Sunday, January 24, 2010

Il Mistero di Mangiabarche


Preso all'Emmaus un tot di mesi fa..
Mi ha preso bene e l'ho letto in pochi giorni.. anche perchè se ci mettevo troppo a leggerlo, poi mi perdevo.. ^^

L'alligatore viene contattato da un avvocato sardo che gli chiede di portargli notizie del figlio scomparso in sudamerica. L'alligatore scopre che il ragazzo è morto e all'avvocato dice una scusa penosa.
Questi lo riprende dicendogli che lui non è un povero stronzo e si fa dire la verità.. e poi gli dice che è cmq li per assumerlo per conto di 3 suoi amici.
Gli si presentano 3 avvocati che gli raccontano di essersi fatti, tempo addietro, 2 mesi di prigione per delle accuse di droga e di omicidio... solo che pare che ora, l'assassinato (Giampaolo Siddi), sia stato visto (vivo) in giro.
Questi quindi vogliono sapere: se il tipo è vivo e chi li ha voluti incastrare.
Il nostro accetta e chiede di avere una spalla, il meraviglioso Beniamino Rossini, vecchio malavitoso con un codice d'onore ormai raro.
Le indagini seguono due piste: l'amante del "morto", la signora Fiorenza.. e il belga-spacciatore che stava alla base Nato e che ora gestisce un piccolo supermercato.
Marlon Brundu, scassinatore e amico di Rossini, apre la porta di casa della donna e in questa trovano una raccolta di una rivista di annunci in cui solo le pagine degli incontri sono sfogliate, così come un unico libro sul cinema francese.
L'alligatore capisce che il libro è la chiave per leggere gli annunci e, pedinando la donna, riesce a scattare delle foto in cui lei è con due tizi.
Pedinando il belga, invece, scoprono un giro di spaccio mica da poco.
Simulano una rapina al super del belga, facendogli credere di essere della banda dei siciliani per farlo venire allo scoperto.. ma quando vanno a trovarlo a casa x farlo parlare, lo trovano morto in poltrona, con un attrezzo da giardinaggio piantato in un occhio.
Intanto si scopre l'identità di uno dei due uomini che aveva incontrato Fiorenza, ed è un ex membro del Sisdi che si occupava di protezione dei testimoni. L'uomo era sparito qualche anno prima, assieme a due pastori sardi che doveva accompagnare in sudamerica.
Durante una serata di relax, l'alligatore viene abbordato da una strana tipa di cui si innamora istantaneamente (con buona presa per il culo da parte di Rossini).
Il piano dei nostri prosegue: l'alligatore cerca di spaventare Fiorenza pedinandola e dicendole cose che solo lei può sapere.. ma quando sono tutti seduti al solito bar, un finto scippatore uccide la donna davanti ai loro occhi. Questa pero', prima di morire, pronuncia la parola "mangiabarche".
Morto il belga e morta la donna, i nostri non sanno più che pista seguire.. ma c'è sempre quella del tipo del Sisdi.. Lo vedono uscire dalla bisca con un tizio dai capelli bianchi e decidono di seguire quest'ultimo. Questi è un corso che alloggia in un hotel e una bella mancia alla receptionist gli fa avere un sacco di info (che macchina ha, quando riparte, come si chiama).
L'alligatore ha anche risolto l'enigma del libro sul cinema francese: tutti i personaggi implicati nella vicenda hanno nomi falsi presi da un film: Napoleon. Quindi è molto semplice capire chi fa parte della banda e che ruolo abbia.. e quello con i capelli bianchi ha il nome del regista/sceneggiatore/attore del film: quindi il capo.. peccato che ci sia anche un'attrice che porta lo stesso nome della donna che sedotto Buratti.
L'alligatore e Rossini seguono il capo fino in Corsica e riescono a non farsi beccare nel pedinamento. Lo vedono arrivare ad una cascina dalla quale escono urla strazianti.
Usciranno due pastori ed un terzo uomo (Siddi) che tengono un tizio nudo e sanguinante. Lo torturano ancora con la fiamma ossidrica e poi lo gettano, ancora vivo, in mezzo ai maiali.
