Saturday, January 24, 2009

Il Sospetto

(più grande non l'ho trovata)

Preso alla "fiera del libro" del carrefourtssss.. devo smetterla di comperare libri.. perchè tra offerte, regali di compleanno e mercatini dell'usato.. ne sto accumulando troppi!!! quanto meno.. questo l'ho letto in due giorni.. e se non avessi dormito tutto il tempo alle terme, l'avrei finito in una giornata.

il libro m'è piaciuto, è una bella storia che s'intreccia con fatti reali (la vicenda del mostro di Firenze).
Matilde, vedova di un noto chirurgo, vive con il figlio Enea in una bella villa nei pressi di Fiesole. Una sera i carabinieri vanno a chiederle del figlio, che non è in casa in quel momento. Enea è un armadio di uomo, grande grosso e molto introverso.
Lavora da un notaio, amico di famiglia, pur non avendo mai conseguito la laurea.
La sua stazza e il fatto che possieda una pistola (appartenuta al padre) han fatto si che venisse inserito tra i sospettati di essere il mostro di firenze.
Il dubbio si insinua in Matilde, che comincia a vedere coincidenze ovunque.
Il fatto che il figlio stia spesso fuori fino a tardi o che si rinchiuda al piano superiore della villa, che non abbia amicizie.. è soprattutto il trovare un bisturi del marito fuori posto sono le cose che portano poco a poco la donna a convincersi della possibilità che la cosa possa essere vera.
Enea invece è innamorato di Nanda, una tossica che gli si attacca e ne sfrutta la gentilezza e le disponibilità economiche.
Enea arriva anche a vedere i quadri di famiglia (sostituendoli con copie) per pagare il monolocale di Nanda e le dosi che ogni giorno le servono.
I sospetti di Matilde e l'angoscia di Enea per le sorti di Nanda (ridotta sempre peggio dall'eroina) creano un vuoto di incomunicabilità tra i due.
Matilde va curiosare nelle stanze di Enea quando questi è al lavoro e
prova a "confessare" i suoi sospetti ad Andreino, il notaio presso cui lavora il figlio.. i discorsi di Andreino sono allucinanti: che ne sarebbe dell'onore e del buon nome di tutte le nobili famiglie fiorentine se si scoprisse che il mostro è "uno di loro", che vergogna per la madre..
(molto bello invece il discorso di Enea riguardo ai rapporti tra madre e figlio, quando questo sostiene che una madre sarà sempre dalla parte del figlio, qualunque cosa egli faccia).

Nanda alla fine si suicida, buttandosi nell'Arno. Enea, sconvolto, si lascia andare e si chiude nel suo studio a scolpire il legno.
Intanto il "Mostro" continua a mietere le sue vittime; la polizia parla di bossoli: uno trovato vicino all'ospedale ed uno inviato ad un magistrato donna che si occupa dell'indagine. Sono bossoli molto particolari perchè molto vecchi: dei winchester made in Australia...
Gli stessi che Matilde trova in casa, in un cassetto nella camera di Enea.
La donna, decisa a fermare gli omicidi salvando il buon nome di Enea, lo uccide cambiandogli l'insulina e dandogliene una di composizione differente.
Dopo la morte del figlio, Matilde si lascia vivere nella grande villa, fino a quando la tv da la notizia della cattura del mostro..
I bisturi fuori posto che tanto l'avevano angosciata, Enea li aveva usati per scolpire nel legno in modo definito i capelli che incorniciano il volto anonimo di Nanda...

-Frasette-
"Soli si sta male, credi a me. Tutto, ma non soli. Scendi a qualunque compromesso, piuttosto. Accetta qualunque sopraffazione. Quando si è soli si diventa patetici."
Enea alzò gli occhi per guardarlo ansiosamente. "Anche quando la persona a cui vuoi bene ti costringe a fare cose che detesti e ti riduce senza volontà?"
"Anche se ti strappa l'anima."

"Quando si ha la fortuna di appartenere ad una famiglia importante, un tempo baluardo contro le intemperie e corona in un certo modo nobiliare, si hanno dei doveri, veri e propri doveri dinastici. Si riceve, ma in cambio bisogna dare. I comportamenti devono essere ineccepibili, tali da non dare adito, neppure da lontano, all'ombra dello scandalo."

Malgrado fosse cresciuto in mezzo a gente che preferiva sottintendere ed insinuare, piuttosto che dire o esplicitare, Enea non aveva mai imparato ad andare al di là dello stretto significato delle parole, a suo parere tanto ricche, numerose ed esatte da poter esprimere con precisione qualsiasi concetto.

"Non capisci perchè commetti l'errore comune a tanti di voler rapportare a te stesso, e quindi alla tua cultura e alla tua educazione, i comportamenti di chi invece è diverso."


Titolo: Il sospetto
Autore: Laura Grimaldi
Editore: Il Saggiatore (collana NET)
Periodo: 2004
Pagine: 228
Prezzo: € 7.80 (pagato € 2.90.. non è stata una grande offerta, rispetto a libri che costavano 15€ ed erano a 3.90€.. ma mi accattiva tanto la trama.. e ho fatto bene a prenderlo! )

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