Wednesday, July 22, 2009

La Collega Tatuata



Non mi ricordo cosa cercavo quel giorno a CdC.. forse solo di farmi passare 5 minuti..
Al solito, guardo i libri cercando la Vargas, e mi trovo la Oggero.
due libri. nuovi. mai aperti.

Pensare che questo libro lo volevo prendere su IBS perchè era al 50%.. poi quando sono andata per fare l'ordine per la guida di s. francesco, non era più disponibile.. si vede che doveva andare così..
Il libro, come ho letto un po' su ibs (fortunatamente non mi hanno svelato il finale) è davvero dispersivo.. è scritto in terza persona e l'autrice parla parla parla parla e usa pochissime virgole. o meglio.. scrive scrive scrive.
Scrive della famiglia della protagonista, delle cacche del cane, di elucubrazioni varie.
PERO' è un divagare che ci sta tutto.. nel senso che forse è più divertente tutto quell'abuso di parole che non la storia in se'.
Ammetto che ci son stati dei momenti un po' pesanti.. tipo una mezza pagina di "cioè.." e via con gli elenchi.. pero' mi sta piacendo e divertendo.

30.07.09
l'ho finito ieri.. e ci son rimasta male..
è bellobellobello fino alle ultimissime pagine.. poi il finale si risolve in lei che dice al commissario "so chi è l'assassino" e lui risponde "anche noi".
cioè.. mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.. m'aspettavo più.. più.. più colpo di scena, invece è come un gol su rigore fatto con un cucchiaio, invece che una bomba sparata all'incrocio dei pali..
mi sono spiegata?


Il retro di copertina dice che la voce narrante è la profia.. ma a me pare decisamente scritto in terza persona! OO'
(copio dall'ultima: la protagonista è un'ironica e brillante professoressa quarantenne, una donna informata e curiosa, leggermente frustrata, a volte un po' irritabile e tignosa che ogni tanto si lascia andare alla depressione).
Di contorno abbiamo: la figlia Livietta (con delle teorie granitiche per ogni cosa), il bassotto di casa, il marito -adorabile conversatore e simpaticamente esperto di pittori moderni e arredamento africano-, la di lei madre un po' acida, l'amica Gina a cui avvelenano un cane e cercano di far fuori l'altro e l'ispettore di polizia, Gaetano, con il quale comincerà pericolosamente a flirtare.

a inizio anno scolastico arriva a scuola una nuova insegnate, alta grande e fica (Dalla docet).
alla profia questa sta subito sulle palle.. ma poi comincia a rivalutarla da alcuni particolari come le letture di autori down e un tatuaggio sul polso, finchè, qualche giorno dopo, il corpo della gnocca viene trovato in una discarica. Strangolamento la causa della morte.

La profia parla con una vecchia amica della Torino dei tempi d'oro che gli racconta che la gnocca era figlia di uno pieno di soldi , la cui madrè (della gnocca) un giorno li abbandona, sparendo.
poi compare il fratello del padre (della gnocca) con un figlio venuto da chissà dove..
ma la vecchia amica lo sa, sa che la madre del bambino è anche la madre della gnocca.
Questi crescono come cugini finchè, ormai adulti, scoprono la verità sul loro vero legame di sangue.

Mentre la profia fa tutte queste "indagini" per conto suo (trova l'agenda della gnocca, la porta dal vedovo dopo averla fotocopiata e studia l'arredo della casa e lo stile di vita di lei -e, grazie al marito, scopre che due quadri della collezione privata sono falsi-) comincia un gioco di seduzione con l'ispettore.
Sembra ormai prossima a capitolare alle lusinghe del bel poliziotto quando con un colpo di coda di buon senso, lo invita a cena per presentargli la sua famiglia ed evitarsi così l'adulterio.

l'assassino è un amante (uomo) del fratellastro della gnocca.
tra fratellastro e gnocca era nato un torbido sentimento (si erano tatuati lo stesso braciale assieme). lei era molto legata al ragazzo che aveva il vizio del gioco ed era pure bisex.
un giorno che la gnocca va a fare visita al fratellastro, ci trova il di lui amante e qualcosa fa -click- nella testa del cicisbeo perchè lei poi viene trovata cadavere.
Un tatuaggio uguale a quello dei due fratellastri sul polso del cicisbeo e un controllo delle telefonate sono le prove che incastrano il tipo.


-Frasette-

.. il mansionario dei bidelli non contempla la rimozione dei ritratti dei presidenti scaduti e/o defunti, il mansionario dei bidelli è scarsamente contemplativo.

(a Bianca non piacevano i cani "perchè sporcano")
"Sporchiamo anche noi. 300gr al giorno, stitici esclusi".

.. era scivolata via, in dignitosa compostezza.

Sono proprio una stronza, riflettè giudiziosamente, se la trovo antipatica solo perchè è alta bionda bella e ricca. Sono una stronza con micragnose ividie di classe e meschine gelosie postfemministe.

I cani non parlano non scrivono non rilasciano inerviste -non ancora- in questo sta oggi la loro affidabilità.

(stanno scavando la fossa per il cane avvelenato e gina prende la vanga)
.. come esibizione di professionalità arrivò persino a sputarsi sulle mani.

(Livietta parla di caccole)
"Le mie erano più piccole, pero' nere, mentre le sue erano quasi bianche, perchè?"
"Perchè lei è ricca e abita in collina respira meno smog e quindi ha il moccio più chiaro."
"Marxismo per l'infanzia. Il colore delle caccole come discriminante sociale."

pag. 25 Descrizione del tatuaggio.







Titolo: La collega tatuata
Autore: Margherita Oggero
Editore: Mondadori (collana Oscar Bestsellers)
Periodo: 2002
Pagine: 191
Prezzo: € 8.40 (pagato € 3.50 a CdC)

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