Rossini contatta un suo vecchio amico galeotto che li fa a sua volta contattare da quelli del Fronte Nazionale per la Liberazione della Corsica. L'uomo ucciso era un loro combattente.
Gli uomini parlano e i combattenti spiegano ai nostri chi sono Deodato (quello del Sisdi) e quello con i capelli bianchi... e poi vanno a vendicare il loro compagno in quella stessa cascina dove poi, in seguito ad un controllo, i nostri trovano un biglietto con su scritto "mangiabarche".
nella cascino pero' ci sono solo i due pastori/torturatori, gli altri due sono già tornati in Sardegna... e Marlon non si trova.
La tizia telefona all'alligatore e gli dice che Marlon è con lei.. lui dovrà rispondere a delle domande sul blues e se sbaglierà, lei taglierà un pezzo dell'amico.
Buratti, spinto da Rossini, accetta di giocare, ma dopo un paio di risposte sbagliate è Marlon ad urlargli di non stare al gioco di quella pazza.
La tipa li richiamerà dopo ore proponendo di andarsi a riprendere l'amico, ma è ovvio che si tratta di una trappola. I nostri vanno comunque, prendendosi delle gran pallottole, ma la tizia taglia la gola a Marlon e ai nostri non resta che recuperarne il corpo e fuggire.
Rossini è fuori di lui e organizza una rapina alla bisca di Deodato per ucciderlo e per fare avere i soldi alla madre dell'amico.
Così fanno.. ma quando sono alla bisca e il tipo ha le pistole di Rossini puntate in faccia, gli chiede di avere salva la vita in cambio di "mangiabarche e gli altri".
Rossini, ovviamente, non accetta e gli spara in viso.
Come risolvere ora il mistero di "mangiabarche"? Un'idea.. un quiz radiofonico.
L'alligatore si spaccia per speaker e indice un concorso a premi.. dopo 3 giorni gli telefona una ragazza e gli dice che "mangiabarche è uno scoglio contro il quale si infrangevano un sacco di barche, prima che venisse costruito il faro".
E ancora partono, Rossini e Buratti, verso questa località.. e individuano la casa della tipa. Lei e Deodato però stanno andando via in macchina per andarli ad aspettare nel solito locale dove l'alligatore passa i suoi venerdì.. Così i nostri entrano in casa e vi trovano il Siddi ed una donna seduta ad un pc.
Siddi è spaventatissimo mentre la donna è più sprezzante. Rossini la fredda e poi si fanno raccontare tutto da Siddi: questi ammette di essersi intascato i soldi (con l'aiuto di Fiorenza) frutto dello spaccio che un avvocato aveva avviato con eroina che arrivava dalla base Nato attraverso il belga e di essere fuggito in venezuela.
In un gran casino di cose, l'avvocato aveva tirato in mezzo gli altri tre -che odiava-, pagando dei tizi perchè li accusassero dell'omicidio del tipo. In seguito poi Siddi aveva conosciuto Deodato che l'aveva costretto ad entrare nella banda Napoleon (Deodato aveva conosciuto la tizia proprio alla base, e con lei e altri tagliagole, tipo i due pastori sardi esperti in sequestri, si offriva al soldo di paesi che avevano in corso guerre non ufficiali -come quella della francia contro i corsi-).
Intanto, fuori dalla porta ci sono quello coi capelli bianchi e la tizia (richiamati dalla donna che stava al pc) che chiedono di liberare Siddi. E' ovvio che lo uccideranno, ma Rossini lo costringe ad uscire comunque (e infatti lo freddano subito).
I nostri poi, tentano la sortita. L'alligatore, che non fa uso di armi, sparerà dei razzi illuminanti mentre Rossini, armato come un marines, vedrà di colpirli.
Riescono a costringerli alla fuga sul motoscafo che il vecchio aveva sabotato e che finirà contro lo scoglio di mangiabarche, uccidendoli.
Caso risolto.. i nostri spiegano tutto agli avvocati che li avevano assoldati e il vecchio Rossini riesce finalmente a portare l'alligatore in un night a farsi passare le pene d'amore.

