Monday, December 7, 2009

Non è Mia Figlia

Un mesetto fa mia madre mi ha mandato su un tot di libri che le danno in biblioteca.. in mezzo c'era pure questo e son stata pure felice di riceverlo perché mi aveva troppo incuriosita e volevo leggerlo.
Che delusione.. lento.. insulso.. ripetitivo..
Grazie a Dio, ho avuto 5 giorni di malattia e l'ho letto veloce.. perchè è il classico libro che se lo leggi solo quando hai tempo, ti inchioda per un mese a riproporti sempre le solite 4 frasi..
Peccato.. perché era anche bello l'alternarsi di tratti in prima persona dal punto di vista di Alice, inframmezzati da quelli in terza persona dal punto di vista di Simon (l'ispettore) e il divario temporale che poco a poco si annulla.. in quel finale sciapo che sa davvero di presa in giro..

Alice arriva a casa e si mette ad urlare dicendo che la bambina che è nella culla non è Florence, sua figlia nata due settimane prima.
Il marito David non le crede e comincia a trattarla come una pazza, umiliandola anche con ordini al limite del bdsm (ordini ai quali lei sottostà un po' troppo prontamente.. vabbè la paura di non riveder sua figlia.. però..).
La suocera Vivienne, donna ricca e potente, non sa se crederle o meno.
La polizia pensa che sia solo una pazza, ma non Simon.
Alice accusa tutti, dagli zingari a quella che era in ospedale con lei.
La prima moglie di David, Laura, era stata uccisa durante una rapina e Simon chiede di poter riaprire il caso.
Alla fine Alice s'è inventata tutto, sua figlia non era mai stata sostituita. Un giorno lei aveva capito che Vivienne aveva ucciso Laura perchè non le faceva vedere il nipote e Alice, temendo che toccasse anche a lei la stessa sorte, inscena sta pantomima per far si che la polizia indaghi su Vivienne e scopra che la vera assassina è lei, non il drogato che da 4 anni si autoaccusa in carcere.
(questo, più o meno, il riassunto di 390 pagine....)

-Frasette-
Il letto dove dormiamo io e David assomiglia a quelli che si vedono nei castelli francesi, circondati dal cordone rosso che li protegge dai visitatori. E' enorme, ci starebbero dentro comode quattro persone, cinque se sono magre.
Vivienne dice che è un talamo reale. "I soliti letti matrimoniali li lasciamo ai gerbilli".

Strano che la maggior parte della gente tenda ad identificare la stabilità con la felicità.

"Se mente, potrà ritenere conclusa la sua carriera nella polizia e maledire per sempre questo giorno. Ci siamo capiti?"
"Sissignore." Inutile dire quell'alternativa non suonava particolarmente appetibile.

Anche io faccio così con i miei pazienti. A volte, se guardi solo dove ti inducono a guardare, perdi di vista gli elementi più importanti.

E' la prima volta che metto piede in una stazione di polizia e devo dire che l'esperienza non mi entusiasma. Mi sento come se da un momento all'altro potessero scoprirmi colpevole di qualcosa.

Musetto. Mi chiedo se posso chiamarla così, devo pur trovare un nome per lei. Chiamarla "la bambina", con tutta la distanza affettiva che questo implica, mi spezza il cuore.

Quando sarà passato, non sembrerà più così brutto.

"..le assicuro che la sua rabbia è mal diretta. Io sto cercando di aiutarla a lavorare in un modo più produttivo, lei invece in questo momento prende tutto come un'offesa personale."

"Be', hai presente quelli che dicono "Non mi piace ricordartelo, però io te l'avevo detto"? Io non sono così, a me piace un casino ricordartelo."

Titolo: Non è mia figlia
Autore: Sophie Hannah
Editore: Garzanti (collana Elefanti Bestsellers)
Periodo: 2006
Pagine: 387
Prezzo: e 8.90 (ma mi è arrivato su con altri libri di mia mamma. gli altri li ho lasciati in hotel ma questo -purtroppo- ero curiosa di leggerlo..)

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