali che arrivano qui, che vengono sgozzati, scannati, spellati e impacchettati secondo le richieste dei macellai. La stessa catena che deve aver percorso la donna, arrivata sicuramente viva, probabilmente su un carro di maiali.
Infatti, in fondo al percorso, si trovano i quarti della donna le cui natiche sembrano essere state percosse con un bastone, la pelle bollita per essere meglio scuoiata, e in bocca le è stato messo un biglietto recante la frase "nel nome del porco".
Proprietario del mattatoio, come di quasi tutto il paese, un settantenne con l'aspetto di un trentacinquenne che scrive poesie, guida una porsche con i cerchioni placcati d'oro ed è immanicato con qualsiasi cosa.
"paradiso" e "terra" si alternano raccontandoci le storie comuni dei due personaggi:
Pujol che va a comperare cd nel negozio del commesso gay, che fa lo sciocco con la moglie per acquistare un'Audi A3, che si taglia i capelli e si fa sistemare il pizzetto come un trentenne.
T che conosce Suzanne, una spagnolo-irlandese che vive a NY e che maschera la timidezza con smorfie e gesti assurdi. Lei ha 20 anni meno di lui, ma lui ne rimane folgorato. La marca stretta, la invita in continuazione e lei pare accettare questo corteggiamento.

Pujol rimane colpito dal vecchio con la Porsche.. gli viene detto che ha velleità poetiche e che pubblica versi sul giornale locale (che gli appartiene).
Pujol recupera una copia edita la settimana prima dell'omicidio e ci legge una strana poesia.. metrica complicata e perfetta e un verso che sembra rimanere a metà ma che si puo' completare con la frase "nel nome del porco".
in questo modo, tutto pare riferirsi al vecchio, ma a che scopo?

Il libro fa un po' di salti temporali.
T torna in spagna per fare nuovamente l'infiltrato. Racconta a Pujol di essersi innamorato e di aver voluto sposarsi, ma lei ci ha ripensato e per lui non aveva più senso rimanere a NY.. per cui cercare di infiltrarsi nel paesello dell'omicidio, un posto in culo ad un monte, è forse la cosa migliore per lui.
Pagine e pagine di T (che ora è diventato P) che parla con i locali, che poco a poco si fa accettare nel paesucolo fino a trovare casa e lavoro nel pub del paese.
e poi un ritorno a lui e Suzanne a NY; loro che trascorrono la notte insieme e lei che il giorno dopo scappa dal suo letto e si rende praticamente irreperibile.
(T ha problemi di sdoppiamento della personalità e secondo me l'ha legnata di botte, ma ancora non mi è dato sapere).
Alla fine, Suzanne contatta Pujol perchè sta cercando T. Questi gli spiega che sta facendo un lavoro sotto copertura e non puo' essere contattato ma che gli lascierà il messaggio che lei vuole dargli.
Intanto T fa vita comunitaria, ma in seguito ad una scazzottata si accorge di venire evitato.. lui non è uno di loro e non lo sarà mai.
Rientra a casa, beve un sorso d'acqua e comincia ad avere delle visioni: l'acqua è stata drogata, forse per ucciderlo.. ma lui in questo stato catatonico ha finalmente davanti i due se stesso: T e P.
Pujol si gode la pensione e il ritrovato ringalluzzimento nel corteggiare sua moglie, ma un giorno ha un incidente in macchina e ne resta ucciso..
T/P invece, da quell'incontro con se stesso, ne esce liberato.. uno dei due s'è lanciato dalla rupe del posto in culo al monte.. non si sa se a morire sia stato "il buono" o "il cattivo"..
purtroppo.. dalle pagine successive.. pare che a vincere sia stato il cattivo..

(PS: bellissima la dichiarazione d'amore che Pujol fa a sua moglie!! )


-Frasettine-
"Al diavolo. Credo che non riuscirò mai più a mangiare una braciola di maiale senza che mi torni in mente questa passerella. Lo sapevi che i maiali sono più intelligenti dei cani?"
"Be', puoi sempre mangiare braciole di cane."

Comunque il commissario trova che combattere i contagi regalando preservativi e siringhe sterili sia come combattere la caccia di frodo regalando pallottole a salve.
E' la strana logica dei tempi moderni, pensa: pigrizia, condiscendenza, mancanza di polso da parte delle autorità...

...un giorno quei bambini saranno sicuramente persone rispettabili e nutriranno la conciliante certezza di meritare ciò che possiedono.

".. stamattina non sono in vena di essere scortese.. non si preoccupi, abbiamo sempre un occhio di riguardo per gli anziani e i disabili."

"..lo sa anche lei com'è superetero la burocrazia."

Cambiare parrucchiere è come cambiare amante: il modo giusto per provare nuove esperienze.

"Be', credo che potrei anche chiudere un occhio, in fin dei conti il fisico non è la cosa più importante. E infatti a Santander avevo un fidanzato bellissimo".

pag. 151 - descrizione dello psicopatico

"Di solito bevi molto?"
"Molto in confronto a chi?"
"Non so, a chi vuoi tu.."
"In confronto a Boris Eltsin non bevo molto."

"E con questo credo di averti fornito un profilo tossicologico esaustivo."

"Be', a volte parlo con qualche barista. Il bello dei baristi è che li vedi solo quando vuoi tu e che quando hai bisogno di loro sai dove trovarli, in questo senso superano di gran lunga gli amici. "

"Ai fini pratici sono tagliato secondo il modello finesecolare di una città di provincia..."

"Potrò mai essere l'uomo che vorrei essere essendo stato l'uomo che sono stato?"

".. se si potesse salvare una sola città al mondo bisognerebbe salvare Manhattan. Perchè salvando Segovia si salvano solo gli abitanti di Segovia, mentre salvando New York si salva tutta l'umanità"

"Ha la faccia che sembra la carta geografica della Scozia e l'aspetto di un ladro di cadaveri."

"Vieni che ti presento il forestiero. Si chiama Pedro. Pedro il Grande per abbreviare."

"Stavo per dirti che quello è fuori come un balcone, ma qui non è un tratto distintivo."

IN QUEL CONTINENTE SENZA ROVINE ROMANE IL TETTO MASSIMO DELLE SUE FINANZE E' IL CREDITO MENSILE DELLA SUA VISA.



Titolo: Nel nome del porco
Autore: Pablo Tusset
Editore: Feltrinelli (collana I Canguri)
Periodo: 2007
Pagine: 325
Prezzo: € 16.00 (a CdC era a € 7.50 ma l'ho pagato la metà -per fortuna- € 3.75)

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