Adoro Rossini... lo a-do-ro.


-Frasette-
"Per una caccia nobile" bisbigliò, "la scelta dell'arma è fondamentale: il fucine dev'essere sportivamente monocolpo e di un calibro non distruttivo per il trofeo.

Questa carabina è molto antica, una Henry-Martini dell'esercito inglese. Venne usata per espugnare la fortezza di Kandahar in Afghanistan nel 1880. Un secolo più tardi se ne sono serviti i cecchini afghani per abbattere più di un soldato sovietico..."

"E' appena passato un marinaio" la interruppi, indicandole il fondo del corridoio, "anche lui con una gran voglia di chiacchierare. Lo raggiunga. Siete fatti l'uno per l'altra".
"Preferisco gli uomini silenziosi. Danno l'impressione di stare ad ascoltarti".

Anche lui, come altri sognatori, era finito in galera grazie al pentito di turno.

"E' quella la tua vita. Il giorno che si renderanno conto che sei l'involucro vuoto di un giro di blues, ti rinchiuderanno, Alligatore, e inventeranno in tuo onore una nuova tecnica di lobotomia..."

"Saperti in giro a combinare guai senza il sottoscritto che ti compre le spalle mi fa diventare ansioso, e quando sono così gli affari ne risentono e non mi tira l'uccello... Ho cinquantatre anni..."

... aveva la saggezza dell'ergastolano.

... tipico dei giovani che pensano solo ad arricchirsi e per questo disprezzano tutti, eccetto i propri simili e coloro che li hanno preceduti nel raggiungimento di tale obiettivo.

... lo vidi scendere dal traghetto con un lungo cappotto color cammello sotto il quale spiccava un completo gessato blu. Ai piedi un paio di scarpe bianch e nere.
"Beniamino, sempre un gangster" lo salutai.
"Io sono un gangster... e tu invece sembri un impiegato di banca. E non lo sei. Cos'è peggio?"

Tra il vecchio Rossini e l'avvocato Columbu fu amore a prima vista.
Ognuno riconobbe nell'altro ciò che effettivamente era: un malavitoso e un avvocato della vecchia guardia, cresciuti nel rispetto delle regole, delle tradizioni, e della parola data.
Uomini a cui una stretta di mano era sufficiente a ricordare un impegno per tutta la vita.

"... se no finiremo a far tappezzeria sul fondo del golfo di Cagliari."

Per un attimo si guardarono neglio occhi. Il messaggio fu eloquente. Si erano riconosciuti come professionisti della violenza ed ognuno pensava di essere più forte dell'altro.

"Scusa, Marco. Ho fatto una cazzata ma non abbasso gli occhi davanti a nessuno, tanto meno davanti al primo Van Damme che passa."

"Odio gli spacciatori, Marco. Lo sai. Hanno rovinato la mala..."

"Devi avere solo un paio di fratture e una commozione cerebrale: troppo poco per il pronto soccorso".

Di Sant'Elia avevo sentito parlare molti anni prima come dell'unico quartiere italiano che aveva accolto il Papa a sassate.

"e finchè ammazziamo dei maschi, nessuno, nell'ambiente, può avere nulla da ridire, ma con le femmine è un altro discorso: il motivo deve essere giusto, necessario e dimostrabile".

Il vecchio Rossini pretese un accordo solenna, alla malavitosa, con stretta di mano, abbraccio e doppio bacio sulle guance.

"Grappa. Di monovitigno: chardonnay per l'esattezza".
"E la beve ghiacciata?".
"Seguo questa scuola di pensiero. Mi sono permesso di avvicinarmi perché ho notato che lei è un vero bevitore di distillati e...(...) e tra veri bevitori ci si capisce. Ho assolutamente bisogno di parlare con qualcuno." (...)
"Lei è uno di quelli che parlano, parlano e non ascoltano, oppure uno di quelli che ogni cinque minuti scassano i coglioni, domandando pareri o conferme?"
"Rigorosamente del primo tipo" mi rassicurò, spostando la sedia per sedersi.
"Fermo li" lo bloccai. "Un'ultima domanda: l'argomento non riguarda malattie gravi, guai giudiziari o finanziari, figli rovinati dalla droga o altre rogne del genere, vero?"
"Io e la mia fidanzata ci siamo lasciati" dichiarò.
"Lei è il benventuo" esclamai sollevato, invitandolo ad accomodarsi.

"Hai un puntino rosso in mezzo alla fronte" lo interruppi allarmato.
"E tu sulla tempia, Marco... Stai fermo immobile senza fare movimenti bruschi o idioti, tipo mettere le mani in tasca".

... sentendo l'odore del cuoio mescolato a quello dell'olio lubrificante delle armi.
Al pensiero annusai l'aria e avvertii un'atmosfera rassicurante.
Tra fondine d'artigianato e vestiti nuovi, Rossini si agghindava per un conflitto a fuoco come per un matrimonio.


Titolo: Il mistero di Mangiabarche
Autore: Massimo Carlotto
Editore: E/O (collana Tascabili E/O)
Periodo: 1999
Pagine: 256
Prezzo: € 8,00 ( preso all'Emmaus.. credo di averlo pagato 1 euro e qualche centesimo..)

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