Wednesday, October 28, 2009

Il Passato è una Terra Straniera



Solito giro a CdC recitando il mantra "non comprerò altri libri non comprerò altri libri non comprerò altri libri".. e pensare che questo stavo anche per non vederlo.
Ma un Carofiglio la non ce lo potevo lasciare.. anche se in questo non c'è il caro Guerrieri a farmi compagnia....
(bella l'alternanza: capitoli raccontati in prima persona quelli che riguardano Giorgio, in terza quelli del tenente).
Cosa simpatica: due giorni dopo aver finito il libro, su sky hanno passato il fiml.
un po' troppo stravolto, per i miei gusti.. inutile dire che ho preferito il libro. ^^
1989 Bari bene.
Giorgio è un giovane poco più che 20enne che sta per laurearsi in giurisprudenza.
Ad una festa a casa di amici dove si fuma, si chiacchiera e si gioca a carte, conosce si trova a difendere Francesco dall'attacco di 3 che lo vogliono menare.
E' l'inizio della loro amicizia e della discesa agli inferi per Giorgio.
Giorgio inizia ad uscire con il nuovo amico ed una sera finiscono ad un tavolo da gioco dove il primo vince con un poker e si porta a casa qualche milione.
Francesco gli domanda se gli sia piaciuto vincere e poi da le carte.. un poker a testa.
Giorgio capisce così che Francesco è un baro.. ma vincere gli piace e i due iniziano a frequentare bische, bar e case private: uno vince e l'altro perde, dividendo poi il tutto.
Una sera i due giocano con un avvocato che perde una cifra considerevole e li paga con un assegno che risulterà essere scoperto.
Giorgio vorrebbe dividere la perdita e lasci cadere li la cosa, ma Francesco non è dal parere.
Assieme ad un "amico", raggiungono l'avvocato e lo riempiono di mazzate.. anche Giorgio, un tempo timido studente e ragazzo educato, tira uno schiaffo all'uomo che potrebbe essere suo padre e lo minaccia pesantemente.
Giorgio è ormai annoiato dai coetanei, lascia la fidanzatina, comincia a saltare gli esami e ad essere aggressivo con i genitori, ha storie con donne più grandi lui che conosce nelle bische e si compera perfino una BMW usata che tiene di nascosto dai genitori.
Parallelamente alla vita dei due giovani, avanzano le indagini dei carabinieri che danno la caccia ad uno stupratore seriale. Il tenente Chiti è colui che si occupa del mostro ma le indagini sembrano non portare a nulla.. Nessun nesso tra le vittime, nessun testimone, nessuna traccia.
Un giorno Francesco propone a Giorgio di fare una vacanza a Barcellona.
I due partono e la conoscono una ragazza con la quale passeranno insieme degli "allegri momenti". Con lei andranno anche a qualche chilometro dalla città ed improvviseranno il gioco delle tre carte per fregare i turisti. Sarà Giorgio a farlo, che intanto è diventato abile con le carte.. ma mai abile quanto Francesco.
Quando stanno per tornare, Francesco rivela all'amico il vero scopo del viaggio: sono li per comperare della cocaina.
Giorgio sbrocca e s'incazza per essere stato raggiarato.. ma Francesco riesce come solito a manipolarlo e a portarlo a rischiare: "Basta spedire la coca per posta ad una casella di Bari, una volta in Italia, c'è un compratore che la vuole tutta. Niente spaccio e nessun pericolo".
... solo che quando sono davanti all'ufficio postale, Francesco dice a Giorgio "vai a spedirla, io aspetto qua".
Comunque va tutto bene. Giorgio manda, i due tornano a casa, ritirano e piazzano la coca, dividono l'incasso (90 milioni di lire) e poi Francesco sparisce.
Malgrado Giorgio lo cerchi per parecchi giorni, anche a casa della madre, il ragazzo sembra sparito.
Intanto una ragazza aggredita riesce a vedere il faccia lo stupratore e a farne un identikit che viene riconosciuto da un poliziotto che si era infiltrato ad una bisca per tenere controllato un giro di droga. Gli sbirri vanno dal biscaziere ed ottengono il nome di Francesco e il suo indirizzo di casa.
Lui intanto si è rifatto vivo con Giorgio; i due vecchi amici escono a cena e Francesco gli racconta di essersi trasferito in un altro appartamento dopo la morte della madre e dopo aver bevuto un po', propone una pippata di coca a Giorgio (che non si tira indietro) e gli propone anche di stuprare una ragazza.. "perchè farsi una che ci sta, non è così divertente".
I due partono e si mettono a seguire una ragazza.. ma quando Francesco l'aggredisce e la prende a pugni sul viso per stordirla, Giorgio ha un modo di umanità e si scaglia contro l'amico per fermarlo. I due se le stanno dando quando gli sbirri li saltano addosso.
In questura Giorgio viene picchiato brutalmente.. e poi arriva il tenente Chiti a fermare il pestaggio: la ragazza ha dichiarato che lui l'ha difesa.
Giorgio dice di conoscere Francesco solo in modo superficiale, di averlo conosciuto ad una bisca, di non avere niente a che fare con lui, di non essersi difeso perchè spaventato. Franscesco non dirà nulla, ne' delle bische, ne' della droga.. "liberando" in un certo senso l'amico.
GIORNI NOSTRI: Giorgio si è laureato ed ha iniziato subito ad esercitare la professione di avvocato.. dopo 15 anni ora è lui che giudica e manda in carcere quelli che commettono reati come estorsioni, gioco d'azzardo, truffe, traffico di droga..
A volte si vergogna di quello che ha fatto.. a volte pensa che dal passato tornerà qualcuno a fargli pagare il conto.
E ogni tanto sogna di quei giorni in Spagna, con una struggente sensazione di un momento perfetto, di giovinezza tremenda ed invincibile.


-frasette-

"..Ma era un atto moralmente legittimo, così come è moralmente legittimo derubare i ladri. Ed è moralmente legittimo, anzi doveroso verso se stessi, non farsi prendere."

".. Scusa l'enfasi. Ma insomma, io non baro con i poveraggio, non baro con quelli che si siedono a giocare tanto per passare un paio d'ore, non baro con gli amici."

In quel momento seppi che avevo una doppia vita. E pensai che mi piaceva.

"Manipolare le carte, manipolare gli oggetti, sono cose che vanno molto al di là del semplice gesto di destrezza. La vera abilità del prestigiatore consiste nella capacità di influenzare le menti. E fare un gioco di prestigio riuscito significa creare una realtà. Una realtà alternativa in cui sei tu a stabilire le regole."

Reagii come tutti i mediocri quando vengono colti in fallo. Reagii come chi ha torto e non ha il coraggio di ammetterlo. Aggredendo.

Un odore sentito sulla faccia di un nonno, o di uno zio, o di qualcun altro, già molto grande quando io ero molto piccolo. Qualcosa che veniva dal passato.

Le autostrade sono intasate da eroi distrutti
alla guida della loro ultima possibilità
Sono tutti in fuga stanotte
ma non è rimasto nessunposto dove nascondersi.



Titolo: Il passato è una terra straniera
Autore: Gianrico Carofiglio
Editore: Bur (collana Scrittori Contemporanei)
Periodo: 2006
Pagine: 260
Prezzo: € 8.20 (pagato € 3,00 a CdC)

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